Descrizione generale
Bella ed elegante via, che sale lo spigolo ovest del Sass d'Ortiga, aperta il 20 agosto 1928 da Fritz Wiessner e Hermann Kees.
La roccia è ottima, ricca di clessidre e di appigli. In alcuni
tratti l'esposizione è notevole pur mantenendo difficoltà contenute.
Il penultimo tiro presenta il passaggio chiave con 2-3 metri di V+.
Si può attaccare in due punti differenti. Utilizzando l'attacco
basso (seguito da noi ma che sconsigliamo) o tramite l'attacco alto
che è invece di comune utilizzo.
Attacco, descrizione della via
Da Fiera Di Primiero (TN) seguire le indicazioni per la Val Canali
fino a giungere al ristorante Cant del Gal. In corrispondenza del
ristorante svoltare a destra per la Val Canali e percorrere la
strada fino a giungere al suo termine. Parcheggiare sulla destra.
Camminare lungo il sentiero 707 che inizialmente risale lentamente
la Val Canali fino ad un bivio. Qui prendere il sentiero che sale
nel bosco e in poco tempo vi conduce al rifugio Treviso (1631 Mt.).
Qualche metro prima del rifugio imboccare il sentiero 720 che
conduce alla Forcella delle Mughe.
Per l'attacco alto vedi note in fondo alla relazione; per l'attacco
basso proseguire lungo il sentiero fino a superare la sagoma della
Pala del Rifugio. Sul sentiero si passerà accanto ad un grosso masso
con 2 strisce rosse poste frontalmente e alla stessa altezza (ci
sono altri grossi sassi, ma nessuno ha 2 strisce rosse orizzontali
vicine). Dal masso abbandonare il sentiero e salire in direzione
dello zoccolo a sinistra del sentiero (viso verso la forcella).
Individuare una zona strapiombante gialla e nera alla base della
Pala. Alla sua destra lo zoccolo è più abbattuto e c'è un pilastrino
che sale obliquo da sinistra a destra. Attaccare sul fianco sinistro
del pilastrino (piccolo ometto in loco).
1° tiro:
salire per rocce gradonate a sinistra del pilastrino. Dove la
progressione diventa difficile obliquare un poco a sinistra
arrivando alla base di una placconata nera. Sostare su una clessidra
con cordino. Attenzione alla roccia che in questo tiro è un po'
friabile. 40 Mt., III+.
2° tiro:
superare la placca soprastante seguendo una delle fessure che
solcano la parete. La parte alta è molto verticale e si può evitare
girando dietro lo spigolo a destra. Sostare su una delle numerose
clessidre o raggiungerne una dove c'è inserito un cordino. 55 Mt.,
IV, IV+, III.
3° tiro:
procedere in conserva per facili rocce (II, poi prato) raggiungendo
il sentiero proveniente dalla Forcella delle Mughe e che porta
all'attacco alto, posto in corrispondenza di una forcella. Almeno
300 Mt., II.
4° tiro (il 1° per tutte le altre
relazioni. Attacco alto):
pochi metri prima della forcella (dove c'è anche un grosso masso
incastrato) salire per uno stretto camino in spaccata all'esterno,
fino a raggiungere la soprastante terrazza dove ci sono 2 chiodi di
sosta. 35 Mt., IV, III.
5° tiro:
spostarsi alcuni metri a sinistra sulla terrazza girando lo spigolo
e salire poi per rocce verticali fino a raggiungere una terrazza con
una sosta attrezzata. Numerose clessidre. 45 Mt., III, IV-.
6° tiro:
salire sempre su parete molto verticale ma con ottime e solide
maniglie. Seguire il filo dello spigolo fino a raggiungere due
caratteristici denti nei pressi dei quali conviene sostare. Sosta su
spuntoni oppure cercare un chiodo (difficile da individuare) poco
oltre i due denti, appena a sinistra del filo dello spigolo. 50 Mt.,
IV.
7° tiro:
spostarsi a destra del filo dello spigolo e salire fino ad
incontrare un chiodo. Obliquare a destra, superare una profonda
fessura e scalare sulle rocce a destra di quest'ultima. Raggiungere
il grosso pulpito soprastante con sosta attrezzata sul suo piatto
basamento.
40 Mt., IV,pass. IV+, 1 chiodo.
8° tiro:
dal pulpito si sale dritti su parete molto verticale fino a
raggiungere 3 chiodi molto ravvicinati. Dai chiodi ci si sposta
leggermente a destra per poi tornare a sinistra appena possibile. Si
prosegue fino a raggiungere la sosta (chiodi con cordini) situata in
una nicchia gialla.
35 Mt., IV+, IV, 3 chiodi (se ne usa solo uno
poiché molto vicini).
9° tiro:
dalla sosta spostarsi a destra per uscire dalla nicchia con passo
delicato (V-, chiodo). Salire poi la parete verticale obliquando a
sinistra fin sotto un salto roccioso (chiodo). Sfruttare le rocce
più semplici sul fianco sinistro del salto roccioso riportandosi poi
gradatamente verso destra (chiodo e numerose clessidre). Proseguire
fino al termine della corda e sostare su una delle molte clessidre.
55 Mt., pass. V-, IV, 3 chiodi.
10° tiro:
si prosegue per facile canale fino alla base dell'ultima paretina
dello spigolo. La si risale fino a raggiungerne la sommità dove si
sosta su massi incastrati. 40 Mt., II, III, pass. IV.
11° tiro:
si scende con facile arrampicata sul grosso masso incastrato e
successivamente sulla cengia alla base della parete terminale.
Raggiungere la sosta con cordoni. 20 Mt., II, III.
12° tiro:
tiro chiave della via. Con un breve passaggio di forza su piccoli
appigli ci si innalza dalla sosta spostandosi leggermente a destra
(V+, piccola clessidra con cordino). Ora con l'aiuto di appigli
migliori si raggiunge la fessura soprastante (V-, chiodo) che si
scala poi direttamente (V-, chiodo in corrispondenza di uno
strapiombino). Superato lo strapiombino si prosegue sempre per la
fessura che spiana fino a raggiungere una grossa cengia. Si percorre
la cengia verso destra per 3-4 metri fino ad incontrare la sosta
(posizionata abbastanza in basso, 2 chiodi con cordino). 30 Mt.,
pass. V+, V-, IV.
13° tiro:
proseguire a destra lungo la cengia fino a raggiungere lo spigolo.
Risalire per facili rocce fino ad un canalino detritico che si segue
fino a sbucare sull'anticima. 45 Mt., I.
14° tiro:
procedere (anche slegati) in direzione nord-est (verso sinistra
rispetto all'uscita) lungo la cresta sommitale fino a raggiungere la
vetta vera e propria. Piccola madonnina e libro di vetta non molto
visibili. Circa 100 Mt., I, II.
Discesa
Dalla vetta seguire i numerosi ometti ed i segni rossi che scendono
in direzione sud-est attraverso roccette molto detritiche. Dopo
essere scesi un centinaio di metri il sentiero diviene più marcato e
con meno sfasciumi. Bisogna superare un salto roccioso di 5 Mt. con
un passo di III, un bel po' di facili roccette ed infine un
caminetto di II+. Dal caminetto è possibile una doppia di 15 Mt. da
2 chiodi con cordino e catenella). Giunti alla base del caminetto le
difficoltà sono terminate e si procede semplicemente verso sinistra
(viso a monte) fino alla Forcella delle Mughe (circa 1h. dalla
vetta) e da qui attraverso il sentiero fino al rifugio Treviso. |