Croce Cornetti

 
Zona montuosa Alpi Orobie Località di partenza Cornalba (BG)
Quota partenza 870 Mt. Quota di arrivo 1550 Mt.
Dislivello totale 700 Mt. Sentieri utilizzati n. 502, 503 (Panoramico) e il Sentiero dei Partigiani
Ore di salita 2 h. 30' Ore di discesa 2 h.
Data di uscita 20/05/2023 Giudizio sull'escursione Discreta
Sass Balòss presenti Omar Difficoltà E
Condizioni climatiche e dei sentieri

Pioggerella per l'intera camminata. Nebbie che hanno anche impedito la vista del bel panorama dalla vetta. Sentieri resi scivolosi e fangosi dalla pioggia dei giorni precedenti. Il percorso è sufficientemente ben tracciato fino alla deviazione (mal segnalata) dal sentiero 502, verso la Cima Cornetti. Da qui in poi i segni sono molto poco evidenti e, a parte una chiara freccia in legno, non si ritrovano altre indicazioni, ma la traccia è facilmente intuibile.

Eventuali pericoli
Nessuno.
Presenza di acqua
Alla partenza, poco sopra il parcheggio di Cornalba, si trova un parco attrezzato per picnic, con tanto di fontanella e bagni.
Punti di appoggio
Un minimo di riparo può essere trovato presso la grotta della Cornabusa, anche se non è possibile entrarvi. Più avanti vi sono le indiazioni per la Baita Zambelli che può essere raggiunta solamente tramite un tratto privato di sentiero. Dopo la croce alla Cima Cornetti, durante il ritorno, salendo verso la vetta vera e propria, arriviamo ad un bellissimo ed attrezzato baitello sulla facile crestina oltre la croce: tale baitello dispone di una piccola tettoia per la legna ed alcune attrezzature, sotto la quale possiamo ripararci.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Nulla.
Caratteristiche dell'escursione

