Descrizione generale
Itinerario aperto da Hermann Buhl e Walter Streng nell'estate del 1949. Purtroppo non inizia dalla base della parete ma si stacca dalla sosta all'inizio del traverso della via Micheluzzi, quindi sarebbe quasi una variante a questa via. Però, per la sua bellezza, è stato sempre considerato come un itinerario a sé stante. La direttiva di salita è data dall'evidente diedro giallo posto all'incirca a metà del settore centrale del Piz Ciavazes, appena sotto alla Cengia dei camosci. Tutte le soste sono attrezzate.
Attacco, descrizione della via
Percorrere la statale n. 48 che attraversa tutta la Val di Fassa.
Seguire le indicazioni per il Passo Sella. Ad un certo punto la
strada si divide. La statale n. 48 prosegue per il Passo Pordoi mentre
la strada di sinistra (statale n. 242) conduce al Sella. Salite i vari
tornanti fino a giungere al cospetto della parete del Piz Ciavazes
(l'altitudine è 2115 Mt. circa). Parcheggiare sulle varie piazzole a
bordo della strada da dove partono diversi sentierini che in circa 15 minuti
conducono alla base della parete.
E' possibile sezionare la parete in tre settori. Questi settori sono divisi da due grandi spaccature. Il Diedro Buhl si trova nel settore centrale ed è già ben visibile dal parcheggio. Per raggiungere l'attacco è necessario percorrere le prime lunghezze di un'altra via e solitamente si percorre la via Micheluzzi. L'attacco di quest'ultima è posto a circa metà parete, poco a sinistra della verticale del Diedro Buhl. In corrispondenza dell'attacco vi è una scritta sbiadita "Micheluzzi"
ed una freccia.
1° tiro - "Via Micheluzzi":
salire per qualche metro e poi traversare a destra fino a raggiungere un chiodo.
Rimontare la parete verticale fino a raggiungere una piccola e stretta cengia. Qui sulla sinistra vi è un piccolo terrazzino dove è situata la vecchia sosta
(3 chiodi). E' consigliabile proseguire sulla cengia verso destra fino a raggiungere un terrazzino con la sosta (2 fittoni resinati).
35 Mt., IV, V-, 1 chiodo, 1 sosta intermedia (3 chiodi), 2 clessidre con cordone.
2° tiro:
salire la placca sovrastante aggirando a sinistra un piccolo strapiombo e ritornando a destra verso il diedro fessurato. Salirlo fin sotto al tetto dove si traversa a destra verso la sosta (2 fittoni resinati).
30 Mt., V+, V, 7 chiodi.
3° tiro:
salire su terreno semplice i vari salti fino a
raggiungere una comoda cengia. Qui traversare a sinistra in direzione di un evidente diedro. Al termine del diedro
vi è la comoda sosta (2 fittoni+1 spit).
30 Mt., III+, V, 4 chiodi.
4° tiro:
salire a destra della sosta raggiungendo il fittone resinato (VI
o A0), uscire a destra e proseguire per terreno più semplice puntando ad un secondo diedro molto marcato situato un poco più a sinistra.
La sosta (2 fittoni resinati) è al termine del diedro sulla sinistra.
40 Mt., VI, V, 2 chiodi, 1 fittone.
5° tiro:
seguire la facile rampa verso destra in direzione del grande pilastro
giallo. Da questa sosta (3 fittoni resinati) parte la via Diedro Buhl.
15 Mt., III, II.
6° tiro - "Via Diedro Buhl":
salire il diedro fessurato per circa 8 metri poi traversare a destra, alzarsi un pochino e continuare a traversare a destra oltrepassando un pilastrino. Salire ora per placca e poi per un breve diedro fino al suo termine dove si sosta (2 spit).
40 Mt., VI, 6 chiodi, 1 sosta intermedia (3 chiodi+cordone).
7° tiro:
alzarsi 2 metri e traversare a destra su una stretta cornice per circa 4-5 metri. Attenzione a non andare troppo a destra (1 chiodo sulla cornice del traverso invita ad andare più a destra, ma è sbagliato). Alzarsi dunque su un muretto a buchi leggermente strapiombante obliquando a destra fin sotto un tettino. Qui traversare a destra raggiungendo una fessura che porta alla sosta (2 spit).
40 Mt., V+, 6/7 chiodi, 1 clessidra con cordone, 1 friend incastrato.
8° tiro:
obliquare verso sinistra entrando nel diedro che si segue fino alla sosta successiva (2 spit) posta sotto uno strapiombo formato da un'enorme lama incastrata nel diedro.
40 Mt., IV+, V, 3 chiodi (di cui 2 vicini).
9° tiro:
aggirare lo strapiombo verso destra e riportarsi nel diedro che si segue sino alla sosta (1 grossa clessidra con cordone).
40 Mt., V+, VI, V, 4 chiodi, 1 cuneo, 1 clessidra con cordone.
10° tiro:
dritti superando uno strapiombino ben appigliato oltre il quale si arriva sulla Cengia dei camosci.
25 Mt., V-, V, 1 chiodo, 3 clessidre con cordone, 1 dado incastrato.
Discesa
Imboccare verso sinistra il sentiero che percorre la Cengia dei
Camosci. Ad un certo punto si passa a carponi in un breve tunnel e
poi si prosegue sulla cengia ancora molto esposta (cavi metallici di
sicurezza). Ci sono due punti in
cui è richiesta un'arrampicata in discesa (II) oppure, in alternativa, la calata in doppia (cordini e anelli in loco). Tra questi due tratti il sentiero di discesa dal Piz Ciavazes si unisce con quello di discesa dalla Prima e Seconda Torre del Sella. Giunti alla base della parete si segue il sentiero verso sinistra (viso a valle) per tornare al parcheggio. Andando invece a destra si arriva al Passo Sella.
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