Cima alle Coste/Lo Scudo - Via Nuvole Bianche

Zona montuosa Prealpi Trentine - Valle del Sarca Località di partenza Località Oltra - Dro (TN)
Quota partenza 130 Mt. circa Quota di arrivo 625 Mt. circa
Dislivello totale +290 Mt. circa per l'attacco
+230 Mt. la via (310 lo sviluppo)
Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita 45' per l'attacco
4 h. 40' la via
Ore di discesa 40' le doppie
30' il sentiero fino al parcheggio
Esposizione Est Giudizio sull'ascensione Molto bella
Data di uscita 11/05/2008 Difficoltà 6c (3 Mt.)/5c, A0
Sass Balòss presenti
Luca, Bertoldo.
Amici presenti

Alessandro, Claudia.

Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata inizialmente soleggiata e calda, poi con passare delle ore il cielo si è coperto lasciando cadere sulla nostra testa qualche piccola goccia. Il sentiero che conduce all'attacco è ben evidente. La roccia è ottima lungo tutta la salita... solo qualche appiglietto risulta instabile.

Eventuali pericoli

Soliti da arrampicata in ambiente. Pericolo concreto di caduta sassi dalla cengia soprastante in presenza di altre cordate.

Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Nessuno.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Normale materiale per arrampicata su roccia. Qualche cordino per allungare alcuni rinvii. Totalmente inutili friend, dadi e chiodi.
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
La Cima alle Coste è un'imponente parete alta nel complesso circa 500 metri e divisa in due da un sistema di cenge erbose. La parte alta si presenta abbastanza articolata in diedri, fessure e grossi strapiombi ed è sorretta dalla sottostante parete de "Lo Scudo": un'enorme placconata appoggiata.
La via Nuvole bianche è stato il primo itinerario sportivo ad essere tracciato su questa impressionante placconata. A detta di qualcuno risulta essere addirittura il più bello...! A firmare questa linea di salita ci ha pensato nel 1994 il più grande conoscitore della valle del Sarca degli ultimi decenni, ovvero Diego Filippi accompagnato da Sabrina Bazzanella e G. Francomanno. Sicuramente in origine la via non era così protetta quanto lo è oggi infatti durante la salita troverete un po' di tutto: chiodi, fix vecchi, fix nuovi... La salita, secondo l'autorevole giuda del Filippi, assegna difficoltà obbligate di 5c. Secondo noi questo grado sembra un po' stretto; probabilmente l'obbligato è 6a (forse a causa di qualche presa in meno dal momento che, salendo, in più punti si notano segni di roccia che si è staccata).
Attacco, descrizione della via
Da Arco di Trento risalire la Valle del Sarca. Superare Ceniga ed entrare in Dro, poi raggiungere il campo sportivo in località Oltra e parcheggiare. Incamminarsi lungo l'evidente strada forestale ed in breve raggiungere un bivio al quale si svolta a destra in direzione di Pietramurata. Camminare per circa 10 minuti, superando una sbarra, fino ad un colletto con dei grossi massi sulla destra. La strada ora perde quota, fare attenzione che pochi metri dopo il colletto, sulla sinistra inizia un sentiero che sale nel bosco (masso con scritto in vernice nera "C.A. COSTE"). -Era possibile giungere in questo punto parcheggiando al "lago Bagattoli" ma ormai i parcheggi liberi sono 3 o 4 e fuori da questi spazi si rischia la rimozione. E' possibile, chiedendo al gestore Diego, parcheggiare nella stazione di servizio sulla SS45 accanto allo svincolo per il lago Bagattoli.- Proseguire ora per questa traccia che s'appresta a guadagnare repentinamente quota (ometti). Ad un certo punto il sentiero costeggia un canalone a destra del quale si notano delle placche appoggiate. Attraversare il canalone e risalire le facili placche (qualche ometto lungo il percorso) sino a raggiungere la base della parete dello "Scudo". Guardando la parete dal basso si nota un lungo avancorpo addossato ad essa. Pochi metri a destra di questo avancorpo si trova l'attacco della via (placchetta metallica con il nome).

1° tiro:
salire il primo risalto roccioso e spostarsi a destra alla base di una placca. Salirla obliquando inizialmente a destra e poi a sinistra raggiungendo la sosta. 25 Mt., 6a, 5c, 3 fix, 1 chiodo.

