Sass D'Ortiga - Spigolo Ovest (Wiessner)

 
Zona Montuosa Dolomiti - Gruppo Pale di S. Martino -
Sottogruppo dell'Ortiga/Pala del Rifugio
Località di partenza Malga Canali - Fiera Di Primiero (TN)
Quota Partenza 1302 Mt. Quota di arrivo 2634 Mt.
Dislivello totale

+782 Mt. circa per l'attacco
+550 Mt. circa la via (790 lo sviluppo)

Sentieri utilizzati n. 707, 720
Ore di salita 40' fino al rif. Treviso
1 h. dal rif. all'attacco
6 h. la via (4 dall'attacco alto)
Ore di discesa 2 h. 30' fino alla macchina
Esposizione Ovest Giudizio sull'ascensione Molto bella
Data di uscita 6/08/2005 Difficoltà IV, V+ (1 passo)
Sass Balòss presenti
Luca, Bertoldo.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia
Giornata instabile. In mattinata prevalenza di bel tempo alternato a nuvole; nel pomeriggio forti addensamenti che hanno oscurato completamente il panorama e portato qualche goccia.
Il sentiero fino all'attacco è evidente e ben segnalato, la roccia ottima lungo tutto il percorso.
Eventuali pericoli
Soliti da arrampicata.
Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Malga Canali 1302 Mt. (poco sopra il parcheggio), rifugio Treviso 1631 Mt. e il Bivacco Menegazzi 1737 Mt. oltrepassando la Forcella delle Mughe (circa 50' dalla forcella).
Materiale necessario oltre al tradizionale
Solito da arrampicata in ambiente. Inutili i chiodi. Portare cordini per le numerose clessidre ed eventualmente friend.
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Bella ed elegante via, che sale lo spigolo ovest del Sass d'Ortiga, aperta il 20 agosto 1928 da Fritz Wiessner e Hermann Kees.
La roccia è ottima, ricca di clessidre e di appigli. In alcuni tratti l'esposizione è notevole pur mantenendo difficoltà contenute. Il penultimo tiro presenta il passaggio chiave con 2-3 metri di V+.
Si può attaccare in due punti differenti. Utilizzando l'attacco basso (seguito da noi ma che sconsigliamo) o tramite l'attacco alto che è invece di comune utilizzo.
Attacco, descrizione della via
Da Fiera Di Primiero (TN) seguire le indicazioni per la Val Canali fino a giungere al ristorante Cant del Gal. In corrispondenza del ristorante svoltare a destra per la Val Canali e percorrere la strada fino a giungere al suo termine. Parcheggiare sulla destra.
Camminare lungo il sentiero 707 che inizialmente risale lentamente la Val Canali fino ad un bivio. Qui prendere il sentiero che sale nel bosco e in poco tempo vi conduce al rifugio Treviso (1631 Mt.). Qualche metro prima del rifugio imboccare il sentiero 720 che conduce alla Forcella delle Mughe.
Per l'attacco alto vedi note in fondo alla relazione; per l'attacco basso proseguire lungo il sentiero fino a superare la sagoma della Pala del Rifugio. Sul sentiero si passerà accanto ad un grosso masso con 2 strisce rosse poste frontalmente e alla stessa altezza (ci sono altri grossi sassi, ma nessuno ha 2 strisce rosse orizzontali vicine). Dal masso abbandonare il sentiero e salire in direzione dello zoccolo a sinistra del sentiero (viso verso la forcella). Individuare una zona strapiombante gialla e nera alla base della Pala. Alla sua destra lo zoccolo è più abbattuto e c'è un pilastrino che sale obliquo da sinistra a destra. Attaccare sul fianco sinistro del pilastrino (piccolo ometto in loco).

1° tiro:
salire per rocce gradonate a sinistra del pilastrino. Dove la progressione diventa difficile obliquare un poco a sinistra arrivando alla base di una placconata nera. Sostare su una clessidra con cordino. Attenzione alla roccia che in questo tiro è un po' friabile. 40 Mt., III+.

2° tiro:
superare la placca soprastante seguendo una delle fessure che solcano la parete. La parte alta è molto verticale e si può evitare girando dietro lo spigolo a destra. Sostare su una delle numerose clessidre o raggiungerne una dove c'è inserito un cordino. 55 Mt., IV, IV+, III.

3° tiro:
procedere in conserva per facili rocce (II, poi prato) raggiungendo il sentiero proveniente dalla Forcella delle Mughe e che porta all'attacco alto, posto in corrispondenza di una forcella. Almeno 300 Mt., II.

4° tiro (il 1° per tutte le altre relazioni. Attacco alto):
pochi metri prima della forcella (dove c'è anche un grosso masso incastrato) salire per uno stretto camino in spaccata all'esterno, fino a raggiungere la soprastante terrazza dove ci sono 2 chiodi di sosta. 35 Mt., IV, III.

5° tiro:
spostarsi alcuni metri a sinistra sulla terrazza girando lo spigolo e salire poi per rocce verticali fino a raggiungere una terrazza con una sosta attrezzata. Numerose clessidre. 45 Mt., III, IV-.

