Partiti con una bella giornata, nel primo pomeriggio il cielo si è coperto e c'è stato uno scrollo d'acqua
I sentieri che si percorrono sia in salita che in discesa sono evidenti.
La roccia in via è nel complesso buona ma, essendo recentissima l'apertura dell'itinerario, ancora un po' da ripulire. |
Descrizione generale
Lo Zuccone dei Campelli è formato da alcuni pilastri molto verticali che chiudono la testata del vallone dei Camosci. Possiamo distinguerli in Pilastro Settentrionale, Centrale e Meridionale. Il Dente dei Camosci è una torre a se stante che si trova alla loro sinistra e sulla quale sono presenti alcuni itinerari d'arrampicata,
sicuramente tra i meno ripetuti del massiccio.
La via Andrea è stata aperta pochissimi giorni fa, l'1 settembre 2019, da Ivo Ferrari e Federica Maslowsky
ed è dedicata ad Andrea Rupani, per molti anni gestore del rifugio Lecco, scomparso prematuramente nel 2016.
Itinerario vario che alterna placche più compatte ad altre più lavorate ed alcuni passaggi in fessura.
Le soste sono attrezzate con 2 fix da collegare; le prime due
lunghezze più impegnative sono ben protette a chiodi e fix.
E' probabile che la nostra sia la prima ripetizione.
Attacco, descrizione della via
Dal parcheggio alla base degli impianti di risalita di Ceresola di Valtorta ci si incammina, inizialmente su asfalto, in direzione del rifugio Lecco. Arrivati al rifugio si risale il vallone dei Camosci seguendo il largo sentiero (pista da sci) che lo percorre sulla sua sinistra. Quando la strada fa un tornante verso sinistra (appena oltre la stazione a monte della seggiovia) si prosegue dritti mediante un piccolo sentiero in direzione della ferrata Mario Minonzio. A sinistra della bastionata dello Zuccone Campelli di notano varie cuspidi: il Dente dei Camosci è il primo a sinistra con la cima appuntita e con le placconate ripide e compatte.
Poco prima di giungere all'attacco della ferrata abbandonare il sentiero attraversando i prati verso destra. Giunti alla base del Dente risalire alcuni metri il canale fino uno spigolo arrotondato, più o meno al centro della parete, alla base del quale attacca la via (visibile primo chiodo con cordone e fix). Risalendo il canale fino al suo termine si giunge ad un camino alla base del quale si trova un vecchio spit (attacco via del Cardo).
1° tiro:
seguire lo spigolo arrotondato, superando placchette compatte e brevi fessure, fino alla sosta (2 fix). Si resta sempre sul lato sinistro dello spigolo ma molto vicini allo stesso.
30
Mt., V, 3 fix, 3 chiodi con cordone.
2° tiro:
per fessurine e placchetta di raggiunge la fessura/diedro che sale in leggera diagonale verso destra. Al suo termine si esce su cresta erbosa. Alzarsi pochi metri e sostare (2 fix). 20 Mt., IV, V+, IV-, 3 fix, 2 chiodi.
3° tiro:
salire subito a destra della sosta. Raggiunta una specie di forcella abbassarsi 1 metro e sostare (2 fix). 15 Mt., II, I.
4° tiro:
dritti per placca lavorata cercando i punti più deboli. Dopo i primi metri diventa più appoggiata e poi si continua per zolle erbose fino alla sosta (2 fix). 30 Mt., IV+,
III, 1 clessidra con cordone, 1 sasso incastrato con cordone.
5° tiro:
dritti per facili risalti fino una cengetta dove si sosta (2 chiodi). 25 Mt., III.
Discesa
Dalla S4 conviene raggiungere la ferrata Mario Minonzio:
percorrere la cengetta verso sinistra in leggera discesa e poi
salire un canalino sino una forcella. Da qui si vedono i cavi
della ferrata che si raggiunge senza troppe difficoltà (info da
Ivo Ferrari, soluzione non testata personalmente).
In alternativa dalla S4 alzarsi 3 metri raggiungendo la crestina, spostarsi sul versante opposto (est), e proseguire verso destra (sud)
fino a raggiungere la sommità del Dente (spuntone con fettuccia). Ancora un poco oltre, all'estremità della parete, si trova l'ultima sosta della via Alex (2 fix+maglia rapida+vecchia fettuccia). Da qui con una doppia da 60 Mt. (possibile sosta intermedia) si arriva nel canale detritico. Scendere il canale e piegare a destra (viso a valle) costeggiando la base del Dente dei Camosci fino a tornare all'attacco della via. |
Noi, durante la nostra ripetizione, non ci siamo fermati alla S4 su 2 chiodi ma abbiamo traversato subito verso destra in direzione dell'ultima sosta della via Alex. Purtroppo, senza fare la sosta, non è possibile passare sul versante est per via degli attriti elevati. Abbiamo così traversato verso destra restando sul versante ovest ma la roccia è un po' marcia. |