Grignetta/Torrione Magnaghi Centrale - Via Antiche Tracce |
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Zona montuosa |
Gruppo delle
Grigne - Settore Magnaghi |
Località
di partenza |
Piani
Resinelli (LC) |
Quota
partenza |
1278 Mt. |
Quota
di arrivo |
2045 Mt. |
Dislivello
totale |
+635 Mt.
per l'attacco
+100 Mt. (130 lo sviluppo) |
Sentieri utilizzati |
n. 7, 3 |
Ore di
salita |
1 h. per l'attacco
3 h. 15' la via |
Ore di
discesa |
1 h. 10' |
Esposizione |
Sud-est |
Giudizio sull'ascensione |
Molto bella |
Data di
uscita |
19/12/2015 |
Difficoltà |
X- (8a+)/VI+, A1 |
Sass Balòss
presenti |
Luca. |
Amici presenti |
Simone R. |
Condizioni
climatiche, dei sentieri e della roccia |
Ottima giornata con temperature alte considerata la stagione. I sentieri che si percorrono sono in ottimo stato e ben segnalati (in alcuni tratti attrezzati con catene o cavi d'acciaio). La roccia è
generalmente ottima ad eccezione dei primi metri sul primo tiro.
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Eventuali pericoli |
Soliti d'arrampicata in ambiente. |
Presenza di acqua |
No. |
Punti di appoggio |
Rifugio
Porta ed eventualmente i bar ai Piani Resinelli. |
Materiale necessario oltre al tradizionale |
Per quelli che, come noi, devono azzerare la prima lunghezza consigliamo 2 staffe e fiffi per il primo ed una staffa per il secondo. Inoltre un minimo assortimento di friends può tornare utile (0.4, 0.5, 0.75 e 3 Camalot) specialmente se si avrà necessità di azzerare anche i primi metri della via. |
Caratteristiche dell'arrampicata |
Descrizione generale
Itinerario aperto da Paolo Vitali, Sonja Brambati e Pietro Corti il 5 aprile 1995 chiodando col trapano dal basso. La prima lunghezza è stata liberata solo un paio di settimane fa (novembre 2015) da Paolo Spreafico. Arrampicata molto esposta e sostenuta sulle prime due lunghezze poi decisamente
più facile a parte un solo passaggio sull'ultimo tiro.
Itinerario protetto con fix da 10 mm ad esclusione del tratto aperto in artificiale dove sono stati usati fix da 8 mm.
Avvicinamento, descrizione della via
Raggiungere i Piani Resinelli (1278 Mt.). Dal grande parcheggio salire mediante la strada carrozzabile al sovrastante rifugio Porta (15', 1426 Mt.) e da qui imboccare il sentiero n. 7 che conduce in vetta alla Grigna (Cresta Cermenati). Abbandonato il bosco seguire la traccia che sale a tornanti sui pratoni del pendio meridionale sino ad incontrare una deviazione (palina in loco). Prendere a destra seguendo il sentiero n. 3 e le indicazioni per il "Canalone Porta", "Sigaro", "Magnaghi".
Continuare lungo il sentiero che taglia in mezza costa la montagna sino ad arrivare al Canalone Porta (altra palina con indicazioni).
Superato qualche tratto su facili roccette ci si trova alla Bocchetta dei Prati dove ci si affaccia sul versante est della Grignetta. Qui si trova anche una piattaforma di atterraggio per elicotteri ed è ben visibile la parete sud-est del Torrione Magnaghi Centrale caratterizzato da un'aggettante parete gialla strapiombante. Portarsi alla sua base dove si identifica facilmente una rampa erbosa che sale verso destra e che termina in corrispondenza di un diedro/camino. Raggiungere la base della "V" che forma la parete gialla e salire per facili roccette (II) verso la rampa erbosa. Poco prima di raggiungerla, appena a destra di una fessura, si trova un fix con maglia rapida che indica l'attacco.