Descrizione generale
L'Alben è una bella montagna calcarea ricca di itinerari vari e divertenti, alcuni impegnativi ed altri alla portata della maggior parte degli escursionisti. Anche senza raggiungerne la vetta vera e propria, possiamo salire angoli e cime secondarie appartenenti al suo gruppo. Tra queste le più conosciute sono certamente la Punta della Croce (vedi relazione del 13-07-2019) e la Cima della Spada (vedi relazione del 10-07-2019). Una cima secondaria e pochissimo conosciuta, invece, è la Cima Cornetti, dedicata ai fratelli Cornetti, partigiani durante la Seconda Guerra Mondiale che qui avevano il loro campo di battaglia. Sebbene sia di modesta altitudine e di veloce salita, presenta un percorso interessante, alcuni ambienti affascinanti ed una vista molto bella. La croce che troveremo, non è posta sulla sua vera e propria cima, ma oltre una cinquantina di metri più in basso, in una posizione ben visibile dal paese di Cornalba, sulla verticale della famosa falesia. La cima vera e propria, come detto, è più in alto e quasi irrintracciabile tra i fitti boschi della zona; dalla sua sommità non si gode alcun panorama poichè le alte piante che la coprono impediscono qualsiasi visuale. Anche io non ho ben capito se sono arrivato sul punto più alto o se fosse stato possibile proseguire e salire ancora un poco. In generale l'escursione odierna non presenta alcuna difficoltà e non richiede particolare sforzo, ma occorre comunque prestare attenzione in caso di terreno bagnato ad alcuni tratti nel bosco molto ripidi.
Descrizione percorso
Raggiunto il paesello di Cornalba in Val Serina, laterale della Val Brembana, arriviamo alla chiesa e da qui saliamo verso sinistra lungo una stradina stretta che ci conduce alle spalle del cimitero. Qui alcuni posti auto nei pressi di uno sportello automatico delle Poste ci consentono di lasciare l'auto. Saliamo lungo la strada asfaltata che prosegue oltre il parcheggio e in breve arriviamo ad un bivio. Prendiamo a sinistra (sentiero H41 e poco sopra H02, variante Mercatorum), lasciando a destra il sentiero che seguiremo al ritorno (H42). Poco dopo eccoci ad un parco con bagni e fontanella. Lasciamo la casetta di legno dei bagni alla nostra destra e raggiungiamo un secondo bivio al quale andiamo a destra. Poco sotto di poi vediamo un parco per pic-nic. Saliamo poi lungo una ampia e recentemente sistemata stradina acciottolata. La salita è ripida ma all'ombra delle piante. Al primo tornante, abbandoniamo la strada per andare a sinistra lungo un sentierino nel bosco (indicazioni "Sentiero Partigiano"). Il sentiero procede in falsopiano per poi salire grazie ad alcune scalette di sassi. Transitiamo sotto ad una teleferica per trasporto di materiali. Arriviamo al cospetto di una piccola parete rocciosa che costeggiamo alla nostra destra. Qui vediamo una grossa lettera A dipinta sulla roccia. Saliamo lungo altri gradini scavati nella roccia o costruiti con essa. Un corrimano di metallo protegge il lato a valle della salita. arriviamo così ad una piccola croce nel bosco, a ricordo di un partigiano qui ucciso. Più avanti passiamo accanto ad un curioso pinnacolo appuntito, per poi salire altri gradini. In breve eccoci nei pressi della Cornabusa (1123 Mt.), con tanto di segnale sopra ad un albero. Con breve deviazione verso destra eccoci all'ingresso di una bella grotta posta sotto ad una alta parete rocciosa. La grotta è dedicata alla Madonna di Lourdes ed è chiusa da un cancello. Vediamo anche un tavolo per pic-nic. Dopo una dovuta pausa, torniamo sul sentiero e riprendiamo la ripida salita in un umido bosco misto. Passiamo nei pressi di un casello di caccia. Alcune indicazioni ci segnalano di seguire il sentiero "panoramico" per l'Alben. Costeggiamo una paretina rocciosa e poi saliamo un sentierino con scalini fatti da tronchetti di legno. Più avanti un altro cartello segnala il sentiero panoramico. Con un semicerchio in senso orario saliamo nel bosco. Arrivati ad una piccola radura erbosa, continuiamo a salire, ignorando una piccola deviazione verso destra. Entriamo poi in una abetaia dove il sentiero diviene pianeggiante. Sulla sinistra possiamo scorgere alcune piccole croci scolpite in alcuni massi ai lati del sentiero. Eccoci ora ad un trivio di sentieri. Noi prediamo verso sinistra quello per le Baite dell'Alben n. 503, lasciando quello a destra per Cornalba (sempre 503, panoramico) e quello per la Baita Zambelli (privato). In breve arriviamo in una valletta che risaliamo accompagnati ai lati da bellissimi abeti. Arriviamo così in una ampia radura dove spesso pascolano camosci e caprioli. Saliamo la radura, per poi piegare verso destra seguendo le indicazioni di alcuni cartelli per l'Alben. Ci troviamo in una conca idilliaca: boschi di abeti circondano prati e pascoli, con una baita (Baita Cascinetto), poco lontana e seminascosta sulla sinistra, proprio al centro della conca. Costeggiamo la conca sul suo lato destro e saliamo fino a rientrare nel bosco. Superiamo una palina e poi un enorme abete solitario nel mezzo del sentiero, in un'altra radura. Più avanti ecco un'altra palina con varie indicazioni anche su alcuni massi ai piedi della palina stessa. Noi proseguiamo dritti. Superiamo una pozza d'acqua, oltre la quale troveremo un albero alla nostra destra sul cui tronco vediamo un vecchio cartello metallico inglobato dal legno della pianta. Questo cartello ci segnala la deviazione per la Cima Cornetti. Andiamo quindi a destra e saliamo lungo una traccia ben evidente tra sassi e terra. Sbiadite frecce rosse ed un paio di numeri 6 ci indicano di essere sulla via corretta. Poco più in alto eccoci nell'ennesima conca prativa  circondata dal bosco. In lontananza vediamo una freccia di legno. La raggiungiamo e ne seguiamo la direzione verso destra per la Croce Cornetti. Saliamo lungo la labile traccia tra erba ed arbusti e poi bosco. Giunti ad una ampia sella erbosa, scendiamo sul versante opposto. Qui, probabilmente si potrebbe raggiungere la vera Cima Cornetti, ma siamo circondati da boscose cimette prive di qualsiasi traccia o indicazione. Allora scendiamo lungo il versante opposto ed arriviamo in una radura che contorniamo stando sul lato sinistro, seguendo alcuni bolli rossi, ora più evidenti. Rientriamo poi nel bosco, sempre tenendo la sinistra e dopo alcuni rilassanti saliscendi che nel complesso ci fanno perdere un poco di ulteriore quota, ecco che all'improvviso compare davanti a noi la grande e massiccia croce di metallo. Panorama molto ampio sulla Val Serina e a strapiombo sulla Falesia di Cornalba.
Discesa
Iniziamo ora il ritorno, salendo alle spalle della croce, lungo un evidente sentiero che rimonta una breve rampa di rocce affioranti. Giunti sulla ampia e facile crestina, la seguiamo verso destra, standone leggermente sotto. Bella la vista sulla zona la vetta dell'Alben, con bene in evidenza la cima del ripetitore ed in lontananza anche la Cima della Croce. Seguendo il comodo sentierino arriviamo ad un attrezzatissimo baitello nel bosco. Qui siamo circa 50 metri di quota sopra la croce e anche qui potrebbe esserci la possibilità di raggiungere la vera cima Cornetti. Lasciamo alle nostre spalle il baitello e scendiamo un breve tratto di sentiero fatto a scalette con tronchi di faggio. Subito dopo riprendiamo a salire tra faggi e giovani abeti. Arrivati su una sommità non ben definita, vediamo alla nostra destra che il sentiero inizia a scendere ripidamente. Seguiamo i ripidi e pietrosi tornantini ed in breve eccoci ad un piccolo muretto di pietre sulla destra. Pieghiamo a sinistra e scendiamo, sempre nel bosco, fino a tornare alla radura al cui centro c'era la freccia di legno con l'indicazione per la croce. Ora non ci resta che ripercorrere il tragitto fatto all'andata fino al trivio di sentieri incontrato in precedenza. Qui giunti, ignoriamo il sentiero privato per Baita Zambelli e quello da cui siamo saliti all'andata, Non ci resta che seguire il sentiero n. 503 per Cornalba, indicato come "panoramico". Scendiamo con una certa pendenza per un breve tratto, poi questa tende a diminuire. Superiamo poi uno stretto passaggio tra rocce, con una paretina alla nostra sinistra. Il comodo sentiero scende nel fitto bosco con cambi di pendenza. Ad un certo punto troviamo dei lavori di manutenzione in corso d'opera che stanno allargando detto sentierino, appianando la pendenza grazie a numerosi tornanti che serpeggiano tra le piante. Seguiamo quello che ora è un ampio sentiero con pendenza costante fino ad una staccionata in legno con la scritta "Sentiero panoramico". Lasciamo alla nostra sinistra una cascina. Poco più in basso la discesa termina e noi sbuchiamo su una ampia sterrata nei pressi di una santella. Qui andiamo a destra e seguendo l'ampia sterrata arriviamo al primo bivio incontrato all'andata e da qui al'lauto in poche decine di metri.

