Grignetta/Torrione Magnaghi Centrale - Via Dei Ragni

 
Zona montuosa Gruppo delle Grigne - Settore Magnaghi Località di partenza Piani Resinelli (LC)
Quota partenza 1278 Mt. Quota di arrivo 2045 Mt.
Dislivello totale +635 Mt. per l'attacco
+100 Mt. (110 lo sviluppo)
Sentieri utilizzati n. 1
Ore di salita 1 h. 30' per l'attacco
4 h. la via
Ore di discesa 20' le doppie
1 h. il sentiero fino al parcheggio
Esposizione Sud-est Giudizio sull'ascensione Ottima
Data di uscita 20/03/2016 Difficoltà IX/A2, V
Sass Balòss presenti
Luca.
Amici presenti
Claudia.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Bella giornata molto serena fino a mezzogiorno. Poi un alternarsi di nebbioni e momenti di cielo sereno. Temperature comunque gradevoli e mai eccessivamente fredde. Siamo saliti dalla cresta Sinigaglia poiché il traverso che giunge dalla cresta Cermenati era ancora pieno di neve. Comunque anche la cresta Sinigaglia presentava molti tratti coperti di neve, specialmente per raggiungere la base dei Magnaghi. La roccia in via varia da ottima ad alcuni tratti da valutare (fine L2 prima metà L3).

Eventuali pericoli
Soliti d'arrampicata in ambiente. Salendo d'inverno e con i sentieri innevati valutare bene le condizioni della neve. Noi abbiamo ritenuto più sicura la cresta Sinigaglia al traverso che bisogna percorrere giungendo dalla cresta Cermenati.
Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Rifugio Soldanella, rifugio Porta ed eventualmente i bar ai Piani Resinelli.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Se si affronta la via in artificiale portare 15-20 coppie e 2 staffe con 1 fiffi per ogni componente della cordata. Con la chiodatura attuale ci sono dei passi obbligatori in libera verso la fine di L2 e all'inizio di L3 per i quali consigliamo un minimo assortimento di friends (n. 0.3, 0.4, 0.5, 1 e 2 Camalot). Volendo raddoppiare il n. 1 e 2. Senza friends probabilmente si alza il grado obbligato da noi indicato a VI o VI+. Consigliate le scarpette almeno per il primo di cordata. Martello e chiodi con l'attrezzatura attuale non sono necessari ma potrebbero tornare utili dal momento che alcuni chiodi non sono molto rassicuranti.
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Sui Torrioni Magnaghi si concentrano un elevato numero di itinerari d'arrampicata, alcuni dei quali tra i più belli ed impegnativi della Grigna. La via dei Ragni è una salita dalla linea logica e ardita aperta dal ventenne Casimiro Ferrari e Giuseppe Conti il 26 aprile 1960 con arrampicata prevalentemente artificiale. Segue quasi interamente una fessura con andamento diagonale verso sinistra superando all'inizio una pancia decisamente strapiombante. Nel corso degli anni l'uscita originale è stata abbandonata sfruttando una scappatoia più semplice sulla destra. La chiodatura è abbondante ma decisamente vetusta e alcuni chiodi non hanno un bell'aspetto. Tuttavia, a seguito di un tentativo in libera da parte di Gerardo "Gerri" Re Depaolini nel 2002, il primo tiro risulta integrato con 8 fix. Dieci anni dopo è Matteo "Pota" Piccardi che vuole liberare la via e con Gerri sistema l'itinerario. L'idea è di non usare i fix se non per le soste e sui tiri vengono aggiunti chiodi nuovi dove possibile e collegati tra di loro quelli vecchi più precari. Matteo Piccardi riuscirà a percorrere l'itinerario in libera il 29 agosto 2012 con la moglie Alessandra Bolis.
Avvicinamento, descrizione della via
Raggiungere i Piani Resinelli (1278 Mt.) e continuare in macchina fino al rifugio Soldanella (1350 Mt.). Parcheggiare nei suoi pressi o poco oltre seguendo la strada che diventa sterrata. Non imboccare il primo sentiero sulla sinistra (palina con indicazione per il rif. Porta) ma seguire ancora la strada sterrata fino un'altra palina con indicazione per la cresta Sinigaglia (sentiero n.1) e Canalone Porta (sentiero n.2). Salire superando una boschetto oltre il quale ci si trova all'imbocco dell'evidente Canalone Porta. Oltrepassarlo e iniziare a salire seguendo la cresta Sinigaglia passando sotto le pareti del Torrione Fiorelli e del Torrione della Grotta. Giunti all'altezza dei Magnaghi abbandonare la cresta per portarsi alla base della parete sud-est del Torrione Magnaghi Centrale caratterizzato da un'aggettante parete gialla strapiombante che alla base ha una forma a "V". L'attacco della via Dei Ragni è posto in quella nicchia erbosa subito a sinistra del vertice della "V" (1 fix+1 spit+cordino+maglia rapida).

