Descrizione generale L'Alben
è una bella montagna calcarea ricca di itinerari vari e divertenti,
alcuni impegnativi ed altri alla portata della maggior parte degli
escursionisti. Anche senza raggiungerne la vetta vera e propria,
possiamo salire angoli e cime secondarie appartenenti al suo gruppo.
Tra queste le più conosciute sono certamente la Punta della Croce (vedi
relazione del 13-07-2019) e la Cima della Spada (vedi relazione del
10-07-2019). Una cima secondaria e pochissimo conosciuta, invece, è la
Cima Cornetti, dedicata ai fratelli Cornetti, partigiani durante la
Seconda Guerra Mondiale che qui avevano il loro campo di battaglia.
Sebbene sia di modesta altitudine e di veloce salita, presenta un
percorso interessante, alcuni ambienti affascinanti ed una vista molto
bella. La croce che troveremo, non è posta sulla sua vera e propria
cima, ma oltre una cinquantina di metri più in basso, in una posizione
ben visibile dal paese di Cornalba, sulla verticale della famosa
falesia. La cima vera e propria, come detto, è più in alto e quasi
irrintracciabile tra i fitti boschi della zona; dalla sua sommità non
si gode alcun panorama poichè le alte piante che la coprono impediscono
qualsiasi visuale. Anche io non ho ben capito se sono arrivato sul
punto più alto o se fosse stato possibile proseguire e salire ancora un
poco. In generale l'escursione odierna non presenta alcuna difficoltà e
non richiede particolare sforzo, ma occorre comunque prestare
attenzione in caso di terreno bagnato ad alcuni tratti nel bosco molto
ripidi.
Descrizione percorso
Raggiunto
il paesello di Cornalba in Val Serina, laterale della Val Brembana,
arriviamo alla chiesa e da qui saliamo verso sinistra lungo una
stradina stretta che ci conduce alle spalle del cimitero. Qui alcuni
posti auto nei pressi di uno sportello automatico delle Poste ci
consentono di lasciare l'auto. Saliamo lungo la strada asfaltata che
prosegue oltre il parcheggio e in breve arriviamo ad un bivio.
Prendiamo a sinistra (sentiero H41 e poco sopra H02, variante
Mercatorum), lasciando a destra il sentiero che seguiremo al ritorno
(H42). Poco dopo eccoci ad un parco con bagni e fontanella. Lasciamo la
casetta di legno dei bagni alla nostra destra e raggiungiamo un secondo
bivio al quale andiamo a destra. Poco sotto di poi vediamo un parco
per pic-nic. Saliamo poi lungo una ampia e recentemente sistemata
stradina acciottolata. La salita è ripida ma all'ombra delle piante. Al
primo tornante, abbandoniamo la strada per andare a sinistra lungo un
sentierino nel bosco (indicazioni "Sentiero Partigiano"). Il sentiero
procede in falsopiano per poi salire grazie ad alcune scalette di
sassi. Transitiamo sotto ad una teleferica per trasporto di materiali.
Arriviamo al cospetto di una piccola parete rocciosa che costeggiamo
alla nostra destra. Qui vediamo una grossa lettera A dipinta sulla
roccia. Saliamo lungo altri gradini scavati nella roccia o costruiti
con essa. Un corrimano di metallo protegge il lato a valle della
salita. arriviamo così ad una piccola croce nel bosco, a ricordo di un
partigiano qui ucciso. Più avanti passiamo accanto ad un curioso
pinnacolo appuntito, per poi salire altri gradini. In breve eccoci nei
pressi della Cornabusa (1123 Mt.), con tanto di segnale
sopra ad un albero. Con breve deviazione verso destra eccoci
all'ingresso di una bella grotta posta sotto ad una alta parete
rocciosa. La grotta è dedicata alla Madonna di Lourdes ed è chiusa da
un cancello. Vediamo anche un tavolo per pic-nic. Dopo una dovuta
pausa, torniamo sul sentiero e riprendiamo la ripida salita in un umido
bosco misto. Passiamo nei pressi di un casello di caccia. Alcune
indicazioni ci segnalano di seguire il sentiero "panoramico" per
l'Alben. Costeggiamo una paretina rocciosa e poi saliamo un sentierino
con scalini fatti da tronchetti di legno. Più avanti un altro cartello
segnala il sentiero panoramico. Con un semicerchio in senso orario
saliamo nel bosco. Arrivati ad una piccola radura erbosa, continuiamo a
salire, ignorando una piccola deviazione verso destra. Entriamo poi in
una abetaia dove il sentiero diviene pianeggiante. Sulla sinistra
possiamo scorgere alcune piccole croci scolpite in alcuni massi ai lati
del sentiero. Eccoci ora ad un trivio di sentieri. Noi prediamo verso
sinistra quello per le Baite dell'Alben n. 503, lasciando quello a
destra per Cornalba (sempre 503, panoramico) e quello per la Baita
Zambelli (privato). In breve arriviamo in una valletta che risaliamo
accompagnati ai lati da bellissimi abeti. Arriviamo così in una ampia
radura dove spesso pascolano camosci e caprioli. Saliamo la radura, per
poi piegare verso destra seguendo le indicazioni di alcuni cartelli per
l'Alben. Ci troviamo in una conca idilliaca: boschi di abeti circondano
prati e pascoli, con una baita (Baita Cascinetto), poco lontana e
seminascosta sulla sinistra, proprio al centro della conca. Costeggiamo
la conca sul suo lato destro e saliamo fino a rientrare nel bosco.
