Zona montuosa |
Prealpi
Trentine - Valle del Sarca |
Località di partenza |
Dro (TN) |
Quota partenza |
200 Mt. circa |
Quota di arrivo |
600 Mt. |
Dislivello totale |
+400 Mt. (570 lo
sviluppo) |
Sentieri utilizzati |
Non numerati |
Ore di salita |
15' per l'attacco
3 h. 20' la via |
Ore di discesa |
30' |
Esposizione |
Est |
Giudizio sull'ascensione |
Bella |
Data di uscita |
15/02/2004 |
Difficoltà |
5b (4 passi di 5c) |
Sass Balòss
presenti |
Gölem, Bertoldo. |
Condizioni
climatiche, dei sentieri e della roccia |
Bella
giornata, fresco all'ombra e tiepido al sole. Il sentiero per l’avvicinamento
è brevissimo (15') e ben tracciato.
Roccia ottima ma a tratti molto unta per le numerose ripetizioni
(specialmente il camino finale). |
Eventuali pericoli |
Pericolo
concreto di caduta sassi dalla cengia sopra la parete, usare sempre
il caschetto! Finita la via non abbandonare il sentiero, facendo
ben attenzione a non smuovere le numerose pietre del ghiaione. |
Presenza di acqua |
C'è
una pompetta d'acqua al posteggio,
è necessario però sollevare il tombino (non si sa se sia potabile). |
Punti di appoggio |
Nessuno. |
Materiale necessario oltre al tradizionale |
Normale
materiale per arrampicata su roccia, basta una corda singola da
50 metri, e almeno 7 rinvii.
Utile però una corda più lunga (70 metri) per accorpare
i tiri più corti. |
Caratteristiche dell'arrampicata |
Descrizione Generale
Le Placche Zebrate sono una grande placconata
di roccia calcarea bianca che si trova a Dro, paese a pochi
chilometri da Arco di Trento. Propongono una vasta gamma di vie facili e difficili
con arrampicata prevalentemente
su placche lisce o un po' più lavorate.
Vale la pena di fare una visita, per il piacevole ambiente di bassa
quota (esposizione ad Est, clima mitigato dal lago, si arrampica
tutto l'anno) e per il bel bosco di pini alla base delle placche.
La via Rita è stata aperta da A. Andreotti e M. Rossi nel 1971 ed è
la seconda via tracciata sulla parete dopo "46° Parallelo".
E' una delle più lunghe della Placche Zebrate, facile
e varia come tipologia: placca, diedro, camino, quasi una salita
di tipo alpinistico, se non fosse per la chiodatura generosa.
E' ben protetta con fittoni resinati (anche se spesso non
troppo frequenti e visibili), non occorrono dadi o friends, solo
9/10 rinvii e cordoni per le soste, che sono tutte comode, e ricavabili
sempre da 2 o addirittura 3 o 4 fittoni.
Attacco, Descrizione della via
Oltrepassare
l'abitato di Dro sulla strada che
da Riva del Garda va a Trento. Oltre la centrale di Fies
(visibile sulla destra) e poco dopo
il bar "Parete Zebrata" (posti auto e cartello riportante la maggior parte delle vie
delle "Placche Zebrate"), sul lato sinistro della
strada si trova un ampio posteggio.
La larga placca di roccia è già visibile dalla strada.
Sopra la placconata si può notare una larga cengia che scende
perdendo quota da destra a sinistra; sarà la via di discesa. La
via attacca nella parte destra della parete, un po' a destra
rispetto a
dove sbuca il sentiero che proviene dal parcheggio; giunti al
ghiaione alla base della parete lo si segue verso destra per qualche
decina di metri, fino ad un alberello isolato vicino alla placca.
Appena a destra dell'alberello la morena ghiaiosa precipita in
un profondo avvallamento addossato alla parete dove sono presenti
altre vie. L'attacco
(scritta rossa, ma pressoché illeggibile) è in corrispondenza dell'alberello,
un po' più a sinistra di due lapidi commemorative e della
via
Teresa.
E' visibile già dal basso a circa 10 metri d'altezza
un grosso asterisco rosso accanto al quale passa la via. Altri bolli
rossi sono disseminati sul resto dell'itinerario. Si tratta
di 16 tiri, che vanno dal 3c al 5c, ma possono essere ridotti
ad almeno 12 utilizzando una corda da 70 Mt. ed accorpando i più corti.
1° tiro:
salire un metro e successivamente piegare a destra in direzione
dell'asterisco rosso. Roccia molto unta (3c). 45 Mt.
