Grignetta - Concatenamento:
Torrione Magnaghi Meridionale - Spigolo Dorn
Torrione Magnaghi Centrale - Traversino
Torrione Magnaghi Settentrionale - Via Lecco

 
Zona montuosa Gruppo delle Grigne - Settore Magnaghi Località di partenza Piani Resinelli (LC)
Quota partenza 1278 Mt. Quota di arrivo 2078 Mt. circa
Dislivello totale +600 Mt. circa per l'attacco
+270 -70 Mt. le vie (circa 400 lo sviluppo)
Sentieri utilizzati n. 7, 3
Ore di salita 1 h. 10' per l'attacco
4 h. 30' le vie
Ore di discesa 1 h. 40'

Esposizione

Sud-est (Spigolo Dorn), sud (via Lecco) Giudizio sull'ascensione Molto bella
Data di uscita 19/10/2003 Difficoltà V, IV+
Sass Balòss presenti
Omar, Gölem, Luca, Bertoldo.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Il tempo è stato un po' incerto specialmente nelle prime ore del mattino, poi è notevolmente migliorato. I sentieri che si percorrono sono in ottimo stato e ben segnalati (in alcuni tratti attrezzati con catene o cavi d'acciaio). La roccia è ottima ma le infinite ripetizioni hanno reso parecchi passaggi un po' unti.

Eventuali pericoli
Soliti d'arrampicata in ambiente.
Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Rifugio Porta ed eventualmente i bar presenti ai Piani Resinelli.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Solito da arrampicata. Sufficiente una corda da 50 Mt. Portare cordini per clessidre ed eventualmente serie di dadi e friends.
Caratteristiche dell'arrampicata
Descrizione generale
Sui Torrioni Magnaghi si concentrano un elevato numero di itinerari d'arrampicata, alcuni dei quali tra i più belli ed impegnativi della Grigna. Il concatenamento qui proposto regala una bella arrampicata attraverso due vie classiche raccordate da un'estetica traversata in cresta. La difficoltà massima è valutabile sul IV+ ma da non sottovalutare, visto la notevole esposizione e certi passaggi su roccia unta. Ben protette comunque le vie, recentemente risistemate: in genere sono presenti dei fittoni nuovi di zecca ogni 7-8 metri lungo il tracciato, ma è opportuno integrarli con friend, dadi e le clessidre che abbondano lungo il percorso.
Avvicinamento
Raggiungere i Piani Resinelli (1278 Mt.). Dal grande parcheggio salire mediante la strada carrozzabile al sovrastante rifugio Porta (15', 1426 Mt.) e da qui imboccare il sentiero n. 7 che conduce in vetta alla Grigna (Cresta Cermenati). Abbandonato il bosco seguire la traccia che sale a tornanti sui pratoni del pendio meridionale sino ad incontrare una deviazione (palina in loco). Prendere a destra seguendo il sentiero n. 3 e le indicazioni per il "Canalone Porta", "Sigaro", "Magnaghi".
Continuare lungo il sentiero che taglia in mezza costa la montagna sino ad arrivare al Canalone Porta (altra palina con indicazioni).
Superato qualche tratto su facili roccette ci si trova alla Bocchetta dei Prati dove ci si affaccia sul versante est della Grignetta. Qui si trova anche una piattaforma di atterraggio per elicotteri.
Risalire a sinistra lungo le tracce di sentiero, costeggiando la parete est dei Torrioni dei Magnaghi, fino a raggiungere un piccolo casottino adibito a deposito barelle, da qui per traccia un po’ precaria si risalgono le rocce fino a raggiungere l’evidente intaglio che separa il Torrione dei Magnaghi Meridionale da una sua cima minore e più meridionale.
Giunti all’intaglio si scende sul versante opposto, nello stretto e ripido canale per una ventina di metri, fino a trovare due fittoni di sosta.
Qui, pochi metri più in alto della base del Sigaro (singolare torre rocciosa a sud-est del Torrione dei Magnaghi Meridionale sormontato da una vistosissima croce rossa) si trova l’attacco della via Spigolo Dorn, la prima tappa della traversata.
Descrizione dello Spigolo Dorn

Bella e classica arrampicata lungo lo spigolo sud del Torrione dei Magnaghi Meridionale, e poi nel diedro della via “Canalino Albertini” che conduce in cresta. Sono 130 metri di via +70 metri di facile cresta finale che conduce in vetta.

1° tiro:
si attacca la parete seguendo una rampa che sale lievemente a sinistra, si raggiunge una spaccatura, la si percorre giungendo su un terrazzino a sinistra dove si sosta. 15 Mt., III.

2° tiro:
salire diagonalmente a destra l'evidente spaccatura fino al suo termine, poi con un traverso molto esposto su placca si raggiunge un pianerottolo dove si trova la seconda sosta. 30 Mt., IV-, III.

3° tiro:
ignorare la variante che si stacca a destra andando a piegare dietro lo spigolo (variante Sprangher, sale dal meno ripido versante est). Attaccare invece il piccolo strapiombino sopra la sosta (IV) e salire in verticale per una ventina di metri, poi seguire le rocce facili verso sinistra giungendo alla terza sosta. 30 Mt., IV, III.

4° tiro:
salire montando su una cengetta, piegare a sinistra raggiungendo lo spigolo che delimita il diedro del Canalino Albertini. Entrare nel diedro e risalirlo (IV+) con movimenti delicati (abbastanza appigliata la placca a sinistra) piegando poi a sinistra per raggiungere la sosta posta su un piccolo ballatoio (la sosta è doppia, ed è possibile triplicarla con delle grosse clessidre poco sopra). 35 Mt., III+, IV+.

