Descrizione generale
Itinerario aperto da Pierangelo Masera, Dario Cabas ed Heinz Grill nell'agosto del 2008. Alla S4 è possibile proseguire per "l'uscita originale" aperta da Cabas e Masera o per "l'uscita diretta" aperta da Grill e F. Heiss e leggermente più impegnativa.
Nel 2016 Heinz Grill, Florian Kluckner e Barbara Holzer hanno tracciato, a sinistra dell'attacco originale, un "attacco diretto".
Percorrendo sia "attacco diretto" che "uscita diretta" praticamente si segue solo una lunghezza dell'itinerario originale.
Qui di seguito noi descriviamo la via originale per intero e, nelle note a fine relazione, la possibile "uscita diretta".
Si arrampica principalmente su placche a buchi ma sono presenti anche un caminetto, un bel diedro, piccoli strapiombi e, sull'uscita diretta, un pendolo.
Attacco, descrizione della via
Da Arco
di Trento imboccare la strada che conduce ai campeggi e alla piscina comunale. Proseguire sulla strada in direzione di Ceniga e parcheggiare nei pressi
del sentiero che sale all'eremo di San Paolo o della vecchia diga (a causa dei ladri potrebbe essere opportuno parcheggiare alla pizzeria Lanterna, poco prima).
Imboccare uno dei sentieri che sale nel boschetto fino al cospetto della parete. Costeggiarla verso sinistra superando gli attacchi di alcune vie (In memoria di Ugo Ischia, Sette muri, Orfeo, ecc.) e alzandosi leggermente. L'attacco della via Adonis è alla base di un caminetto (scritta). Pochi metri più a sinistra si trova un camino più grande dove passa la via Calliope.
Sulla placca a metà tra le due vie si trova "l'attacco diretto" della via Adonis (L1 30 Mt., VI+, V-; L2 40 Mt., V, VI+, VII o A0, VI).
1° tiro "originale":
seguire il caminetto. Al suo termine si prosegue su placca a buchi, con passo iniziale impegnativo, fino alla sosta (1 fix+1 fix con anello). 30 Mt., V+, VI-, V, 2 fix, 3 clessidre con cordone.
2° tiro:
puntare al soprastante diedro che si scala con bella spaccata su roccia molto ruvida. Al suo termine si traversa a sinistra raggiungendo lo spigoletto. Risalirlo e, per rocce semplici, raggiungere la sosta (1 fix+1 fix con anello). 35 Mt., V, V+, II, 4 fix, 4 clessidre con cordone.
3° tiro:
in obliquo verso sinistra sfruttando una fessura. Poi si risale direttamente un muretto raggiungendo una terrazza dove si sosta (1 fix+1 fix con anello). 30 Mt., V, IV+, 2 fix, 2 clessidre con cordone.
4° tiro:
si obliqua a destra sotto uno strapiombino e lo si supera verso la fine con l'aiuto di una fessura. Ci si alza su placca 5-6 metri, si traversa a sinistra, ci si alza ancora un poco e si traversa ancora a sinistra. Per un facile muretto fessurato si sale fino alla terrazza detritica. La sosta (clessidra con cordone) è alla base della placconata successiva.
45 Mt., VI-, VI+ oppure VI- e A0, V, 5 fix, 1 clessidra con cordone, 1 chiodo.
Volendo seguire "l'uscita diretta" conviene sostare sulla pianta sul bordo della terrazza (vedi note a fine relazione).
5° tiro:
salire la placca sfruttando i punti più deboli e al suo termine
uscire a sinistra. Risalire facili rocce (alcune instabili) per poi
traversare a sinistra in direzione della sosta (2 fix). 35 Mt., V+,
V, IV, 7 fix, 3 clessidre con cordone.
6° tiro:
salire la paretina (buoni appigli) soprastante e proseguire per
rocce più semplici fino a raggiungere un bellissimo diedro fessurato
che permette di raggiungere la sommità della parete. Sosta da
attrezzare (pianta). 30 Mt., V+, V, IV+, IV, 3 fix, 1 clessidra con
cordone.
Discesa
A- Abbassarsi sul versante opposto e seguire la traccia che scende verso destra (viso a monte) sino a congiungersi con la mulattiera che in breve conduce al
ponte romano. Da qui
mediante la strada asfaltata si torna al posteggio. Lungo la mulattiera, in corrispondenza di un ometto, è possibile scendere nel bosco accorciando leggermente il sentiero di discesa.
B- E' anche possibile seguire un altro percorso, più veloce ma un po' più impegnativo. Dal termine della via seguire la traccia verso sinistra (viso a monte) stando sempre vicini al bordo della parete. Attenzione a quando bisogna piegare decisamente verso sinistra ed iniziare a scendere passando per uno stretto intaglio. Da qui seguendo le tracce e le corde fisse si raggiunge in breve il boschetto alla base della parete e quindi il parcheggio. |
Per "l'uscita diretta" dalla S4 su pianta si traversa facilmente a destra nel boschetto fino sotto uno strapiombino e si sosta (S4bis, pianta con cordone). 10 Mt., I.
5° tiro "uscita diretta":
superare atleticamente lo strapiombino con ottime prese e poi traversare a sinistra per placca a buchi fin quasi un vago spigoletto. Ora dritti sempre per placca a buchi fino al suo termine. Si supera uno strapiombino e si passa sulla sinistra del successivo. Si continua in verticale raggiungendo la sosta (1 fix+1 fix con anello) sotto un marcato strapiombo.
40 Mt., V+, VI-, V, 2 fix, 7 clessidre con cordone, 1 chiodo.
6° tiro:
alzarsi sotto lo strapiombo seguendolo un po' verso sinistra fino ad un fix con maglia rapida. Da qui pendolare (difficile) fino a raggiungere lo spigolo a sinistra mediante il quale si continua fino alla sosta (1 fix+1 fix con anello).
30 Mt., V+, VI-, VI oppure A0, V, 3 fix, 3 clessidre con cordone, 1 chiodo.
7° tiro:
obliquare verso destra fino alla sommità dove si sosta (pianta da attrezzare, libro di via in comune con la
via Orfeo). Si è pochi metri più a destra dell'uscita originale.
20 Mt., V, IV, 1 fix, 1 clessidra con cordone.
Ps: nel caso non si riesca ad effettuare il pendolo dovrebbe essere possibile, dalla "S5 diretta", traversare a sinistra raggiungendo la "S5 originale".
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