2° tiro:
superare un muretto iniziale, poi traversare a sinistra fino al muro successivo superato il quale è necessario traversare nuovamente per circa 3 metri per poter raggiungere la sosta (ignorare la sosta di destra con cordino rosso). 30 Mt., 6a, 5 fix, 1 chiodo.

3° tiro:
lunghezza chiave della via. Si sale poco a sinistra della sosta sino a quando è possibile traversare a sinistra portandosi sotto un muretto verticale di 3 metri (6c) che porta alla sosta. 20 Mt., 6c oppure 6a e A0, 7 fix.

4° tiro:
dalla sosta ci si sposta un poco a destra per poi superare un muretto. Quando questo diviene diedro si traversa a destra per terreno via via più semplice sino a raggiungere una comoda cengia dove si trova la sosta. 25 Mt., 6a, 5c, 4 fix, 1 chiodo.

5° tiro:
spostarsi 4-5 metri a destra lungo la cengia fino ad individuare uno spit dove iniziare a salire. Cercando i punti più deboli della parete si obliqua inizialmente a sinistra e successivamente a destra portandosi sotto un muretto verticale. Vincere il muretto uscendo così su di una cengia alberata dove si attrezza la sosta su di un albero. 45 Mt., 5c, 5/6 fix, 1 chiodo.

6° tiro:
spostarsi a sinistra sino ad incontrare una sosta attrezzata in terra. 10 Mt., I.

7° tiro:
salire la placca verticale stando a destra della sosta, poi spostarsi a destra per vincere uno strapiombino e proseguire per rocce più semplici fino alla sosta. 30 Mt., 6a, 7 fix.

8° tiro:
per placca sopra la sosta, poi si traversa a sinistra e si riprende a salire per placca fin sotto al tetto. Da qui si traversa a sinistra fino alla sosta. Attenzione sugli ultimi metri alle rocce instabili. 30 Mt., 6a, 7 fix, 1 chiodo.

9° tiro:
si supera la placca soprastante obliquando inizialmente a destra per poi tornare a sinistra fino alla sosta. 40 Mt., 5c, 6/7 fix, 1 chiodo.

10° tiro:
si sale a sinistra della sosta per poi obliquare verso destra raggiungendo una fascia erbosa. Per gradoni si sale sulla placca appoggiata fino alla sosta. 30 Mt., 5c, 5 fix.

11° tiro:
si supera la placca compatta a sinistra della sosta portandosi verso destra sotto un risalto verticale di un paio di metri. Lo si supera con l'aiuto di due buchetti raggiungendo gli ultimi metri di placca compatta. Attenzione agli ultimi metri di roccia un po' friabile prima di raggiungere la sosta (cordoni con maglia rapida su pianta). 25 Mt., 5c, 5 fix.

Discesa
La discesa avviene in corda doppia lungo la via.
Da qui si effettuano 7 calate tutte su 2 fix con catena ed anello di calata tranne la prima (pianta con cordini) e l'ultima (1 golfaro).
1a doppia: 20 Mt. fino alla S10;
2a doppia: 30 Mt. dalla S10 alla S9;
3a doppia: 35 Mt. dalla S9 alla S8;
4a doppia: 55 Mt. dalla S8 alla S6 (in realtà è un'ulteriore sosta un poco più a sinistra);
5a doppia: 40 Mt. dalla S6 spostandosi leggermente a destra fino alla S4;
6a doppia: 40 Mt. dalla S4 alla S2;
7a doppia: 30 Mt. dalla S2 fino a terra.
Da qui, mediante il sentiero percorso durante l'avvicinamento, si ritorna al parcheggio.

Note

Sconsigliata la ripetizione nel periodo estivo per l'eccessivo caldo.

Commenti

Nel complesso un bell'itinerario in placca protetto molto bene.

   

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Luca e Claudia sui due traversi presenti nella seconda lunghezza

   

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Bertoldo sotto al tratto di 6c/A0

Claudia sul terzo tiro

   

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Ale sull'ottava lunghezza

La Cima alle Coste con i tracciati delle vie:
Dinosauri, Luca Franz Franceschini, Dino Sottovia,
Nuvole Bianche, Mariposa Libre, Gli Amici del Sottobosco
e Diedro Martini