Descrizione generale
Il Monte Pellegrino si innalza solitario nella piana in cui sorge la città di Palermo ed arriva a toccare i 600 metri di quota. Il versante Ovest è rivolto verso la città mentre quelli Nord ed Est sono rivolti verso il mare e sovrastano il paese di Mondello e le borgate dell'Addaura, di Vergine Maria e dell'Arenella. A Sud non troviamo una parete compatta ma delle fasce rocciose ed un bosco attraverso cui salgono i tornanti della strada che conduce sulla sommità del monte.
Le pareti di Valdesi costituiscono l'estremità settentrionale di
Monte Pellegrino. Si presentano come una lunga fascia rocciosa alta
70 Mt. circa che separa l'abitato di Mondello da quello dell'Addaura.
Il confine tra la parete Ovest e la Nord è segnato dallo Spigolo di Valdesi conosciuto anche come il "Bunker" ed è una delle zone arrampicatorie tra le più rinomate di Palermo. Il
facile accesso, la brevità delle vie e la rapida discesa ne fanno
una parete sfruttata anche per i corsi di roccia.
La via è stata aperta da Luigi Di Giorgio e Giovanni Galluzzo il 12
luglio 1947 e tutt'oggi è un itinerario molto ripetuto.
AGGIORNAMENTO 2020: di recente sono state riattrezzate le soste con 2 fix ed aggiunti 3 fix sul terzo tiro.
Attacco, descrizione della via
Da Palermo dirigersi verso il paese di Mondello seguendo la via
alberata del viale Diana che poi diventa viale Margherita di Savoia. Prima di raggiungere l'abitato, arrivati allo svincolo con semaforo che incrocia viale dell'Olimpo,
prendere la strada a destra che va verso l'Addaura (via Monte Ercta, indicazione per
il Santuario di Santa Rosalia). Parcheggiare al
bordo della strada. Da qui è ben
visibile sulla destra lo Spigolo Valdesi (con alla base la struttura in
cemento, utilizzata nella seconda guerra mondiale, denominata Bunker). L'attacco è posto appena a sinistra del
Bunker, scritta rossa "spigolo valdesi".
1° tiro:
salire in verticale e, dopo una decina di metri, obbliquare a
destra raggiungendo un diedro che si segue fino al terrazzino di
sosta (2 fix; 2 chiodi+1 golfaro) sul filo dello spigolo. 35 Mt., IV, 6 chiodi.
2° tiro:
salire stando appena a destra del filo dello spigolo fino alla
piazzola di sosta (2 fix+cordone+anello calata; 3 spit).
15 Mt., IV+, 2 chiodi.
3° tiro:
spostarsi a destra e prendere la fessura tornando a
sinistra. Proseguire obbliquando leggermente a destra fino al
termine della via. Spostarsi pochi metri a destra e sostare in corrispondenza del primo ancoraggio per le doppie (fix con anello calata+cavo metallico).
Gli ultimi semplici metri sono in comune con le vie Lacrime bianche e dei Fratelli.
35 Mt., IV+, IV-, 1 chiodo, 3 fix (prima 1 spit), 1 sosta intermedia (2 fix+catena+anello calata).
Discesa
In corda doppia:
1a. calata: 30 Mt.;
2a. calata: 45 Mt. fino a terra. Possibile dividere la calata in
due.
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