Cima Lesena

 
Zona montuosa Adamello/Presanella Località di partenza Loc. Malga Lincino - Saviore (BS)
Quota partenza 1630 Mt. Quota di arrivo 2851 Mt.
Dislivello totale 1250 Mt. Sentieri utilizzati n. 15, 1
Ore di salita 3 h. 30' Ore di discesa 3 h.
Data di uscita 04/06/2022 Giudizio sull'escursione Bella
Sass Balòss presenti Omar, Gölem Difficoltà EE
Condizioni climatiche e dei sentieri
Bella giornata soleggiata e ventilata, con temperature nel complesso gradevoli. Il sentiero fino al Rifugio Lissone è evidente e piuttosto frequentato, e risale il gradone roccioso fino a condurre al Rifugio Lissone. Da qui in poi seguiremo una labile traccia che recentemente è stata segnalata con dei bolli di vernice, che attraversa ripide brughiere di erba e rododendri, e soprattutto molte pietraie e mucchi di grossi massi di granito accatastati, fino alle belle placche di roccia presenti sotto la cima.
Eventuali pericoli
Nessuno. Attenzione solamente ai grossi massi granitici nella parte finale, che potrebbero risultare instabili, causando danni alle gambe in caso di movimenti improvvisi.
Presenza di acqua
La Valle Adamè è percorsa da un bellissimo torrente che negli ampi tratti pianeggianti scorre placido e silenzioso e in quelli ripidi forma bellissime rapide tra rocce multicolore. A poche centinaia di metri dal parcheggio si trova l'unica fontana presso cui fare rifornimento.
Punti di appoggio
Rifugio Lissone (mt. 2020), dopo meno di un'ora di cammino.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Nessuno.
Caratteristiche dell'escursione

Descrizione generale
Piacevole e remunerativa escursione, di lunghezza contenuta ma dal discreto impegno fisico, che risale una facile cima di granito posta lungo il crinale della bellissima Valle Adamè, una delle più selvagge e spettacolari del versante lombardo dell'Adamello. La prima ora, lungo un ripido e facile sentiero ricco di stretti tornanti, ci porta al rifugio Lissone, posto all'inizio della vallata, mentre la parte restante risale dapprima lo scosceso costèr alle spalle del rifugio tra ciuffi d'erba e cespugli di rododendri, poi attraversa numerose pietraie e mucchi di grossi massi ammucchiati, per poi risalire lungo un ripido canale terroso che 'vince' una parete di granito altrimenti inaccessibile, conducendoci alla spalla detritica della montagna, che infine si lascia salire lungo la cresta rocciosa, molto facile e caratterizzata da divertenti placche di granito.
Descrizione percorso
Nei pressi di Cedegolo, in media Val Camonica, si prende la strada che si addentra nella Val Saviore, seguendo le indicazioni per la frazione "Valle". Da Valle si prosegue in auto oltrepassando la località Rasèga con il suo campo sportivo, e arrivando con numerosi tornanti fino a Malga Lincino, percorrendo gli ultimi chilometri su una strada a tratti molto stretta, ma sempre bene asfaltata. Lasciata la macchina al termine della strada, nel parcheggio nei pressi della stazione della teleferica poco sopra Malga Lincino, seguire le indicazioni verso destra per il rifugio Lissone (sentiero n. 15), si inizia a camminare in un prato che, in breve, porta sotto ad un grande salto roccioso. Il salto viene rimontato tramite un santiero a gradoni (le “Scale dell'Adamè”), piuttosto faticoso e protetto, in alcuni tratti, da un corrimano, utile in caso di neve o ghiaccio. Dopo circa 40' la pendenza diviene nettamente minore e dopo un breve tratto in mezza costa pianeggiante verso destra si arriva prima alla stazione di arrivo della teleferica e subito dopo in vista del rifugio Lissone, posto oltre il torrente che qui è sbarrato da una piccola diga. Qui inizia la Valle Adamè, lunghissima e con scarsissime pendenze. Ma noi non la percorreremo: una volta giunti al Rifugio Lissone attraversando il ponticello (seguendo un brevissimo tratto il sentiero “1” dell'Adamello”) ci portiamo dietro il locale di servizio del rifugio, e seguiamo i nuovi bolli e le indicazioni per la Cima Lesena. La traccia sale subito con pendenza marcata, serpeggiando tra cespugli di rododendro, rocce e ciuffi di erba scivolosa; Cima Lesena è già intuibile in lontananza, sopra una placconata di roccia, solcata da un canale che ne interrompe la continuità, e da dove risaliremo più avanti. Dopo avere raggiunto il margine di una vecchia morena posto a dominare la valle appena sopra il rifugio, iniziamo a traversare verso sinistra, addentrandoci verso l'interno della valle Adamè, traversandone il versante sinistro orografico. Subito iniziamo ad imbatterci nelle prime pietraie, che attraversiamo senza problemi, per poi affrontare delle estese pietraie dove occorre aiutarsi con un po' di equilibrio e con qualche salto… La salita comunque è piacevole e abbastanza varia, il bellissimo paesaggio circostante ci distrae mentre ci districhiamo nei passaggi tra i grandi massi, alternati a tratti di sentiero che fanno guadagnare quota nel ripido pascolo scosceso. Intanto ci siamo avvicinati all'evidente canale al centro di una ampia parete liscia di granito: giunti alla sua base, la traccia lo risale con stretti tornanti nell'erba, a tratti scivolosa, volendo evitarla è possibile risalire direttamente il ruscello al suo centro, caratterizzato da sassi e rocce. Sopra il canale (è evidente un grosso masso, posto giusto sopra l'uscita del canale), ci si prospetta di fronte un pianoro inclinato dall'aspetto lunare, costellato da rocce isolate e placche appoggiate di granito; da qui in avanti i bolli non ci sono più, segiamo comunque la traccia (a volte non evidentissima…) aiutandoci con dei piccoli ometti di sassi, il percorso ora risale dei risalti rocciosi e delle placche lisce, e ancora tanti grossi massi ammassati. Giunti infine sul filo della cresta, dove ci si affaccia verso la trentina Val Daone, è sufficente seguirla risalendone le divertenti rocce che ci conducono sotto la cima, dove ci sono i resti di una casamatta della Prima Guerra Mondiale. Ancora pochi minuti e ci troviamo alla croce di vetta, da dove possiamo godere del panorama della Valle Adamè, che si snoda sotto di noi nella sua interezza, e delle grandi cime Retiche che ci circondano in ogni direzione.
Discesa
La discesa avviene lungo il medesimo itinerario fatto in salita. Volendo sotto la cima è possibile tenersi più in basso a sinistra, evitando il filo della cresta più tecnica, per procedere più rapidamente evitando le placche di roccia. In ogni modo la discesa non sarà una comoda passeggiata, a causa delle numerose rocce da superare aiutandosi con un po' di equilibrio…