Superiamo una palina e poi un enorme abete solitario nel mezzo del
sentiero, in un'altra radura. Più avanti ecco un'altra palina con varie
indicazioni anche su alcuni massi ai piedi della palina stessa. Noi
proseguiamo dritti. Superiamo una pozza d'acqua, oltre la quale
troveremo un albero alla nostra destra sul cui tronco vediamo un
vecchio cartello metallico inglobato dal legno della pianta. Questo
cartello ci segnala la deviazione per la Cima Cornetti. Andiamo quindi
a destra e saliamo lungo una traccia ben evidente tra sassi e terra.
Sbiadite frecce rosse ed un paio di numeri 6 ci indicano di essere
sulla via corretta. Poco più in alto eccoci nell'ennesima conca
prativa circondata dal bosco. In lontananza vediamo una freccia
di legno. La raggiungiamo e ne seguiamo la direzione verso destra per
la Croce Cornetti. Saliamo lungo la labile traccia tra erba ed arbusti
e poi bosco. Giunti ad una ampia sella erbosa, scendiamo sul versante
opposto. Qui, probabilmente si potrebbe raggiungere la vera Cima
Cornetti, ma siamo circondati da boscose cimette prive di qualsiasi
traccia o indicazione. Allora scendiamo lungo il versante opposto ed
arriviamo in una radura che contorniamo stando sul lato sinistro,
seguendo alcuni bolli rossi, ora più evidenti. Rientriamo poi nel
bosco, sempre tenendo la sinistra e dopo alcuni rilassanti saliscendi
che nel complesso ci fanno perdere un poco di ulteriore quota, ecco che
all'improvviso compare davanti a noi la grande e massiccia croce di
metallo. Panorama molto ampio sulla Val Serina e a strapiombo sulla
Falesia di Cornalba.
Discesa
Iniziamo
ora il ritorno, salendo alle spalle della croce, lungo un evidente
sentiero che rimonta una breve rampa di rocce affioranti. Giunti sulla
ampia e facile crestina, la seguiamo verso destra, standone leggermente
sotto. Bella la vista sulla zona la vetta dell'Alben, con bene in
evidenza la cima del ripetitore ed in lontananza anche la Cima della
Croce. Seguendo il comodo sentierino arriviamo ad un attrezzatissimo
baitello nel bosco. Qui siamo circa 50 metri di quota sopra la croce e
anche qui potrebbe esserci la possibilità di raggiungere la vera cima
Cornetti. Lasciamo alle nostre spalle il baitello e scendiamo un breve
tratto di sentiero fatto a scalette con tronchi di faggio. Subito dopo
riprendiamo a salire tra faggi e giovani abeti. Arrivati su una sommità
non ben definita, vediamo alla nostra destra che il sentiero inizia a
scendere ripidamente. Seguiamo i ripidi e pietrosi tornantini ed in
breve eccoci ad un piccolo muretto di pietre sulla destra. Pieghiamo a
sinistra e scendiamo, sempre nel bosco, fino a tornare alla radura al
cui centro c'era la freccia di legno con l'indicazione per la croce.
Ora non ci resta che ripercorrere il tragitto fatto all'andata fino al
trivio di sentieri incontrato in precedenza. Qui giunti, ignoriamo il
sentiero privato per Baita Zambelli e quello da cui siamo saliti
all'andata, Non ci resta che seguire il sentiero n. 503 per Cornalba,
indicato come "panoramico". Scendiamo con una certa pendenza per un
breve tratto, poi questa tende a diminuire. Superiamo poi uno stretto
passaggio tra rocce, con una paretina alla nostra sinistra. Il comodo
sentiero scende nel fitto bosco con cambi di pendenza. Ad un certo
punto troviamo dei lavori di manutenzione in corso d'opera che stanno
allargando detto sentierino, appianando la pendenza grazie a numerosi
tornanti che serpeggiano tra le piante. Seguiamo quello che ora è un
ampio sentiero con pendenza costante fino ad una staccionata in legno
con la scritta "Sentiero panoramico". Lasciamo alla nostra sinistra una
cascina. Poco più in basso la discesa termina e noi sbuchiamo su una
ampia sterrata nei pressi di una santella. Qui andiamo a destra e
seguendo l'ampia sterrata arriviamo al primo bivio incontrato
all'andata e da qui al'lauto in poche decine di metri.
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