5° tiro:
rimontare le facili rocce e poi piegare a destra, per placca semplice, giungendo sulla cresta sud. Seguirla, necessario abbassarsi ad un intaglio, fino alla sosta successiva. 45 Mt., III+.

6° tiro:
sempre lungo la cresta sino alla vetta dove, in corrispondenza di un grosso masso, ci sono varie possibilità di sosta. 45 Mt., II.
Descrizione del "Traversino"
Dal grosso masso sulla vetta del Torrione dei Magnaghi Meridionale si tratta ora di passare al Torrione successivo: il Centrale, molto più massiccio del Meridionale e ad esso quasi addossato.
Il passaggio è consentito dal cosiddetto “Traversino”, un monotiro di una decina di metri, più quei pochi rimanenti per giungere (passeggiando) sulla cima vera e propria.
Dal masso si scende con pochi passi alla Forcella Dorn, che separa i due torrioni. Qui volendo è possibile abbandonare la traversata con delle doppie (sono fattibili 5 doppie da 25 metri) sul versante est (via Normale del Torrione Magnaghi Meridionale)
Alla forcella (sosta) si va in spaccata sulle rocce del Magnaghi Centrale, si sale per un paio di metri in verticale (roccia untissima, IV+ vecchio chiodo), Si prende un bel maniglione sulla destra (poco visibile) e si sale (altro chiodo) piegando a destra su roccia più appigliata. Ancora qualche metro e poi senza alcuna difficoltà si raggiunge la vetta in pochi metri, la sosta è ben visibile su un masso in cima, in vista della parete sud del Torrione dei Magnaghi Settentrionale, il prossimo da salire.
Discesa alla Forcella GLASG
Dalla vetta del Torrione Centrale proseguire verso Nord scendendo lungo la cresta (si può procedere slegati scendendo in arrampicata, ma sono comunque presenti dei chiodi per assicurarsi), dopo poco si discende a sinistra un canalino lungo almeno una decina di metri, che porta su una cengia.
Si precorre la cengia verso nord (ci si può aiutare con la corda fissa metallica) giungendo senza problemi con un ultimo gradone giù alla Forcella Glasg, che separa i Torrioni Centrale e Settentrionale.
(Dalla Forcella è possibile abbandonare la traversata scendendo verso Est lungo le roccette che portano nei pressi del sentiero della Cresta Sinigaglia).
Qui c’è l’attacco della Via Lecco (scritta alla base) che sale al Torrione Settentrionale, dove finirà la traversata.
Descrizione della via Lecco
Classicissima via che con soli 4 tiri affronta la massiccia parete sud del Torrione Settentrionale e conduce sulla sua cima.
Arrampicata esposta e piacevole, non banali i primi due tiri. La via si sviluppa per 120 metri.

1° tiro:
si attacca la placca ben appigliata, andando progressivamente verso sinistra fin sotto a delle rocce sporgenti. Si traversa qualche metro a sinistra salendo poi in verticale e raggiungendo la prima sosta, abbastanza scomoda (specie se da condividere con altre cordate).
40 Mt., IV, 3 fittoni, 1 clessidra.

2° tiro:
doppiare lo spigolo a sinistra della sosta, salire poi in verticale il favoloso muro sovrastante, espostissimo (vedi foto) e con appigli piccoli, fino a raggiungere un terrazzino dove si sosta. 25 Mt., IV+, 2 fittoni.

3° tiro:
salire il piccolo muretto sopra la sosta e proseguire lungo l'elementare cresta sud fino ad un grosso roccione dove si trova la sosta in vista della vicinissima croce di vetta. 30 Mt., III, 2 fittoni.

4° tiro:
proseguire lungo la cresta passando a destra di un grosso spuntone. Abbassarsi ad un selletta e risalire un breve diedrino raggiungendo la croce accanto alla quale si sosta. 35 Mt., II.
Discesa

Dalla croce di vetta seguire verso nord le tracce di sentiero raggiungendo la Bocchetta dei Venti (da qui è possibile in breve salire in vetta alla Grignetta). Si scende ad est inizialmente nel canale (breve tratto attrezzato con cavo metallico e gradini) per poi portarsi sui pascoli della Cresta Sinigaglia dove il sentiero scende a tornanti. Raggiungere la piazzola per l’atterraggio degli elicotteri da cui si era transitati all’andata e ripassare nella Bocchetta dei Prati. Percorrere a ritroso il sentiero fatto all’andata fino ai Piani Resinelli.

Commenti vari
Per Omar, Luca, Bertoldo è stata la prima via "seria" dopo il corso di roccia effettuato nel settembre 2003.
Luca e Omar, sul Primo Torrione, hanno salito il Canalino Albertini.
Altre ripetizioni
Il 3 giugno 2017 Luca ha ripetuto da solo senza autosicura lo Spigolo Dorn dopo aver percorso la Cresta Segantini e successivamente la Normale al Torrione Magnaghi Settentrionale.
   

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Sulla prima lunghezza

Omar e Bertoldo al grosso sasso in vetta al primo Magnaghi

 

 

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Prima lunghezza della via Lecco

Guglielmo sul secondo tiro della via Lecco

 

 
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Matteo in uscita dal ripido muretto del secondo tiro Luca assicura Omar con "nodo della morte"
   

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I 4 Sassi in vetta al Torrione Magnaghi Settentrionale

Il settore dei Magnaghi con i tracciati delle vie:
Graziella, Clara, Canalino Albertini,
Spigolo Dorn e Spigolo Antidorn