1° tiro:
spostarsi a sinistra e risalire la fessura su roccia discreta fino alla nicchia. Qui spostarsi a sinistra in massima esposizione e risalire la parete strapiombante fino alla sosta (3 fix+cordone+maglia rapida). 30 Mt.,
VI+, X- oppure A1, 11 fix.
2° tiro:
superare il difficile muretto soprastante e poi proseguire tenendosi uno/due metri a sinistra della via Butta fino a quando è necessario entrare nel diedro/camino di quest'ultima. Seguirlo per alcuni metri fino a un comodo terrazzino sulla sinistra dove si sosta (2 fix +cordone+maglia rapida). 35 Mt., VII oppure A1, VI+, V, IV+, 6 fix, 1 chiodo.
3° tiro:
per rocce rotte in leggero obliquo a sinistra e ritornando a destra per passare appena a sinistra di un pilastrino giallo. Si sosta (2 fix +cordone+maglia rapida) all'estrema destra del tetto della via dei Ragni. 25 Mt., V, 2 fix, 1 chiodo.
4° tiro:
difficile strapiombino iniziale e poi facilmente in obliquo verso sinistra per prendere il canale che porta all'ultima sosta (2 fix+cordini +maglia rapida).
40 Mt., VII+ oppure A1, V, IV, 3 fix.
Discesa
Ci sono due possibilità:
A: in doppia sulla via.
B: proseguire per facili rocce lungo il filo di cresta fino a raggiungere la cima del Torrione Magnaghi Centrale. Proseguire in direzione del Torrione Magnaghi Settentrionale (facilmente riconoscibile essendo l'unico ad avere la croce di vetta) e abbassarsi arrampicando (II) sino a raggiungere una cengetta attrezzata con un cavo metallico che conduce alla forcella G.L.A.S.G. (Gruppo Alpinisti Lombardi Senza Guide).
Abbassarsi e traversare verso destra (viso a monte, attacchi vie Lecco, Bartesaghi e Normale) fino a raggiungere un largo canale mediante il quale si torna alla base della parete. Da qui a ritroso seguendo lo stesso percorso utilizzato durante l'avvicinamento. |
Note |
L'inizio della prima lunghezza è un buon VI+ con primo fix alto e roccia un po' friabile. Essendo in fessura è possibile arrivare al primo fix azzerando su dei friends. |
Commenti vari |
Dal sito
http://www.paolo-sonja.net/.
Commento dopo la prima libera da parte di Paolo Spreafico:
"Il primo tiro, il più duro, è molto bello con una prima parte intensa, un buon riposo e poi gran continuità fino in sosta. L'arrampicata è molto tecnica e poco intuitiva. Nel complesso, secondo me, uno dei tiri più belli su questo livello del Lecchese. Chiaramente il pezzo forte della via è rappresentato dal primo tiro, ma anche il resto mi è piaciuto, la parte superiore è discontinua ma ci sono delle sezioni interessanti!
La chiodatura, considerando che parliamo di una via di 20 anni, appare in buono stato, le soste buone a parte i cordini che ormai son datati, mi viene in mente solo il terzo fix del primo tiro: è posizionato su una striscia nera, perciò è ormai marcio. Sul tiro duro penso che il posizionamento dei fix, anche per una salita in libera, sia corretto; questo tiro è caratterizzato da roccia buona nella prima parte e ottima nella seconda che sono separate da un buon riposo, in generale l'arrampicata è molto tecnica e poco intuitiva...nel complesso si può parlare di un tiro di resistenza con una prima parte più intensa. Il primo tiro l'ho studiato per mezza giornata a Maggio, son ritornato la settimana successiva ma son caduto 2 volte all'ultimo spit, poi sabato scorso dopo averlo rivisto l'ho salito al secondo giro di giornata...abbastanza al limite; nel complesso lo valuto attorno all'8a+" |
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