Descrizione generale
Via
aperta da Heinz Grill e Franz Heiss il 10 agosto 2007 e dedicata ad Elios, il dio greco del
sole e fratello di Selene (dea della luna).
Le difficoltà sostenute (non facilmente azzerabili) e l'arrampicata atletica fanno si che questo itinerario riceva meno visite rispetto alla vicina via Selene dove, con molta probabilità, dovrete attendere il vostro turno all'attacco e alle soste.
Nella maggior parte dei tiri il passo più impegnativo è protetto con chiodi.
Attacco, descrizione della via
Da Arco
di Trento imboccare la strada che conduce ai campeggi e alla piscina comunale. Proseguire sulla strada in direzione di Ceniga e parcheggiare nel cortile della Pizzeria "La Lanterna". Proprio di fronte alla pizzeria c'è una cappella; seguire la piccola strada alla sua destra, che poi diviene sentiero, fino alla base della parete. Traversare ora verso sinistra sino a raggiungere la via Selene (piccolo terrazzino e scritta alla base). Appena a sinistra si trova l'attacco della via
Elios (scritta e schizzo con un sole).
1° tiro:
salire sfruttando la fessurina e traversare a sinistra sin sotto ad una placchetta molto compatta. Rimontarla con difficoltà e proseguire in obliquo verso sinistra. Al termine della stessa si trova la sosta (2 fix di cui 1 con anello+cordone).
25 Mt., V+, VI+, 1 fix, 2 chiodi (di cui 1 con cordone), 3 clessidre con cordone.
2° tiro:
salire a sinistra della sosta e superare un muretto. Proseguire in obliquo verso destra lungo la placca e sfruttando la successiva lama. Qualche passo in verticale e
poi traversare a sinistra (placca) sino a raggiungere la sosta (2 fix di cui 1 con anello) posta in corrispondenza di una cengetta. 30 Mt., VI, V-, V, VI+, 3 fix, 2 clessidre con cordone, 2 chiodi (di cui 1 con cordone).
3° tiro:
alzarsi a sinistra della sosta superando un saltino; obliquare verso destra sino a doppiare lo spigolo per poi continuare lungo la placca fino al terrazzo dove si trova la sosta (2 fix di cui 1 con anello). 25 Mt., V+, 2 fix, 2 chiodi, 2 clessidre con cordone.
4° tiro:
salire il terrazzo e obliquare verso destra sino alla fessura strapiombante. Superarla e continuare lungo questa fino a quando è possibile traversare verso destra. Una placca permette di raggiungere la sosta (2 fix di cui 1 con anello).
25 Mt., V+, VII+ oppure A0, VI, 1 fix, 1 chiodo con cordone, 2 clessidre con cordone.
5° tiro:
salire la placca (prima protezione molto alta) e successivamente traversare verso sinistra. Alzarsi (passo delicato e di decisione) e traversare ancora a sinistra raggiungendo un diedrino strapiombante. Salirlo ed uscire a sinistra su di un pulpito. Qui si sosta (2 fix di cui 1 con anello). 20 Mt., V+, VI+, VII oppure VI+ e A0, VI-, 2 fix di cui 1 con cordone, 1 chiodo, 6 clessidre con cordone.
6° tiro:
alzarsi per pochi metri e continuare lungo una rampa verso destra. Superare un muretto
e continuare lungo un diedro con massi incastrati per poi uscire a sinistra in sosta (fix+clessidra+cordone). 25 Mt., IV, V, 2 fix di cui 1 con cordone, 1 pianta con cordone.
7° tiro:
traversare a sinistra e salire il diedrino. Mediante una lama strapiombante guadagnare la placca. Qui obliquare verso sinistra sino a prendere una fessura strapiombante oltre la quale, sulla sinistra, si trova la sosta (fix+clessidra+cordini).
20 Mt., VI-, VI+, 2 fix, 2 chiodi, 2 clessidre con cordone.
8° tiro:
salire a sinistra della sosta e poi obliquare a destra aggirando un pilastrino. Proseguire lungo la placca uscendo a destra e raggiungendo così il terrazzo di sosta (fix+chiodo). 25 Mt., V+, IV, 7 clessidre con cordone.
9° tiro:
salire a destra della sosta lungo rocce rotte sino a raggiungere lo strapiombino finale oltre il quale, si raggiunge facilmente la terrazza sommitale dove si trova la sosta (pianta con cordone+libro di via). 25 Mt., III, IV, V+, III, 2 clessidre con cordone.
Discesa
A- Abbassarsi sul versante opposto e seguire la traccia che scende verso destra (viso a monte) sino a congiungersi con la mulattiera che in breve conduce al ponte romano. Da qui mediante la strada asfaltata si torna al posteggio. Lungo la mulattiera, in corrispondenza di un ometto, è possibile scendere nel bosco accorciando leggermente il sentiero di discesa.
B- E' anche possibile seguire un altro percorso, più veloce ma un po' più impegnativo. Dal termine della via seguire la traccia verso sinistra (viso a monte) stando sempre vicini al bordo della parete. Attenzione a quando bisogna piegare decisamente verso sinistra ed iniziare a scendere passando per uno stretto intaglio. Da qui seguendo le tracce e le corde fisse si raggiunge in breve il boschetto alla base della parete e quindi il parcheggio. |