IN VENDITA SU

VIVIDOLOMITI.IT

al prezzo scontato di 17,91€

ARRAMPICARE - Dolomiti Nord-Orientali
di Matteo Bertolotti, Luca Galbiati, Francesco Vascellari

Le relazioni dei SassBalòss approdano finalmente in libreria!
In questo terzo volume sono trattati i gruppi delle Dolomiti Ampezzane, Tre Cime di Lavaredo, Cadini di Misurina, Dolomiti di Fanis, Tofane, Cunturines, Cinque Torri, Alpi Carniche e Dolomiti di Lienz (Austria).

PRESENTAZIONE di Alessandro Gogna:
A volte si è in difficoltà. Perfino uno come me, con una biblioteca considerevole, può trovarsi in difficoltà.
Dice: ma oggi in internet trovi tutto, basta digitare la parola…
Ne siete sicuri? Non credo sia così semplice quando ti trovi con uno o più amici, vi siete alzati tardi e dovete scegliere dove andare a scalare.
E’ difficile che internet ti suggerisca ciò che non gli chiedi: se non digiti quel nome, quella via non apparirà. E comunque la ricerca può essere complicata e richiedere parecchio tempo.
Ecco allora che le guide stampate, sì quelle d’una volta, salvano la situazione. Se ti ricordi te le porti dietro, se non le hai le puoi comprare vedendole in vetrina o negli scaffali delle librerie. Magari c’è l’amico che te le può prestare.
Dolomiti nord-orientali, di Matteo Bertolotti, Luca Galbiati e Francesco Vascellari, è l’ultima nata di una lunga serie di selezioni: quel territorio è già stato descritto, da Antonio Berti in poi, decine di volte e da autori diversi. Proprio per questo mi
affascina scoprire, guardando l’indice della guida, quale criterio di scelta gli autori abbiano usato. Sappiamo che gli autori adottano criteri strettamente dipendenti dal loro gusto estetico, dalla loro esperienza e conoscenza, dalla loro cognizione storica, dalla necessità di avere una consistente gamma di ogni difficoltà e dalle contingenze legate alle vie, che possono essere del tutto sconosciute (poco o mai trattate), nuove (e quindi ancora nella ristretta cerchia di qualche eletto) oppure classiche (quindi così note da non poter mancare nella lista). In questi 67 itinerari ci sono davvero estetica, esperienza, storia e concessione al classico nelle giuste misure.
Tra i gruppi più frequentati, tralasciando le Cinque Torri, comodo luogo di vie brevi da mattine o pomeriggi incerti, prendiamo ad esempio Lavaredo e Tofane. Il gruppo delle Lavaredo è quanto di più noto ci sia. Delle nove vie presentate cinque sono le famosissime Cassin alla Ovest e alla Piccolissima, la Preuss (sempre sulla Piccolissima), la frequentata Dibona alla Cima Grande, l’iperestetico Spigolo Giallo di Comici alla Piccola. Ottima l’idea di aggiungere la Dülfer alla Cima Grande, senz’altro meno nota ma molto meritevole e storica, come pure la via delle Guide alla Piccola, una volta assai frequentata e oggi un po’ (inspiegabilmente) dimenticata. Chiudono la lista trionfalmente la Comici alla Punta Frida (una delle vie più trascurate del grande triestino) e la Sidi-Bosotti-Lorenzini alla Piramide (riguardo alla quale posso confessare la mia più assoluta ignoranza, non solo della via ma anche della montagna). Sono le ultime tre quelle che io non ho mai salito, dunque una buona media, per un gruppo come Lavaredo.
Passando alle Tofane, c’è una scelta di sei vie. Ci sono le immancabili Costantini-Apollonio al Pilastro e Alverà-Pompanin al Primo Spigolo. Ma poi ecco la Costantini-Ghedina all’elegantissimo Secondo Spigolo, la notevole Alverà-Pompanin al Terzo
Spigolo e la per me quasi misteriosa Ghedina-Monti-Zardini al Castelletto. Chiude la lista il grande nome di Bonatti che nel 1952 con Pietro Contini salì la via Tridentina: una via che solo di recente è stata rivalutata per la sua bellezza, complice la
scomparsa di Walter.
La guida giunge a proporre anche itinerari nelle Dolomiti d’Oltrepiave e delle Alpi Carniche, fino a mettere il naso pure nelle Dolomiti di Lienz, tanto belle quanto pochissimo battute dagli italiani.
Lo schema di esposizione degli itinerari, modernamente illustrati da fotografie e tracciato, è abbastanza classico: una breve descrizione della montagna (che talvolta secondo me avrebbe potuto essere un po’ più esplicativa, ma evidentemente
lo spazio era tiranno) precede un’esauriente descrizione, tiro per tiro, della salita e della discesa. Un piccolo box iniziale racchiude, a scheda, i dati numerici ed essenziali della via.
Dolomiti nord-orientali è l’ultima nata di una serie dedicata a queste montagne dall’editore Vividolomiti: il successo delle precedenti Dolomiti nord-occidentali e Dolomiti sud-occidentali fa prevedere con quanto entusiasmo anche quest’ultima
sarà accolta. Degna continuazione di un grande lavoro, che si concluderà con una prevista Dolomiti sud-orientali.Non sono abituato a scrivere per altri, ma l’invito di Matteo e Luca mi ha fatto molto piacere e ho accettato. Mi piace il loro voler crivere una guida alpinistica un po’ diversa dalle tante sul mercato, con relazioni sì semplici, ma precise e piacevoli, nate durante le salite, quasi “in diretta”. Ma quello che forse più mi rallegra è la loro passione, il loro amore per le salite, il cercarvi innanzitutto emozioni e sensazioni: quelle stesse che potremo provare anche noi ripetendo gli itinerari qui riportati.
Vado in montagna dalla nascita perché qui sono nato, alla base delle mie amate Dolomiti di Brenta. Inizialmente mi accontentavo di salirle, ma quando ho iniziato a conoscere meglio le montagne, e via via ad amarle, ho scoperto che apprezzavo maggiormente anche le scalate che affrontavo: sapere qualcosa in più sui gradi e le caratteristiche delle vie, sapere chi le aveva percorse per primo, in che anno erano state scalate, il materiale che avevano usato i primi salitori, le difficoltà che avevano incontrato, mi permetteva di vivere maggiormente la salita, mi faceva rientrare a casa con più ricchezza interiore, più soddisfatto anche se la via che avevo percorso era poco impegnativa.
Anche a questo servono le guide.
Tuttavia, anche in compagnia di un’ottima guida, non rinunciamo a leggere la via. Cerchiamo di metterci alla pari con chi ha aperto la stessa e tutto diverrà più gratificante. Quando torneremo a casa saremo più carichi, ma non di peso; di un nostro bagaglio intimo. Buone salite a tutti.