Note
La massiccia croce in metallo, di dubbio gusto estetico, non è posta sulla sommità della Cima Cornetti, peraltro poco identificabile nella boscaglia (una cinquantina di metri più in alto), ma su un pulpito ben visibile dal paese. Il "sentiero panoramico" che da Cornalba sale verso le pendici dell'Alben è attualmente oggetto di ampliamento e manutenzione; tali lavori dovrebbero trasformare quello che era un ripido sentierino ben armonizzato con l'ambiente, in una ampia stradina sterrata con numerosi tornantini, più agevolmente percorribile, ma decisamente più impattante sul bosco. Il percorso seguito ricalca in parte quello che è un più ampio ed articolato sentiero chiamato "Sentiero Partigiano"; in questa zona, infatti vi furono numerosi scontri tra le opposte milizie fasciste e partigiane, durante la Seconda Guerra Mondiale, come testimoniano alcune croci nel bosco e varie bacheche informative. La zona è anche molto ricca di fauna, facilmente avvistabile.
   

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La grotta della Cornabusa

Camosci mi osservano dubbiosi
   

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La conca in zona Baita Cascinetto

Il cartello per la Cima Cornetti mangiato dall'albero
dell'anticima della Corna Orientale
   

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Omar alla conca prativa con la freccia di legno

Presso la Croce Cornetti
   

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Panorama avvolto dalle nebbie e dalle nubi

Una delle sommità nei pressi della croce