Monte Grione e Malga Lunga

 
Zona montuosa Alpi Orobie Località di partenza Gandino - Zona Opifici (BG)
Quota partenza 550 Mt. Quota di arrivo 1381 Mt. del Monte Grione
1235 Mt. per la Malga Lunga
Dislivello totale 900 Mt. con i saliscendi Sentieri utilizzati n. 547, 544
Ore di salita 4 h. Ore di discesa 2 h.
Data di uscita 13/02/2021 Giudizio sull'escursione Discreta
Sass Balòss presenti Omar Difficoltà E
Condizioni climatiche e dei sentieri

Nevischio per l'intera camminata. Nebbie e nuvole basse hanno ridotto il piacere di questa facile camminata che avrebbe nel panorama il suo punto di forza. Neve abbondante oltre i 1200 metri (1 metro) fortunatamente ben battuta e qualche tratto ghiacciato lungo la discesa dalla Malga Lunga verso Vallepiana. Sentieri ben segnalati ed indicati. La cima del Monte Grione non è ben segnata da ometti od altro e le indicazioni non chiariscono quando si arrivi veramente in vetta.

Eventuali pericoli
Nulla.
Presenza di acqua
Io non ne ho trovata, essendo inverno e con abbondante neve tutto era coperto e nascosto. Nel caso fosse aperta, si troverà acqua presso la Malga, circa 3 ore e mezza dopo la partenza.
Punti di appoggio
Numerose le baite e le cascine che SI incontrano lungo la salita ed altrettante lungo la discesa. Presso Malga Lunga, a 1235 metri di quota, potrete trovare ristoro in caso questa sia aperta, o riparo in un piccolo locale sempre aperto, oppure sotto la lunghissima tettoia, nel caso la malga risultasse chiusa.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Percorso adatto all'uso di ciaspole, in caso di recente nevicata.
Caratteristiche dell'escursione

