Torre Piccola di Falzarego - Via Diretta Ghedina

 
Zona montuosa Dolomiti - Gruppo di Fanis Località di partenza Passo Falzarego (BL)
Quota partenza 2054 Mt. Quota di arrivo 2416 Mt.
Dislivello totale

+130 Mt. per l'attacco
+232 Mt. la via (295 lo sviluppo)

Sentieri utilizzati n. 412
Ore di salita

20' per l'attacco
3 h. 30' la via

Ore di discesa 45'
Esposizione Sud-est Giudizio sull'ascensione Bella
Data di uscita 07/11/2004 Difficoltà IV, IV+
Sass Balòss presenti
Luca, Bertoldo.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Alla mattina quando abbiamo raggiunto il parcheggio situato 1 Km. sotto il passo di Falzarego il termometro segnava -2° e soffiava un forte vento. Con il trascorrere delle ore la temperatura si è alzata. Arrivati alla fine del quinto tiro ha iniziato a nevicare. Il sentiero che conduce all'attacco è per buona parte ben segnalato. La via segue un percorso su roccia quasi sempre buona. Il sentiero di discesa è evidente ma necessita di qualche attenzione.

Eventuali pericoli

Soliti da arrampicata. C'è qualche terrazza detritica dalla quale è molto facile smuovere inavvertitamente sassi.

Presenza di acqua
Nessuna.
Punti di appoggio
Al parcheggio c'è il rifugio Col Gallina e il bar-ristorante Strobel.
Materiale necessario oltre al tradizionale

Tradizionale da arrampicata. Portare friend e cordini per attrezzare. Sufficiente una corda da 60 metri, due mezze risultano la soluzione ottimale.

Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Itinerario aperto da L. Ghedina, A. Zardini e A. Michielli il 6 giugno 1965 dalle difficoltà abbastanza contenute ma sempre in costante esposizione. In via ci sono dei vecchi chiodi e diverse clessidre. Le soste sono attrezzate con anello di calata.
Attacco, descrizione della via
Da Cortina d'Ampezzo si sale la strada statale 48 che conduce al Passo Falzarego fino a circa 1 Km. sotto il passo in località "Pian del Menìs". Sulla sinistra c'è il rifugio "Col Gallina" e sulla destra il ristorante "Strobel". Di fronte al ristorante c'è ampia possibilità di posteggio.
Dal piazzale si sale in direzione delle Torri seguendo il sentiero che inizia a fianco del ristorante (non numerato ma segnalato con bolli rossi e bianchi) per circa 15' fino ad incrociare una vecchia strada di guerra oggi sentiero C.A.I. n. 412.
Seguire questo sentiero pianeggiante verso destra per un centinaio di metri fino a superare uno sperone oltre il quale è necessario risalire una ripida traccia che porta alla base della parete Sud/Est della Torre Piccola (salire sempre dritti e ignorare la prima parete che si presenta sulla sinistra. Nei pressi c'è anche una grotta). Sull'estrema sinistra vi è un camino giallastro molto friabile e, al termine dello stesso, leggermente più a destra vi è un bollo rosso. La via degli Scoiattoli (o diretta Scoiattoli) è posta all'estrema destra della parete in corrispondenza di una clessidra verniciata di rosso.
Per non sbagliare puntare alla base della parete esattamente nel centro tra le cime delle due Torri.

1° tiro:
salire verticalmente il canalino fino alla sosta (1 anello cementato) un po' nascosto sulla destra. 45 Mt., III, III+

2° tiro:
proseguire qualche metro lungo il canale e uscire verso sinistra in direzione di una placca nera. Salire verticalmente fino a raggiungere un terrazzino aereo dove si può sostare (1 anello cementato). 40 Mt., III, IV

3° tiro:
rimontare direttamente la rampa (molto verticale) fino al chiodo (circa 7 Mt.). In corrispondenza del chiodo obliquare a destra, dove è facile proteggere la via sfruttando delle clessidre, per poi tornare a salire in verticale fino a giungere ad un terrazzino. La sosta è sulla destra della parete. 50 Mt., IV, IV+, III


4° tiro:
superare il muretto sulla sinistra e portarsi in corrispondenza della parete. Percorrere alcuni metri su terrazza detritica fino alla sosta (doppia e segnata da un grosso bollo rosso). 50 Mt. III, I
5° tiro:
salire a sinistra della sosta pochi metri fino a dover rimontare la parete con un passaggio delicato ed esposto. Percorrere poi alcuni metri per rocce più semplici fino a giungere ad un muretto. Oltrepassarlo salendo direttamente in verticale e uscendo poco a sinistra della pianta (molto esposto!, forse V-) sfruttando i piccoli appigli. Al termine del muretto procedere fino al centro del canale e sostare (1 chiodo) in corrispondenza di un grosso masso sulla destra. 40 Mt., IV, IV+, III, 3 chiodi.

