Passo Poia |
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Zona montuosa |
Adamello/Presanella |
Località
di partenza |
Loc. La
Rasega - Saviore (BS) |
Quota
partenza |
1200 Mt. circa |
Quota di
arrivo |
2810 Mt. circa |
Dislivello
totale |
+1600 Mt. circa |
Data di
uscita |
Ottobre
2001 |
Ore di
salita |
5 h. |
Ore di
discesa |
3 h. |
Sentieri utilizzati |
n. 15, 1 |
Giudizio sull'escursione |
Buona |
Sass Balòss
presenti |
Omar, Gölem |
Difficoltà |
EE |
Condizioni
climatiche e dei sentieri |
Sentieri perfettamente tenuti e fin
troppo segnalati. La parte finale lungo la pietraia poco prima del
passo è piuttosto ripida e con massi poco stabili. Noioso e faticoso
il lungo tratto su asfalto. |
Eventuali pericoli |
Nessuno. |
Presenza di acqua |
La Val Adamè è percorsa da un
bellissimo torrente che negli ampi tratti pianeggianti scorre
placido e silenzioso e in quelli ripidi forma bellissime rapide tra
rocce multicolore. Acqua anche ai rifugi quando sono aperti. |
Punti di appoggio |
Il rifugio Lissone dopo circa 40' da
malga Lincino. La baità Adamè (privata) 1 ora dopo il Lissone. Accanto
alla baita Adamè abbiamo trovato anche un piccolo bivacco con alcuni
letti e un fornello. |
Materiale necessario oltre al tradizionale |
Nulla in particolare. |
Caratteristiche dell'escursione |
Descrizione Generale
La val Adamè è semplicemente bellissima, offre
scorci che lasciano senza fiato per la vastità degli spazi che la caratterizzano
e per le varietà di colori che regala in autunno. Già dal rifugio Lissone lo
sguardo spazia fino alla testata della valle, lontanissima. La caratteristica
che fin da subito ci colpisce è la presenza di tratti perfettamente pianeggianti
e ampissimi, percorsi da un torrente di acqua chiarissima e fiancheggiati da
ripidi versanti rocciosi. Bellissimo il panorama dal passo verso il versante
opposto della cresta. La camminata, risulta molto lunga e faticosa, con un buon
dislivello. Ovviamente non ci fosse stata la frana, si sarebbero risparmiate
quasi 2 ore in salita e 1 ora in discesa.
Descrizione Percorso
Nei pressi di
Cedegolo in Val Camonica, si prende la strada della val Saviore, seguendo le
indicazioni "Valle". Si sale in auto fino a Malga Lincino, percorrendo gli
ultimi chilometri su strada asfaltata ma molto stretta. Lasciata la macchina nei
pressi di un tornante con indicazioni per il rifugio Lissone (sentiero n. 15),
si inizia a camminare in un prato che, in breve, porta sotto ad un grande
salto roccioso. Il salto viene rimontato tramite un sentierino a gradoni,
piuttosto faticoso e protetto, in alcuni tratti, da un corrimano, utile in caso
di neve o ghiaccio. Dopo circa 40' la pendenza diviene nettamente minore e dopo
un breve tratto in mezza costa pianeggiante si arriva al rifugio Lissone, Da qui
si entra nella Val Adamè, lunghissima e con scarsissime pendenze. Seguendo le
indicazioni di una palina posta ai margini di una piccola diga, si prosegue
lungo il sentiero n. 1 dell'alta via dell'Adamello. Lungo una bella traccia
pianeggiante, si superano piccole pietraie e tratti paludosi fino a giungere
alla baita Adamè. da qui si procede, sempre lungo il sentiero n. 1 per altri
10-15 minuti, fino ad una evidente palina che ci invita a proseguire verso
sinistra. Il sentiero diviene stretto e molto ripido. Risaliamo il fianco della
valle, inizialmente per prati, poi per sfasciumi e in fine per una ripida e
movimentata pietraia, rimandndone sul lato sinistro. In circa 2 ore dalla palina si giunge al passo Poia, dal
quale, volendo, si scende verso il rifugio Prudenzini.
Discesa
Il ritorno si compie
lungo il medesimo itinerario. Al percorso descritto, si devono aggiungere i
lunghi tratti di asfalto su strada a ripidi tornanti che si sono dovuti
affrontare per la già citata frana. |
Commenti vari |
A causa di una gigantesca frana caduta
pochi giorni prima, abbiamo dovuto parcheggiare in località La
Rasega,
sorbendoci 1 ora e mezza di asfalto in salita per arrivare a malga
Lincino, da dove parte l'itinerario vero e proprio e circa 1 ora in
discesa per tornare all'auto dalla fine del sentiero. Ovviamente la
frana è stata già da anni rimossa e di essa rimane un segno
indelebile sul fianco della parte bassa della valle. |
Note |
Le foto che vedete sono state scattate
alcuni anni dopo, durante una successiva camminata in val Adamè e
purtroppo non comprendono anche il passo Poia, ma solo la parte
della camminata fino alla baita Adamè, ma possono dare una vaga idea
dell'ambiente della zona. |
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Nei pressi del rifugio Lissone |
La capanna Adamè |
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Sconfinati spazi |
Il fianco della valle da risalire |
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Verso il passo Poia |
Riflessi |
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