Parete di Pezol - Via Sulle Pance di Pezol

 
Zona montuosa Prealpi Trentine - Valle del Sarca Localitā  di partenza Loc. Bolognano - Arco (TN)
Quota partenza 475 Mt. circa Quota di arrivo 720 Mt. (sommità del dosso)
Dislivello totale

-15/+50 Mt. per l'attacco
+180 Mt. la via (335 lo sviluppo+30 alla sommità)

Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita 30' per l'attacco
4 h. la via
Ore di discesa

30'

Esposizione Sud Giudizio sull'ascensione Bella
Data di uscita 12/01/2019 Difficoltà VII/VI, A0
Sass Balòss presenti
Luca, Bertoldo.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata con cielo coperto e temperature piuttosto basse. I sentieri che si percorrono sono evidenti; la roccia è nel complesso ottima lungo tutto l'itinerario ma in alcuni brevi tratti č meglio prestare attenzione ad alcune prese.

Eventuali pericoli

Soliti da arrampicata in ambiente.

Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Nessuno.
Materiale necessario oltre al tradizionale

Normale materiale per arrampicata su roccia. Protezioni veloci non necessarie. Torna utile solo il n.2 Camalot per L2.

Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Dalla guida "Vie di roccia e grotte dell'Alto Garda":
"Il Monte Stivo col suo versante ovest dolcemente inclinato verso il pittoresco paese di Bolognano, offre per l'escursionista interessantissimi itinerari che si snodano fra boschi e prati ricchi di una flora montana di prim'ordine. Meta principale di tutti questi sentieri è il Rifugio Prospero Marchetti della SAT di Arco, situato una cinquantina di metri sotto la cima dello Stivo che a ragione è considerata la cima più bella del Basso Sarca per il suo vastissimo panorama che spazia su un'area vastissima che va dalla pianura alle cime dell'Austria. Ma non solo il tranquillo escursionista trova qui il suo paradiso, anche il rocciatore in cerca di novità sull'isolata e assolata parete del 'Pezol' può trovare una buona palestra per salite su una grigia roccia calcarea. La parete, ben visibile dalla valle, è un po' svilita dalla abbondante presenza di arbusti che a questa modesta altezza crescono numerosi".
Il primo ad aprire itinerari d'arrampicata sulla parete sud del Pezol fu Enrico Leonardi che nel 1974 tracciò tre diversi itinerari: La via del Diedro, la Dante Dassati (con Marco Vecchi) e la via della Parete Sud (con Mario Morandini).
La via Sulle Pance del Pezzol è stata salita da Florian Kluckner, Sandra Schieder e Heinz Grill il 31 ottobre del 2017 (dopo un primo lavoro di pulizia della parete dall'alto) e si snoda lungo la parete sud con andamento obliquo verso destra, superando una sequenza di tre grosse fasce strapiombanti (le pance). Arrampicata atletica con alcuni passaggi veramente belli
Attacco, descrizione della via
Da Arco imboccare la strada statale n. 240dir che sale verso Nago; raggiunta la frazione di Bolognano svoltare a sinistra seguendo le indicazioni per il monte Velo. Imboccare la strada provinciale n. 48, superare la frazione di Gazzi e i successivi tornanti. Ignorare un tornante verso destra dove, nei pressi della curva, è presente una sbarra e continuare, superando altri tornati, fino ad arrivare ad un altro tornante, sempre verso destra, con una sbarra.
Qui è presente una palina CAI con la scritta "Ir". Parcheggiare a fianco della strada (pochi posti disponibili).
Oltrepassare la sbarra e continuare lungo la sterrata fino ad incontrare sulla sinistra un grosso masso con un bollo rosso (e un bollo molto piccolo azzurro). Qui prendere la traccia verso sinistra che scende e che in breve conduce alle pareti. Ignorare gli attacchi delle vie e percorrere il sentiero in salita (imboccando la piccola traccia in discesa si raggiunge la parete dell'Ir, dove corre la via del Gufetto). Raggiunto un nuovo bivio nei pressi di una falesia (visibili diverse corde fisse sulla destra) imboccare il sentiero di sinistra (piccolo bollo azzurro) ignorando quello destra, in salita (è la nostra discesa).
Continuare lungo il bosco sino a raggiungere un piccolo slargo. Qui piegare a destra e continuare seguendo i piccoli bolli blu che ad un certo punto abbandonano il sentiero principale (fare molta attenzione alle deviazioni). Scritta azzurra al'attacco. Sul fianco destro della parete corre la via della Trincea.

1° tiro:
salire in obliquo verso destra sino alla base di un diedrino oltre il quale si sosta (1 fix con anello+1 clessidra con cordone).
25 Mt., III, V, 1 clessidra con cordone, 1 pianta con cordone, 1 fix.

2° tiro:
traversare a destra e salire il bel diedro con alcuni passi impegnativi. Al suo termine traversare a destra sino alla sosta (2 clessidre con cordone). 30 Mt., VI, V, 6 clessidre con cordone, 3 fix.

