Descrizione
generale
La via "Luca Franz Franceschini" è stata aperta da Luca Pilati e Manuela Fox e terminata il 31 dicembre 2018. L'itinerario corre poco più a destra della via "Dinosauri" aperta dallo stesso Pilati.
Le caratteristiche sono simili: la prima parte della via corre lungo uno zoccolo e supera diversi salti rocciosi; la seconda si svolge lungo muri verticali con un'arrampicata più sostenuta e tecnica.
In via sono presenti numerosi fix e cordoni (su pianta e in clessidra) rendendo totalmente superflui dadi, friend e chiodi.
L'itinerario è dedicato a Luca Franceschini, un ragazzo di trent'anni, istruttore della Scuola Graffer di Trento, che una terribile malattia ha portato via lo scorso autunno. Bertoldo ha arrampicato con Luca diverse volte, sia in valle del Sarca che sulle montagne lombarde.
Luca Pilati, compagno quasi sempre presente nelle scorribande di montagna di Franceschini ha, con questo itinerario, lasciato un ricordo e una testimonianza di Luca, della sua vita e dell'esemplare modo di accettare e vivere la sua malattia. Noi non smetteremo mai di imparare da lui.
Affinché tutti, prima di ripetere la via, conoscano un pezzettino di Luca, riportiamo l'ultimo suo post pubblicato su instagram il 19 settembre 2018:
"Molti di voi mi hanno chiesto come sto e che ho fatto. E' giusto che dica due paroline e che, per una volta, non resti vago: quella simpatica della mia vita ha deciso di farmi un altro sgambetto un mese fa; non sto a entrare nei dettagli, ma non è stato un bel periodo e mi scuso se posso essere sembrato schivo e brontolone.
Comunque ciò che conta è che va tutto bene e che sono in ripresa, realmente stavolta!
Quando si ricomincia a vedere la luce alla fine del tunnel allora le forze e, in primis più importante, il buonumore tornano a spron battuto!
Io solitamente non sono il tipo che spiattella i fatti propri al mondo, ma questa volta è diverso: lo ritenevo giusto nei confronti di chi mi vuole un gran bene, ma che io ho tenuto lontano per chissà quale motivo.
Una cosa importante che voglio dirvi, che voglio che ricordiate sempre in qualsiasi contesto voi siate, è che, nonostante il periodo davvero nero che ho avuto, non c'è mai stato un secondo in cui ho pensato di voler cambiare la mia vita.
Lei è così, nel bene e nel male, e solo grazie a lei sono circondato da persone meravigliose che altrimenti chissà dove sarebbero!
Siete tutti nel cuore del Cianceschini, amicicci!".
Attacco, descrizione della via
Da Arco di Trento risalire la Valle del Sarca. Superare Ceniga ed entrare in Dro, poi raggiungere il campo sportivo in località Oltra e parcheggiare. Incamminarsi lungo l'evidente strada forestale ed in breve raggiungere un bivio al quale si svolta a destra in direzione di Pietramurata. Camminare per circa 10 minuti sino ad una sbarra. Sulla sinistra si trova un evidente ometto.
Risalire il ghiaione seguendo il sentiero sino alla base della parete, poi continuare a salire sul conoide detritico a destra fino ad entrare nel bosco. Attraversare ora verso destra ignorando una prima parete rocciosa molto vegetata fino a giungere alla seconda un po' più libera.
Costeggiare la parete superando gli attacchi delle vie del settore "Parete di Sherwood" (Lo sceriffo di Nottingham, Robin Hood, Fra Tac, Little John), il bivio per la via Esclusivamente per tutti e quello per la via Dinosauri. Poco dopo, sulla sinistra, in corrispondenza di uno sperone roccioso, si trova l'attacco della via (scritta arancione "Luca Franz Franceschini").
1° tiro:
salire lo sperone superando un passo strapiombante e spostarsi a sinistra. Per rocce semplici raggiungere la sosta (2 fix).
40 Mt., 5c oppure 5b e A0, 3c, 6 fix, 1 clessidra con cordone.
2° tiro:
alzarsi per balze e superare una placchetta (passo di aderenza iniziale). Spostarsi a destra e poi, per buone prese, ritornare a sinistra guadagnando la sosta (2 fix). 40 Mt., II, 6a oppure A0, 5b, 5 fix, 2 piante con cordone.
