Descrizione generale
Sui Torrioni Magnaghi si concentrano un elevato numero di
itinerari d'arrampicata, alcuni dei quali tra i più belli ed
impegnativi della Grigna. La via Marinella fu aperta con grande
intuito collegando con intelligenza le zone più arrampicabili di una
parete molto compatta e verticale. E' rimasta attrezzata con vecchi
chiodi sui tiri, le soste sono buone. Fu aperta nel 1933 da Vittorio
Panzeri, Pierino Cattaneo e Ugo Tizzoni che, inspiegabilmente,
salirono la prima lunghezza su un muro verticale (15 Mt. VI+, VII
poi V, V+ improteggibile) con soli 4 chiodi di cui due
vicinissimi. Tuttora questo tiro conta pochissime ripetizioni. Oggi
si segue la variante aperta da Alessandro Gogna e Gianni Calcagno
del 1968.
La via Primo Maggio sale le facili placche sul versante est del
Terzo Magnaghi, mentre la Chiappa-Mozzanica e Ultima Pagnotta
superano la verticale parete sud-ovest con arrampicata esposta ed
atletica. Questi 3 itinerari sono stati riattrezzati con fittoni
resinati.Avvicinamento
Raggiungere i Piani Resinelli (1278 Mt.). Dal grande parcheggio
salire mediante la strada carrozzabile al sovrastante rifugio
Porta (15', 1426 Mt.) e da qui imboccare il sentiero n. 7 che
conduce in vetta alla Grigna (Cresta Cermenati). Abbandonato il
bosco seguire la traccia che sale a tornanti sui pratoni del
pendio meridionale sino ad incontrare una deviazione (palina in
loco). Prendere a destra seguendo il sentiero n. 3 e le
indicazioni per il "Canalone Porta", "Sigaro", "Magnaghi".
Continuare lungo il sentiero che taglia in mezza costa la
montagna sino ad arrivare al Canalone Porta (altra palina con
indicazioni). Qui si segue la traccia (sentiero n. 2) che sale
zigzagando lungo il canalone. Superato il Sigaro, proseguire su
placche appoggiate e poi su ghiaione. Seguire il canale verso
destra, in direzione della Forcella G.L.A.S.G. (Gruppo Alpinisti
Lombardi Senza Guide). Dopo aver superato una strozzatura con
facili passi d'arrampicata si percorre una rampa inclinata verso
destra fino al piccolo terrazzino di sosta (chiodo+fittone
resinato). Presente anche un grosso masso. Sulla rampa si trova prima l'attacco della
via Chiappa/Mozzanica (attenzione: le Chiappa/Mozzanica sono due. Una sul Magnaghi
Centrale ed una su quello Settentrionale) e
poi di Nastassia Kinsky.
Descrizione della via Marinella - parete nord-ovest
1° tiro:
si obliqua a destra per prendere un diedrino obliquo verso
sinistra. Dopo pochi metri si supera lo strapiombino che lo
chiude. Poco oltre si sosta
(3 chiodi). 25 Mt., V+, 4 chiodi.
2° tiro:
si risale il diedro/fessura fino a quando diventa strapiombante.
Qui si traversa a sinistra in leggera discesa fino alla sosta in
comune con Nastassia Kinsky (2 fittoni+catena calata). 30 Mt., VI+ oppure
VI e A1, 6 chiodi (di cui 2 vicini e collegati con cordino).
3° tiro:
si traversa 2 metri a sinistra, poi si sale dritti fino ad uno
strapiombino, si traversa a destra e si risale la placca molto
verticale oltre la quale si trova la sosta
(2 chiodi+1 spit+catena). 30 Mt., VI+, V+, 9 chiodi.
4° tiro:
per il diedro appena a sinistra della sosta superando sulla
destra lo strapiombo che lo chiude. Si continua per placca
verticale ben lavorata stando poco a sinistra rispetto allo
strapiombo e sostando appena prima della sommità del pilastro
(clessidra+1 spit+catena).
30 Mt., VI, V, 4 chiodi.
Descrizione "Traversino" e discesa alla Forcella
G.L.A.S.G.
