Descrizione generale
Il Monte Pellegrino si innalza solitario nella piana in cui sorge la città di Palermo ed arriva a toccare i 600 metri di quota. Il versante Ovest è rivolto verso la città mentre quelli Nord ed Est sono rivolti verso il mare e sovrastano il paese di Mondello e le borgate dell'Addaura, di Vergine Maria e dell'Arenella. A Sud non troviamo una parete compatta ma delle fasce rocciose ed un bosco attraverso cui salgono i tornanti della strada che conduce sulla sommità del monte.
Le pareti di Valdesi costituiscono l'estremità settentrionale di
Monte Pellegrino. Si presentano come una lunga fascia rocciosa alta
70 Mt. circa che separa l'abitato di Mondello da quello dell'Addaura.
Il confine tra la parete Ovest e la Nord è segnato dallo Spigolo di Valdesi conosciuto anche come il "Bunker" ed è una delle zone arrampicatorie tra le più rinomate di Palermo. Il
facile accesso, la brevità delle vie e la rapida discesa ne fanno
una parete sfruttata anche per i corsi di roccia.
Questo itinerario è stato aperto da Roby Manfrè Scuderi il 28 gennaio 1987 e regala una bella arrampicata, su roccia ottima e dalle difficoltà mai eccessive. Parte della prima lunghezza è stata attrezzata con cordoni in clessidre ed una sosta di calata probabilmente per usarla come monotiro; tutto il resto dell'itinerario è completamente da attrezzare.
Attacco, descrizione della via
Da Palermo dirigersi verso il paese di Mondello seguendo la via
alberata del viale Diana che poi diventa viale Margherita di Savoia. Prima di raggiungere l'abitato, arrivati allo svincolo con semaforo che incrocia viale dell'Olimpo,
prendere la strada a destra che va verso l'Addaura (via Monte Ercta, indicazione per
il Santuario di Santa Rosalia). Parcheggiare al
bordo della strada. Da qui è ben
visibile sulla destra lo Spigolo Valdesi (con alla base la struttura in
cemento, utilizzata nella seconda guerra mondiale, denominata Bunker). L'attacco è posto circa 10 metri a destra del
Bunker, un poco più a destra dell'evidente scritta rossa "normale" e più o meno sotto la verticale della grossa nicchia gialla dove si effettuerà la prima sosta.
1° tiro:
alzarsi 3-4 metri e traversare a sinistra fino allo spigoletto bianco. Risalirlo fino al suo termine e poi continuare obliquando verso destra in direzione della grossa nicchia gialla dove si attrezza una sosta (grossi blocchi incastrati).
40 Mt., IV, IV+, IV,
5 clessidre con cordone, 1 sosta intermedia (2 fix+cordone+anello calata).
2° tiro:
spostarsi a sinistra e salire la placca bianca (difficile da proteggere, friends piccoli n. 0 e 0.3 Camalot) e poi per belle lame fino un ripiano con una sosta (secondo ancoraggio per le calate). Continuare per muretto con lame e fessure fino una cengia con vegetazione. Si continua dritti per bella placca via via più semplice fino a sbucare sulla sommità della struttura in corrispondenza del primo ancoraggio per le doppie (fix con anello calata+cavo metallico). 45 Mt., V-, IV-, 1 chiodo, 1 sosta intermedia (1 spit+1 fix+catena+anello calata).
Discesa
In corda doppia:
1a. calata: 30 Mt.;
2a. calata: 45 Mt. fino a terra. Possibile dividere la calata in
due.
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