Descrizione generale
Il Monte Pellegrino si innalza solitario nella piana in cui sorge la città di Palermo ed arriva a toccare i 600 metri di quota. Il versante Ovest è rivolto verso la città mentre quelli Nord ed Est sono rivolti verso il mare e sovrastano il paese di Mondello e le borgate dell'Addaura, di Vergine Maria e dell'Arenella. A Sud non troviamo una parete compatta ma delle fasce rocciose ed un bosco attraverso cui salgono i tornanti della strada che conduce sulla sommità del monte.
Le pareti di Valdesi costituiscono l'estremità settentrionale di
Monte Pellegrino. Si presentano come una lunga fascia rocciosa alta
70 Mt. circa che separa l'abitato di Mondello da quello dell'Addaura.
Il confine tra la parete Ovest e la Nord è segnato dallo Spigolo di Valdesi conosciuto anche come il "Bunker" ed è una delle zone arrampicatorie tra le più rinomate di Palermo. Il
facile accesso, la brevità delle vie e la rapida discesa ne fanno
una parete sfruttata anche per i corsi di roccia.
La via è stata aperta da Gabriele e Roby Manfrè Scuderi il 4 giugno 1981 e regala una facile arrampicata su roccia molto solida (salvo alcuni massi di dubbia tenuta) comunque da non sottovalutare in quanto quasi completamente da proteggere.
Attacco, descrizione della via
Da Palermo dirigersi verso il paese di Mondello seguendo la via
alberata del viale Diana che poi diventa viale Margherita di Savoia. Prima di raggiungere l'abitato, arrivati allo svincolo con semaforo che incrocia viale dell'Olimpo,
prendere la strada a destra che va verso l'Addaura (via Monte Ercta, indicazione per
il Santuario di Santa Rosalia). Parcheggiare al
bordo della strada. Da qui è ben
visibile sulla destra lo Spigolo Valdesi (con alla base la struttura in
cemento, utilizzata nella seconda guerra mondiale, denominata Bunker). L'attacco è posto appena a destra del
Bunker, evidente scritta rossa "fratelli" all'attacco.
1° tiro:
seguire lo spigolino e poi spostarsi a destra un paio di metri per evitare la vegetazione soprastante. Alzarsi su bei muretti verticali puntando allo strapiombino formato da 2-3 grossi blocchi sotto il quale si sosta (2 fix). 25 Mt., IV.
2° tiro:
aggirare lo strapiombino sulla destra, riportarsi a sinistra e seguire il vago spigoletto obliquo verso destra fino un canalino vegetato. Si sale per rocce verticali sulla sinistra del canale fino un piccolo ripiano dove si può attrezzare una sosta (varie clessidre).
30 Mt., IV+, 1 chiodo.
3° tiro:
dritti per rocce via via più semplici fino un ripiano con sosta. Proseguire per gli ultimi facili metri fino alla sommità della struttura dove si può sostare in corrispondenza del primo ancoraggio per le doppie (fix con anello calata+cavo metallico).
Gli ultimi semplici metri sono in comune con le vie
Spigolo nord-ovest e Lacrime bianche.
35 Mt., IV+, IV-, 2 spit, 1 sosta intermedia (2 fix+catena+anello calata).
Discesa
In corda doppia:
1a. calata: 30 Mt.;
2a. calata: 45 Mt. fino a terra. Possibile dividere la calata in
due.
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