Descrizione generale
Bell'itinerario, semplice ma mai banale, aperto da Matteo Demetz e G. Delago nel 1930. Propone alcune lunghezze decisamente entusiasmanti, specialmente nella seconda metà della salita.
La S7 è posizionata su una cengetta detritica che garantisce una via di fuga in caso di necessità. Su questa cengetta, alcuni metri più a destra della sosta, si trovano gli attacchi delle vie Diedro Kostner, Diedro Glück, Diedro Giallo e Fessura di Destra.
Attacco, descrizione della via
Raggiungere in macchina il Passo Sella e parcheggiare nei pressi
dell'hotel Maria Flora.
Dal passo imboccare il sentiero 649 che conduce alla ferrata delle Mesules (si trova sul versante verso la Val Gardena).
Giunti davanti allo spigolo della Seconda Torre salire alla sua destra, per
traccia e ghiaione, fino al cospetto della parete ovest.
Si oltrepassa una specie di sperone/scaglia staccato dalla
parete (attacco della via Glück, clessidra con cordino) e si continua fino un canalino. L'attacco è situato sulle rocce alla sua destra.
1°
tiro:
salire in obliquo verso sinistra, senza percorso obbligato, fino un breve canalino. Lo si risale fino dove diviene più verticale ed impegnativo. Si sosta (2 chiodi) su un pultpito a destra del caminetto. 45 Mt., III, III+, II.
2°
tiro:
salire il caminetto fessurato e sostare poco dopo il suo termine (3 chiodi). 20 Mt., IV, III.
3°
tiro:
spostarsi sulle roccette a destra e salire fino uno strapiombino. Superarlo con larga spaccata e proseguire più facilmente nel soprastante diedrino fino una terrazza detritica inclinata. Alzarsi raggiungendo la sosta (2 chiodi+cordone+maglia rapida) posta sulle rocce a destra. 30 Mt., III, IV+, IV-, II.
4°
tiro:
dritti 2 metri e poi spostarsi a destra. Salire seguendo la linea logica fino una terazza detritica. Qui tendere a sinistra fino alla somità della terrazza dove si attrezza una sosta (grosso spuntone). 35 Mt., III, I, 1 clessidra con cordino.
5°
tiro:
spostarsi a destra e alzarsi, per fessurine, pochi metri. Spostarsi a sinistra e salire facilmente alla base di un diedrino. Lo si risale e si sosta (1 fix) appena sopra su larga cornice inclinata. 30 Mt., III, IV, I, IV, 1 chiodo.
6°
tiro:
traversare a sinistra circa 5 metri e poi salire sfruttando delle lamette. Traversare a destra (esposto ma facile) tornando sopra la sosta e salire ad una nicchia gialla dove si trova la sosta successiva (4 chiodi). 25 Mt., I, IV-, IV, IV-, 1 chiodo, 1 clessidra con cordone.
Dalla S5 è possibile salire una bella ed invitante variante, decisamente più impegnativa, per la netta e strapiombante fessura appena a sinistra della sosta. Ci si ricongiunge al tiro originale poco prima della nicchia. Ad occhio V+ forse VI, 1 dado incastrato.
7°
tiro:
raggiungere la fessura ed uscire a destra dalla nicchia. Poi proseguire per bellissima lama e poi fessura/diedro fino alla cengia detritica sulla quale si sosta (4 chiodi). 40 Mt., IV+, V+, IV, IV+, 3 chiodi, 1 cuneo.
Da qui è possibile abbandonare la salita seguendo la cengia verso destra in discesa e ricongiungendosi alla Normale della Prima Torre.
8°
tiro:
raggiungere l'evidente diedro compiendo un semicerchio, da destra verso sinistra, su placca gialla e con roccia non eccezionale. Risalire il diedro fino alla sosta. 25 Mt., IV, IV+, IV-, 2 chiodi, 1 clessidra con cordone.
9°
tiro:
seguire la fessura/diedro. Dopo un ostico passaggio (attenzione a non incastrarsi nel fondo) spostarsi sulle rocce a sinistra e proseguire per cresta via via più facile fino alla vetta dove si sosta (spuntone,
libro di vetta). 65 Mt., IV, IV+, IV- II, 3 chiodi.
Possibile attrezzare una sosta sulla cresta (spuntoni) per dividere il tiro.
Discesa
La discesa avviene per la via Normale. Dalla vetta seguire le
tracce in direzione del Piz Ciavazes che in breve portano ad un caminetto. Scendere arrampicando (III, entrare nel camino - possibile doppia
su 2 fix con anello).
In corrispondenza della
forcella sottostante scendere sempre verso il Ciavazes (ometti) ricongiungendosi così alla
via Normale della Prima Torre. Poco prima di giungere alla base della parete è possibile attrezzare una calata in doppia (anello in loco) oppure scendere arrampicando (II).
Mediante il sentiero verso destra (viso a valle) ritornare al passo Sella.
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