Descrizione generale
Il Sass de Mezdì è una bella cima rocciosa che si eleva ardita dalla Val di Cìsles, nettamente isolata tra i profondi canaloni delle Odle a
ovest e del Mesdì a est. Alla base del versante sud si erge la piccola e ardita Torre Kasnapoff (che fu vinta nel 1920 da Anton Zelger e dalla Sig.ra Kasnapoff). L'itinerario di salita certamente più ripetuto
su questa struttura è quello aperto da Angelo Dibona.
La via da noi percorsa sale il pilastro sud della parete ed a
tracciarla furono Vincenz Malsiner e Ludwig Moroder il 17 agosto del 1957 con un notevole utilizzo di arrampicata artificiale.
Mauro Bernardi con Hermann Comploj realizzò la prima ascensione in libera il 17 giugno del 1984.
Attacco, descrizione della via
Raggiungere Santa Cristina in Val Gardena (BZ) e seguire le indicazioni per la ovovia Col Raiser. Dalla stazione d'arrivo imboccare la traccia per la ferrata Sas Rigàis (indicazioni), superati due crocevia il sentiero passa sotto la torretta Piera Longia. Scavalcare due recinti e percorrere il sentiero 2b che si sviluppa alla base delle Fermede e che prosegue in direzione est. Raggiunti i vasti ripiani del Pian Ciantier a quota 2300 Mt. si è sotto la parete sud del Sass De Mezdì e della Torre Kasnapoff. Salire per prati e ghiaie stando a destra della torre sino a raggiungere la forcella che li divide. Qui scendere per circa 10 metri verso ovest sino a raggiungere l'attacco (piccolo ometto in loco). La via attacca pochi metri a sinistra di un camino (camino Trenker) in corrispondenza di una fessurina.
1° tiro:
seguire la fessura verso sinistra sino ad uscire su di un piccolo ripiano. Qui spostarsi a sinistra e rimontare rocce più semplici riportandosi verso destra sino a raggiungere la sosta
(2 chiodi+1 clessidra). Dal ripiano è anche possibile salire verticalmente con difficoltà superiori.
25 Mt., IV+, 1 clessidra, 1 chiodo sulla variante.
2° tiro:
salire seguendo la fessura, vincere uno strapiombo sino a raggiungere la sosta (3 chiodi di cui uno nuovo). 20 Mt., V, 1 chiodo.
3° tiro:
alzarsi sopra la sosta e spostarsi leggermente a destra, superare una pancia e
poi obliquare a sinistra proseguendo sino alla sosta (3 chiodi). 25 Mt., VI+ oppure VI e A0/A1, V+, 6 chiodi.
4° tiro:
dalla sosta ci si alza leggermente sino ad agganciarsi ad una fessura obliqua che sale verso destra, al termine della quale (piccola nicchia) si traversa verso sinistra per qualche metro (molto esposto) e si rimonta un'altra fessura. In corrispondenza di uno strapiombo si salgono le più facili rocce alla sua sinistra sino alla sosta (spuntone+chiodo). 35 Mt., VI+ oppure V+ e A0/A1, V+, IV+, 8-10 chiodi.
5° tiro:
salire obliquando a destra puntando all'evidente spaccatura della parete giallastra.
Si supera il salto strapiombante con qualche passo atletico sino ad uscire su un terreno più adagiato.
Ci si sposta a sinistra dove si attrezza la sosta (spuntone).
40 Mt., IV, V+, IV, 5 chiodi, 1 clessidra.
6° tiro:
dalla sosta traversare verso sinistra per circa 3 metri, poi si
sale in verticale (chiodo) e poco oltre si inizia ad obliquare a destra
fino ad una terrazza detritica dove si attrezza la sosta (spuntone+clessidra). 40 Mt., IV+, IV, 1 chiodo, 2 clessidre.
7° tiro:
salire le rocce semplici puntando all'evidente camino al termine del quale si attrezza una sosta (spuntone). 50 Mt., III, IV.
Salendo le facili roccette per circa 70 Mt. si raggiunge la vetta.
Discesa
Avviene percorrendo la via Normale. Dalla vetta scendere verso nord-est seguendo una traccia e i numerosi ometti (I e II) in direzione del canale. Nella parte finale mantenersi sulla destra lungo una rampa che termina su prati. Poco oltre s'incontra il sentiero 2b. |