Parete di Pezol - Via Ciao Rita 2.3.22

 
Zona montuosa Prealpi Trentine - Valle del Sarca Localitą  di partenza Loc. Bolognano - Arco (TN)
Quota partenza 475 Mt. circa Quota di arrivo 720 Mt. (sommità del dosso)
Dislivello totale

-15/+90 Mt. per l'attacco
+140 Mt. la via (160 lo sviluppo+30 alla sommità)

Sentieri utilizzati non numerati
Ore di salita 35' per l'attacco
2 h. 30' la via
Ore di discesa

30'

Esposizione Sud Giudizio sull'ascensione Bella
Data di uscita 27/03/2022 Difficoltà 5c
Sass Balòss presenti
Bertoldo.
Amici presenti
Anita, Giorgio.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata con cielo limpido e temperature gradevoli. I sentieri che si percorrono sono evidenti; la roccia è ottima lungo tutto l'itinerario.

Eventuali pericoli

Soliti da arrampicata in ambiente.

Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Nessuno.
Materiale necessario oltre al tradizionale

Normale materiale per arrampicata su roccia. La via è ottimamente attrezzata e non è necessario integrare.

Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Dalla guida "Vie di roccia e grotte dell'Alto Garda":
"Il Monte Stivo col suo versante ovest dolcemente inclinato verso il pittoresco paese di Bolognano, offre per l'escursionista interessantissimi itinerari che si snodano fra boschi e prati ricchi di una flora montana di prim'ordine. Meta principale di tutti questi sentieri è il Rifugio Prospero Marchetti della SAT di Arco, situato una cinquantina di metri sotto la cima dello Stivo che a ragione è considerata la cima più bella del Basso Sarca per il suo vastissimo panorama che spazia su un'area vastissima che va dalla pianura alle cime dell'Austria. Ma non solo il tranquillo escursionista trova qui il suo paradiso, anche il rocciatore in cerca di novità sull'isolata e assolata parete del 'Pezol' può trovare una buona palestra per salite su una grigia roccia calcarea. La parete, ben visibile dalla valle, è un po' svilita dalla abbondante presenza di arbusti che a questa modesta altezza crescono numerosi".
Il primo ad aprire itinerari d'arrampicata sulla parete sud del Pezol fu Enrico Leonardi che nel 1974 tracciò tre diversi itinerari: La via del Diedro, la Dante Dassati (con Marco Vecchi) e la via della Parete Sud (con Mario Morandini).
La via Ciao Rita 2.3.22 è stata aperta da Günther Kuen e Max Röck nel 2022 con l'aiuto di alcuni amici si snoda lungo la parete sud superando placche ben protette a fix.
Attacco, descrizione della via
Da Arco imboccare la strada statale n. 240dir che sale verso Nago; raggiunta la frazione di Bolognano svoltare a sinistra seguendo le indicazioni per il monte Velo. Imboccare la strada provinciale n. 48, superare la frazione di Gazzi e i successivi tornanti. Ignorare un tornante verso destra dove, nei pressi della curva, è presente una sbarra e continuare, superando altri tornati, fino ad arrivare ad un altro tornante, sempre verso destra, con una sbarra.
Qui è presente una palina CAI con la scritta "Ir". Parcheggiare a fianco della strada (pochi posti disponibili).
Oltrepassare la sbarra e continuare lungo la sterrata fino ad incontrare sulla sinistra un grosso masso con un bollo rosso (e un bollo molto piccolo azzurro). Qui prendere la traccia verso sinistra che scende e che in breve conduce alle pareti. Ignorare gli attacchi delle vie e percorrere il sentiero in salita (imboccando la piccola traccia in discesa si raggiunge la parete dell'Ir, dove corre la via del Gufetto). Raggiunto un nuovo bivio nei pressi di una falesia (visibili diverse corde fisse sulla destra) imboccare il sentiero di sinistra (piccolo bollo azzurro) ignorando quello destra, in salita (è la nostra discesa).
Continuare lungo il bosco sino a raggiungere un piccolo slargo. Qui piegare a destra e continuare seguendo i piccoli bolli blu che ad un certo punto abbandonano il sentiero principale (fare molta attenzione alle deviazioni). La traccia conduce proprio di fronte alla parete che è facilmente riconoscibile per via del grande diedro/canale che la divide all'incirca a metà. La via corre sulla fascia di destra. Abbandonare la traccia principale e salire in direzione della parete fino all'attacco della via della Trincea (scritta azzurra e clessidra con cordone). Seguire la traccia verso destra, superare la via degli Ingegneri e raggiungere l'attacco (scritta rossa "Ciao Rita 2.3.22").

1° tiro
rimontare la parete e salire il vago pilastro per poi spostarsi verso destra in sosta (2 fix+cordone+maglia rapida).
25 Mt., 5a, 5b, 9 fix, 3 clessidre con cordone.

2° tiro:
salire a sinistra della sosta e dopo pochi metri traversare a destra. Proseguire per facili balze fino alla sosta (2 fix di cui 1 con anello+cordone). 15 Mt., 3c, 4a, 4 fix, 1 clessidra con cordone.

3° tiro:
salire in verticale e poi spostarsi a destra fino a raggiungere la sosta (2 fix+cordone). 15 Mt., 4a, 2 fix.

4° tiro:
traversare facilmente a destra fino alla sosta (2 fix+cordone). 30 Mt., 3c, II, 6 clessidre con cordone, 1 pianta con cordone.

5° tiro:
spostarsi a destra della sosta e salire la placca con passi tecnici. Un leggero strapiombo consente di guadagnare la sosta (2 fix+clessidra con cordone). 25 Mt., 5c, 4c, 6 fix.

6° tiro:
salire in obliquo a sinistra e poi proseguire lungo la placca verticale fino alla sosta (1 fix con anello+pianta+cordone+maglia rapida).
20 Mt., 3c, 4b, 4 fix, 2 clessidre con cordone.

7° tiro:
proseguire in verticale per facili rampe fino alla sosta (2 fix+cordone+libro di via). 30 Mt., 3c, 4 fix, 2 clessidre con cordone.

Discesa
Proseguire lungo la traccia di sentiero fino a raggiungere la sommità di un dosso (grande traliccio). Imboccare il sentiero che scende verso destra (presente qualche breve tratto attrezzato) fino ad una deviazione (palina "Garda Trek"). Prendere a sinistra (ometto) ricongiungendosi col tracciato dell'avvicinamento e, mediante questo, tornare all'auto.

Note
Come tutte le altre vie della valle è consigliata la salita nelle mezze stagioni o nelle belle giornate invernali. Da evitare il periodo estivo.
   

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Anita sul primo tiro Il secondo tiro
   

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Anita

Will sul tiro chiave della via

   
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Giorgio e Anita La Parete di Pezol con i tracciati delle vie:
Sulle Pance di Pezol, della Trincea e Ciao Rita 2.3.22