Piccolo Dain (o Cima Garzolet) - Via Ferrata Rino Pisetta

 
Zona montuosa Prealpi Trentine - Valle del Sarca Località di partenza Loc. Sarche - Madruzzo (TN)
Quota partenza 256 Mt. Quota di arrivo 971 Mt.
Dislivello totale +315 Mt. per l'attacco
+400 Mt. la ferrata
Sentieri utilizzati n. 613
Ore di salita 1 h. per l'attacco della ferrata
3
h. per la ferrata
Ore di discesa 1 h. 30' fino al parcheggio
Esposizione Sud-est Giudizio sull'escursione Ottima
Data di uscita 25/01/2014 Difficoltà EEA
Sass Balòss presenti
Bertoldo.
Amici presenti
Diego Filippi.
Condizioni climatiche, dei sentieri e delle ferrate

Giornata stupenda tant'è che è stato possibile salire in mezze maniche nonostante la stagione fredda. La ferrata è stata recentemente riattrezzata e si presenta in ottimo stato. I sentieri che si percorrono sono evidenti. Durante la discesa è presente qualche breve tratto attrezzato, ma privo di difficoltà.

Eventuali pericoli
In ferrata è assolutamente vietato cadere... le conseguenze potrebbero essere fatali per via del fattore di caduta molto alto. La ferrata è notevolmente impegnativa e lunga. Dopo i primi metri non esistono vie di fuga.
Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Nessuno. Durante la discesa si costeggia l'abitato di Ranzo.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Caschetto, imbracatura e set da ferrata completo di dissipatore.
Caratteristiche dell'escursione

Descrizione generale
Itinerario recentemente riattrezzato che venne costruito nel 1982 per ricordare Rino Pisetta, morto in un incidente stradale al rientro di un'arrampicata in Dolomiti. Pisetta fu anche l'ideatore e attivo promotore nella costruzione. Il percorso si snoda lungo la vertiginosa parete Sud-Ovest del Monte Garzolet, noto agli alpinisti con il toponimo di Piccolo Dain.
La ferrata è atletica ed è certamente la più impegnativa, dal punto di vista tecnico, dell'intera Valle del Sarca. Il percorso è assai ripido ed esposto e la progressione avviene perlopiù mediante il cavo d'acciaio. Gli appoggi artificiali sono pochi ed è richiesta una buona tecnica di arrampicata oltre che una buona dose di forza di braccia. Alcuni tratti discontinui lungo il percorso consentono di riprendere fiato. Attacco della ferrata
Raggiungere l'abitato di Sarche e imboccare la strada che sale verso Madonna di Campiglio (via Caffaro). Dopo circa 50 metri, in corrispondenza di un cartello che indica il parcheggio per la ferrata "Rino Pisetta", svoltare a destra in direzione del Bocciodromo (la svolta avviene all'altezza del distributore di benzina Q8).
Dal parcheggio imboccare il sentiero che si addentra nel bosco. Raggiunto un canalone sulla sinistra (sentiero di discesa) continuare in piano (assenti bolli CAI) e dolcemente iniziare a guadagnare quota. Non appena il sentiero inizia a salire repentinamente compaiono anche i bolli e le indicazioni per la ferrata. Velocemente si guadagna quota e si raggiunge l'attacco (presente una targa metallica con il nome della via). L'avvicinamento è faticoso ma la vista che si ha dalla piazzola d'attacco ripaga degli sforzi fatti.
Descrizione della ferrata
Salire il muretto verticale ed atletico sfruttando i diversi appoggi ricavati nella roccia per i piedi. Dopo una cinquantina di metri è possibile abbandonare la ferrata percorrendo verso destra un brevissimo tratto attrezzato.
La ferrata, mediante un traverso esposto, sale verso sinistra lungo placche tecniche e molto suggestive. Man mano che si guadagna quota ci si porta in direzione di un evidente pilastro che viene superato dapprima lungo il suo spigolo sinistro e successivamente nella sua parte centrale. Raggiunta la sommità del pilastro le difficoltà calano e la vetta viene guadagnata senza troppe difficoltà.
Discesa
Dalla vetta abbassarsi lungo un sentiero evidente in direzione dell'abitato di Ranzo. Raggiunta la strada asfaltata ignorare la palina con le indicazioni "Castel Toblino - sentiero n. 613". Continuare in direzione del paese sino a raggiungere sulla sinistra una grossa croce in cemento. Qui imboccare sulla sinistra la mulattiera (sentiero n. 613) che scende dolcemente sino alla chiesetta di San Vigilio, raggiunta la quale, si abbandona il sentiero principale e si compie una piccola inversione ad U. La piccola traccia conduce ad una strada sterrata che si segue sino ad un tornante (palina). Qui abbandonarla e percorrere il sentiero in leggera salita. Raggiunta la parete sud-est del Piccolo Dain il sentiero inizia a perdere quota. Superare dei brevi tratti attrezzati sino a raggiungere un bivio (scritte su di un masso). Qui scendere verso destra (ripido) sino a raggiungere il sentiero percorso durante l'avvicinamento e mediante questo rientrare al parcheggio.

   

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Dall'attacco la vista sul lago di Toblino è unica

Will inizia la salita

   

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I primi metri sono impegnativi e tecnici

Qualche tratto discontinuo consente di riprendere fiato

   

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Bellissime placche tecniche ed esposte si trovano lungo tutto il percorso

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Will quasi in cima al pilastro che caratterizza la salita

Facili rocce precedono la vetta

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Meritato riposo in vetta

Il Piccolo Dain con i tracciati delle vie: Direttissima Loss-Pilati, Superdirettissima Mauro Rostagno e la ferrata Rino Pisetta