Corna Lunga - Cresta delle Fantasme

 
Zona montuosa Alpi Orobie Località di partenza Sovere (BG)
Quota partenza 400 Mt. Quota di arrivo 1273 Mt. Croce della Corna Lunga
1380 Mt. Baita di Monte Alto
Dislivello totale 1100 Mt. con i saliscendi
Sentieri utilizzati n. 563, 545A, 545, 547
Ore di salita 2 h. per la Croce di Corna Lunga
1 h. per la Baita di Monte Alto
Ore di discesa 2 h. 30'
Data di uscita 19/02/2022 (agg. rel. 21/07/2023) Giudizio sull'escursione Discreta
Sass Balòss presenti Omar Difficoltà EE
Condizioni climatiche e dei sentieri

Uggiosa giornata di fine inverno. Una recente nevicata di modeste quantità ha apportato una ventina di centimetri di neve a circa 1300 di quota, rendendo più piacevole alcuni tratti di discesa. Sentieri non perfettamente segnalati, soprattutto lungo la discesa da Baita Monte Alto verso la Malga Lunga. Da qui in poi le indicazioni tornano puntuali e ben distribuite. L'inizio della Cresta delle Fantasme non è segnalata; infatti recentemente la piastra di roccia su cui era riportato l'attacco della traccia lungo la cresta è stata rimossa. Lungo la cresta si rinvengono comunque alcuni bolli rossi sbiaditi e al posto della piastra che indicava l'inizio ora vi è un ometto poco visibile (che ho cercato di rendere più massiccio ricostruendolo più evidente e massiccio). I brevi tratti attrezzati della cresta sono in buono stato.

Eventuali pericoli
Un minimo di attenzione nel percorrere la Cresta delle Fantasme, anche se questa non presenta alcun tratto tecnicamente impegnativo, in caso di terreno non asciutto.
Presenza di acqua
Al Santuario Madonna della Torre è presente una fontanella. Potrete trovare acqua presso la Baita Monte Alto e presso la Malga Lunga, qualora i due punti siano aperti. Altrimenti non ho rinvenuto altre fonti di acqua.
Punti di appoggio
Poco dopo la partenza arriviamo nei pressi di una cascina appena sopra alla strada sterrata che stiamo seguendo.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Nulla.
Caratteristiche dell'escursione

