Piz Ciavazes - Concatenamento
Via della Rampa (o del Torso) + Via 2000 Ani Ladins

 
Zona montuosa Dolomiti - Gruppo di Sella
Sottogruppo delle Mésules
Località di partenza Strada per il Passo Sella - Canazei (TN)
Quota partenza 2115 Mt. Quota di arrivo 2730 Mt. circa (2828 Mt. la cima)
Dislivello totale +30 Mt. per l'attacco
+265 Mt. via della Rampa (310 lo sviluppo)
150 Mt. circa di trasferimento tra le due vie
+270 Mt. via 2000 ani ladins (300 lo sviluppo)
Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita 15' per l'attacco
2
h. 15' la via della Rampa
6 h. 30' la via 2000 ani ladins
Ore di discesa 25' il sentiero fino alle doppie
1 h. doppie + roccette fino base parete
20' il sentiero fino al parcheggio
Esposizione Sud-ovest (Rampa), sud (2000 ani Ladins) Giudizio sull'ascensione Molto bella
Data di uscita 07/08/2017 Difficoltà IV, IV+ (Rampa)
VI/V+, A0 (2000 ani ladins)
Sass Balòss presenti
Luca.
Amici presenti
Luigi.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata soleggiata ma non eccessivamente calda (causa perturbazione del giorno prima). Sentiero di avvicinamento breve ed evidente; quello di discesa in parte avviene in corda doppia (oppure per la ferrata delle Mesules).
Roccia ottima sulla via della Rampa (alcuni tratti un po' unti). Sulla via 2000 ani ladins ottima sui tratti più impegnativi, su quelli più facili è necessaria un po' di cautela, nel complesso comunque molto buona.

Eventuali pericoli
Pericolo concreto di caduta sassi dalla Cengia dei Camosci posta a metà parete, usare sempre il caschetto!
Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Nessuno.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Normale dotazione alpinistica. Indispensabili friends per integrare (da 0.3 a 3 Camalot, volendo raddoppiare alcune misure tipo 0.5, 2 e 3). Chiodi e martello non necessari ma sulla parte alta potrebbero rivelarsi utili, sopratutto in caso di imprevisti poiché la via è poco chiodata. Portare qualche cordino per le soste e le clessidre (anche 1 kevlar aperto; clessidrina all'inizio di L16 che per noi si è rivelata utilissima).
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
La parete sud del Piz Ciavazes è percorsa da un elevato numero di itinerari di varia difficoltà. Da qualche decennio, però, la stragrande maggioranza delle cordate sfrutta solo la parte bassa della parete, ossia quella sotto alla Cengia dei Camosci.
Ci sono però molte linee anche sulla parte alta: alcune sono il proseguimento delle vie che iniziano alla base della parete, mentre altre sono linee indipendenti che partono dalla cengia. Quello che va sottolineato è che, nonostante ci si trovi sulla medesima parete, la parte alta è molto più selvaggia ed alpinistica di quella bassa.
Il concatenamento qui proposto segue nella parte bassa la facile e rinomata via della Rampa (conosciuta anche come via "Del Torso"); uno storico itinerario aperto da S. Del Torso e R. Lezuo il 14 agosto 1935. Oggi è quasi esclusivamente ripetuto solo fino alla Cengia dei Camosci seppure l'itinerario originale raggiunga la cima della parete. Fino alla Cengia dei Camosci le soste sono tutte attrezzate su un chiodo cementato con tre anelli e, nei passaggi più delicati, ci sono dei chiodi. E' comunque necessario integrare con protezioni veloci.
Dalla cengia ci si porta all'attacco della via 2000 ani ladins; itinerario più recente ma comunque datato, aperto il 7 settembre 1985 da Gregor Demetz e Karl Vinatzer. Linea decisamente alpinistica con pochi chiodi in parete e tanti tratti (non banali) sprotetti e difficilmente o per nulla proteggibili. Necessario non temere le protezioni lontane. Arrampicata varia su placchette, diedri e fessure dove non mancano dei passi strapiombanti. Dalla parte alta una ritirata fino alla Cengia dei Camosci è possibile ma bisogna mettere in contro che andrà abbandonato del materiale.
Attacco, descrizione della via
Percorrere la statale 48 che attraversa tutta la Val di Fassa. Seguire le indicazioni per il Passo Sella. Ad un certo punto la strada si divide. La statale 48 prosegue per il Passo Pordoi mentre la strada di sinistra (statale 242) conduce al Sella. Salite i vari tornanti fino a giungere al cospetto della parete del Piz Ciavazes (l'altitudine è 2115 Mt. circa). Parcheggiare sulle varie piazzole a bordo della strada.
Dalla strada partono diversi sentierini che in circa 15 minuti conducono alla base della parete. La via attacca sul lato destro della parete in corrispondenza di una spaccatura/rientranza (diversi grossi massi alla base e una lapide un po' più a destra).
Se invece si decide di andare direttamente all'attacco della via "2000 ani ladins" conviene parcheggiare al Passo Sella. Successivamente portarsi all'inizio della via Normale per la Prima e Seconda Torre del Sella. Seguirla per il primo tratto e poi abbandonarla per imboccare a destra la Cengia dei Camosci che taglia a metà tutta la parete sud del Piz Ciavazes (I, II, due muretti di III). Percorrerla lungamente oltrepassando due gole. Dopo la seconda si nota un evidente tetto giallo alla base della parete. Alla sua destra si trova un avancorpo. Risalirlo facilmente da sinistra verso destra fino a due clessidre con cordone distanti 2 o 3 metri l'una dall'altra. L'attacco di 2000 ani ladins è in corrispondenza di quella più a destra (circa 1 h., andare al 10° tiro di questa relazione)