   

IN VENDITA SU

VIVIDOLOMITI.IT

al prezzo scontato di 17,91€

ARRAMPICARE - Dolomiti Nord-Occidentali
di Matteo Bertolotti, Luca Galbiati, Francesco Vascellari

Le relazioni dei SassBalòss approdano finalmente in libreria!
In questo secondo volume sono trattati i gruppi delle Pale di San Martino, Odle, Puez, Cir, Dolomiti di Sella, Sassolungo, Catinaccio, Marmolada e Cunturines

PRESENTAZIONE di Ermanno Salvaterra:
Non sono abituato a scrivere per altri, ma l’invito di Matteo e Luca mi ha fatto molto piacere e ho accettato. Mi piace il loro voler scrivere una guida alpinistica un po’ diversa dalle tante sul mercato, con relazioni sì semplici, ma precise e piacevoli, nate durante le salite, quasi “in diretta”. Ma quello che forse più mi rallegra è la loro passione, il loro amore per le salite, il cercarvi innanzitutto emozioni e sensazioni: quelle stesse che potremo provare anche noi ripetendo gli itinerari qui riportati.
Vado in montagna dalla nascita perché qui sono nato, alla base delle mie amate Dolomiti di Brenta. Inizialmente mi accontentavo di salirle, ma quando ho iniziato a conoscere meglio le montagne, e via via ad amarle, ho scoperto che apprezzavo maggiormente anche le scalate che affrontavo: sapere qualcosa in più sui gradi e le caratteristiche delle vie, sapere chi le aveva percorse per primo, in che anno erano state scalate, il materiale che avevano usato i primi salitori, le difficoltà che avevano incontrato, mi permetteva di vivere maggiormente la salita, mi faceva rientrare a casa con più ricchezza interiore, più soddisfatto anche se la via che avevo percorso era poco impegnativa.
Anche a questo servono le guide.
Tuttavia, anche in compagnia di un’ottima guida, non rinunciamo a leggere la via. Cerchiamo di metterci alla pari con chi ha aperto la stessa e tutto diverrà più gratificante. Quando torneremo a casa saremo più carichi, ma non di peso; di un nostro bagaglio intimo.
Buone salite a tutti.