Note

La Valle Adamè – vallata glaciale sospesa al di sopra di un gradone roccioso in fondo alla Val Saviore – è semplicemente bellissima, offre scorci che lasciano senza fiato per la vastità degli spazi che la caratterizzano e per le varietà di colori che regala in primavera e in autunno. Già dal rifugio Lissone lo sguardo spazia fino alla testata della valle, lontanissima e coronata dalla bianca vedretta che vi discende dal Pian di Neve. La caratteristica che fin da subito colpisce è la presenza di tratti pianeggianti e ampissimi, percorsi dal torrente Poja che vi disegna meandri di acqua chiarissima e riempie torbiere alpine, fiancheggiati da ripidi versanti rocciosi. Bellissimo il panorama sui due costèr e sulle cime circostanti del gruppo dell'Adamello, con Carè Alto e cime della media e alta Valle Camonica, fino alle Orobie. La camminata risulta faticosa a causa del terreno molto accidentato e caratterizzato da enormi massi e pietraie da attraversare, e con un discreto dislivello.

Da segnalare la presenza di residuati bellici consistenti in macabri resti ossei, a testimonianza dei ranci dei soldati, al di sotto della casermetta posta nei pressi della cima.

Eravamo già stati nella Valle Adamè nel 2005, nel tentativo di salire al Bivacco Ceco Baroni, e ancora più indietro nel tempo nel 2001, per salire a Passo Poia.

Commenti vari

Consigliamo di arrivare alla partenza presso Malga Lincino piuttosto presto al mattino, perché la Valle Adamè è diventata molto popolare negli ultimi anni, e c'è il rischio concreto di non trovare più posto per parcheggiare la macchina.

Dai pressi del Rifugio Lissone è possibile effettuare una delle ferrate più celebrate dell'Adamello, il sentiero attrezzato Arosio al Corno di Grevo, sicuramente consigliabile per chi amasse questo tipo di itinerari, a causa della bellisima cresta di granito che si dipana fino alla cima tra numerosi passaggi aerei.

La lunghezza totale del nostro percorso è stata di 11 Km. La velocità media (comprese le soste) è risultata essere pari a 1,4 Km/h.

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Il Rifugio Lissone

La Valle Adamè

   

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Le acque del Torrente Poja (più avanti lungo la valle)

Omar si atteggia a scalatore

   

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Passaggio tra le rocce lungo la cresta

Le placconate di granito sotto la cima

   

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Omar sulle rocce durante la salita

Omar impegnato nella salita, con sullo sfondo il Corno di Grevo

   

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Omar sul filo della cresta

Sulla vetta di Cima Lesena

   

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Panorama sulla Valle Adamè nel suo sviluppo

Lungo la discesa, con il Rifugio Lissone visibile sulla sinistra

   

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Rilievi GPS