Descrizione generale
Rilassante camminata adatta al periodo invernale poiché si sviluppa su terreno sempre sicuro ed a basse quote. Bellissimi i panorami (in caso di bel tempo...) sia dal Monte Grione che lungo la salita fino alla Malga Lunga. Il percorso si sviluppa lungo ampi sentieri ben segnalati, oppure sterrati e mulattiere tra ampi pascoli, ondulate radure erbose e belle abetaie. Interessante anche la visita al museo presso la Malga Lunga, dedicato alla resistenza partigiana di queste zone.
Descrizione percorso
Percorrendo la strada della Valle Seriana da Bergamo, prendiamo l'evidente deviazione per Gandino, poco dopo Gazzaniga. Saliamo fino alla zona degli opifici e lasciamo l'auto nei pressi della ditta Bosifil, evitando di proseguire oltre questa verso Valle Piana. Dalla ditta sulla nostra sinistra, scendiamo lungo la strada asfaltata. Sempre alla nostra sinistra, su un muro di cemento, troviamo una freccia bianca e rossa indicante il sentiero n. 547 per Monticelli e Malga Lunga. Saliamo lungo una ripida stradina asfaltata che supera alcune baite. Entriamo poi tra piante e prati tagliando la salita su sentiero sassoso. Poco oltre sbuchiamo nuovamente sulla strada asfaltata tra villette. Andiamo in salita lungo la strada asfaltata. Giunti ad un bivio deviamo verso sinistra su strada sterrata. In breve la strada si inoltra in un bel bosco misto che percorriamo; la strada sterrata diviene un ripido sentiero. Tra salite e riposanti tratti in falsopiano, guadagniamo quota sempre nel fitto del bosco. Usciamo da questo nei pressi di una sbarra, con vari abeti sparsi qua e là ed alcune cascine, ormai giunti in località Monticelli (1116 Mt.). Ancora un centinaio di metri rettilinei ed eccoci davanti ad una pozza d'acqua. Una palina ci dice di andare verso sinistra. Superiamo una staccionata di legno posta sopra la pozza e proseguiamo su ampia sterrata che passa ai piedi di un bel dosso sulla cui sommità vediamo una casa dalle imposte rosse. Seguendo sempre la sterrata costeggiamo altri poggi e dossi. La strada più avanti perde pendenza fino a divenire pianeggiante. La boscaglia che la costeggia verso destra termina e possiamo così osservare (con bel tempo) ampi panorami sul sottostante Lago di Endine. Ad una palina con varie indicazioni, deviamo verso sinistra (sempre sentiero 547 per Mala Lunga data ancora ad un ora di cammino). Saliamo verso una grande cascina di pietra e la lasciamo alla nostra destra. Proseguiamo su comoda sterrata fino ad una seconda baita, sede di qualche associazione, e lasciamo anch'essa alla nostra destra. Poco oltre ecco una palina che ci suggerisce di proseguire dritti per Malga Lunga. Ora il percorso diviene più ondulato, passando tra pascoli aperti e poi tra radi abeti. Più avanti gli abeti si fanno maggiormente fitti, ma il percorso serpeggia tra radure prative molto dolci. Perdiamo poi leggermente quota fino a vedere davanti a noi, posta 50 metri in alto una solitaria baita. Qui si trova un'altra palina con l'indicazione per Malga Lunga proseguendo dritti e il Monte Grione verso destra. Prendiamo a destra per ques'ultimo. Entriamo subito in un fitto boschetto. Il sentiero non sempre è ben evidente. Sale per poi traversare verso sinistra. Poi sale nuovamente verso destra. Sbuchiamo ora ad un colletto dove una palina con numerose mete ci indica il Monte Grione verso destra. Davanti a noi scorgiamo un pinnacolo roccioso sormontato da una piccola croce. Sempre nel bosco saliamo ancora qualche minuto fino a sbucare su una spalla panoramica fuori dalla vegetazione (molti pensano, sbagliando, essere questa la cima del Monte Grione). Bel panorama. Proseguiamo verso destra, superiamo una cascina con il nome scritto sulla facciata (Maregorda. posta a 1363 metri) e passiamo oltre una sbarra di ferro che chiude la strada. Poco oltre, ecco una seconda cascina recintata da una rete. Proprio alle spalle di questa, più in alto, si trova la cima del Monte Grione. Per raggiungerlo, dobbiamo aggirare la recinzione verso sinistra e poi deviare verso destra, salire tra cespugli ed alberi fino alla sommità del monte, proprio sopra la cascina appena aggirata. Torniamo ora sui nostri passi fino ai piedi del Grione, dove avevamo abbandonato il percorso per Malga Lunga e riprendiamolo verso destra. Affrontiamo una breve discesa. Lasciamo alla nostra destra una baitella per poi risalire nel bosco sempre su agevole strada sterrata. In breve incontriamo i primi cartelli che ci segnalano la Malga Lunga che improvvisamente si presenta davanti a noi subito fuori dalla vegetazione boscosa.
Discesa
Dalla malga, continuiamo a percorrere la strada da cui veniamo. Questa procede pianeggiante fino alla località Monte di Sovere dove si trova monumento ai partigiani del luogo. Qui una palina ci segnala la discesa per Valle Piana verso sinistra. Prima d scendere possiamo salire sulla sommità del dosso davanti a noi, proprio dietro una bella baitella con crocefisso in legno. Evitando di passare per la proprietà privata della baita, rimontiamo il ripido pendio prima pratoso e poi boscoso fino ad un'asta di bandiera sulla cima di questa anonima altura che io penso essere il vero Monte di Sovere. Torniamo alla palina e seguiamo per Valle Piana. Scendiamo su sentierino dissestato fino ad un'ampia sterrata al suo termine. Seguiamo la sterrata verso destra. Qui è possibile arrivare in auto nel periodo non invernale, pagando un permesso, per poi salire velocemente alla Malga Lunga. La strada scende lentamente e lungamente a valle. Superiamo alcune cascine, più o meno ben tenute, baite ristrutturate e malghe abbandonate. Arrivati ad una chiesetta posta in alto sulla sinistra (1000 metri di quota), proseguiamo in leggera salita su asfalto. Riprendiamo poi la discesa, sempre su asfalto fino ad una evidente deviazione sulla destra. Qui abbandoniamo la strada per immetterci in un ripido ed infido sentierino nel bosco. Il percorso, caratterizzato da ripidi tornantini, va affrontato con cautela in caso di neve o peggio ghiaccio, in quanto si sviluppa sopra alcuni pericolosi salti boscosi. Più in basso il sentiero scende in una ripida e profonda valletta, sempre con stretti tornantini pietrosi. Bella la vista sul versante opposto della valletta, caratterizzato da alte falesie e pareti rocciose verticali. Passiamo numerose passerelle di metallo che ci consentono di superare stretti canalini che scendono ripidissimi dalla nostra sinistra. Al termine della ripida e poco piacevole discesa, eccoci nei pressi di una cappelletta. Da qui in poi possiamo rilassarci cu comodo sentiero nel bosco. Il sentiero termina poi presso un tornante della strada che scende verso Gandino. Qui si trovano alcuni parcheggi. Ora non ci resta che seguire lungamente e noiosamente la strada asfaltata che molto lentamente ci conduce alla zona degli opifici di Gandino, calcolando che per arrivarci servono almeno 40 minuti.

Note
Per altre foto ed info della zona, potete leggere la relazione del 22 febbraio 2014. Attenzione a non confondere il Monte Grione, qui facilmente raggiunto, con la Croce del Grione, posto a circa 1 ora di cammino lungo un divertente percorso in cresta (sentiero delle creste G. Bonetti, oppure sentiero n. 628) dal monte omonimo.
Commenti vari
Peccato che la vetta del Monte Grione non sia sormontata da nessun segno che la identifichi. Ciò rende confuso ed incerto il suo raggiungimento. In alcune relazioni, infatti, tale cima pare essere quella posta nei pressi della Baita Meragolda, ma appare evidente che la quota non sia corretta e che da qui sia possible proseguire e salire ulteriormente aggirando quello che pare essere un terreno privato ed una seconda baita, al cui culmine ci troviamo alla quota corretta del Grione. Anche per altre cime della zona, la loro identificazione non è precisa (Monte di Sovere), oppure il percorso non è ben indicato (Monte Sparavera). Infatti lungo il percorso avrei dovuto salire anche il panoramico dosso del Monte Sparavera, ma, portato fuori strada da una invitante traccia nella neve, ho finito per perdermi tra nebbia e neve alta; tornato mestamente sui miei passi ho proseguito verso il più evidente e meglio indicato Monte Grione.
   

Ingrandisci

Ingrandisci

Il freddo crea effetti sulle paline

Bei tratti tra abeti e prati

   

Ingrandisci

Ingrandisci

Il prato lascia il posto al bosco

Il mostro del monte Grione

   

Ingrandisci

Ingrandisci

Presso la Malga Lunga

In discesa verso Valle Piana