   

IN VENDITA SU

VIVIDOLOMITI.IT

al prezzo scontato di 17,91€

ARRAMPICARE - Dolomiti Sud-Occidentali
di Matteo Bertolotti, Luca Galbiati

Le relazioni dei SassBalòss approdano finalmente in libreria!
In questo primo volume sono trattati i gruppi delle Pale di San Martino, Dolomiti di Brenta, Prealpi Trentine e Piccole Dolomiti Vicentine.

PRESENTAZIONE di Diego Filippi:
L’alpinismo è sempre stato per me sinonimo di esplorazione e amicizia. Dopo i primi anni trascorsi sulle montagne di casa, ho sentito, (come ognuno di noi credo) l’irrefrenabile voglia di conoscere altre montagne, salire cime diverse, cime lontane. Una voglia istintiva di partire per lunghi viaggi, alla scoperta di nuovi territori, di nuove pareti da scalare e, sempre e soprattutto, in compagnia di grandi amici.
Non c’è alcun dubbio, l’alpinismo condiziona profondamente la vita di chi lo pratica. Cosi è stato per me, e dopo 30 anni di intensa attività alpinistica mi sorprendo ancora di quanti entusiasmi possa dare il conoscere nuove montagne e nuove pareti, su cui vivere nuove avventure con nuovi compagni di cordata.
Naturalmente, sappiamo benissimo che per muoverci in territori sconosciuti abbiamo bisogno di relazioni e guide. Anche in questo caso, non credo di essere l’unico ad essere cresciuto a “pane e guide”. Libri, relazioni, fotocopie, schizzi raccolti qua e la o scaricati da vari siti internet; questa montagna di carta disordinata, per noi alpinisti, rappresenta a volte il nostro tesoro più prezioso. Ecco, forse un altro sinonimo che può avere la parola alpinismo è “divulgazione”.
La divulgazione nasce dalla voglia di condividere la nostra gioia e le nostre esperienze con altre persone. A volte, quando esco da una via, magari poco conosciuta e dimenticata, la grande soddisfazione e la gioia che mi ha regalato mi spinge a dire: “hei ragazzi, ma questa è la più bella via di sempre! vale davvero la pena farci un giro, devo farlo sapere a tutti!”. Credo che questo sia il sentimento che spinge tutti quegli alpinisti che, in un modo o nell’altro, fanno divulgazione.
Esplorazione, amicizia e divulgazione rappresentano dunque per me la “traduzione” della parola alpinismo. Un’avventura in montagna, che sia nella gioia e nella spensieratezza o nella difficoltà e nel dramma, crea amicizie profonde, uniche, spesso durature. L’arrampicata crea un legame unico, di assoluta fiducia: in fondo quando ci facciamo tenere la corda da un amico, gli stiamo dando in mano la nostra vita. Possono passare gli anni, moltissimi anni, ma ogni salita rimane impressa noi nostri ricordi e ogni amico rimane, e rimarrà, per sempre nel nostro cuore.
Tornando al tema della divulgazione, è con grande onore e piacere che ho accettato l’invito di Matteo e Luca a scrivere una presentazione alla loro guida. Prima di conoscere questi ragazzi, già usavo le loro preziose e attendibili relazioni che trovavo nel loro sito “sassbaloss.com”. E per quanto riguarda l’affidabilità, questo sito non ha bisogno di presentazioni: è ormai famoso, conosciuto e usato da moltissimi alpinisti italiani. L’impressionante numero di contatti che registra ogni anno lo dimostra.
Impressionante è anche l’attività svolta da Matteo e Luca in tutte le alpi, dalle Marittime alle Carniche, dal Gran Sasso a Bismantova, dal Monte Penna alla Paganella. Cime e pareti, dalle più famose alle più sconosciute. Parte di tutto questo, ora è in un libro, che non ho dubbi, sarà straordinario data la varietà delle salite proposte e dalla ricchezza dei contenuti. E per l’affidabilità ripeto, sarà assoluta, data la grande esperienza, ormai decennale, che hanno gli autori in fatto di compilare relazioni tecniche con testi, foto e suggerimenti.
In conclusione, credo che l’anima della nuova guida degli amici Matteo e Luca contenga tutto quello che per me è alpinismo: esplorazione, amicizia e divulgazione. E a ben guardare, è su questi temi che è nata e si fonda la nostra amicizia: tutti noi amiamo follemente gironzolare per le alpi, conoscere nuovi amici e divulgare le nostre esperienze attraverso relazioni e fotografie. Un modo fantastico e divertente di vivere la vita e l’alpinismo.
Buona lettura e buone arrampicate a tutti gli amici che useranno questa guida.