Descrizione generale
La Corna Lunga è una sommità allungata che si alza alle spalle del paese di Sovere, in Val Borlezza; quest'ultima è una secondaria valle che collega la Val Seriana con la Val Cavallina ed il Lago d'Iseo all'altezza di Lovere. Questa particolare posizione consente alla Corna Lunga di essere un magnifico balcone panoramico. Per salire alla sua croce, esistono alcuni semplici itinerari che attraversano boschi e zone prative. Molto più interessante ed emozionante è, invece, il tracciato che percorre la lunga e in parte rocciosa cresta Sud-Est, conosciuta come Cresta delle Fantasme per via della presenza lungo essa, di due pinnacoli rocciosi che si innalzano dal bosco, con forma vagamente simile a due fantasmi sotto le classiche lenzuola. La prima parte della cresta è quella più divertente, con elementari balzelli rocciosi, alternati a tratti erbosi o boscosi; si incontra anche un breve e facile punto attrezzato con catene. La seconda parte della cresta segue una labile traccia a ridosso di un profondo e verticale paretone alla nostra destra che cade vertiginoso sulla valletta sottostante. Dopo aver raggiunto la Croce di Corna Lunga, l'escursione prosegue verso il punto più alto della Corna Lunga e da qui continua fino alla Baita di Monte Alto, per poi scendere verso la Malga Lunga e da qui rientrare a Sovere tramite prati e boschi, compiendo così un bel giro ad anello. Nel complesso si tratta di una piacevole escursione, mai faticosa e mai difficile, ma sicuramemte mai banale. Durante la discesa, passando dalla Malga Lunga, è possibile soffermarsi presso questa struttura, dotata anche di museo a ricordo del sacrificio di numerosi ragazzi appartenuti alla Resistenza durante la Seconda Guerra Mondiale.
Descrizione percorso
Dal paese di Sovere, in val Borlezza, saliamo al Santuario della Madonna della Torre, attraverso una serie di stradine e viuzze piuttosto strette e tortuose, seguendo alcuni non visibilissimi cartelli indicatori. Qui arrivati troveremo un ampio parcheggio sterrato presso cui lasciare l'auto. Saliamo ora lungo la ripida stradina asfaltata (poi sterrata) che passa alle spalle del santuario e dalla quale si ha una bella vista sul complesso religioso ed il prato che lo circonda. Ben presto superiamo una santella alla nostra destra. La strada ora si spiana e diviene sterrata. Lasciamo anche una cascina alla nostra destra, poco sopra alla strada. Alcuni bolli blu ci indicano il percorso. Sempre in falsopiano percorriamo la bella sterrata che ora è affiancata da una staccionata di legno ed in pocopo ci conduce in vista di una seconda cascina alla nostra sinistra che però non raggiungiamo. Eccoci ora davanti ad una panchina posta all'ombra di un abete solitario. Qui abbandoniamo la sterrata per entrare in un evidente ed ampio sentiero sulla destra. Qui una palina riporta il sentiero n. 563 per la Malga Lunga ed il bivacco del Murì. Poco più avanti una freccia di legno ci indica a destra per un non ben precisato "camino". Ignoriamo tale freccia per proseguire dritti. Al successivp evidente bivio, andiamo a destra, seguendo i bolli blu e quelli bianco/rossi del CAI. Il sentiero diviene più stretto e con il fondo irregolare. Superiamo due ostacoli che impediscono il passaggio delle moto. Proseguendo, ecco comparire sopra il bosco la cresta che andremo a percorrere tra breve. Camminiamo su un sentierino tra alberi, arbusti e eriche, fino ad una palizzata di legno dove il percorso pare essere in una trincea naturale. Eccoci pochi metri dopo tra due paretine rocciose (la Stretta di Cudegn). Qui troviamo una scritta che indica la deviazione verso destra per la Cresta delle Fantasme. Nella roccia di una delle due paretine si trova anche una Madonnina. Nel caso arrivaste ad una palina, avrete mancato la deviazione e dovrete tornare alla stretta tra le due rocce. Saliamo a destra come da ometto e seguiamo la labilissima traccia qui presente. Questa si inerpica tra erba e facili passaggi rocciosi privi di difficoltà. Subito guadagnamo la cresta che si innalza ripida davanti a noi. Alterniamo così tratti erbosi ad alcuni elementari balzi rocciosi. Su alcune rocce è stata scolpita un viso in stile Modigliani. Man mano saliamo, divengono ben evidenti i due torrioncini a guisa di fantasmi da qui prende il nome la cresta. Arrivati ad un tratto boscoso, traversiamo tra le piante verso sinistra fino ad arrivare alla base delle due fantasme. Verso destra si innalza una parete rocciosa molto articolata, alla cui base si nota una piccola grotta. Sulla sinistra della grotta riprende il percorso con un paio di tratti attrezzati molto semplici, ulteriormente facilitati da due catene. Il primo di questi sale dritto su comodi appigli, mentre il secondo traversa verso sinistra lungo una cengia leggermente esposta. Girato uno spigolo roccioso, riprendiamo a salire per balze boscose, tra terra e pietre. In breve, e con una certa fatica arriviamo nei pressi di una badierina in metallo, preceduta da un tratto di cresta tra camminabilissime rocce taglienti e arbusti. Dalla bandierina il percorso per la croce è ancora lungo e ben visibile davanti a noi. Occorre percorrere la cresta fedelmente facendo attenzione al profondo baratro alla nostra destra. A volte il tracciato si discosta leggermente dal filo della cresta, ma per la maggior parte del cammino ne restiamo vicini. Giunti alla grande croce in ferro, dovremmo goderci un bel panorama, salvo tempo uggioso, come successo a me. Nei pressi della croce troviamo anche una panchina di legno.