1° tiro "Via Della Rampa":
in verticale lungo la fessura. All'inizio semplice (III), poi via via più verticale (IV). 35 Mt., III, IV, 1 chiodo.

2° tiro:
continuare l'arrampicata in verticale. La difficoltà è sostenuta per tutto il tiro. 30 Mt., IV, 1 friend incastrato, 2 chiodi.

3° tiro:
proseguire verticalmente risalendo la fessura poi un diedro e un caminetto. Sosta un po' scomoda sulla destra. 35 Mt., III, 1 chiodo.

4° tiro:
salire dritti alla base di tre larghe fessure. Oltrepassarle utilizzando quella di destra (alla base vi è un chiodo). Sfruttare gli ottimi appigli per le mani facendo attenzione alla roccia che non è sempre ottima (IV-). Al termine della fessura proseguire in diagonale verso destra (III) fino a raggiungere la sosta che è situata in una piccola conca. 40 Mt., III, IV-, III, 1 chiodo.

5° tiro:
proseguire dritti verso la base di un camino-diedro. Oltrepassare i due tratti in strapiombo aiutandosi con dei buoni appigli. Nel primo tratto è presente un chiodo con un piccolo cordino metallico. 35 Mt., IV+, 1 chiodo, 1 friend incastrato.

6° tiro:
il più impegnativo della via. Oltrepassare inizialmente il salto di fronte alla sosta (IV) e proseguire in direzione dello stretto camino con roccia giallastra. Risalire il camino verticale (IV+), che al suo interno è molto umido (chiodo), fino a quando si è costretti ad uscire per un breve tratto sulla sinistra. Rientrare poi nel camino che pian piano si allarga fino a quando è possibile uscire a sinistra, per rocce più semplici ma più esposte, fino ad arrivare in sosta. 40 Mt., IV, IV+, 1 chiodo.

7° tiro:
proseguire salendo le rocce soprastanti solcate da varie fessure puntando all'uscita della parete. Arrivati sotto uno strapiombo effettuare un breve traverso sulla destra molto appigliato. La sosta è su uno spigoletto. 35 Mt., III.

8° tiro:
la parete adesso diviene decisamente meno verticale. Proseguire per facili roccette fino alla sosta successiva. 30 Mt., II.

9° tiro:
continuare a salire per roccette semplici lungo la larga rampa-canale fino a sbucare sulla Cengia dei Camosci. 30 Mt., II.

