Monte Pellegrino/Parete Ovest di Valdesi - Concatenamento:
Variante Diedro Bianco + Variante Mancanza

 
Zona montuosa Appennino Siculo - Monti della Conca d'Oro Località di partenza Mondello (PA)
Quota partenza 15 Mt. Quota di arrivo 95 Mt.
Dislivello totale +5 Mt. dal parcheggio all'attacco
+75 Mt. la via (80 lo sviluppo)
Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita 2' dal parcheggio all'attacco
2 h. la via
Ore di discesa 15'
Esposizione Ovest Giudizio sull'ascensione Ottima
Data di uscita 05/01/2012 e 02/01/2015 Difficoltà V+, VI (tratto di VI+ evitabile)
Sass Balòss presenti
Luca.
Amici presenti
Claudia, Luigi C.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata nuvolosa con vento abbastanza forte. La roccia in via è ottima. 

Eventuali pericoli

Soliti da arrampicata in ambiente.

Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Nessuno.
Materiale necessario oltre al tradizionale

Normale materiale per arrampicata su roccia. Sufficienti solo coppie. Eventualmente cordini in caso quelli presenti nelle clessidre siano logori.

Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Il Monte Pellegrino si innalza solitario nella piana in cui sorge la città di Palermo ed arriva a toccare i 600 metri di quota. Il versante Ovest è rivolto verso la città mentre quelli Nord ed Est sono rivolti verso il mare e sovrastano il paese di Mondello e le borgate dell'Addaura, di Vergine Maria e dell'Arenella. A Sud non troviamo una parete compatta ma delle fasce rocciose ed un bosco attraverso cui salgono i tornanti della strada che conduce sulla sommità del monte.
Le pareti di Valdesi costituiscono l'estremità settentrionale di Monte Pellegrino. Si presentano come una lunga fascia rocciosa alta 70 Mt. circa che separa l'abitato di Mondello da quello dell'Addaura.
Entrambi gli itinerari si svolgono sulla Parete Ovest dove è presente la falesia principale di Palermo. Sono nati in realtà come due varianti alle adiacenti vie Cattivo Presagio e Colella (e come tali le abbiamo percorse anche noi) ma riteniamo che, il concatenamento proposto, dia loro il giusto risalto offrendo una bellissima arrampicata molto verticale e dalle difficoltà sostenute.
La variante del Diedro bianco è stata aperta da Roby Manfrè Scuderi con Giuseppe Maurici l'8 settembre 1984 ed ormai è completamente attrezzata con fittoni resinati; la variante Mancanza è stata aperta da Luigi Cutietta con Francesco Vitaliti nel maggio 2012 e le protezioni presenti sono solo clessidre con cordone.
Attualmente il Diedro Bianco è utilizzato anche come monotiro con un attacco diretto proprio sotto al diedro.
Attacco, descrizione della via

Da Palermo dirigersi verso il paese di Mondello seguendo la via alberata del viale Diana che poi diventa viale Margherita di Savoia. Prima di raggiungere l'abitato, arrivati allo svincolo con semaforo che incrocia viale dell'Olimpo, prendere la strada a destra che va verso l'Addaura (via Monte Ercta, indicazione per il Santuario di Santa Rosalia). Da qui è ben visibile a destra lo Spigolo Valdesi (con alla base la struttura in cemento denominata bunker); a sinistra dello spigolo la parete prosegue e poi piega a sinistra verso il mare, formando la Parete Ovest. Parcheggiare al bordo della strada verso il limite sinistro della parete. E' facilmente identificabile il pilastro che forma l'evidente diedro dove corre la variante del Diedro bianco.
Si attacca sotto la sua verticale.

1° tiro "Variante Diedro bianco":
per placca sotto la verticale del diedro fino a raggiungerlo. Salire ora il bellissimo diedro sino al suo termine dove si sosta (2 fix+catena +anello di calata). 35 Mt., VI+, VI, VI-, 11 fittoni, 1 sosta intermedia (2 fix+catena+anello di calata).
Possibile evitare il primo tratto più impegnativo aggirando la placca verso destra e percorrendo il primo tiro di Cattivo Presagio (vedi note a fine relazione). In questo caso conviene sostare appena a destra del diedro.

2° tiro "Variante Mancanza":
spostarsi 2 metri a destra e ritornare a sinistra verso lo strapiombino sulla verticale della sosta. Superarlo (ottime prese) ed obliquare ancora verso sinistra risalendo un pilastrino a destra di un canalino giallo. Si continua in verticale e poi per fessurine che tendono leggermente a destra. Passaggio finale un po' delicato poi ancora 2 o 3 metri semplici permettono di raggiungere la sommità della struttura dove si sosta (da attrezzare su clessidra o pianta). 45 Mt., IV, V+, IV+, V+, 14 clessidre con cordone.
Discesa
E' possibile traversare lungamente verso destra (viso a monte) tutta la cengia erbosa fino al suo termine dove si imbocca un canalone che in breve riporta alla base della parete. Tuttavia è più veloce scendere in corda doppia. Raggiungere il primo ancoraggio di calata (clessidra con cavo d'acciaio e maglia rapida) posto pochi metri a destra del termine della via:
1a. calata: 40 Mt. andando leggermente a sinistra sino alla S1;
2a. calata: 35 Mt. fino a terra.

Note

L'attacco di Cattivo presagio è appena a destra della verticale del diedro (scritta rossa sbiadita "cattivo presagio"). Salire poco a sinistra della scritta seguendo una fessura che obliqua verso destra. Poi alzarsi fino una cornice inclinata e seguirla brevemente verso sinistra sino alla sosta (2 fix+catena+anello di calata) appena a destra del diedro. 15 Mt., V, 1 chiodo, 1 clessidra con cordone.

Commenti vari

Nel periodo estivo attenzione alle zecche.

Altre ripetizioni
Luca e Saverio l'1 maggio 2018.
   

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La bellissima variante del Diedro bianco

   

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Luigi sullo strapiombino iniziale della var. Mancanza

Saverio sulla placchetta finale della var. Mancanza

   
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La Parete Ovest di Valdesi con i tracciati delle vie: delle Uova, Colella, Diedro bianco+Mancanza, Cattivo Presagio e Facondia