A questo punto siamo stati costretti ad interrompere la salita per via di una nevicata accompagnata da un forte vento. Abbiamo quindi raggiunto la selletta che divide le due torri e dalla quale parte il sentiero di discesa. Per raggiungere la selletta:
dalla sosta, anche slegati vista la semplicità, salire verso destra rimontando dapprima una spaccatura giungendo così ad una zona erbosa. Piegare a sinistra fino alla selletta che divide le due torri. 50 Mt., II, I

Se invece si prosegue:
dalla S5 portarsi al cospetto della fascia di rocce gialle sulla sinistra della torre scendendo pochi metri su ghiaie e traversando poi su una grossa terrazza detritica. Attenzione se si procede slegati! Dovrebbe esserci una sosta sulla destra, quasi sulla verticale della selletta dove arrivano le calate in corda doppia dalla vetta. Noi non l'abbiamo trovata e ne abbiamo attrezzata una. Abbiamo percorso queste ultime due lunghezze il 05/06/05 dopo aver salito la via Comici (clicca qui per la scheda di quella salita).

6° tiro:
salire pochi metri per facili rocce fino a raggiungere una cengia che sale verso sinistra (1 chiodo). Ci si trova sotto ad un'altra parete gialla strapiombante. Proseguire per cengia fino ad affrontare una parete verticale e poi ancora per facili rocce fino in sosta (4 chiodi).
30 Mt., III-, IV-, II, 1 chiodo.

7° tiro:
salire direttamente il diedro stando dapprima alla sua sinistra per passare poi, all'altezza del primo chiodo, sulla destra. Dove il diedro muta in camino lo si supera sfruttando begli appigli sulla sinistra (sembrano scavati) od eventualmente in spaccata. Uscire sullo spigolo e proseguire pochi metri per facili rocce fino in vetta. Sostare su uno dei tanti (troppi) anelli cementati. 40 Mt., IV+, IV, II, 3 chiodi.
Discesa
Il sentiero di discesa parte dalla selletta dove noi abbiamo terminato la via.
Dalla vetta portarsi sul versante nord-est e scendere qualche metro arrampicando (II+) oppure facendo una doppia di una decina di metri fino a giungere ad una cengia. Spostarsi a destra (viso a monte) alcuni metri giungendo ad un terrazzino attrezzato per la calata in doppia. Da qui calarsi fino all'intaglio tra le due torri (25 Mt.).
Dalla selletta discendere il canale tra le due torri prestando attenzione a qualche salto roccioso. Al termine seguire il sentiero fino a riprendere la vecchia strada di guerra percorsa durante l'avvicinamento.
E' anche possibile costeggiare la parete ovest della Torre Piccola scendendo per ripidi gradoni erbosi tornando in questo modo nei pressi dell'attacco della via.

Note

Avevamo tra le mani una relazione imprecisa che ci ha portato ad attaccare una parete di monotiri. Una volta rintracciata la parete giusta siamo saliti senza tener conto della relazione, accorpando tiri e saltando delle soste.

Commenti vari
Via frequentabile anche fuori stagione per l'esposizione sempre al sole e il buon riparo dal vento.
Altre ripetizioni
La via è stata ripetuta da Luca e Matteo il 15/06/2008.
Pubblicazioni

Questa relazione è stata inserita nella guida ARRAMPICARE Dolomiti nord-orientali vol.1 edita da ViviDolomiti.
Clicca sull'immagine qui sotto per accedere alla pagina web ViviDolomiti edizioni - libri di montagna e acquistarne direttamente una copia.

   

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Bertoldo arrampica col bel tempo della mattina

I due Sass dopo aver gettato la spugna per il brutto tempo

   

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Recuperando la corda sotto i primi fiocchi di neve

Le Cinque Torri

   

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Le Torri di Falzarego con i tracciati della vie: Comici, Brandolin, Diretta Ghedina e Dibona.
Più a destra la Piramide Alpini con lo Spigolo Sud. Cerchiato in rosso il vecchio ospedale militare.