Descrizione
generale
La via "Dinosauri" è stata aperta da Luca Pilati e Alberto Michelotti nel 2012, proprio quando degli archeologi avevano rinvenuto sui lastroni sommitali delle tracce di dinosauro. Inizialmente venne salita la parte alta della via seguendo una linea che sfrutta una successione di fessure e lame. Solo in seguito Pilati,
da solo, aprì la parte bassa dell'itinerario lungo lo zoccolo basale, evitando così un accesso scomodo.
La sezione sullo zoccolo si presenta come un'arrampicata discontinua, seppure non manchino tratti interessanti;
la parte alta, al contrario, è decisamente di soddisfazione. Un itinerario che merita senz'altro di essere ripetuto.
L'ottima chiodatura permette anche a chi non ha padronanza del grado massimo, di ripeterla in totale sicurezza. Il divertimento è dunque assicurato!
Attacco, descrizione della via
Da Arco di Trento risalire la Valle del Sarca. Superare Ceniga ed entrare in Dro, poi raggiungere il campo sportivo in località Oltra e parcheggiare. Incamminarsi lungo l'evidente strada forestale ed in breve raggiungere un bivio al quale si svolta a destra in direzione di Pietramurata. Camminare per circa 10 minuti sino ad una sbarra. Sulla sinistra si trova un evidente ometto.
Risalire il ghiaione seguendo il sentiero sino alla base della parete, poi continuare a salire sul conoide detritico a destra fino ad entrare nel bosco. Attraversare ora verso destra ignorando una prima parete rocciosa molto vegetata fino a giungere alla seconda un po' più libera.
Costeggiare la parete superando gli attacchi delle vie del settore "Parete di Sherwood" (Lo sceriffo di Nottingham, Robin Hood, Fra Tac, Little John), ignorare il bivio che sale all'attacco della via Esclusivamente per tutti e raggiungere la sommità del conoide. All'attacco è presente una scritta nera "dinosauri".
1° tiro:
salire le rocce rotte superando diversi risalti sino alla sosta, posta in corrispondenza di un albero (1 fix con anello+cordone+pianta).
55 Mt., 4a, 5a, 7 fix.
2° tiro:
aggirare la pianta e portarsi alla base della placca. Superarla con arrampicata tecnica e sostare poco dopo (1 fix con anello+cordone+pianta). 40 Mt., 5a, 5b, 7 fix, 1 pianta con cordone.
3° tiro:
traversare a sinistra e risalire le facili rocce, obliquando
leggermente verso destra, fino alla sosta (1 fix+cordone+pianta).
55 Mt., 3a, 2 fix, 3 piante con cordone.
4° tiro:
salire in obliquo a sinistra lungo la facile rampa; proseguire lungo un diedro e raggiungere la placca che si supera uscendo a destra. Sostare poco dopo (2 spit). 55 Mt., 4a, 5b, 8 fix, 1 pianta con cordone.
5° tiro:
traversare a sinistra e salire in verticale sino alla sosta (pianta) posta nei pressi della parete.
40 Mt., II, passi di III, 2 fix, 3 piante con cordoni.
6° tiro:
breve lunghezza di collegamento. Traversare a sinistra sino alla base della parete dove si sosta (1 fix). 10 Mt., I.
7° tiro:
salire la rampa verso destra e superare una spaccatura. Continuare in verticale sino alla sosta (2 fix). 20 Mt., 5a, 3 fix.
8° tiro:
spostarsi a destra e rimontare la parete. Portarsi a sinistra e mediante delle placche impegnative salire sino alla sosta (2 fix).
30 Mt., 5c, 6a, 6 fix.
9° tiro:
superare il muro verticale sfruttando le tacche. Spostarsi poi a destra e, mediante una placca, raggiungere la sosta (2 fix).
25 Mt., 5c, 8 fix.
10° tiro:
salire la lama sino a quando è possibile, mediante questa, traversare a sinistra. La sosta (2 fix) è posta su di un comodo terrazzino.
30 Mt., 6a oppure 5c e A0, 12 fix.
11° tiro:
seguire la fessura, traversare a destra sotto lo strapiombo e proseguire sino alla sosta (2 fix) seguendo un diedrino.
30 Mt., 6b oppure A0, 5a, 14 fix.
12° tiro:
salire la placca in verticale, traversare poi verso destra sostando alla base di un tettino (2 fix). 20 Mt., 5c, 5a, 5 fix.
13° tiro:
spostarsi a sinistra e rimontare con fatica la parete; mediante delle stupende lame uscire sulla sommità. La sosta è leggermente a sinistra del grande masso. 40 Mt., 6a oppure 5c e A0, 5b, 14 fix.
Discesa
Dal termine della via imboccare la traccia a sinistra della sosta che, dopo aver attraversato una zona di grossi massi (ometti), conduce ad un sentiero marcato con bolli azzurri. Quest'ultimo, in breve, si raccorda al sentiero n. 425 (sentiero delle Cavre) che si segue verso valle (qualche tratto attrezzato). Raggiunta la pista ciclabile (cappella in loco) si prende a sinistra e successivamente a destra, ritornando così al campo sportivo di Drò. |