Zona montuosa |
Dolomiti - Gruppo di Sella
Sottogruppo delle Mésules |
Località
di partenza |
Strada per il
Passo Sella - Canazei (TN) |
Quota
partenza |
2115 Mt. circa |
Quota di
arrivo |
2405 Mt. |
Dislivello
totale |
+60 Mt.
per l'attacco
+230 Mt. la via (280 lo sviluppo) |
Sentieri utilizzati |
Non numerati |
Ore di
salita |
15' per
l'attacco
3 h. la via |
Ore di
discesa |
50' |
Esposizione |
Sud-ovest |
Giudizio
sull'ascensione |
Bella |
Data di uscita |
25/09/2005 (agg. 21/08/2021) |
Difficoltà |
IV,
IV+ |
Sass Balòss presenti |
Luca, Bertoldo. |
Condizioni
climatiche, dei sentieri e della roccia |
La
giornata era splendida di mattina, poi alle 15 ha iniziato a
piovere (giusto appena arrivati alla macchina!). Per raggiungere la
base della parete ci sono numerose tracce che partono un po'
ovunque.
Il sentiero di discesa è comodo ma richiede per due tratti
un'arrampicata in discesa di II (o in alternativa la calata in
doppia). La roccia è ottima lungo tutta la via. |
Eventuali pericoli |
Pericolo concreto
di caduta sassi dalla cengia sopra la parete, usare sempre il
caschetto! |
Presenza di acqua |
No. |
Punti di appoggio |
Nessuno. |
Materiale necessario oltre al tradizionale |
Normale materiale
per arrampicata su roccia, basta una corda singola da 50 metri. In
via non ci sono molti chiodi, ma è possibile integrare con friends e
clessidre. Tutte le soste sono attrezzate con un chiodo cementato,
tranne l'ultima su due chiodi. |
Caratteristiche dell'arrampicata |
Descrizione generale
Itinerario aperto da Bruno Rossi e Augusto Tomasi il 2 settembre del 1945.
Nella parte bassa, ossia sotto la cengia dei camosci, percorre la parete appena a destra della gola che divide il settore centrale da quello sinistro. Esposizione a sud-ovest, il sole arriva un po' in ritardo rispetto al
resto della parete e se ne va anche presto perchè, nonostante l'esposizione, ci si trova abbastanza incassati nella gola.
Tutte le soste sono attrezzate con chiodi cementati e anello di calata. In via pochi
chiodi.
I primi tiri sono semplici, la seconda parte della via invece risulta più
sostenuta ed elegante.
Attacco, descrizione della via
Percorrere la statale n. 48 che attraversa tutta la Val di Fassa.
Seguire le indicazioni per il Passo Sella. Ad un certo punto la
strada si divide. La statale n. 48 prosegue per il Passo Pordoi mentre
la strada di sinistra (statale n. 242) conduce al Sella. Salite i vari
tornanti fino a giungere al cospetto della parete del Piz Ciavazes
(l'altitudine è 2115 Mt. circa). Parcheggiare sulle varie piazzole a
bordo della strada.
Dalla strada partono diversi sentierini che in circa 15 minuti
conducono alla base della parete.
Sul lato sinistro del massiccio è facile identificare una profonda
gola delimitata a sinistra da uno spigolo giallo strapiombante
(su questa serie di tetti corre la via Italia '61). L'attacco è
posto nel centro della gola, poco più a destra parte la via delle Guide.
1° tiro:
superare le facili roccette alla base del canale e spostarsi
(seguendo tracce di sentiero) verso sinistra fino a raggiungerne il
fondo. Superare un salto formato da un grosso masso e giungere in
sosta. 45 Mt., II, 1 chiodo.
2° tiro:
traversare alcuni metri a destra, poi per terreno più
semplice raggiungere una lama staccata dalla parete. Risalire la lama fino al suo termine dove si
trova la sosta. 45 Mt., II, IV, 1 chiodo, 1 sosta intermedia (2 chiodi+1 clessidra+cordone).
3° tiro:
al termine della lama si forma un caminetto, proseguire per questo
o sulle rocce di sinistra. Saliti alcuni metri traversare a
sinistra (sosta intermedia) aggirando uno
spigolo e raggiungendo la sosta quasi nel fondo della gola.
30 Mt.,
III, 1 chiodo, 1 sosta intermedia (2 chiodi+cordini+1 chiodo).
