Grignetta - Concatenamento:
Torrione Magnaghi Centrale - Via Pepetto
Torrione Magnaghi Centrale - Via Fasana
Torrione Magnaghi Settentrionale - Via Normale

 
Zona montuosa Gruppo delle Grigne - Settore Magnaghi Località di partenza Piani Resinelli (LC)
Quota partenza 1278 Mt. Quota di arrivo 2078 Mt.
Dislivello totale +620 Mt. per l'attacco
+250 Mt. -70 le vie (275 lo sviluppo)
Sentieri utilizzati n. 7, 3, 1
Ore di salita 1 h. per l'attacco
4 h. le vie
Ore di discesa 1 h. 10'
Esposizione Est Giudizio sull'ascensione Bella
Data di uscita 06/08/2014 (agg. rel. 06/11/2022) Difficoltà V+, VI
Sass Balòss presenti
Bertoldo.
Amici presenti
Andrea La Monaca.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Ottima giornata con temperature gradevoli. I sentieri che si percorrono sono in ottimo stato e ben segnalati (in alcuni tratti attrezzati con catene o cavi d'acciaio). La roccia su questi itinerari è sempre ottima.

Eventuali pericoli
Soliti d'arrampicata in ambiente.
Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Rifugio Porta ed eventualmente il bar al posteggio dei Piani Resinelli.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Normale dotazione alpinistica. Portare dadi e friend per integrare.
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Interessante concatenamento che si svolge lungo il Torrione Magnaghi Centrale e quello Settentrionale.
La via Pepetto venne salita da Daniele Chiappa, Bruno Mainetti e Eligio Invernizzi nel 1969 (anche se loro rinvennero alcuni chiodi durante la salita, probabilmente appartenuti a Andrea Castelli e Giuseppe Spreafico che fecero nel 1947 una salita lungo la parete) e termina in corrispondenza di un terrazzino sotto una paretina tecnica che fu superata in solitaria da Eugenio Fasana il 18 giugno del 1911. Fasana raggiunse questa paretina salendo a sinistra dalla via Pepetto (dapprima lungo una fessura e poi medianti facili rocce). La via Normale al Torrione Settentrionale parte dalla forcella GLASG e fu percorsa per la prima volta da Martino Gamma e Fausto Gnesin il 5 novembre del 1914. Da questa forcella è anche possibile percorrere, con difficoltà un po' più superiori e sostenute, la via Lecco o la via Bartesaghi.
Lungo la via Pepetto si trovano chiodi e qualche spit (la via venne in parte riattrezzata da ignoti negli anni '80); sulla via Fasana sono presenti unicamente dei chiodi, anche se nella parte alta è possibile rubare qualche fittone all'adiacente via Gandin. La via Normale è invece completamente attrezzata a fittoni resinati.
Avvicinamento, descrizione della via
Raggiungere i Piani Resinelli (1278 Mt.). Dal grande parcheggio salire mediante la strada carrozzabile al sovrastante rifugio Porta (15', 1426 Mt.) e da qui imboccare il sentiero n. 7 che conduce in vetta alla Grigna (Cresta Cermenati). Abbandonato il bosco seguire la traccia che sale a tornanti sui pratoni del pendio meridionale sino ad incontrare una deviazione (palina in loco). Prendere a destra seguendo il sentiero n. 3 e le indicazioni per il "Canalone Porta", "Sigaro", "Magnaghi".
Continuare lungo il sentiero che taglia in mezza costa la montagna sino ad arrivare al Canalone Porta (altra palina con indicazioni).
Superato qualche tratto su facili roccette ci si trova alla Bocchetta dei Prati dove ci si affaccia sul versante est della Grignetta. Qui si trova anche una piattaforma di atterraggio per elicotteri ed è ben visibile la parete sud-est del Torrione Magnaghi Centrale caratterizzato da un'aggettante parete gialla strapiombante. Portarsi alla sua base dove si identifica facilmente un canale, formato da un avancorpo piramidale, che sale in obliquo verso destra. Il canale resta leggermente più in basso e a destra degli attacchi delle vie Butta e Gandin. Risalire il canale, superare un breve muretto verticale, e identificare subito dopo una fessura sulla sinistra chiusa in alto da un pilastrino (che si aggira sulla destra). L'attacco è facilmente riconoscibile per via di due spit.

1° tiro "Via Pepetto":
salire in verticale sfruttando la fessura di destra (chiodo poco visibile) e poco dopo traversare a destra lungo la placca sotto il pilastrino. Continuare in verticale su terreno via via più semplice sino a raggiungere la sosta situata sulla sinistra (2 chodi+cordone+1 chiodo un po' lontano sulla sinistra). 45 Mt., VI, V+, IV, 1 chiodo, 2 spit.