Dal grosso masso sulla vetta del Torrione Magnaghi Meridionale
si scende facilmente alla Forcella Dorn, che separa i due Torrioni
(possibile abbandonare la
traversata: 5 doppie da 25 metri
sul versante est, via Normale del Torrione Magnaghi
Meridionale).
Alla forcella (sosta su fittone resinato+golfaro) si va in spaccata sulle rocce
a destra, si sale per un paio di metri in verticale (roccia unta),
e poi si obliqua a destra fino alla cima del Torrione dove si
sosta (2 fittoni resinati).
40 Mt., IV+, III, 1 chiodo cementato, 1 fittone resinato, 1
sosta intermedia (2 fittoni resinati).
Dalla vetta del Torrione Centrale proseguire verso nord scendendo
lungo la cresta , poi si piega a sinistra scendendo un canalino
per circa dieci di metri, giungendo così su una cengia. 25 Mt., II,
2 fittoni di sosta intermedia.
Percorrere la cengia seguendo il cavo metallico; si giunge senza problemi alla Forcella G.L.A.S.G, che separa i Torrioni
Centrale e Settentrionale. Qui si trovano gli attacchi delle vie Lecco e Bartesaghi. (Dalla Forcella è possibile abbandonare la traversata scendendo
verso est lungo il canale che porta nei pressi del sentiero
della Cresta Sinigaglia).
Descrizione della via Primo maggio - parete est
Dalla Forcella G.L.A.S.G. seguire la traccia a destra (viso a monte), superare un vecchio
ancoraggio per la calata e, anziché scendere lungo il canale, salire
con dei piccoli passi d'arrampicata sino ad una forcella.
Superarla e mediante qualche passo d'arrampicata un po' delicato
scendere in direzione della parete nord/est del Torrione Magnaghi
Settentrionale. Quasi a metà parete non si faticherà ad
identificare un grosso pilastro appoggiato alla parete dove corre
la via degli Istruttori (numerosi fittoni visibili dall'attacco).
Poco più a destra, su una placca appoggiata, inizia la via "Primo
maggio"
1° tiro:
primi metri su placca appoggiata, poi piccolo strapiombino. Si
prosegue dritti su rocce più verticali ma ben appigliate (sosta 2
fittoni resinati+catena). 30 Mt., IV, III, 3 fittoni resinati.
2° tiro:
ci si alza per facili rocce, si supera ancora un passo
strapiombante, poi si obliqua leggermente a sinistra fino alla
sosta (2 fittoni reisinati+catena). 30 Mt., IV+, III, 5/6 fittoni resinati.
Dal termine della via si raggiunge facilmente la croce in vetta al
Torrione.
Descrizione della via Chiappa/Mozzanica - parete ovest/sud-ovest
Poco sotto la croce, sul versante sud-ovest si
identifica una sosta (2 fittoni+catena).
Con una calata di 45 Mt. ci si porta alla base della parete. Poco
più a sinistra si trova l'attacco della via, scritta rosa
sbiadita.
1° tiro:
salire in leggero obliquo verso destra su rocce molto verticali
e leggermente strapiombanti. A metà parete si traversa a destra 2
metri, poi si prosegue fino alla sosta sotto la croce per rocce
via via più semplici. 45 Mt., IV, V+, III, 7 fittoni.
Descrizione della via Ultima Pagnotta - parete ovest/sud-ovest
Si scende nuovamente alla base della parete in corda doppia.
L'Ultima pagnotta corre a destra della via precedente. All'attacco
scritta rosa sbiadita.
1° tiro:
dall'attacco si obliqua leggermente a destra per poi proseguire
su rocce verticali con un paio di passi in strapiombo. 45 Mt., V°, 7 fittoni.
Discesa
Dalla croce di vetta seguire verso nord le tracce di sentiero raggiungendo
la Bocchetta dei Venti (da qui è possibile in breve salire in
vetta alla Grignetta). Si scende ad est inizialmente nel
canale
(breve tratto attrezzato con cavo metallico e gradini) per
poi portarsi sui pascoli della Cresta Sinigaglia (sentiero n.1) dove il sentiero
scende a tornanti. Raggiungere la piazzola per l’atterraggio degli
elicotteri e passare nella Bocchetta
dei Prati giungendo nuovamente nel Canalone Porta.
Percorrere a ritroso il sentiero fatto all’andata
fino ai Piani Resinelli.
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