Descrizione
generale
Questo itinerario è stato aperto l'1 marzo 2008 da Heinz Grill e Sigfrid Königseder. Il giorno successivo gli stessi apritori, questa volta accompagnati anche da Franz Heiss e Florian Kluckner, hanno ripetuto l'itinerario tracciando una variante d'uscita più semplice: quella che verrà denominata "uscita comune". Con questa soluzione si tratta probabilmente della via più facile di questa parete. Arrampicata principalmente su belle placche di aderenza ma comunque abbastanza varia. La via è ben pulita dalla vegetazione e ben protetta con clessidre e fix. Adatta ai principianti.
Attacco, descrizione della via
Da Arco di Trento risalire la Valle del Sarca. Superare Ceniga ed entrare in Dro, poi raggiungere il
campo sportivo in località Oltra e parcheggiare.
Incamminarsi lungo l'evidente strada forestale ed in breve raggiungere un bivio al quale si svolta a destra in direzione di Pietramurata. Camminare per circa 10 minuti sino ad una sbarra. Sulla sinistra si trova un evidente ometto.
Risalire il ghiaione seguendo il sentiero sino alla base della parete. Spostarsi a destra fino ad individuare l'attacco (scritta azzurra).
Più a sinistra attaccano la vie Il Mercurio serpeggiante e La Luna argentea; poco oltre la via Te lo do io il Colorado.
1° tiro:
salire per rocce gradinate senza difficoltà e poi placchetta fino al terrazzino di sosta (1 fix+1 fix con anello). 55 Mt., III, II, 1 fix.
2° tiro:
spostarsi leggermente a sinistra, superare un muretto articolato e proseguire ritornando gradatamente verso
destra fino alla sosta (1 fix con anello+1 clessidra con cordoni). 50 Mt., IV-, 1 chiodo, 1 clessidra con cordone.
3° tiro:
salire per facili placchette e poi puntare a destra ad un comodo terrazzo con sosta (1 fix+1 fix con anello).
30 Mt., IV, II,
4 clessidre con cordone.
4° tiro:
salire tenendosi sulla placca a sinistra di un canalino e rientrare quando questo si trasforma in diedro. Salire qualche metro poi, con un passaggio di aderenza verso destra, si raggiunge la sosta (1 fix con anello+1 chiodo+fettuccia).
40 Mt., III, IV+,
4 clessidre con cordone, 2 fix.
5° tiro:
salire la placchetta sul lato destro del diedro raggiungendo una cengia. Traversare lungamente a destra, poi salire in verticale sino in cima ad un pilastrino (1 fix con anello). 45 Mt., IV+, IV,
6 clessidre con cordone, 1 fix.
6° tiro:
salire su facili rocce e poi portarsi verso sinistra alla base di un diedro (1 fix+1 fix con anello). 30 Mt., II,
1 clessidra con cordone.
7° tiro:
seguire il diedro fin sotto un
muretto. Aggirarlo a destra e poi traversare a sinistra sino alla sosta (1 fix+1 fix con anello).
45 Mt., IV+, IV, II, 3 fix, 1masso incastrato con cordone.
8° tiro:
per bella placca a gocce salire sotto gli strapiombi e poi traversare
a sinistra fino alla sosta (pianta con cordone).
40 Mt., II, III, IV+,
1 clessidra con cordone, 2 fix, 1 pianta con cordone.
A metà di questa lunghezza è possibile, per percorrere l'uscita
originale, traversare a destra verso lo spigolo (V+, VI).
9° tiro:
superare una paretina e raggiungere la placca inclinata incisa da una fessura. Seguirla fino al suo termine, superare un facile muretto, e sostare appena oltre (1 fix+1 fix con anello). 35 Mt., IV+, III, 1 clessidra con cordone, 5 fix, 1 dado incastrato.
Discesa
Dal termine della via seguire la traccia in salita (ometti e frecce azzurre) fino all'evidente sentiero che traversa e scende verso sinistra
(ometti e frecce azzurre). Proseguire fino a raccordarsi al sentiero delle cavre (n. 425) che si segue verso valle (qualche tratto attrezzato). Raggiunta la pista ciclabile (cappella in loco) si prende a sinistra e successivamente a destra ritornando così al
campo sportivo di Drò. |