Segurie la cengia verso sinistra (viso a monte) fino due evidenti tetti appena sopra la cengia. Tra i due tetti si trova un avancorpo a destra del quale sale una evidentissima fessura (via Albina). Risalire facilmente l'avancorpo da sinistra verso destra fino a due clessidre con cordone distanti 2 o 3 metri l'una dall'altra. L'attacco di 2000 ani ladins è in corrispondenza di quella più a destra.

10° tiro "Via 2000 Ani Ladins":
spostarsi
a destra e salire il muretto con piccole prese sino una cornice. Traversare a destra raggiungendo una placca che si risale. Dopo circa 4 o 5 metri si esce a destra e si sale fino un terrazzino dove si sosta (2 clessidre). 30 Mt., IV+, V, III, 2 chiodi.

11
° tiro:
spostarsi a destra e salire la rampa obliqua verso sinistra. Giunti sotto delle lame salire ad un terrazzino e sostare (2 chiodi+cordone).
20 Mt., III, II.

12
° tiro:
traversare a sinistra passando sotto una lama gialla (chiodo). Salire subito alla sua sinistra e poi per rocce più facili obliquare a sinistra alla base di un grossa scaglia gialla dove si sosta (2clessidre+cordone). 20 Mt., III, IV, III, 1 chiodo.
Anziché
obliquare a sinistra, per raggiungere la sosta alla base della scaglia gialla, si può obliquare a destra raggiungendo una clessidra con cordone dove fermarsi. Con questa variante si evita lo scomodo traverso iniziale del tiro successivo (utile in caso di un secondo non troppo afferrato sui traversi).

13
° tiro:
salire la scaglia grigia obliqua verso destra (non quella gialla a sinistra della sosta) fino al suo termine. Abbassarsi un metro e traversare a destra (improteggibile). Alzarsi passando sotto uno strapiombino e poi per esile fessura che finisce in placca che necessita di alcuni passaggi di decisione. Si continua per il diedrino soprastante fino un pulpito sulla destra dove
si sosta (1 chiodo+1 clessidra+cordino, altri 2 chiodi poco sotto). 45 Mt., IV-, IV, VI oppure V+ e A0, IV, 5 chiodi, 2 clessidre con cordone.

14
° tiro:
spostarsi a destra e prendere la rampa che sale obliqua verso sinistra. Poi per rocce più
verticali ma ben appigliate si giunge sotto un muretto giallo. Lo si supera uscendo a sinistra e si continua fino alla sosta (2 chiodi+cordone) alla base di un diedro.
50 Mt., IV-, IV, 1 chiodo, 1 clessidra con cordino, 1 grossa clessidra con cordone sulla sinistra prima del muretto giallo (scomoda da raggiungere).

15
° tiro:
salire il breve diedrino, spostarsi leggermente a destra, e salire ancora fino a delle rocce strapiombanti gialle. Spostarsi a destra 3 metri e salire il muretto giallo (occhio alla roccia
. Questo è il tratto che Bernardi segna come "variante friabile". Vedi note fine relazione). Un breve diedrino fessurato porta al largo pulpito di sosta (1 clessidra in basso). 45 Mt., IV, 1 chiodo, 1 sosta intermedia (3 chiodi).

16° tiro:
alzarsi 2 metri e traversare destra e per circa 10 metri. Prendere una fessura/diedro che conduce direttamente al piccolo terrazzino sul quale si sosta (2 chiodi). 30 Mt., VI-, V, IV+, 3 chiodi.

17° tiro:
seguire il diedro fin sotto uno strapiombo. Qui traversare decisamente a sinistra per 4 o 5 metri e poi salire dritti superando un bel muretto appigliato fino all'aereo pulpito di sosta (2 chiodi+cordini). 25 Mt., V, V+, IV, 2 chiodi.

