Zuccone dei Campelli/Dente dei Camosci - Via Andrea

 
Zona montuosa Alpi Orobie Località di partenza Località Ceresola - Valtorta (BG)
Quota partenza

1340 Mt.

Quota di arrivo 2141 Mt.
Dislivello totale

+439 Mt. circa dal parcheggio al rif. Lecco
+250 Mt. circa dal rifugio all'attacco
+110 Mt. la via (120 lo sviluppo)

Sentieri utilizzati Strada che conduce al rifugio Lecco
Ore di salita 1 h. dal parcheggio al rifugio
30' dal rifugio all'attacco
2 h. 30' la via
Ore di discesa 1 h. 45' dalla vetta al parcheggio
Esposizione Nord-ovest Giudizio sull'ascensione Bella
Data di uscita 07/09/2019 Difficoltà V+
Sass Balòss presenti
Luca.
Amici presenti
Andrea M., Guido B., Riccardo S.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Partiti con una bella giornata, nel primo pomeriggio il cielo si è coperto e c'è stato uno scrollo d'acqua
I sentieri che si percorrono sia in salita che in discesa sono evidenti. La roccia in via è nel complesso buona ma, essendo recentissima l'apertura dell'itinerario, ancora un po' da ripulire.

Eventuali pericoli

Soliti d'arrampicata in ambiente. Attenzione ad alcune terrazze detritiche dalle quali è facile smuovere sassi.

Presenza di acqua

Al parcheggio prima di partire e poi al rifugio Lecco.

Punti di appoggio
Rifugio Lecco (1779 Mt.).
Materiale necessario oltre al tradizionale

Normale dotazione alpinistica. Le prime due lunghezze, quelle più impegnative, sono ben attrezzate. Un assortimento di protezioni veloci è comunque consigliato poiché sulla parte alta della via non si trova quasi più nulla.

Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Lo Zuccone dei Campelli è formato da alcuni pilastri molto verticali che chiudono la testata del vallone dei Camosci. Possiamo distinguerli in Pilastro Settentrionale, Centrale e Meridionale. Il Dente dei Camosci è una torre a se stante che si trova alla loro sinistra e sulla quale sono presenti alcuni itinerari d'arrampicata, sicuramente tra i meno ripetuti del massiccio.
La via Andrea è stata aperta pochissimi giorni fa, l'1 settembre 2019, da Ivo Ferrari e Federica Maslowsky ed è dedicata ad Andrea Rupani, per molti anni gestore del rifugio Lecco, scomparso prematuramente nel 2016.
Itinerario vario che alterna placche più compatte ad altre più lavorate ed alcuni passaggi in fessura. Le soste sono attrezzate con 2 fix da collegare; le prime due lunghezze più impegnative sono ben protette a chiodi e fix.
E' probabile che la nostra sia la prima ripetizione.
Attacco, descrizione della via

Dal parcheggio alla base degli impianti di risalita di Ceresola di Valtorta ci si incammina, inizialmente su asfalto, in direzione del rifugio Lecco. Arrivati al rifugio si risale il vallone dei Camosci seguendo il largo sentiero (pista da sci) che lo percorre sulla sua sinistra. Quando la strada fa un tornante verso sinistra (appena oltre la stazione a monte della seggiovia) si prosegue dritti mediante un piccolo sentiero in direzione della ferrata Mario Minonzio. A sinistra della bastionata dello Zuccone Campelli di notano varie cuspidi: il Dente dei Camosci è il primo a sinistra con la cima appuntita e con le placconate ripide e compatte.
Poco prima di giungere all'attacco della ferrata abbandonare il sentiero attraversando i prati verso destra. Giunti alla base del Dente risalire alcuni metri il canale fino uno spigolo arrotondato, più o meno al centro della parete, alla base del quale attacca la via (visibile primo chiodo con cordone e fix). Risalendo il canale fino al suo termine si giunge ad un camino alla base del quale si trova un vecchio spit (attacco via del Cardo).

1° tiro:
seguire lo spigolo arrotondato, superando placchette compatte e brevi fessure, fino alla sosta (2 fix). Si resta sempre sul lato sinistro dello spigolo ma molto vicini allo stesso. 30 Mt., V, 3 fix, 3 chiodi con cordone.

2° tiro:
per fessurine e placchetta di raggiunge la fessura/diedro che sale in leggera diagonale verso destra. Al suo termine si esce su cresta erbosa. Alzarsi pochi metri e sostare (2 fix). 20 Mt., IV, V+, IV-, 3 fix, 2 chiodi.

3° tiro:
salire subito a destra della sosta. Raggiunta una specie di forcella abbassarsi 1 metro e sostare (2 fix). 15 Mt., II, I.

4° tiro:
dritti per placca lavorata cercando i punti più deboli. Dopo i primi metri diventa più appoggiata e poi si continua per zolle erbose fino alla sosta (2 fix). 30 Mt., IV+, III, 1 clessidra con cordone, 1 sasso incastrato con cordone.

5° tiro:
dritti per facili risalti fino una cengetta dove si sosta (2 chiodi). 25 Mt., III.
Discesa
Dalla S4 conviene raggiungere la ferrata Mario Minonzio: percorrere la cengetta verso sinistra in leggera discesa e poi salire un canalino sino una forcella. Da qui si vedono i cavi della ferrata che si raggiunge senza troppe difficoltà (info da Ivo Ferrari, soluzione non testata personalmente).
In alternativa dalla S4 alzarsi 3 metri raggiungendo la crestina, spostarsi sul versante opposto (est), e proseguire verso destra (sud) fino a raggiungere la sommità del Dente (spuntone con fettuccia). Ancora un poco oltre, all'estremità della parete, si trova l'ultima sosta della via Alex (2 fix+maglia rapida+vecchia fettuccia). Da qui con una doppia da 60 Mt. (possibile sosta intermedia) si arriva nel canale detritico. Scendere il canale e piegare a destra (viso a valle) costeggiando la base del Dente dei Camosci fino a tornare all'attacco della via.

Note

Noi, durante la nostra ripetizione, non ci siamo fermati alla S4 su 2 chiodi ma abbiamo traversato subito verso destra in direzione dell'ultima sosta della via Alex. Purtroppo, senza fare la sosta, non è possibile passare sul versante est per via degli attriti elevati. Abbiamo così traversato verso destra restando sul versante ovest ma la roccia è un po' marcia.

Commenti vari

Con molta probabilità la nostra dovrebbe essere la prima ripetizione della via.

   

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A sinistra Guido e, a destra Andrea, impegnati sulla prima lunghezza

   

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Guido verso la fine del secondo tiro

Il Dente dei Camosci con il tracciato della via Andrea.
Visibile anche la via Fessura Comici sullo Zuccone dei Campelli