3° tiro:
spostarsi facilmente a destra e rimontare il muretto sino alla sua sommità. Continuare lungo la cengia fino alla sosta (1 fix con anello+1 clessidra con cordone). 35 Mt., IV, V, 1 fix, 2 piante con cordone, 3 clessidre con cordone.

4° tiro:
salire la placca in obliquo verso destra fino a raggiungere l'arrotondato spigolo strapiombante. Doppiarlo verso destra (passo di difficile intuizione) e traversare ancora alcuni metri a destra. Risalire ora la bella placca a gocce fino alla sosta (1 fix con anello+1 clessidra con cordone) sotto al tetto. 20 Mt., V+, IV+, 2 fix, 1 clessidra con cordone, 1 pianta con il cordone.

5° tiro:
traversare verso destra in leggera discesa. Sostare (2 clessidre con cordoni) in corrispondenza del punto di maggior debolezza del tetto. 30 Mt., IV, 8 clessidre con cordone.

6° tiro:
superare i primi metri aggettanti e poi obliquare verso sinistra, sfruttando delle fessure, sino alla sosta (1 fix con anello).
20 Mt., VII- oppure A0, V, 2 fix con cordone, 1 chiodo con cordone, 4 clessidre con cordone.

7° tiro:
salire verso sinistra e superare un facile strapiombo. Seguire ora la rampa inclinata verso destra con roccia compatta che termina nei pressi di uno strapiombo. Qui traversare verso destra, abbassandosi leggermente, doppiare lo spigoletto e sostare (1 fix con anello+1 clessidra con cordone). 30 Mt., IV, III, 1 fix, 4/5 clessidre con cordone.

8° tiro:
alzarsi in verticale e poi obliquare verso sinistra in direzione di un piccolo sperone. Risalirlo alla sua sinistra e sostare appena sopra (1 fix con anello+1 clessidra con cordone). 30 Mt., VI-, V, VI, 4 fix, 1 clessidra con cordone.

9° tiro:
salire la placca e sostare (1 fix con anello+1 clessidra con cordone) sotto al tetto. Lunghezza breve ma che non conviene concatenare alla precedente per via degli attriti delle corde. 15 Mt., VI, 1 fix, 2 clessidre con cordone.

10° tiro:
traversare verso destra sotto al tetto e dopo circa 10 metri iniziare a salire. Continuare in verticale tendendo leggermente a sinistra sino alla sosta (2 fix di cui 1 con anelllo+cordone). 25 Mt., VI-, VI, VII oppure A0, V, 4 fix, 5 clessidre con cordone.

11° tiro:
salire in verticale, su buone prese, seguendo una lama. Al suo termine traversare a destra in direzione del diedro. Proseguire in verticale e poi spostarsi, con traverso delicato, verso sinistra. Portarsi sotto la pancia strapiombante e vincerla sul suo lato destro. La sosta (2 fix di cui 1 con anello) si trova appena sopra. 35 Mt., V, V-, VI-, 6 fix, 5 clessidre con cordone.

12° tiro:
salire a sinistra della sosta e riportarsi poi a destra. Proseguire in verticale lungo un corridoio di roccia ripulita fino a raggiungere una trincea. Si sosta al suo interno (1 fix+fettuccia+libro di via). 30 Mt., V, IV, II, 3 fix, 6 clessidre con cordone.
Discesa
Uscire dalla trincea sul suo fianco sinistro (viso a monte) e seguire una ripida traccia (bolli rossi) che conduce sulla sommità di un dosso (grande traliccio). Imboccare il sentiero che scende verso destra (presente qualche breve tratto attrezzato) fino ad una deviazione (palina "Garda Trek"). Prendere a sinistra (ometto) ricongiungendosi col tracciato dell'avvicinamento e, mediante questo, tornare all'auto.

Note
Come tutte le altre vie della valle è consigliata la salita nelle mezze stagioni o nelle belle giornate invernali. Da evitare il periodo estivo.
   

Ingrandisci

Ingrandisci

Luca sui primi metri del secondo tiro... ...e qui alle prese con L4
   

Ingrandisci

Ingrandisci

Will a pochi metri dalla S4

Il traverso del quinto tiro è in leggera discesa

   

Ingrandisci

Ingrandisci

Salendo la via si ha sempre una bella vista sul lago di Garda

Muretto verticale del sesto tiro

Ingrandisci

Ingrandisci

Will alla S7

L'inizio dell'ottava lunghezza

   

Ingrandisci

Ingrandisci

Il delicato traverso iniziale della decima lunghezza

Placchette compatte verso la fine dell'undicesimo tiro

   

Ingrandisci

Ingrandisci

Will sull'ultima facile lunghezza

La Parete di Pezol con i tracciati delle vie:
Sulle Pance di Pezol, della Trincea e Ciao Rita 2.3.22