6° tiro:
salire sempre su parete molto verticale ma con ottime e solide maniglie. Seguire il filo dello spigolo fino a raggiungere due caratteristici denti nei pressi dei quali conviene sostare. Sosta su spuntoni oppure cercare un chiodo (difficile da individuare) poco oltre i due denti, appena a sinistra del filo dello spigolo. 50 Mt., IV.

7° tiro:
spostarsi a destra del filo dello spigolo e salire fino ad incontrare un chiodo. Obliquare a destra, superare una profonda fessura e scalare sulle rocce a destra di quest'ultima. Raggiungere il grosso pulpito soprastante con sosta attrezzata sul suo piatto basamento.
40 Mt., IV,pass. IV+, 1 chiodo.

8° tiro:
dal pulpito si sale dritti su parete molto verticale fino a raggiungere 3 chiodi molto ravvicinati. Dai chiodi ci si sposta leggermente a destra per poi tornare a sinistra appena possibile. Si prosegue fino a raggiungere la sosta (chiodi con cordini) situata in una nicchia gialla.
35 Mt., IV+, IV, 3 chiodi (se ne usa solo uno poiché molto vicini).

9° tiro:
dalla sosta spostarsi a destra per uscire dalla nicchia con passo delicato (V-, chiodo). Salire poi la parete verticale obliquando a sinistra fin sotto un salto roccioso (chiodo). Sfruttare le rocce più semplici sul fianco sinistro del salto roccioso riportandosi poi gradatamente verso destra (chiodo e numerose clessidre). Proseguire fino al termine della corda e sostare su una delle molte clessidre.
55 Mt., pass. V-, IV, 3 chiodi.

10° tiro:
si prosegue per facile canale fino alla base dell'ultima paretina dello spigolo. La si risale fino a raggiungerne la sommità dove si sosta su massi incastrati. 40 Mt., II, III, pass. IV.

11° tiro:
si scende con facile arrampicata sul grosso masso incastrato e successivamente sulla cengia alla base della parete terminale. Raggiungere la sosta con cordoni. 20 Mt., II, III.

12° tiro:
tiro chiave della via. Con un breve passaggio di forza su piccoli appigli ci si innalza dalla sosta spostandosi leggermente a destra (V+, piccola clessidra con cordino). Ora con l'aiuto di appigli migliori si raggiunge la fessura soprastante (V-, chiodo) che si scala poi direttamente (V-, chiodo in corrispondenza di uno strapiombino). Superato lo strapiombino si prosegue sempre per la fessura che spiana fino a raggiungere una grossa cengia. Si percorre la cengia verso destra per 3-4 metri fino ad incontrare la sosta (posizionata abbastanza in basso, 2 chiodi con cordino). 30 Mt., pass. V+, V-, IV.

13° tiro:
proseguire a destra lungo la cengia fino a raggiungere lo spigolo. Risalire per facili rocce fino ad un canalino detritico che si segue fino a sbucare sull'anticima. 45 Mt., I.

14° tiro:
procedere (anche slegati) in direzione nord-est (verso sinistra rispetto all'uscita) lungo la cresta sommitale fino a raggiungere la vetta vera e propria. Piccola madonnina e libro di vetta non molto visibili. Circa 100 Mt., I, II.
Discesa
Dalla vetta seguire i numerosi ometti ed i segni rossi che scendono in direzione sud-est attraverso roccette molto detritiche. Dopo essere scesi un centinaio di metri il sentiero diviene più marcato e con meno sfasciumi. Bisogna superare un salto roccioso di 5 Mt. con un passo di III, un bel po' di facili roccette ed infine un caminetto di II+. Dal caminetto è possibile una doppia di 15 Mt. da 2 chiodi con cordino e catenella). Giunti alla base del caminetto le difficoltà sono terminate e si procede semplicemente verso sinistra (viso a monte) fino alla Forcella delle Mughe (circa 1h. dalla vetta) e da qui attraverso il sentiero fino al rifugio Treviso.

Note
Per raggiungere l'attacco alto (quello che utilizzano tutti) si prosegue lungo il canalone fino alla Forcella delle Mughe. Da qui un sentierino verso sinistra segnalato in rosso conduce, attraverso una cengia, alla successiva forcella con masso incastrato proprio alla base dello spigolo del Sass D'Ortiga. Lungo il tracciato ci sono alcuni punti esposti ed attrezzati con corde metalliche.
Commenti vari
Noi abbiamo voluto utilizzare l'attacco basso, ma non ce la sentiamo di consigliarlo.
Il primo tiro si sviluppa su roccia instabile ed il terzo non è altro che un lunghissimo tiro in conserva di almeno 300 metri su rocce ed erba per raggiungere l'attacco alto.
L'unico che merita è il secondo tiro, molto esposto, verticale e su roccia ottima; ma tutta la via dello spigolo presenta queste caratteristiche...
Pubblicazioni

Questa relazione è stata inserita nella guida ARRAMPICARE Dolomiti sud-occidentali vol.1 edita da ViviDolomiti.
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Bertoldo all'uscita del secondo tiro

Dettaglio della parte alta dello spigolo

   

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A sinistra Luca sul pulpito alla settima sosta, a destra lungo l'ottavo tiro

   

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Un'altra cordata impegnata nella fessura finale

Luca e Matteo in vetta

   

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Il Sass d'Ortiga con i tracciati delle vie: Spigolo Wiessner e Scalet/Bettega