18° tiro:
superare la scaglia, che si trova sulla sinistra, e la successiva placchetta grigia, tornado a destra, fino a raggiungere una stretta cornice alla base di un muretto giallo (chiodo nascosto sulla destra). Superarlo e raggiungere l'evidente fessura strapiombante che permette di prosegurie. Pochi metri prima del suo termine si esce più facilmente a destra sulla terrazza detritica. Alzarsi pochi metri su terreno instabile (attenzione ai sassi che inevitabilmente si rischia di far cadere) raggiungendo la fascia rocciosa dove si sosta (2 chiodi un po' nascosti quasi davanti all'uscita, oppure altri 2 più visibili -di cui 1 con cordone- sulla destra).
40 Mt., V, V-, V+, IV+, I, 1 chiodo, 1 dado incastrato.
Discesa
Alzarsi sulla terrazza detritica (terreno instabile, eventualmente restare legati ancora un po' di metri) fino a raggiungere la zona dove la pietraia diventa bianca. Traversare lungamente verso sinistra sotto la sommità del Piz Ciavazes (alcuni ometti). Giunti ad un ometto molto grande non scendere nel vallone verso destra (ferrata delle Mesules, possibile discesa, visibili altri ometti) ma dirigersi verso la Terza Torre del Sella ed abbassarsi leggermente fino a raggiunge il bordo della parete dove è presente il primo ancoraggio di calata (alcuni ometti). Gli ancoraggi sono tutti su 2 fix con anello e collegati da cordino. Durante le calate si possono vedere i vecchi ancoraggi su chiodi.
1a. calata: 50 Mt. in verticale (presente sosta intermedia);
2a. calata: 45 Mt. in verticale (presente sosta intermedia);
3a. calata: 40 Mt. in verticale.
Si segue la crestina in direzione della Seconda Torre del Sella e poi per roccette (passi II) fino alla cengia erbosa alla base della parete. Eventualmente possibile ulteriore calata di circa 25 Mt. (cordini+maglia rapida su spuntone).
Spostandosi un poco verso la Prima e Seconda Torre del Sella ci si ricongiunge all'evidente via Normale di queste e la si segue in discesa. Poco prima di giungere alla base della parete è possibile attrezzare una calata in doppia (anello in loco) oppure scendere arrampicando (II). Ora, seguendo il sentiero verso sinistra (viso a valle), si torna al parcheggio sotto la parete sud del Piz Ciavazez. Andando invece verso destra si raggiunge il Passo Sella.

Note
Lo schizzo del Bernardi sulla guida "Arrampicare in Valgardena e dintorni vol. 3" è preciso.
Va però segnalato che, a nostro avviso, la sesta lunghezza (L15 nostra relazione) è decisamente fuorviante. Al termine del breve diedrino sopra la sosta non bisogna andare subito a sinistra (noi siamo finiti su rocce decisamente molto friabili) ma spostarsi leggermente a destra e continuare a salire. Giunti poi alle rocce strapiombanti gialle potrebbe essere corretto salire dritti ma crediamo che così si finisca in cima ad uno sperone. Da lì non ci è sembrato esserci la possibilità di un facile traverso a destra verso la sosta tant'è, che in cima allo sperone, abbiamo visto un cordino di kevlar con maglia rapida. E' sbagliata anche la lunghezza (45 Mt. e non 30).
Altre ripetizioni

La via Della Rampa era già stata salita da Matteo e Luca il 27/06/2004 e successivamente da Luca e Claudia il 20/06/2009.

   

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Luigi sulla placca di L10 (L1 via Ladins)

Ultimi metri del tredicesimo tiro

   

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Luigi nella fessura/diedro del sedicesimo tiro (L7 via 2000 Ani Ladins)

   

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Alla fine del traversino di L17

Luigi a pochi metri dalla diciottesima sosta

   
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Sulla prima doppia Tramonto sul Pordoi e Marmolada
   
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La parete sud del Piz Ciavazes con i tracciati delle vie. Da sx:
Italia '61, Rossi/Tomasi, Delle Guide, Micheluzzi, Diedro Buhl, Schubert, Piccola Micheluzzi, Irma, Della Rampa, Spigolo Abram.
Nella parte alta 2000 Ani Ladins