3° tiro:
salire il muretto (alcuni passi in strapiombo) e traversare a sinistra percorrendo una facile cengia sino alla sosta (pianta+cordone).
25 Mt., 5a, 4a, 2 fix, 1 pianta con cordone.
4° tiro:
superare il muretto a sinistra della sosta e proseguire per placca appoggiata sino alla sosta
successiva (albero+cordone).
55 Mt., 5b, 3a, 2 fix, 3 clessidre con cordone.
5° tiro:
traversare a destra e sostare (albero+cordone). 10 Mt., I, 1 pianta con cordone.
6° tiro:
salire la fessura e, al suo termine, spostarsi a sinistra guadagnando la sosta (2 fix+cordone). 20 Mt., 4c, 5a, 3 fix, 2 cordoni su pianta.
7° tiro:
salire la placca a sinistra della sosta, dapprima verticale e poi più appoggiata, sino alla grande cengia mediana dove si sosta (albero+cordone). 40 Mt., 6a oppure A0, 5b, 7 fix.
8° tiro:
per sentiero portarsi alla base della parete; qui spostarsi a sinistra e sostare alla base di una netta fessura (albero+cordone). 30 Mt., I.
9° tiro:
salire la fessura sino al suo termine. Qui sostare (2 fix+cordone). Prestare molta attenzione alle rocce instabili presenti sulla destra al termine del tiro. 20 Mt., 5c oppure 5b e A0, 6b oppure A0, 6a oppure A0, 8 fix di cui 3 con cordone.
10° tiro:
spostarsi a sinistra e proseguire in verticale. Sostare comodamente (2 fix+cordone). 10 Mt., 6a oppure A0, 5c oppure 5b e a0, 5 fix.
11° tiro:
salire in verticale per placche e sostare (2 fix+cordone) in corrispondenza della cengia alberata.
35 Mt., 4c, 5a, 5b, 6a oppure A0, 10 fix di cui 1 con cordone.
12° tiro:
rimontare le balze facendo molta attenzione alla roccia delicata. Salire la placca sfruttando inizialmente una fessura superficiale sino alla sosta (2 fix+cordone). 25 Mt., 4a, 6b+ oppure A0, A0, 4 piante con cordoni, 9 fix.
13° tiro:
salire le rocce delicate a sinistra della sosta e superare uno strapiombino. Proseguire per balze verticali verso sinistra sino a guadagnare la sosta (2 fix+cordone) situata su di una cengia sospesa. 20 Mt., 4a, 5c, 1 passo di A0, 5c oppure 5b e A0.
14° tiro:
traversare a sinistra lungo la cengia e rimontare le facili rocce. Sostare (2 fix+cordone) poco dopo.
25 Mt., I, 5b, 7 fix, 2 piante con cordone.
15° tiro:
salire la placca a sinistra della sosta e superare un piccolo bombè. Obliquare a sinistra sino alla sosta (2 fix+cordone).
25 Mt., 5b, 5c oppure A0, 10 fix.
16° tiro:
traversare a sinistra evitando uno strapiombino. Con alcuni passi in verticale guadagnare la sosta (2 fix+cordone).
10 Mt., 5b, 6a oppure A0, 5 fix.
17° tiro:
in obliquo a sinistra in direzione di alcuni pilastrini. Proseguire in verticale superando alcuni muretti a destra del diedro. Raggiunta una corda fissa spostarsi a sinistra e sostare (2 fix+libro di via). 30 Mt., 4c, 5b, 6a+ oppure 5b e A0, I, 10 fix.
Discesa
Dal termine della via imboccare la traccia a sinistra della sosta che, dopo aver attraversato una zona di grossi massi (ometti), conduce ad un sentiero marcato con bolli azzurri. Quest'ultimo, in breve, si raccorda al sentiero n. 425 (sentiero delle Cavre) che si segue verso valle (qualche tratto attrezzato). Raggiunta la pista ciclabile (cappella in loco) si prende a sinistra e successivamente a destra, ritornando così al campo sportivo di Drò. |