2° tiro:
dalla sosta salire in verticale per piccoli gradini e poi superare
con decisione la unta e verticale paretina. All'uscita piegare
a destra fino a raggiungere la sosta (4a). 30 Mt.
3° tiro:
proseguire verticalmente per diedro e poi piegare a destra (4a).
35 Mt.
4° tiro:
spostarsi leggermente a destra e affrontare la parete verticale.
Al termine della stessa piegare a sinistra fino alla sosta. Durante
questo tiro potreste avere dei ripensamenti sul proseguimento
della salita per via dell'unto (4b). 45 Mt.
5° tiro:
salire verso sinistra per roccette, piegare a destra su placca
fino a raggiungere una piccola terrazza dove è situata
la sosta (3c). 45 Mt.
6° tiro:
salire verticalmente per facili roccette fino alla sosta (3c).
20 Mt.
7° tiro:
dalla sosta salire per qualche metro e poi piegare a destra (roccia
unta). Attraversare a destra per 2 metri su di un comodo terrazzino
fino ad arrivare ad una placca. Salirla fino al suo termine. Poco
a sinistra vi è la sosta (4a). 45 Mt.
8° tiro:
salire pochi metri spostandosi a sinistra in corrispondenza di
una placconata. Salire la placca che da semplice (3c) cresce di
difficoltà (4a) fino a giungere in sosta. 35 Mt.
9° tiro:
proseguire ancora per placca (4a). Oltrepassare un leggero strapiombo
(5c) e poi piegare su comodo terrazzo a destra fino alla sosta
posta all'inizio del camino. 35 Mt.
10° tiro:
entrare nello stretto camino e risalirlo fino al suo termine (5c)
cercando di non pungervi con le rose e a non scivolare sull'unto.
Lungo tutto il tiro avrete l'impressione di arrampicare sul sapone.
45 Mt.
11° tiro:
altro tiro impegnativo. Proseguire per rocce semplici (4a) fino
ad una placca (5c). La via piega leggermente a destra in prossimità
di un terrazzino dove è situata la sosta. 35 Mt.
12° tiro:
entrare nel camino che piega a destra fino ad incontrare la sosta
(4c). 30 Mt.
13° tiro:
proseguire per il diedro/camino che un tempo aveva buoni appoggi
per i piedi ma che ora sono unti, fino ad arrivare alla sosta
(5a).
35 Mt.
14° tiro:
salire pochi metri e poi traversare a sinistra su terrazzo fino
alla comoda sosta (4a). 25 Mt.
15° tiro:
salire la placca (4a) e al termine della stessa piegare a sinistra
e traversare per comodo terrazzo fino alla sosta (3a). 35
Mt.
16° tiro:
salire verticalmente la placca piegando leggermente a sinistra
fino alla sosta da attrezzare su di un albero (4a). 30 Mt.
Discesa
Scendere a sinistra lungo
la cengia fino
ad un'area cintata (sorgente), poi giù a tornanti sul ghiaione fino alla
base della parete ed in breve al parcheggio. |
Note |
Gölem
e Bertoldo si sono recati nuovamente ad Arco, alle Placche Zebrate,
per affinare le manovre di cordata su una via lunga, in vista di
salite estive più impegnative. E' stata pure l'occasione
per fare la conoscenza di alcuni utenti del newsgroup ISM (presenti
pure loro ad Arco) mai visti prima di persona. |
Altre
ripetizioni |
La
via è stata ripetuta da Luca e Bertoldo l'08/03/2005 |
|
|
|
|
Bertoldo risale nei primi tiri |
Gölem
su un tiro nel camino |
|
|
|
|
Giungendo ad una delle soste nel camino |
Alla fine della via |
|
|
|
|
|
Il contenuto di questo sito (testo, elementi grafici, immagini, ecc.) così come il modo in cui i contenuti sono presentati e formati è di esclusiva proprietà del gruppo SassBalòss ed è protetto dalle leggi italiane ed internazionali in particolare da quelle in materie di copyright. E' consentita la consultazione. Sarà concessa la duplicazione, anche parziale, solo dopo esplicita richiesta; in tal caso dovrà essere espressamente indicata, sulle copie realizzate, la provenienza della fonte ossia il sito internet www.sassbaloss.com. Ogni utilizzazione diversa da quelle sopra previste quindi (indicativamente: la distribuzione a terzi e/o la pubblicazione a scopo di lucro, la modificazione, l'elaborazione in qualunque forma e modo) deve considerarsi abusiva e sarà perseguita a norma delle vigenti leggi. |
|