Descrizione
generale
Dal libro "Oltre la Verticale" di Diego Filippi e Giuliano Bressan (Edizioni Vividolomiti):
"Bella e soprattutto lunga scalata artificiale. La prima parte della via si sviluppa lungo placconate grigie e appoggiate, mentre la parte alta supera lavagne gialle e strapiombanti. L'ambiente, nonostante la vicinanza alla strada, è tranquillo, isolato e di rara bellezza. La roccia è incredibilmente solida, soprattutto nelle placconate iniziali; tutte le soste sono comode su piccoli boschetti sospesi".
La via è stata aperta da Diego Filippi nell'inverno del 2007. La nostra è stata la decima ripetizione:
1a ripetizione: Matteo Paoletto, Diego Filippi – 6 aprile 2007
2a ripetizione: Marco Lievore, Franco Marchetti – 2 novembre 2007
3a ripetizione: Marcos Pisclalti (?), Lutz (?) – 7 e 8 settembre 2011
4a ripetizione: Ivo Rabanser, Stefan Mayr – 3 aprile 2012
5a ripetizione: Mauro Loss, Max Viola – 28 aprile 2012
6a ripetizione: Patrick Runggaldier, Stefan Comploi – 29 aprile 2012
7a ripetizione: Beppo Malfatti, Sandro Depaoli – 21 maggio 2014
8a ripetizione: Ermanno Salvaterra, Nicola Castagna – 6 maggio 2016
9a ripetizione: Michele Chinello, Gabriele Faggin – 10 giugno 2016
10 ripetizione: Pietro Gaibazzi, Matteo Bertolotti – 24 settembre 2017
La chiodatura sulle placche iniziali è abbastanza lunga e per raggiungere le soste è richiesto qualche facile passo di arrampicata in libera; sugli strapiombi invece la distanza è minore. Il tratto chiave della salita consiste nel superare il grande strapiombo giallo del settimo tiro; qui occorre saltare alcune protezioni perché il tiro è molto lungo (50 Mt.).
La via è dedicata ad Umberto "Berto" Marampon che in Valle del Sarca ha chiodato diverse linee: Rupe del Castello - Via Berto 8 e 80; Rupe Secca
- Via Cismon '93; Monte Colodri - Via DDT; Piccolo Dain - Via Bepi Mazzotti.
Attacco, descrizione della via
Da Arco di Trento risalire tutta la Valle del Sarca fino ad
arrivare a Sarche. Qui la strada si divide. Prendere a sinistra
in direzione di Madonna di Campiglio. Dopo pochi metri
svoltare a destra (indicazioni bocciodromo e ferrata Rino Pisetta) e
poi subito a
sinistra in una piccola strada parallela alla
principale. Proseguire un centinaio di metri fino ad una comoda zona
dove poter posteggiare.
A piedi (andando in direzione di Madonna di Campiglio)
raggiungere nuovamente la statale, superare il ponte ed in corrispondenza del primo tornante prendere una piccola stradina forestale che scende sino al fiume. Continuare sino a raggiungere delle funi metalliche che consentono di attraversare facilmente il torrente. Da qui risalire una traccia che conduce sotto la verticale del Diedro Maestri. La via Amico Berto attacca circa 40 metri più a destra del diedro (scritta rossa alla base).
1° tiro:
salire in obliquo verso destra lungo placche appoggiate; a circa metà lunghezza è necessario superare una breve sequenza di passi in libera. Si sosta (2 fix+cordino+anello) su di una comoda cengia. 40 Mt., 15 fix, 1 chiodo, A1, IV, A1.
2° tiro:
proseguire in verticale lungo la placca per poi spostarsi a sinistra in direzione della sosta (2 fix+cordone+anello). 40 Mt., 20 fix, A1, III.
3° tiro:
ancora in verticale sino ad arrivare in prossimità un muretto strapiombante; qui ci si sposta a sinistra e si sosta (2 fix+cordone+anello) comodamente su di un terrazzino. 40 Mt., 19 fix, 1 chiodo, A1, III.
4° tiro:
superare il muretto e poi spostarsi leggermente a destra fino a raggiungere la sosta (2 fix+cordino+anello). 40 Mt., 16 fix, 1 chiodo, A1.
5° tiro:
salire la placca sopra la sosta ed effettuare un lungo traverso verso destra sino a raggiungere la sosta (2 fix+cordone+anello). All'inizio del traverso una cordata che ha abbandonato la salita ha attrezzato una sosta intermedia (2 fix+cordino+moschettone). 40 Mt., 25 fix, A1, III.
6° tiro:
salire la placca sino a raggiungere la "Cengia Cismon" alla base del grande muro strapiombante. Qui spostarsi a destra in direzione dell’evidente sosta (2 fix+cordone+anello). 40 Mt., 21 fix, A1, II.
7° tiro:
stupenda lunghezza che supera il grande strapiombo e che conduce ad un grande terrazzo posto circa a metà parete. Durante la progressione è utile saltare qualche protezione e fare economia di rinvii. In corrispondenza della sosta (2 fix+cordino+anello) si trova il libro di via. Questo terrazzo è stato battezzato dai primi salitori "Koregaon Park". 50 Mt., 35 fix, A2.
8° tiro:
alzarsi sopra la sosta e dopo aver superato un diedrino aperto spostarsi a destra e salire un secondo diedro (molto breve). Traversare a destra in direzione di un boschetto sospeso dove si sosta comodamente (2 fix+cordino+anello). 45 Mt., 24 fix, A1, II.
9° tiro:
salire lungo il diedro alternando tratti di artificiale con alcuni di arrampicata in libera. La sosta (2 fix+cordino+anello) si trova nei pressi di un boschetto, dal quale, spostandosi verso destra, è anche possibile abbandonare la via. 45 Mt., 20 fix, A1, brevi tratti di V.
10° tiro:
spostarsi a sinistra e salire il grande strapiombo rosso. Tiro molto bello ed estetico. La sosta (2 fix+cordini+anello) si trova sul piccolo "Pulpito Primolano". 50 Mt., 25 fix, A2.
11° tiro:
superare i due brevi salti rocciosi ed uscire sulla grande terrazza dove si attrezza la sosta (albero). 20 Mt., 2 fix, A1, III, II.
Discesa
Seguire le deboli tracce e in breve raggiungere il sentiero che scende dalla cima del
Piccolo Dain. Qui prendere a destra ed iniziare ad abbassarsi
(indicazioni per la ferrata). Superare alcuni tratti attrezzati con
corde fisse sino ad un bivio (scritte su di un masso). Qui scendere
verso destra (ripido) sino a raggiungere l'abitato di Sarche.
Giunti in prossimità delle abitazioni prendere una traccia verso
destra (a sinistra si entra in un terreno privato e, oltre, la strada
è sbarrata con un cancello). Si arriva nel parcheggio del bocciodromo
poco distante dal punto dove si ha parcheggiato la macchina. |