Pala del Rifugio - Via Castiglioni/Detassis

 
Zona montuosa Dolomiti - Gruppo Pale di San Martino Località di partenza Malga Canali - Fiera Di Primiero (TN)
Quota partenza 1302 Mt. Quota di arrivo 2394 Mt.
Dislivello totale

+329 Mt. dal parcheggio al rifugio
+183 Mt. dal rifugio all'attacco
+580 Mt. la via (700 lo sviluppo)

Sentieri utilizzati n. 707, 720
Ore di salita 40' dal parcheggio al rifugio
30' dal rifugio all'attacco
6 h. la via
Ore di discesa 2 h. fino al rifugio
30' dal rifugio alla macchina
Esposizione Nord-ovest Giudizio sull'ascensione Bella
Data di uscita 04/08/2007 Difficoltà IV+, V
Sass Balòss presenti
Luca, Bertoldo.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata stupenda con un cielo completamente limpido. Il sentiero che conduce all'attacco è evidente e la roccia in via è eccezionale.

Eventuali pericoli
Soliti da arrampicata.
Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Malga Canali 1302 Mt. (poco sopra il parcheggio), rifugio Canali Treviso 1631 Mt. (40 posti, +39043962311).
Materiale necessario oltre al tradizionale
Solito da arrampicata in ambiente. Inutili i chiodi. Portare cordini per le numerose clessidre e dei friend perché in via sono presenti pochi chiodi.
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Bella ed elegante via che sale lo spigolo nord/ovest della Pala del Rifugio. A vincere questo itinerario fu una delle cordate più affiatate della storia dell'alpinismo, ovvero quella composta da Ettore Castiglioni e Bruno Detassis che nell'estate del 1934 realizzarono in questo gruppo numerose prime ascensioni. La via è ancora oggi molto ripetuta seppure le più forti cordate concentrino la loro attenzione sull'adiacente Frisch/Corradini.
In via sono presenti pochi chiodi, ma le fessure e le clessidre che s'incontrano lungo la via si prestano molto bene all'integrazione delle protezioni. Affrontare la salita con la classica nebbiolina che avvolge quasi ogni mattina la Val Canali con molta probabilità ci avrebbe regalato maggiori soddisfazioni...
Attacco, descrizione della via
Da Fiera Di Primiero (TN) seguire le indicazioni per la Val Canali fino a giungere al ristorante Cant del Gal. In corrispondenza del ristorante svoltare a destra per la Val Canali e percorrere la strada fino a giungere al suo termine. Parcheggiare sulla destra.
Camminare lungo il sentiero n. 707 che risale lentamente la Val Canali fino ad un bivio. Qui prendere il sentiero che sale nel bosco e in poco tempo vi conduce al rifugio Treviso (1631 Mt.). Prima di giungere al rifugio, in corrispondenza dell'ultimo tornante si abbandona il sentiero (paline) e si devia a sinistra seguendo le indicazioni per il Passo Canali. Oltrepassare una piazzola dell'elicottero e in corrispondenza del Vallone di Sant'Anna (ghiaione, termine delle piante) si abbandona il sentiero principale e si sale verticalmente lungo un'esile traccia in direzione dello spigolo nord/ovest (oltrepassare un palo metallico). Quando sulla destra si stacca una traccia che costeggia la parete, ignorarla e proseguire verticalmente vincendo qualche piccolo salto di roccia. L'attacco è su di una comoda cengia, in corrispondenza di una grossa clessidra con cordoni.

1° tiro:
salire per rocce gradonate ed erbose dapprima verticalmente e poi in direzione dell'evidente camino sulla destra, alla cui base si trova la sosta (1 chiodo e 1 spit). 40 Mt., III, II, 4/5 clessidre (una con cordino).

2° tiro:
lungo il camino sino ad oltrepassare un masso incastrato, qui uscire sulla sinistra e continuare lungo il filo dello spigolo. Si sosta su di un piccolo terrazzino su due chiodi uniti da cordone. 35 Mt., III, IV.