Discesa
Proseguiamo lungo la facile crestina, andando oltre la croce, sempre con leggera pendenza in salita, seguendo alcuni bolli rossi. Più avanti il percorso presenta una lunga serie di leggeri saliscendi, sempre tra arbusti e piante. Ad un certo punto iniziamo a scendere lentamente passando in un bel bosco di abeti, con alcuni grossi esemplari di conifera. Troviamo ora bolli bianchi e rossi dipinti sui tronchi delle piante. Attraversiamo poi una evidene radura pianeggiante contornata da abeti. Qui eccoci sotto ad un abete sul cui tronco sono presenti alcune frecce, tra cui una verso sinistra per la Malga Lunga. Noi invece proseguiamo dritti verso la Baita Monte Alto, data a circa 15' di cammino. Rientrati nel bosco, affrontiamo una breve salita tra sassi muschiosi. Eccoci poi ad una seconda radura a cui segue un'altra salitella. Ignoriamo le frecce poste su un abete che ci indicano la Malga Lunga a 30' (sentiero n. 545A); qui ritorneremo poi, dopo essere tornati dalla Baita Monte Alto. Poco dopo ecco una freccia che segnala la Baita Monte Alto e che fa compiere un giro verso sinistra in salita, per evitare di passare in una conca pascoliva davanti a noi. In breve, seguendo i numerosissimi e poco piacevoli bolli di spray arancione, usciamo dal bosco e ci troviamo davanti al piccolo dosso su cui sorge la Baita Monte Alto (1380 Mt.). Torniamo ora all'abete con la freccia per la Malga Lunga lungo il sentiero n. 545A e qui andiamo a destra, scendendo in un valloncello ricco di lamponi. La vegetazione poi diviene più fitta ed irregolare, mista e a tratti selvaggia, il sentiero a tratti poco evidente. Arrivati ad una palina seguiamo le indicazioni per il Monte di Sovere lungo il sentiero n. 545. Saliamo così lungo una ripida strada cementata, al cui culmine scendiamo verso una zona con tavolino e bacheche. Qui troviamo alcune spiegazioni riguardanti funghi e frutti di bosco, nonché una mappa con un percorso naturalistico. Più avanti la strada sterrata è affiancata da una staccionata di legno. Seguiamo l'ampia strada  fino ad una baita sulla sinistra e subito dopo eccoci ad incrociare un'altra strada che seguiamo in salita verso sinistra, ormai prossimi alla Malga Lunga. Superiamo un paio di baite sulla destra e poi un baitello sopra al sentiero, presso un crocevia di sentieri in zona Monte di Sovere (1237 Mt.). Qui proseguiamo dritti ed in poche decine di metri arriviamo alla Malga Lunga. Da questa scendiamo vetrso destra, come da palina, verso Sovere per il sentiero n. 563. Attraversiamo un ampio prato fino ad arrivare alle prime piante di una zona boscosa. Qui vediamo dei paletti bianchi e rossi. Poco dopo su di un tronco di abete vediamo una freccia in legno con la scritta Sovere. Arrivati sul fondo di una valletta, saliamo sul versante opposto e proseguiamo in falsopiano su sentuero in mezzacosta. Lungo il percorso troviamo alcuni bolli blu. Arriviamo poi ad una palina con l'indicazione per il Santuario della Madonna della Torre, dato a 45' di cammino. Più in basso, con una brevissima deviazione a sinistra possiamo arrivare ad un bivacco degli alpini (Bivacco del Murì, alpino reduce del fronte russo), in località Cudegn, a 930 Mt. Tornati sul nostro sentiero n. 563, ad un bvio prendiamo a sinistra lungo il Sentiero delle Scale. Si tratta di una serie di ripidi gradoni terrosi ed in parte pietrosi, con alcuni tratti percorsi tra un cavo d'acciaio. Al termine della ripida discesa, troviamo una palina. Qui andiamo a destra ed in falsopiano arriveremo alla Stretta di Cudegn, da dove abbiamo iniziato la salita della Cresta delle Fantasme. Non ci resta che ignorare la deviazione per la cresta e scendere verso il santuario ripercorrendo il sentiero già fatto in salita.

Note
Una volta arrivati alla Baita Monte Alto, avrete varie possibilii discesa verso la Malga Lunga, oltre a quella qui descritta. Tornati al parcheggio presso il Santuario della Madonna della Torre, concedetevi qualche minuto per visitare il bel complesso religioso. Per altre fotografie e informazioni sulla zona della Malga Lunga, potete visitare la relazione del 13 febbraio 2021 e del 22 febbraio 2014.
Commenti vari
Un saluto... alcolico agli escursionisti incontrati alla Baita di Monte Alto ed ancora grazie per lo squisito genepì offertomi a stomaco vuoto!
   

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La stretta di Cudegn dalla quale inizia la cresta delle Fantasme

La parte bassa della cresta con i due pinnacoli rocciosi

   

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Omar lungo i semplici passaggini rocciosi della cresta

Bell'ambiente roccioso lungo la cresta nei pressi delle Fantasme

   

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La bandiera metallica che segna la fine della p

La parte finale della cresta che cade verticale verso Sud

   

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Omar accanto alla Croce di Corna Lunga

Verso Baita di Monte Alto

   

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Omar alla Baita di Monte Alto     Il santuario della Madonna della Torre