Torri del Vajolet/Torre Stabeler - Via Emmerich

 
Zona montuosa Dolomiti - Gruppo del Catinaccio Località di partenza Rifugio Gardeccia - Pera di Fassa (TN)
Quota partenza 1949 Mt. Quota di arrivo 2805 Mt.
Dislivello totale +751 Mt. per l'attacco (da Gardeccia)
+106 Mt. la via (115 lo sviluppo)
Sentieri utilizzati n. 546, 541, 542
Ore di salita 2 h. 15' per l’attacco
2 h. 30' la via
Ore di discesa 40' le doppie
1 h. 30' il sentiero
Esposizione Sud-ovest Giudizio sull'ascensione Molto bella
Data di uscita 11/07/2010 Difficoltà VI/V+, A0
Sass Balòss presenti
Luca, Bertoldo.
Amici presenti
Claudia.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata inizialmente soleggiata ma una volta rientrati al rifugio Gardeccia si è scatenato un fortissimo temporale. Alcune nubi sono state presenti anche durante la salita. I sentieri che si percorrono sono evidenti e ben segnalati. Tra i rifugi Vajolet e Re Alberto sono presenti alcuni brevi tratti attrezzati con cavi metallici. La terza lunghezza richiede particolare attenzione per la delicatezza della roccia.

Eventuali pericoli
In caso di brutto tempo è altissimo il rischio di caduta fulmini.
Presenza di acqua
Ai vari rifugi che s'incontrano.
Punti di appoggio
Rifugio Gardeccia (raggiungibile con un servizio di minibus da Pera di Fassa), rifugi Preuss e Vajolet (dopo circa 1 ora di cammino), infine il rifugio Re Alberto nei pressi dell’attacco.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Solito da arrampicata. Utili cordini e friend per integrare. Un martello e qualche chiodo possono far comodo per via della lunghezza chiave che presenta una chiodatura vetusta e non sempre affidabile.
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Arditissima via che sale lo spigolo Sud-Ovest della Torre Stabeler. La via è stata salita da O. Eisenstecken, E. Pircher ed H. Egger il 23 agosto del 1943.
Tutte le soste sono attrezzate con fittoni resinati, catena ed anello di calata, ma la chiodatura in via (specialmente sul tiro chiave) è decisamente precaria.
Attacco, descrizione della via
I sentieri per l'avvicinamento partono dalla piccola contrada Gardeccia situata sopra Pera di Fassa. Purtroppo non è possibile raggiungere la frazione mediante macchina in quanto vige un divieto di circolazione durante tutto l'anno. E' possibile usufruire del servizio navetta
(€ 7 A/R) per evitare una lunga camminata su strada asfaltata.
La navetta parte a Pera di Fassa in corrispondenza di un parcheggio che si incontra sulla destra salendo verso Canazei. C'è una seggiovia e un grosso cartello "Bus per Gardeccia". Le corse sono abbastanza frequenti.
La navetta vi lascerà in corrispondenza del rifugio Gardeccia. Da qui camminare lungo la strada sterrata (sentiero n. 546) che sale al rifugio Vajolet costeggiando l'imponente parete Est del Catinaccio. Arrivati al rifugio imboccare il sentiero n. 542 che sale verso il rifugio Re Alberto (qualche breve tratto attrezzato). Ci si porta poi alla base delle torri risalendo le facili roccette iniziali.
L'attacco è situato sulla destra del canale che divide la torre Delago dalla Stabeler, in corrispondenza di una nicchia con una lapide (sosta su clessidra da attrezzare).

1° tiro:
superare lo strapiombo sopra la sosta, poi continuare per rocce più semplici in leggero obliquo a destra fino alla sosta (fittoni resinati con catena ed anello di calata). 25 Mt., IV, III, 1 chiodo, 1 sosta intermedia (fittoni).

2° tiro:
obliquare verso destra in direzione di un diedrino nero che si segue per alcuni metri. Traversare in placca verso sinistra aggirando uno strapiombo giallo e salire sino alla comoda sosta (fittoni resinati con catena ed anello di calata + vecchia sosta su 3 chiodi) alla base della parete gialla strapiombante. 25 Mt., IV+, IV.

3° tiro:
salire il diedro sopra la sosta sin sotto allo strapiombo; traversare per circa 2 Mt. a destra e superarlo. Per rocce via via più semplici si raggiunge la sosta (fittoni resinati con catena ed anello di calata). 30 Mt., V+, VI oppure A0, 12 chiodi (alcuni dei quali precari).

4° tiro:
salire la placca (sprotetta e improteggibile) puntando all'evidente camino al termine del quale si obliqua a sinistra raggiungendo la sosta (2 fix con catena). 35 Mt., IV, V+, IV+, IV, 8 chiodi, 1 sosta intermedia (2 fix con catena).

Discesa
La discesa avviene mediante delle calate in corda doppia:
1a. calata: 20 Mt. nel camino dell'ultimo tiro sino alla sosta su fix alla sua base. Usare una sola corda perché il nodo tende ad incastrarsi facilmente.
2a. calata: 50 Mt., in verticale sulla linea di salita sino alla prima sosta. E' possibile dividere la calata in 3 sfruttando le soste di salita.
3a. calata: 20 Mt., sino alla base della parete.
Da qui si torna al rifugio Gardeccia percorrendo a ritroso i sentieri d'avvicinamento.

Note
In base ad altre relazioni, sul secondo tiro non bisognerebbe traversare bassi verso sinistra per poi risalire alla sosta, bensì seguire il diedrino fino alla cengia e qui traversare circa 8 metri a sinistra fino alla sosta.
Pubblicazioni

Questa relazione è stata inserita nella guida ARRAMPICARE Dolomiti nord-occidentali vol.1 edita da ViviDolomiti.
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Traversando a sinistra verso il diedrino del secondo tiro

Sul diedro della terza lunghezza

   

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Uno sguardo verso la seconda sosta

Il camino finale

   

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Claudia sullo strapiombino della quarta lunghezza

Le Torri del Vajolet con i tracciati delle vie:
Spigolo Piaz, Emmerich e Fehrmann

   

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