3° tiro:
proseguire senza percorso obbligato lungo rocce appoggiate cercando di rimanere sempre in prossimità dello spigolo sino a raggiungere la sosta (un chiodo e una clessidra) posta sotto uno strapiombo. Le numerose ripetizioni han fatto nascere una piccola traccia lungo i tratti erbosi. 45 Mt., II, III.

4° tiro:
aggirare lo strapiombo sovrastante passando alla sua sinistra indi proseguire raggiungendo un facile canale che conduce alla base della prima spalla dello spigolo sulla cui sinistra si sosta (chiodo + clessidra, le relazioni riportano un chiodo a pressione da noi non trovato).
45 Mt., III, IV.

5° tiro:
da qui l'arrampicata diviene più continua, interessante e verticale. Salire lungo il diedrino obliquo verso sinistra sino ad uscire su di un terrazzo che si affaccia ancora sul Vallone di Sant'Anna. Qui si sosta comodamente su tre chiodi. 25 Mt., IV, IV+, 1 chiodo.

6° tiro:
traversare a sinistra per qualche metro. Qui è possibile salire lungo il camino oppure restare in placca sulla sua sinistra. Le difficoltà dovrebbero essere simili, solo che all'interno del camino la roccia risulta più levigata. Noi abbiamo optato per percorrere la placca sino a quando il camino si stringe, e alla base della strozzatura c'è una sosta su due chiodi. Salendo abbiamo visto 2 chiodi anche all'interno del camino. 30 Mt., IV, IV+, V, 3 chiodi.

7° tiro:
vincere la strozzatura mediante degli appigli un poco levigati e proseguire lungo il camino sino ad uscire in cima alla prima spalla (dove s'incontra una sosta su clessidra con cordone che conviene evitare). Proseguire dunque lungo un filo di cresta sino alla base della seconda spalla. Si sosta su di un'enorme clessidra. 40 Mt., V, IV, I.

8° tiro:
salire il canale a destra della sosta sino al suo termine dove si esce su una serie di rocce appoggiate. Obliquare a destra fino alla base di un diedro nero spesso umido, dove si sosta su clessidra. 60 Mt., III, II.

9° tiro:
verticalmente, a destra del diedro nero, lungo diverse fessure sino a raggiungere un terrazzo con un piccolo ometto dove si sosta su due chiodi. 45 Mt., IV, IV+, 2 chiodi.

10° tiro:
lungo il diedro fino ad un comodo terrazzo dove ci sono 2 chiodi di sosta (un po' lontani). 40 Mt., IV, IV+, 1 cordone incastrato.

11° tiro:
salire a destra del diedro sino a raggiungere un piccolo terrazzino con ometto sotto degli strapiombi gialli. Si sosta su di una clessidra.
40 Mt., III, IV.

12° tiro:
superare a destra il filo dello spigolo riportandosi verso la Val Canali. Salire pochi metri fino all'enorme clessidra sulla quale si sosta.
15 Mt., II.

13° tiro:
salire verticalmente stando a circa 15 Mt. a destra dallo spigolo lungo una parete molto verticale ma ben appigliata. Sostare su spuntone in corrispondenza del filo dello spigolo. 35 Mt., III, IV, 1 chiodo.

14° tiro:
la via originale si sposta a sinistra del filo dello spigolo e sale poi verticalmente la parete sino alla sosta. Noi invece abbiamo proseguito sulla destra dello spigolo aggirando mediante un'ottima fessura l'evidente strapiombo iniziale. Nel tiro s'incontrano roccia ottima e numerose clessidre. Si sosta su clessidra con cordone, più altre due clessidre più piccole da collegare. 35 Mt., IV, IV+.

15° tiro:
salire obliquando a sinistra fino ad imboccare una fessura-camino al termine della quale, per rocce più semplici, si raggiunge una piccola cengia sotto degli strapiombi gialli dove si sosta su clessidra (sulla sinistra ci sono ottimi posti da bivacco). 30 Mt., IV, V-, 1 chiodo.

