Monte Alben/Punta della Croce - Via Black line

Zona montuosa Alpi Orobie - Sottogruppo dell'Alben Località di partenza Conca dell'Alben - Oltre il Colle (BG)
Quota partenza 1250 Mt. circa Quota di arrivo 1978 Mt.
Dislivello totale +465 Mt. circa per l'attacco
+245 Mt. la via (260 lo sviluppo +50 di roccette)
Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita 50' per l'attacco
2 h. 30' la via
Ore di discesa 50'
Esposizione Nord Giudizio sull'ascensione Discreta
Data di uscita 11/08/2024 Difficoltà V+, VI-
Sass Balòss presenti
Bertoldo.
Amici presenti
Paolo.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata afosa con un alto tasso di umidità. Nonostante l'arrampicata si sia svolta completamente in ombra, abbiamo sofferto pesantemente il caldo. Il ripido sentiero che sale in direzione della parete è segnato con bolli rossi. Una ripida variante non bollata corre lungo una vecchia linea di piloni della seggiovia, che sono stati rimossi alcuni anni fa. Oggi sono presenti solo dei ruderi della stazione superiore, ma che non sono visibili dal parcheggio. La roccia in via è ottima nei tratti più impegnativi, ma occorre prestare attenzione nei tratti più discontinui.

Eventuali pericoli
Soliti da arrampicata in ambiente.
Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Dalla vetta, scendendo verso est, è presente il bivacco del Passo della Forca (1848 Mt.). Si tratta di un piccolo ricovero di proprietà privata ricavato tra le rocce ma sempre aperto.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Normale dotazione alpinistica. La via è ben protetta (chiodi e fix) nei tratti più impegnativi, ma è necessario integrare con qualche friend qua e là. Sul tiro chiave manca una piastrina al fix intermedio.
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione Generale
La Punta della Croce è una vetta secondaria del Monte Alben che, a nord, precipita verticalmente verso la Conca dell'Alben.
La via Black line è stata aperta il 12 luglio 2011 da Max Fornari e Sergio Cantù. Gli stessi apritori nel 2020 hanno effettuato un'operazione di restyling della chiodatura aprendo una variante lungo il secondo tiro.
La via è stata salita in invernale da Valentino Cividini e Renato Pasini il 24 marzo 2012 salendo il camino a sinistra del diedro di L2.
L'itinerario
sale quasi al centro della parete lungo un percorso che alterna fessure, diedri, camini e qualche breve muretto.
Tutte le soste sono su fix tranne l'ultima, che va attrezzata (spuntone - in comune con la via Clipper).
Attacco, Descrizione della via
Dal centro di Oltre il Colle seguire le indicazioni per lo skilift e la conca dell'Alben. Parcheggiare in prossimità dell'impianto (presente un vecchio albergo abbandonato con le inferriate alle porte). Risalire la pista da sci stando alla destra dei piloni. Raggiunta la stazione superiore dello skilift (presente una casetta in legno), imboccare la traccia sulla sinistra (bolli rossi), che sale ripida e raggiunge una grande cengia orizzontale. A questo punto, piegando a sinistra si raggiunge l'attacco della Ferrata Pierangelo Maurizio, mentre prendendo la traccia a destra, si raggiunge un ripido corridoio che conduce ai ruderi della stazione superiore della seggiovia. Ora il sentiero si sposta verso destra e passa a fianco a degli alberi, guadagna una vaga cresta e continua a salire. Poco prima di raggiungere un contrafforte roccioso e un abete, abbandonare la traccia bollata e iniziare a traversare verso sinistra il vallone, in direzione della parete. Il vago sentierino conduce nei pressi della via G. M. (Papà Giuseppe e Figlio Matteo - grossa targa in alluminio). Poco più in alto si trova l'attacco della via Il gigante buono. Continuare a salire e raggiungere una piccola rientranza. Qui, da sinistra a destra, attaccano le vie: Black line (targhetta metallica con nome), Trì e mèss (itinerario invernale, visibile qualche cordino marcio) e Clipper (fix un po' arrugginito su di uno spigolino e scritta rossa poco visibile "CL").

1° tiro:
salire il muretto verticale mediante una fessura e spostarsi a destra per superare delle rocce articolate che conducono a una sosta intermedia (2 fix). Ignorarla e proseguire per facili risalti in verticale identificando il percorso migliore, fino alla (scomoda) sosta (2 fix+cordino+maglia rapida) posta leggermente a sinistra di un caminetto alla cui destra si trova un bellissimo diedro inciso da una fessura (non visibile durante il tiro). 50 Mt., V, IV+, IV, III, II, 4 fix, 3 chiodi di cui 1 con cordino, 1 sosta intermedia su 2 fix.

2° tiro:
traversare (bassi) a destra e salire il bellissimo diedro fessurato. Spostarsi a sinistra e guadagnare la sosta (2 fix+cordino+maglia rapida). La via originale (che viene seguita in inverno) passa per il caminetto di sinistra. Attenzione: al terzo fix manca la piastrina e il relativo bullone. 25 Mt., V, V+, VI-, V, III, 4 fix di cui 1 senza piastrina.

3° tiro:
salire il camino a destra della sosta e al suo termine proseguire per facili rocce fino alla sosta (2 fix+cordino+maglia rapida), posta leggermente sulla sinistra. Prestare attenzione ai detriti. 35 Mt., IV, III, 1 fix.

4° tiro:
salire a destra della sosta e per terreno discontinuo obliquare a destra fino a raccordarsi con la via Clipper. La sosta (1 fix vecchio+1 fix nuovo con maglia rapida+1 tassello senza piastrina), situata nei pressi di un muro compatto, è in comune con la via Clipper.
45 Mt., III, passi di IV, 1 chiodo con cordone.


5° tiro:
salire i facili risalti a sinistra della sosta e poi continuare lungo la direttiva del vago canale/rampa fino a raggiungere la sosta (1 fix nuovo della via Il gigante buono - da integrare con friend sulla sinistra). Più a destra, nel centro del canale si trova un fix vecchio della via Clipper. 55 Mt., II, III, 1 fix, 1 chiodo.

6° tiro:
continuare lungo lo spigolino a sinistra della sosta e poi spostarsi a destra. Superare alcuni facili risalti ed uscire sulla cresta principale che si percorre fino a un comodo ripiano. Qui attrezzare la sosta (spuntone).
50 Mt., II, qualche passo di III, 1 clessidra con cordone. Mt., I, II, qualche passo di III.

Per facili gradoni si raggiunge la cresta ovest e quindi la vetta.
Discesa
Dalla vetta scendere verso ovest (sinistra - viso a valle rispetto alla salita) fino a raggiungere la sella che separa la Punta della Croce dalla Cima della Spada. Qui scendere verso destra (viso a valle) entrando nuovamente nella Conca dell'Alben e raccordarsi, dopo poco, al sentiero di avvicinamento.

   
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Will su L1 Paolo lungo il bel diedro del secondo tiro
   
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La parete Nord della Punta della Croce
con il tracciato delle vie: Il Gigante buono, Black line e Clipper