2° tiro:
salire a destra della sosta lungo la spaccatura formata da un avancorpo. Mediante un caminetto sulla sinistra raggiungere il comodo terrazzo sotto una paretina con vecchi chiodi dove si trova la sosta (1 chiodo+1 spit+cordino). Dalla sosta è ben visibile, poco più in basso a sinistra, la sosta della via Gandin. 45 Mt., V, V+, IV, 3 chiodi.

3° tiro "Via Fasana":
salire la paretina e, raggiunta una cengia, traversare verso destra; la sosta (2 chiodi) si trova poco dopo. 15 Mt., VI, IV, III, 4 chiodi.

4° tiro:
sulla verticale della sosta per rocce appigliate fin che il terreno diviene semplice. Sulla sinistra corre la via Gandin e il percorso non è più obbligato. Mediante risalti raggiungere la sosta (2 fittoni) posta in prossimità dell'evidente spigolo. 45 Mt., V, IV, III, 1 fittone.

5° tiro:
abbassarsi e attraversare il canalino. Rimontare poi la parete sino ad uscire in cresta. Qui sostare (1 fittone). 40 Mt., III, II, 1 fittone.

Proseguire per facili rocce lungo il filo di cresta. Raggiunta la sommità si prosegue in direzione del Torrione Magnaghi Settentrionale (facilmente riconoscibile essendo l'unico ad avere la croce di vetta) e ci si abbassa arrampicando (II) sino a raggiungere una cengetta attrezzata con un cavo metallico che conduce alla forcella G.L.A.S.G. (Gruppo Alpinisti Lombardi Senza Guide).
Abbassarsi e traversare verso destra (viso a monte) per circa 10 Mt. sino a raggiungere l'attacco della via Normale posto poco oltre un colatoio.

6° tiro "Via Normale":
salire lungo il pilastro sfruttando rocce appigliate e poi piegare verso destra sino a raggiungere la sosta (2 fittoni+catena).
30 Mt., IV, III, 6 fittoni.

7° tiro:
in verticale, con percorso non obbligato, puntando al pino mugo visibile. Poco oltre si trova la sosta (2 fittoni+catena). 30 Mt. II, III.

8° tiro:
superare l'esposto pilastrino finale. E' possibile raggiungere la vecchia sosta sopra una specie di canalino oppure quella più recente un poco più in alto e a sinistra (2 fittoni+catena+anello). 25 Mt., II, III, 2 fittoni


Da qui in breve verso sinistra si raggiunge la vetta del Torrione Magnaghi Settentrionale.
Discesa

Dalla croce di vetta seguire verso nord le tracce di sentiero raggiungendo la Bocchetta dei Venti (da qui è possibile in breve salire in vetta alla Grignetta). Si scende ad est inizialmente nel canale (breve tratto attrezzato con cavo metallico e gradini) per poi portarsi sui pascoli della cresta Sinigaglia (sentiero n.1) dove il sentiero scende a tornanti. Raggiungere la piazzola per l’atterraggio degli elicotteri e quindi alla Bocchetta dei Prati; dopodiché seguire a ritroso il percorso utilizzato durante l'avvicinamento.

Commenti vari
Raggiunta la Bocchetta dei Venti, anziché rientrare, abbiamo continuato sino alla vetta della Grignetta (diversi tratti attrezzati con catene).
Altre ripetizioni
La via Normale al Torrione Magnaghi Settentrionale il 3 giugno 2017 da Luca da solo senza autosicura dopo aver percorso la Cresta Segantini e lo Spigolo Dorn.
La via Normale al Torrione Magnaghi Settentrionale il 10 giugno 2017 da Luca e Claudia dopo aver salito la Castagna Alta.
La via Normale al Torrione Magnaghi Settentrionale il 2 novembre 2022 da Will e Mattia dopo aver salito il Canalino Albertini e la via Normale al Sigaro Dones.
   

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Andrea sull'impegnativo primo tiro

Andrea poco prima di giungere in vetta al Torrione Centrale

   
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Bertoldo durante la traversata
dal Torrione Magnaghi Centrale al Settentrionale
Bertoldo sul primo tiro della Via Normale
al Torrione Magnaghi Settentrionale
   
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Torrione Magnaghi Meridionale con i tracciati delle vie:
Spigolo Falc, Tute Bianche, Camino Meridionale e Normale
Torrione Magnaghi Centrale con i tracciati della vie:
Dei Ragni, Antiche tracce,
Butta, Gandin e Pepetto+Fasana