16° tiro:
salire a destra degli strapiombi lungo una parete grigia molto verticale. Con un passo delicato si vince sulla sinistra uno strapiombo. Proseguire poi verso destra, aggirando nuovamente lo spigolo per rocce più semplici, sino a raggiungere la base di una fessura verticale dove si sosta su buone clessidre. 30 Mt., IV, V-, V, clessidre.

17° tiro:
lungo la fessura sino a raggiungere il filo dello spigolo che si segue sino ad uscire sulla terrazza. Si sosta su spuntone.
45 Mt., III, II, 1 chiodo e una sosta intermedia.

18° tiro:
dapprima camminando e poi per facili rocce si giunge in vetta. Lunghezza da noi percorsa slegati. 75 Mt., I, II, passi di III.

Discesa
La discesa dalla Pala richiede attenzione, specialmente se percorsa in caso di brutto tempo. Il tracciato non è difficile (II) ma è quasi tutto in massima esposizione ed un errore potrebbe risultare fatale. Risulta comunque perfettamente segnalato con vernice rossa.
Inoltre alcuni recenti spit facilitano notevolmente e rendono più sicura un'eventuale progressione in conserva.
Dalla vetta camminare lungo una facile cresta in direzione del Sass d'Ortiga sin dove possibile. Qui si scende un canalino roccioso che guarda verso il Vallon delle Mughe. Camminare ora su di una facile cengetta in direzione della base del Torrione di Sant'Anna (la cima che divide la Pala del Rifugio dal Sass d'Ortiga). Si salgono in massima esposizione le facili rocce verso la vetta del monte e poco prima di raggiungerla si passa sul versante nord (verso il Vallon di Sant'Anna) dove si traversa per rocce articolate sino a raggiungere la forcella che divide il Torrione di Sant'Anna dal Sass d'Ortiga (attacco dello Spigolo Wiessner). Percorrere ora il canale che scende costeggiando la parete sud/ovest del Sass d'Ortiga (prestare attenzione al tratto attrezzato) e che conduce alla Forcella delle Mughe. Da qui, mediante il sentiero n. 720 si ritorna al rifugio Treviso e quindi al parcheggio.

Note
Nei pressi del Torrione di Sant'Anna sono presenti degli ancoraggi cementati per effettuare le calate in doppia verso il Vallone delle Mughe. Questa soluzione è tuttavia sconsigliata per via del frequente incastro delle corde e per il pericolo di caduta sassi.
Attaccando ad un orario più decente del nostro (10.30) è possibile concatenare alla via lo Spigolo Wiessner al Sass d'Ortiga dando vita così ad una salita spettacolare.
Commenti vari
Seppure nel nostro girovagare prima di trovare il giusto attacco abbiamo recuperato diversi utensili d'arrampicata, la giornata è stata turbata dal terribile volo del reversino del Bertoldo che dopo aver saltato qua e là sulle rocce del primo tiro, ha deciso di precipitare a piombo nel Vallone di Sant'Anna. Si narra che il buon Bertoldo non gli dedicasse le dovute attenzioni e il povero reversino abbia così deciso di cercarsi un nuovo padrone. Bertoldo, non rassegnato dalla perdita offre una lauta ricompensa al ritrovatore...
Pubblicazioni

Questa relazione è stata inserita nella guida ARRAMPICARE Dolomiti sud-occidentali vol.1 edita da ViviDolomiti.
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Bertoldo alla quinta sosta

Luca sui primi metri del sesto tiro

   

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Matteo sul sesto tiro

Luca sul dodicesimo tiro

   

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Matteo e altre cordate sul quattordicesimo tiro

Matteo sul diciassettesimo tiro

   

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Matteo alla 17a. sosta con alle spalle gli ultimi semplici metri

Luca e Matteo in vetta. Alle spalle il Sass d'Ortiga

   
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Pala e Dente del rifugio con i tracciati delle vie:
Castiglioni/Detassis, Frisch/Corradini, Esposito, Spigolo Franceschini, Chiarastella, Fessura Franceschini e Massarotto