4° tiro:
salire nella fessura a sinistra della sosta per rocce semplici puntando al
terrazzino posto sotto ad un tetto. Prima di raggiungere la sosta si
sale un caminetto delicato (clessidra). 40 Mt., III, III+, 1
chiodo.
5° tiro:
il tiro chiave della via. Un bel diedro/fessura di 40 Mt. con difficoltà
continua di IV+. Dalla sosta si sale obliquando a destra portandosi
alla base del diedro (chiodo). Risalirlo, esposto ma ben
appigliato, fino al suo termine sotto ad uno strapiombo. La sosta è
sul terrazzino a sinistra. 40 Mt., IV, IV+, 4 chiodi.
6° tiro:
salire fin sotto lo strapiombo seguendo la fessura o scalando la
parete a sinistra. Traversare verso sinistra sotto lo strapiombo
fino a raggiungere una larga terrazza dove, all'estremità sinistra,
è posta la sosta. 20 Mt., IV-, II, 1 chiodo.
E' possibile unire questa lunghezza alla successiva. Giunti sotto lo strapiombo fessurato, anzichè traversare a sinistra salirlo direttamente (1 chiodo, passo di V) e poi spostarsi leggermente a sinistra imboccando la fessura descritta nel tiro successivo. Alzarsi 2 metri e obliquare a destra direttamente alla S7 qui descritta.
7° tiro:
il tiro è esposto ma non difficile. Inoltre è ben protetto.
Spostarsi a metà terrazza e salire sfruttando la fessura (chiodo).
Traversare un poco a destra e salire nuovamente per fessura (1
cordone e 2 chiodi). Attenzione a non alzarsi troppo. Iniziare una
lunga traversata ascendente verso destra di circa 15 metri fino alla sosta alla base di un camino.
30 Mt., IV, 4 chiodi e 4 clessidre con cordone.
8° tiro:
salire in spaccata nel camino. Eventualmente uscire sulla parete a
sinistra per poi rientrare nel camino. Giunti sulla Cengia dei
Camosci cercare il masso con ometto posto un poco a destra
rispetto all'uscita. Sul masso a sinistra dell'ometto cercare i due
chiodi di sosta (difficili da individuare). 30 Mt., IV, II, 1
chiodo.
Discesa
Imboccare verso sinistra il sentiero che percorre la Cengia dei
Camosci. Ad un certo punto si passa a carponi in un breve tunnel e
poi si prosegue sulla cengia ancora molto esposta (cavi metallici di
sicurezza). Ci sono due punti in
cui è richiesta un'arrampicata in discesa (II) oppure, in alternativa, la calata in doppia (cordini e anelli in loco). Tra questi due tratti il sentiero di discesa dal Piz Ciavazes si unisce con quello di discesa dalla Prima e Seconda Torre del Sella. Giunti alla base della parete si segue il sentiero verso sinistra (viso a valle) per tornare al parcheggio. Andando invece a destra si arriva al Passo Sella. |
Note |
Molte delle vie presenti sulla parete terminano alla cengia dei camosci e, anche quelle che hanno un
seguito sulla parte alta (come questa), sono solitamente percorse solo fino la cengia.
Di conseguenza risulta difficile reperire informazioni per la seconda parte degli itinerari. |
Commenti vari |
La prima parte della via sale in
una gola che risulta spesso bagnata. |
Altre ripetizioni |
Luca e Luigi hanno ripetuto la via il 5 agosto 2017.
Bertoldo, Alessandro, Anna e Alberto hanno ripetuto la via il 21 agosto 2021.
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Pubblicazioni |
Questa relazione è stata inserita nella guida ARRAMPICARE Dolomiti nord-occidentali vol.1 edita da ViviDolomiti.
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La serie di tetti dove corre Italia '61 |
Alberto sulla quarta lunghezza |
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Bertoldo nel diedro del quinto tiro |
Alberto a pochi metri dalla S5 |
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Alberto sul sesto tiro |
Luca nel camino dell'ultima lunghezza di corda |
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Il traverso del settimo tiro |
Luca nel camino dell'ultima lunghezza di corda |
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Relax a fine via sulla Cengia dei Camosci |
Alberto e Matteo |
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A sinistra la parete sud del Piz Ciavazes con i tracciati delle vie (foto di destra dettaglio della parete). Da sinistra:
Italia '61, Rossi/Tomasi, Delle guide, Micheluzzi, Diedro Buhl, Schubert, Piccola Micheluzzi, Irma, Della Rampa e Spigolo Abram.
Nella parte alta 2000 ani ladins |
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