Descrizione generale
Itinerario aperto nel settembre del 1935 da Ferdinand Glück e R. Demetz. Le lunghezze centrali sono stupende e con chiodatura parsimoniosa. Da non confondere con il più breve e facile Diedro Glück sulla parete sud-ovest.
Glück, guida alpina di Ortisei particolarmente innamorato degli sci e del gruppo del Sella, oltre ad arrampicare per passione si prestava come controfigura nei film girati dal grande amico e compagno di cordata Luis Trenker (Montagne in fiamme, La grande conquista, L'imperatore della California, Il prigioniero della Montagna, ecc...).
Attacco, descrizione della via
Raggiungere in macchina il Passo Sella e parcheggiare nei pressi
dell'hotel Maria Flora.
Dal passo imboccare il sentiero 649 che conduce alla ferrata delle Mesules (si trova sul versante verso la Val Gardena).
Giunti davanti allo spigolo della Seconda Torre salire alla sua destra, per
traccia e ghiaione, fino al cospetto della parete ovest.
L'attacco si trova in corrispondenza di una
placchetta dove termina una specie di sperone/scaglia staccato dalla
parete (clessidra con cordino).
1°
tiro:
traversare 2 metri a sinistra e poi salire
verso destra imboccando un canale detritico (possibile giungere in
questo punto salendo più
facilmente per la spaccatura che si
trova sulla destra). Per rocce semplici,
ma un po' da valutare, si continua fino a
quando è
possibile traversare a sinistra ad un
terrazzino dove si sosta (spuntone+cordino). 45 Mt., V, IV-, III.
2°
tiro:
spostarsi a destra ed imboccare il canale. La roccia migliora dopo i
primi metri. Verso la fine si verticalizza e trasforma in diedro che
oppone un passo più
impegnativo. Si sosta appena sopra (2
chiodi+cordini) su comodo terrazzino. 40 Mt., III, IV.
3°
tiro:
salire il diedrino a sinistra. Prima di finire sul giallo obliquare
a sinistra in placca e poi traversare sempre a sinistra per
raggiungere la sosta (3 chiodi non bellissimi+cordino). 25 Mt., IV,
IV-, IV+, 3 chiodi.
4°
tiro:
spostarsi inizialmente verso sinistra e poi a destra per raggiungere
l'evidente diedro/fessura strapiombante. Al suo termine si esce a
sinistra sul pulpito di sosta (2 chiodi+1 chiodo). 20 Mt., IV, VI+
oppure V e A0, 11 chiodi.
5°
tiro:
dritti per fessurina, oppure aggirando a sinistra il primo salto, si
raggiunge una placca. Salirla obliquando a sinistra (passi delicati
e sprotetti) in direzione di un pulpito posto proprio sullo spigolo
dove si sosta (1 clessidra, più
a sinistra 2 chiodi).
20 Mt., IV, IV+, V, IV, 2 chiodi accoppiati.
6°
tiro:
superare direttamente lo strapiombino soprastante spostandosi poi
sul filo dello spigolo. Per rocce più
semplici si continua fino una larga cengia dove si sosta (2 chiodi).
25 Mt., VI- oppure V+ e A0, V, IV, III, 2 chiodi.
Dovrebbe essere possibile aggirare lo strapiombino iniziale
traversando subito a destra e ritornando a sinistra sullo spigolo
ricongiungendosi al tiro descritto pocanzi. V all'inizio.
Spostarsi a destra raggiungendo un'altra sosta (2 chiodi). 8 Mt.,
I.
7°
tiro:
alzarsi e superare un primo strapiombino fessurato. Aggirare il
secondo sulla sinistra ed imboccare una stupenda lama (a tratti
larga e strapiombante) che si segue ininterrottamente sino
alla sosta (2 chiodi). 50 Mt., V-, IV, IV+, V-, IV, 4/5 chiodi, 1
friend incastrato.
8°
tiro:
aggirare lo spigolo a destra (expo) e risalire un bellissimo
diedrino fessurato nascosto. Raggiunto un terrazzino ci si alza
pochi metri nel soprastante caminetto. Dove si stringe a fessura si
esce a destra in placca e si sale fino alla cengia. Possibile
sostare su 1 clessidra ma consigliamo di spostarsi a sinistra dello
spigolo e attrezzare una sosta (1 chiodo facilmente integrabile con
friend).
35 Mt., IV+, IV, IV-, 4 chiodi.
9°
tiro:
stando sull'affilato spigolo, o pochissimo più
a sinistra, si raggiunge la zona detritica alla base della cresta
finale. Sosta da attrezzare (spuntone o massi incastrati). 40 Mt.,
IV, IV+, II.
10°
tiro:
seguire la cresta sino ad un intaglio (possibile sosta, spuntone).
Per facili rocce, sempre seguendo la cresta, si raggiunge la vetta dove si sosta (spuntone,
libro di vetta). 50 Mt., II, III.
Discesa
La discesa avviene per la via Normale. Dalla vetta seguire le
tracce in direzione del Piz Ciavazes che in breve portano ad un caminetto. Scendere arrampicando (III, entrare nel camino - possibile doppia
su 2 fix con anello).
In corrispondenza della
forcella sottostante scendere sempre verso il Ciavazes (ometti) ricongiungendosi così alla
via Normale della Prima Torre. Poco prima di giungere alla base della parete è possibile attrezzare una calata in doppia (anello in loco) oppure scendere arrampicando (II).
Mediante il sentiero verso destra (viso a valle) ritornare al passo Sella.
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