   

IN VENDITA SU

VIVIDOLOMITI.IT

al prezzo scontato di 22,05€

FERRATE - Lombardia e Svizzera
di Dario Gardiol, Matteo Bertolotti

105 vie FERRATE
Como | Lecco | Bergamo | Sondrio | Brescia
Ticino | Vallese | Vaud | Grigioni | Berna | Uri | Lucerna


Guida monografica che raccoglie 105 ferrate e sentieri attrezzati tra la Lombardia e la Svizzera.
55 percorsi si trovano in Lombardia nelle provincie di Como, Lecco, Bergamo, Sondrio e Brescia e 50 in Svizzera e sono disseminati nei vari Cantoni. Dal semplice percorso attrezzato a picco sul lago all'impegnativa ferrata del Corno di Grevo; dalle scale verticali della Gamma 1 alla via sotterranea di Hoelloch il lettore troverà tutto il necessario per organizzare al meglio la propria salita.

 

   


Errata Corrige relazioni

ZUCCO DI PESCIOLA

PREALPI LOMBARDE
di Matteo Bertolotti

Secondo volume della nuova collana dedicata ai Monti d'Italia e pubblicata dal CAI in collaborazione con Alpine Studio.
All'interno: Prealpi Bresciane, Prealpi Lombarde, Presolana, Prealpi Lecchesi, Grignetta, Grigna Settentrionale, Triangolo Lariano.


INTRODUZIONE
di Alessandro Spinelli
I libri, come tutti noi, hanno una storia. E la storia di questo libro parte da lontano, ben centoquarant’anni fa, per attraversare tre importanti anniversari; anzi, quasi quattro. Corre l’anno 1877 quando quella che è probabilmente la prima guida alpinistica italiana, la Guida alle Prealpi Bergamasche di Antonio Curò, vede la luce. Nella bella introduzione, Antonio Stoppani ben evidenzia l’utilità di un itinerario (leggi: guida) affidabile o – se preferite – i problemi legati alla sua mancanza:

Bisognerebbe che tu avessi un maggior numero di capelli bianchi che di neri o di biondi, per cui potesi dire com’altri d’aver dovuto, venti o trent’anni or sono, percorrere queste vallate, arrampicarti su quei gioghi solitari, per apprezzare il valore di un itinerario, il quale ha per lo meno il merito di essere il primo. Quante volte quel tale ch’io non nomino, dopo aver viaggiato le ore promesse dal primo montanaro che incontrava per via, trovassi più di prima lontano dalla meta. Più di una volta gli accadde, affidandosi alle indicazioni di gente la quale, come in genere i montanari, non ha misura né di tempo né di spazio, vide imbrunirsi l’aria tra deserti di rupi, e dovette benedire il lugubre ululato del cane se poté trovarsi nel più fitto della notte alla porta di una stamberga.

