Descrizione generale
Si tratta sicuramente di uno degli itinerari più frequentati e famosi dell'intero massiccio della Presolana. La via, aperta nel 1943 da Vitale Bramani e dal giovane Vittorio Ratti, sale l'evidente pilastro a sinistra dello Spigolo Sud.
In via si trovano un po' di chiodi ed alcune clessidre con cordone. Le soste alla data della nostra prima ripetizione erano su
almeno 2 chiodi pił clessidre o spuntoni collegati tra di loro con cordini ma nel 2012 sono state riattrezzate con fix+catena+anelli di calata
(Per memoria storica abbiamo lasciato scritte anche le vecchie
soste, alcune delle quali ancora presenti).
Attacco, descrizione della via
Da Bergamo seguire le indicazioni per la Val Seriana e immettersi sulla Strada Provinciale n. 671 che sale verso il Passo della Presolana. Sulla sinistra, poco prima di raggiungere il passo, vi è la casa per ferie "Neve" mentre, sulla destra, ci sono degli impianti sciistici con un grande spiazzo dove è possibile parcheggiare. Da qui camminare in direzione del passo per una decina di metri fino a quando sulla sinistra si stacca una piccola strada con l'asfalto danneggiato dove è posizionata una palina con cartelli in legno che indicano la Presolana e la baita Cassinelli. Seguire la strada che sale e diviene priva di asfalto. In corrispondenza del secondo tornante abbandonarla e seguire il sentiero che entra nel bosco fino a raggiungere la baita Cassinelli (1568 Mt.). Da qui seguire il sentiero n. 315 che sale verso la parete sud del massiccio e che conduce al bivacco Città di Clusone ed all'adiacente cappella Savina Barzasi.
Per raggiungere l'attacco della via bisogna seguire, poco prima di
giungere al bivacco,
una piccola traccia sulla destra che sale puntando ad una depressione
sulla sinistra dello spigolo sud. Si
risalgono poi le facili rocce a sinistra della depressione giungendo in
breve all'attacco (2 fix; 2 chiodi+cordone+moschettone). Il primo tiro è in comune con la via Ester.
1° tiro:
salire a destra della sosta, inizialmente per placchetta, fino una larga fessura. Superarla con passo strapiombante e proseguire per rocce più semplici. Attenzione a non andare sullo spigolo ma spostarsi a sinistra e raggiungere la sosta (2 fix+catena+anelli calata; 1 chiodo+1 clessidra+cordone).
30 Mt., IV, V-, III, 4 chiodi.
2° tiro:
salire la placchetta sulla sinistra e poi traversare a destra raggiungendo lo spigoletto. Risalirlo pochissimi metri ritornando a sinistra e continuare seguendo facili rocce fino alla sommità del pilastrino ove si sosta (2 fix+catena+anelli calata; 2 chiodi).
45 Mt., IV, III+, 6 chiodi, 1 clessidra con cordone.
3° tiro:
abbassarsi e superare l'intaglio su aereo ponticello. Rimontare la parete sino alla terrazza detritica dove si sosta (2 fix+catena+anelli calata; 3 chiodi+cordone+maglia rapida). 20 Mt., IV-, I, 1 chiodo.
4° tiro:
obliquare verso sinistra (chiodo) fino a raggiungere una lama
che sale obliqua verso destra. Seguirla; al suo termine alzarsi
pochi metri e spostarsi a sinistra per sostare (2 fix+catena+anelli calata; 2 chiodi). 35 Mt., III, III+, 2 chiodi.
5° tiro:
seguire la fessurina sulla destra del piccolo avancorpo che
sovrasta la sosta. Al suo termine si continua su bella placchetta
fino a raggiungere l'evidente lama rossastra. Seguirla verso destra sino a raggiungere la sosta (2 fix+catena+anelli calata; 2 chiodi+cordino).
35 Mt., V, IV+, 4 chiodi.
6° tiro:
alzarsi 2 Mt. e spostarsi a destra. Rimontare la fessura strapiombante e uscire a sinistra raggiungendo il terrazzino di sosta (2 fix+catena +anelli calata; 2 clessidre+cordini+maglia rapida) sulla verticale della precedente. 30 Mt., V, IV+, 2 chiodi, 2 clessidre con cordone.
7° tiro:
la via originale si sposta a sinistra (vedi "note" a fine relazione).
Quella di seguito descritta è la variante Scandella e rappresenta il tiro chiave della salita.
Rimontare la placca sovrastante per circa 8-10 metri e spostarsi a destra 1 metro sino alla base di un diedro
obliquo verso destra. Seguirlo sino al suo termine superando la
feritoia terminale formata da un pinnacolo. La sosta (2 fix+catena+anelli calata; 3 chiodi poco sotto)
si trova leggermente pił a sinistra.
40 Mt., V, VI oppure V+ e A0, IV+, 8 chiodi (2 dei quali vicini).
8° tiro:
salire le facili rocce soprastanti (chiodo) fino a giungere ad un salto
strapiombante (sosta alla base). Vincerlo sulla destra (III+) e salire il successivo diedro dal quale si esce con passo in strapiombo raggiungendo il comodo terrazzino di sosta (2 fix+catena+anelli calata; spuntone+cordone+maglia rapida).
45 Mt., III+, V+, 4 chiodi, 2 clessidre con cordone, 1 sosta intermedia
(3 chiodi).
Qui termina la via. E' possibile raggiungere la vetta della Presolana Centrale percorrendo facili (ma un po' infide) roccette (II) sino ad un intaglio (doppia di 10 Mt. attrezzata su spuntone). Si prosegue per cresta, poi una fessura diagonale (IV, chiodo), ancora cresta ed infine un canale di rocce ed erba (I, II).
Discesa
Se si raggiunge la vetta la discesa avviene verso est per
sentiero sino a raggiungere l'intaglio che divide la Presolana Centrale dalla Presolana Orientale. Da qui si scende nel canalone Bendotti (verso metà canale salto verticale da superare in doppia: anelli resinati sulla sinistra viso a valle) sino ad incontrare il sentiero che conduce alla baita Cassinelli.
Se invece si opta per la discesa in doppia procedere come segue:
1a. doppia: 40 Mt., dalla S8 alla S7;
2a. doppia: 30 Mt., dalla S7 alla S6;
3a. doppia: 55 Mt., dalla S6 alla S3 (buona parte nel vuoto);
4a. doppia: 20 Mt., dalla S3 alla S2 in cima al pilastrino;
5a. doppia: 58 Mt., dalla S2 a terra.
Da qui, mediante il percorso seguito durante l'avvicinamento, si ritorna alla macchina. |