Sass De Mezdì - Via Malsiner/Moroder

 
Zona montuosa Dolomiti - Gruppo delle Odle Località di partenza Funivia Col Raiser - Santa Cristina (BZ)
Quota partenza 2107 Mt. Quota di arrivo 2762 Mt.
Dislivello totale +405 Mt. per l'attacco
+250 Mt. la via
(235 lo sviluppo +70 di roccette)
Sentieri utilizzati n. 2b
Ore di salita 1 h. 15' per l'attacco
4 h. la via
Ore di discesa 1 h. 30'
Esposizione Sud Giudizio sull'ascensione Molto bella
Data di uscita 25/08/2007 Difficoltà VI+/V+, A1
Sass Balòss presenti
Luca, Bertoldo.
Amici presenti
Giuliano, Massimo, Roberto.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Per tutta la giornata il tempo è stato ottimo. Il sentiero che conduce all'attacco non è molto evidente. La roccia in via è abbastanza delicata.

Eventuali pericoli
I soliti dell'arrampicata in ambiente.
Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Rifugio Col Raiser (2107 Mt. - ovvero la stazione a monte della cabinovia), rifugio Firenze 2037 Mt.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Portare dei cordini per le clessidre e dei friend. Utile il martello e qualche chiodo.
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Il Sass de Mezdì è una bella cima rocciosa che si eleva ardita dalla Val di Cìsles, nettamente isolata tra i profondi canaloni delle Odle a ovest e del Mesdì a est. Alla base del versante sud si erge la piccola e ardita Torre Kasnapoff (che fu vinta nel 1920 da Anton Zelger e dalla Sig.ra Kasnapoff). L'itinerario di salita certamente più ripetuto su questa struttura è quello aperto da Angelo Dibona.
La via da noi percorsa sale il pilastro sud della parete ed a tracciarla furono Vincenz Malsiner e Ludwig Moroder il 17 agosto del 1957 con un notevole utilizzo di arrampicata artificiale.
Mauro Bernardi con Hermann Comploj realizzò la prima ascensione in libera il 17 giugno del 1984.
Attacco, descrizione della via
Raggiungere Santa Cristina in Val Gardena (BZ) e seguire le indicazioni per la ovovia Col Raiser. Dalla stazione d'arrivo imboccare la traccia per la ferrata Sas Rigàis (indicazioni), superati due crocevia il sentiero passa sotto la torretta Piera Longia. Scavalcare due recinti e percorrere il sentiero 2b che si sviluppa alla base delle Fermede e che prosegue in direzione est. Raggiunti i vasti ripiani del Pian Ciantier a quota 2300 Mt. si è sotto la parete sud del Sass De Mezdì e della Torre Kasnapoff. Salire per prati e ghiaie stando a destra della torre sino a raggiungere la forcella che li divide. Qui scendere per circa 10 metri verso ovest sino a raggiungere l'attacco (piccolo ometto in loco). La via attacca pochi metri a sinistra di un camino (camino Trenker) in corrispondenza di una fessurina.

1° tiro:
seguire la fessura verso sinistra sino ad uscire su di un piccolo ripiano. Qui spostarsi a sinistra e rimontare rocce più semplici riportandosi verso destra sino a raggiungere la sosta (2 chiodi+1 clessidra). Dal ripiano è anche possibile salire verticalmente con difficoltà superiori. 25 Mt., IV+, 1 clessidra, 1 chiodo sulla variante.

2° tiro:
salire seguendo la fessura, vincere uno strapiombo sino a raggiungere la sosta (3 chiodi di cui uno nuovo). 20 Mt., V, 1 chiodo.

3° tiro:
alzarsi sopra la sosta e spostarsi leggermente a destra, superare una pancia e poi obliquare a sinistra proseguendo sino alla sosta (3 chiodi). 25 Mt., VI+ oppure
VI e A0/A1, V+, 6 chiodi.

4° tiro:
dalla sosta ci si alza leggermente sino ad agganciarsi ad una fessura obliqua che sale verso destra, al termine della quale (piccola nicchia) si traversa verso sinistra per qualche metro (molto esposto) e si rimonta un'altra fessura. In corrispondenza di uno strapiombo si salgono le più facili rocce alla sua sinistra sino alla sosta (spuntone+chiodo). 35 Mt., VI+ oppure
V+ e A0/A1, V+, IV+, 8-10 chiodi.

5° tiro:
salire obliquando a destra puntando all'evidente spaccatura della parete giallastra. Si supera il salto strapiombante con qualche passo atletico sino ad uscire su un terreno più adagiato. Ci si sposta a sinistra dove si attrezza la sosta (spuntone).
40 Mt., IV, V+, IV, 5 chiodi, 1 clessidra.

6° tiro:
dalla sosta traversare verso sinistra per circa 3 metri, poi si sale in verticale (chiodo) e poco oltre si inizia ad obliquare a destra fino ad una terrazza detritica dove si attrezza la sosta (spuntone+clessidra). 40 Mt., IV+, IV, 1 chiodo, 2 clessidre.

7° tiro:
salire le rocce semplici puntando all'evidente camino al termine del quale si attrezza una sosta (spuntone). 50 Mt., III, IV.

Salendo le facili roccette per circa 70 Mt. si raggiunge la vetta.
Discesa
Avviene percorrendo la via Normale. Dalla vetta scendere verso nord-est seguendo una traccia e i numerosi ometti (I e II) in direzione del canale. Nella parte finale mantenersi sulla destra lungo una rampa che termina su prati. Poco oltre s'incontra il sentiero 2b.

Commenti

La guida di Bernardi valuta la salita come VI (V+ e A0), mentre la recente monografia dedicata alle Odle della collana "Guida ai Monti d'Italia" indica difficoltà di VI con una lunghezza di A1 e A2 (la libera è indicata come VII-/VII).

Pubblicazioni

Questa relazione è stata inserita nella guida ARRAMPICARE Dolomiti nord-occidentali vol.1 edita da ViviDolomiti.
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L'imponente Spigolo Nord del Sassolungo

Giuliano alla prima sosta recupera Massimo

   

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Bertoldo assicura Roberto sul primo tiro

Roberto sullo strapiombino del secondo tiro

   

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Il secondo tiro e l'inizio del terzo

Roberto sui primi metri del terzo tiro

   
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Il Sass de Mezdì con il tracciato della via
Foto di Davide Martini

Il Sass de Mezdì con i tracciati delle vie:
Dibona, Malsiner/Moroder e della Rampa