Descrizione generale Rilassante
camminata adatta al periodo invernale poiché si sviluppa su terreno
sempre sicuro ed a basse quote. Bellissimi i panorami (in caso di bel
tempo...) sia dal Monte Grione che lungo la salita fino alla Malga
Lunga. Il percorso si sviluppa lungo ampi sentieri ben segnalati,
oppure sterrati e mulattiere tra ampi pascoli, ondulate radure erbose e
belle abetaie. Interessante anche la visita al museo presso la Malga
Lunga, dedicato alla resistenza partigiana di queste zone.
Descrizione percorso
Percorrendo
la strada della Valle Seriana da Bergamo, prendiamo l'evidente
deviazione per Gandino, poco dopo Gazzaniga. Saliamo fino alla zona
degli opifici e lasciamo l'auto nei pressi della ditta Bosifil,
evitando di proseguire oltre questa verso Valle Piana. Dalla ditta
sulla nostra sinistra,
scendiamo lungo la strada asfaltata. Sempre alla nostra sinistra, su
un muro di cemento, troviamo una freccia bianca e rossa indicante il
sentiero n. 547 per Monticelli e Malga Lunga. Saliamo lungo una ripida
stradina asfaltata che supera alcune baite. Entriamo poi tra piante e
prati tagliando la salita su sentiero sassoso. Poco oltre sbuchiamo
nuovamente sulla strada asfaltata tra villette. Andiamo in salita lungo
la strada asfaltata. Giunti ad un bivio deviamo verso sinistra su
strada sterrata. In breve la strada si inoltra in un bel bosco misto
che percorriamo; la strada sterrata diviene un ripido sentiero. Tra
salite e riposanti tratti in falsopiano, guadagniamo quota sempre nel
fitto del bosco. Usciamo da questo nei pressi di una sbarra, con vari
abeti sparsi qua e là ed alcune cascine, ormai
giunti in località Monticelli (1116 Mt.). Ancora un
centinaio di metri rettilinei ed eccoci davanti ad una pozza d'acqua.
Una palina ci dice di andare verso sinistra. Superiamo una staccionata
di legno posta sopra la pozza e proseguiamo su ampia sterrata che passa
ai piedi di un bel dosso sulla cui sommità vediamo una casa dalle
imposte rosse. Seguendo sempre la sterrata costeggiamo altri poggi e
dossi. La strada più avanti perde pendenza fino a divenire
pianeggiante. La boscaglia che la costeggia verso destra termina e
possiamo così osservare (con bel tempo) ampi panorami sul sottostante
Lago di Endine. Ad una palina con varie indicazioni, deviamo verso
sinistra (sempre sentiero 547 per Mala Lunga data ancora ad un ora di
cammino). Saliamo verso una grande cascina di pietra e la lasciamo alla
nostra destra. Proseguiamo su comoda sterrata fino ad una seconda
baita, sede di qualche associazione, e lasciamo anch'essa alla nostra
destra. Poco oltre ecco una palina che ci suggerisce di proseguire
dritti per Malga Lunga. Ora il percorso diviene più ondulato, passando
tra pascoli aperti e poi tra radi abeti. Più avanti gli abeti si fanno
maggiormente fitti, ma il percorso serpeggia tra radure prative molto
dolci. Perdiamo poi leggermente quota fino a vedere davanti a noi,
posta 50 metri in alto una solitaria baita. Qui si trova un'altra
palina con l'indicazione per Malga Lunga proseguendo dritti e il Monte
Grione verso destra. Prendiamo a destra per ques'ultimo. Entriamo
subito in un fitto boschetto. Il sentiero non sempre è ben evidente.
Sale per poi traversare verso sinistra. Poi sale nuovamente verso
destra. Sbuchiamo ora ad un colletto dove una palina con numerose mete
ci indica il Monte
Grione verso destra. Davanti a noi scorgiamo un pinnacolo roccioso
sormontato da una piccola croce. Sempre nel bosco saliamo ancora
qualche minuto fino a sbucare su una spalla panoramica fuori dalla
vegetazione (molti pensano, sbagliando, essere questa la cima del Monte
Grione). Bel
panorama. Proseguiamo verso destra, superiamo una cascina con il nome
scritto sulla facciata (Maregorda. posta a 1363 metri) e
passiamo oltre una sbarra di ferro che chiude
la strada. Poco oltre, ecco una seconda cascina recintata da una rete.
Proprio alle spalle di questa, più in alto, si trova la cima del Monte
Grione. Per raggiungerlo, dobbiamo aggirare la recinzione verso
sinistra e poi deviare verso destra, salire tra cespugli ed alberi fino
alla sommità del monte, proprio sopra la cascina appena aggirata.
Torniamo ora sui nostri passi fino ai piedi del Grione, dove avevamo
abbandonato il percorso per Malga Lunga e riprendiamolo verso destra.
Affrontiamo una breve discesa. Lasciamo alla nostra destra una baitella
per poi risalire nel bosco sempre su agevole strada sterrata. In breve
incontriamo i primi cartelli che ci segnalano la Malga Lunga che
improvvisamente si presenta davanti a noi subito fuori dalla
vegetazione boscosa.
Discesa Dalla
malga, continuiamo a percorrere la strada da cui veniamo. Questa
procede pianeggiante fino alla località Monte di Sovere dove si trova
monumento ai partigiani del luogo. Qui una palina ci segnala la discesa
per Valle Piana verso sinistra. Prima d scendere possiamo salire sulla
sommità del dosso davanti a noi, proprio dietro una bella baitella con
crocefisso in legno. Evitando di passare per la proprietà privata della
baita, rimontiamo il ripido pendio prima pratoso e poi boscoso fino ad
un'asta di bandiera sulla cima di questa anonima altura che io penso
essere il vero Monte di Sovere. Torniamo alla palina e seguiamo per
Valle Piana. Scendiamo su sentierino dissestato fino ad un'ampia
sterrata al suo termine. Seguiamo la sterrata verso destra. Qui è
possibile arrivare in auto nel periodo non invernale, pagando un
permesso, per poi salire velocemente alla Malga Lunga. La strada scende
lentamente e lungamente a valle. Superiamo alcune cascine, più o meno
ben tenute, baite ristrutturate e malghe abbandonate. Arrivati ad una
chiesetta posta in alto sulla sinistra (1000 metri di quota),
proseguiamo in leggera salita su asfalto. Riprendiamo poi la discesa,
sempre su asfalto fino ad una evidente deviazione sulla destra. Qui
abbandoniamo la strada per immetterci in un ripido ed infido sentierino
nel bosco. Il percorso, caratterizzato da ripidi tornantini, va
affrontato con cautela in caso di neve o peggio ghiaccio, in quanto si
sviluppa sopra alcuni pericolosi salti boscosi. Più in basso il
sentiero scende in una ripida e profonda valletta, sempre con stretti
tornantini pietrosi. Bella la vista sul versante opposto della
valletta, caratterizzato da alte falesie e pareti rocciose verticali.
Passiamo numerose passerelle di metallo che ci
consentono di superare stretti canalini che scendono ripidissimi dalla
nostra sinistra. Al termine della ripida e poco piacevole discesa,
eccoci nei pressi di una cappelletta. Da qui in poi possiamo rilassarci
cu comodo sentiero nel bosco. Il sentiero termina poi presso un
tornante della strada che scende verso Gandino. Qui si trovano alcuni
parcheggi. Ora non ci resta che seguire lungamente e noiosamente la
strada asfaltata che molto lentamente ci conduce alla zona degli
opifici di Gandino, calcolando che per arrivarci servono almeno 40
minuti. |