1° tiro:
spostarsi a destra della sosta e salire i primi metri verticali che portano alla pancia. Dopo una zona decisamente strapiombante una liscia placca conduce alla sosta (2 fix+cordone+anello calata). 25 Mt., A2, numerosi tra chiodi e chiodi a pressione, 8 fix.

2° tiro:
dritti per placca compatta e poi seguendo la fessura in leggero obliquo a sinistra fino uno strapiombino. Lo si supera uscendo a destra e si raggiunge la sosta poco sopra (2 fix+catena+anello calata). 30 Mt., A1, A1 e V, 10/11 chiodi, 6/7 chiodi a pressione, 2 vecchi spit.

3° tiro:
si segue il diedro fessurato fino al tettino dal quale si esce a sinistra seguendo sempre una bella fessura. Si sosta (2 fix+cordone+ moschettone) appena oltre. 30 Mt., V e A1, A2, 9/10 chiodi, 1 chiodo a pressione, 1 clessidra con cordino, 2 dadi incastrati.

4° tiro:
alzarsi circa tre metri seguendo ancora la fessura ed al suo termine traversare un paio di metri a sinistra (in alternativa spostarsi subito a sinistra). Ora salire dritti su rocce ben appigliate e via via meno verticali fino all'ultima sosta (2 fix+cordone+moschettone).
25 Mt., IV+, III, 3 chiodi, 1 clessidra con fettuccia.
Discesa

Ci sono due possibilità:
A: in doppia sulla via.
B: p
roseguire per facili rocce fino a raggiungere la cima del Torrione Magnaghi Centrale. Proseguire in direzione del Torrione Magnaghi Settentrionale (facilmente riconoscibile essendo l'unico ad avere la croce di vetta) e abbassarsi arrampicando (II) sino a raggiungere una cengetta attrezzata con un cavo metallico che conduce alla forcella G.L.A.S.G. (Gruppo Alpinisti Lombardi Senza Guide).
Abbassarsi e traversare verso destra (viso a monte, attacchi vie Lecco, Bartesaghi e Normale) fino a raggiungere un largo canale mediante il quale si torna alla base della parete. Da qui a ritroso seguendo lo stesso percorso utilizzato durante l'avvicinamento.

Note
Nella relazione non abbiamo riportato i gradi proposti dopo la prima ripetizione della via in libera in quanto estremi ed anche perché l'itinerario nasce prevalentemente in arrampicata artificiale.
Per chi fosse interessato Matteo Piccardi ha proposto la seguente gradazione: L1 XI, L2 XI/XI-, L3 VII+, L4 IV+.
   

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Luca sui primissimi metri

Claudia verso la fine del tratto maggiormente strapiombante

   
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Dettaglio di un vecchio chiodo a pressione del 1960 Passaggi in libera sulla seconda lunghezza
   
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Claudia a pochi metri dalla seconda sosta Luca sul terzo tiro
   
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Claudia alla S2 pronta per affrontare la terza lunghezza Torrione Magnaghi Meridionale con i tracciati delle vie:
Spigolo Falc, Tute bianche, Camino Meridionale e Normale
Torrione Magnaghi Centrale con i tracciati della vie:
Dei Ragni, Antiche tracce,
Butta, Gandin e Pepetto+Fasana