Il volumetto si dilunga nella descrizione degli accessi al fondovalle, tra “ruotabili”, “sentieri mulattieri” e tratti da percorrere “anche con cavalcatura”, ma si anima degli itinerari di salita alle cime tra Adda e Oglio lungo quelle che diventeranno le vie normali.
Passano sessant’anni e l’alpinismo si ritrova cresciuto. Nel 1937 è in vendita al prezzo di lire 20 (per i soci CAI) la guida delle Grigne, quarto volume della celeberrima seconda serie della Guida dei Monti d’Italia, autore Silvio Saglio. Nelle quasi trecento pagine dedicate alla parte alpinistica trovano posto circa centocinquanta vie di salita, accanto alle facili ascensioni. La disposizione della materia, definita dalla apposita Commissione del CAI e che costituirà la falsariga delle guide alpinistiche successive, si dipana con rigore enciclopedico: parte generale con informazioni che spaziano dall’economia della zona ai rifugi e parte alpinistica con descrizione, tempo stimato e difficoltà di tutte le vie che solcano le pareti.
Sempre Saglio, nel 1948, firma il decimo volume della Guida Monti d’Italia, sulle Prealpi Comasche, Varesine, Bergamasche. La guida consta di più di centoventi itinerari alpinistici nella zona di nostro interesse ed è frutto di una gestazione alquanto complessa che, iniziata nel 1934 ed interrotta dal periodo bellico, porterà ad escludere dal volume le Prealpi Bresciane e la fascia delle Alpi di confine con la Valtellina, per motivi di spazio e di relativo costo (che alla fine risulterà di 640 lire per la rilegatura in tela). Se le Prealpi Bresciane dovranno attendere il nuovo secolo per prendere posto nella collana, le Alpi Orobie sono destinatarie del volume pubblicato esattamente sessant’anni or sono, nel 1957; volume oggi piuttosto ricercato (ma all’epoca in vendita a 2500 lire) ancorché non esente da difetti, essendo basato sostanzialmente sulla bozza del 1938: salite non aggiornate, indicazioni di difficoltà assenti o sommarie.
Nel 140°, 80°, 69° (accidenti!) e 60° anniversario, queste guide si vogliono qui ricordare per il caldo amore non più superato onde sono pervase (A. Corti nella guida delle Orobie, p. 184). Tuttavia, se lo scopo del vostro odierno compulsare non è solo il ricercar salite ormai neglette o dare una paternità a quei chiodi oggi sempre meno visitati, se pensate come Stoppani che queste montagne, belle a vedersi da lontano, sono più belle a percorrersi e legittimamente cercate una fonte attendibile a cui votarvi, dobbiamo ammettere che il panorama è quantomeno frammentario: solo la zona delle Grigne gode di buona salute letteraria, mentre le valli bresciane possono vantare un volume della Guida Monti d’Italia del 2004 e le Orobie mai hanno avuto una guida alpinistica aggiornata. Pubblicazioni a carattere locale ed il web suppliscono dove possono, con i loro pregi e limiti.
Il corrente volume si propone di colmare cotal lacuna, in ideale continuità con le amate guide che lo hanno preceduto, ma con un’impostazione più attuale: il contenuto è squisitamente alpinistico, limitando le informazioni addizionali allo stretto necessario per l’orientamento ed evitando l’aneddotica, assai problematica in una zona così ampia. Inoltre, seguendo una linea editoriale già rintracciabile nelle guide degli anni ’70, si presenta qui una (ricchissima) selezione di itinerari, scelta obbligata sia per l’impossibilità di contenere tutte le linee di salita in un unico volume, sia perché alcune vie rivestono oggi un interesse puramente storico e non sono più frequentate. Il risultato è sotto i vostri occhi: trecentocinquanta itinerari dove il chiodo convive con il fix e su cui relazione, schizzo e fotografia conducono il lettore per mano, alla riscoperta delle “nostre” montagne. Ché patria nostra (come dice l’abate) sono le montagne.

   

IN VENDITA SU

VERSANTE SUD.IT

al prezzo di 28,00€

PIETRA DI BISMANTOVA
di Diego Filippi, Matteo Bertolotti

Guida monografica che descrive tutti gli itinerari presenti sulla Pietra di Bismantova, perla rocciosa dell’appennino emiliano. In questo meticoloso lavoro gli autori relazionano vie multipitch e falesie con puntuali e aggiornate informazioni, disegni chiari e precisi e spettacolari fotografie dei vari settori. Il prezioso e fondamentale contributo di tutti gli alpinisti locali di diverse generazioni ha permesso la realizzazione di una guida corale, con riferimenti alla storia della scalata in Pietra attraverso racconti e testimonianze personali.

«Quanta umanità è passata sotto e sopra queste rocce! Che immenso divario tecnico tra i ragazzi di oggi e i pionieri dell’arrampicata a Bismantova! E tuttavia… sarà il luogo magico, sarà quello che le generazioni precedenti hanno seminato, sarà la lontananza dai luoghi più blasonati, sarà una certa cultura della tolleranza e della libertà che si respira da queste parti, sarà quello che volete, ma alla Pietra tutto “si è tenuto”. Montagna e palestra, divertimento e sacrificio, consumo e sapere s’intrecciano e si compendiano, in uno scenario veramente affascinante e in un luogo dai sapori indimenticabili che facilitano, con la convivialità, la conoscenza, lo scambio e, con un po’ di buona volontà, l’amicizia.»
Dall’introduzione di Gino Montipò

   

IN VENDITA SU

VIVIDOLOMITI.IT

al prezzo scontato di 12,60€

IL SENTIERO ROMA - Guida al trekking più bello delle Alpi
di Matteo Bertolotti, Cristina Ribolzi

Guida al Sentiero Roma, un trekking di più giorni che si snoda tra le montagne della Val Masino. Descrizioni dettagliate e cartine precise correlate da un'ottima documentazione fotografica guideranno l'escursionista attraverso l'alta via più famosa di tutte le Alpi.La realizzazione di questo trekking risale al 1928 e nel corso degli anni sono state migliaia le persone che l'anno percorso.