Descrizione generale
Itinerario aperto da L. Ghedina, A. Zardini e A. Michielli il 6 giugno 1965 dalle difficoltà abbastanza contenute ma sempre in costante esposizione. In via ci sono dei vecchi chiodi e
diverse clessidre. Le soste sono attrezzate con anello di calata.
Attacco, descrizione della via
Avevamo lasciato questa via in sospeso pochi mesi fa,
nel novembre del 2004. Oggi, sfruttando l'occasione di essere
già in vetta alla Torre Piccola per la via Comici, abbiamo
deciso di calarci e riprendere la via Diretta Ghedina per
completarla con i 2 tiri mancanti.
Per l'attacco della
via si veda la rispettiva relazione.
Per effettuare solo gli ultimi 2 tiri ci siamo calati (con
uno dei tanti anelli cementati in vetta) lungo il camino finale
della via Scoiattoli per 60 Mt. fino a giungere alla zona
detritica di fronte ad una verticale parete gialla.
6° tiro:
ci si sposta un po' a destra fin quasi ad allinearsi con la
selletta tra le due torri (dove la gente arriva normalmente
con la calata dalla vetta). Dovrebbe esserci una sosta, ma
non l'abbiamo trovata ed abbiamo attrezzato con chiodi. Salire
pochi metri per facili rocce fino a raggiungere una cengia
che sale verso sinistra (1 chiodo). Ci si trova sotto ad un'altra
parete gialla strapiombante. Proseguire per cengia fino ad
affrontare una parete verticale e poi ancora per facili rocce
fino in sosta (4 chiodi). 30 Mt., III-, IV-, II,
1 chiodo.
7° tiro:
salire direttamente il diedro stando dapprima alla sua sinistra
per passare poi, all'altezza del primo chiodo, sulla destra.
Dove il diedro muta in camino lo si supera sfruttando begli
appigli sulla sinistra (sembrano scavati) od eventualmente
in spaccata. Uscire sullo spigolo e proseguire pochi metri
per facili rocce fino in vetta. Sostare su uno dei tanti (troppi)
anelli cementati. 40 Mt., IV+, IV, II, 3 chiodi.
Discesa
Portarsi sul versante nord-est e scendere qualche metro
arrampicando (II+) oppure facendo una doppia di una
decina di metri fino a giungere ad una cengia. Spostarsi a
destra (viso a monte) alcuni metri giungendo ad un terrazzino attrezzato per la calata in doppia. Da
qui calarsi fino all'intaglio tra le due torri (25 Mt.).
Dalla selletta discendere il canale tra le due torri prestando attenzione a
qualche salto roccioso. Al termine seguire il sentiero fino a riprendere la vecchia strada di guerra percorsa durante l'avvicinamento.
E' anche possibile costeggiare la parete ovest
della Torre Piccola scendendo per ripidi gradoni erbosi tornando in questo modo nei pressi dell'attacco della via.
|