Strapiombo di Sardagna - Via Luigi Degasperi

 
Zona montuosa Prealpi Trentine Località di partenza Frazione Sardagna - Trento (TN)
Quota partenza 600 Mt. circa Quota di arrivo 600 Mt. circa
Dislivello totale

-100 Mt. per l'attacco
+80 Mt. la via (100 lo sviluppo +20 di roccette)

Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita 25' per l'attacco
3 h. la via
Ore di discesa 10' (per salire al parcheggio)
Esposizione Nord-est Giudizio sull'ascensione Bella
Data di uscita 19/08/2013 Difficoltà V+, A2
Sass Balòss presenti
Bertoldo.
Amici presenti

Diego Filippi.

Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata calda ma ventilata. Lungo il sentiero d'avvicinamento sono presenti numerosi bolli rossi; la vegetazione talvolta infastidisce il passaggio. La roccia è generalmente buona.

Eventuali pericoli

La chiodatura di progressione è ancora quella originale. Prestare molta attenzione, specie lungo il tetto.

Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
La stazione a monte della funivia di Sardagna.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Imbraco, casco, 2 staffe e fiffi per ciascun membro della cordata. Utile qualche friend lungo le lunghezze in libera. Portare numerosi rinvii.
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Da Trento una funivia permette di raggiungere velocemente l'abitato di Sardagna (oggi frazione, ma un tempo comune). Sotto la vecchia stazione alta della funivia (l'attuale stazione a monte si trova circa 50 Mt. più a lato) un tetto di 12 metri, nell'autunno del 1980, ha catturato l'attenzione di Cesare Paris e Marco Pegoretti che, in 12 ore, tracciarono questo estetico itinerario in grado di mescolare adeguatamente l'arrampicata libera con quella artificiale. I due apritori dedicarono la via a Luigi Degasperi, un amico di Paris morto sotto una valanga.
L'itinerario fu riscoperto qualche anno fa da Diego Filippi e Davide Pinamonti che sistemarono il sentiero d'accesso (nel frattempo le nuove abitazioni avevano cancellato l'accesso identificato da Paris), rinforzarono le soste e posizionarono all'inizio del tetto il libro di via.
Le ascensioni registrate sul libretto, alla data del nostro passaggio, erano solo due. Entrambe recano la firma di Davide Pinamonti.
Si tratta di un itinerario che merita di essere riscoperto perché può essere una valida alternativa a giornate di tempo incerto e l'ideale per impratichirsi con l'uso delle staffe.
La chiodatura lungo i tiri, come detto sopra, è ancora quella originale e alcune protezioni richiedono molta attenzione.
Al termine del secondo tiro, con corde da 60 Mt. è possibile scendere in doppia, tuttavia conviene completare la salita raggiungendo il parcheggio anche se ciò significa lottare con la folta vegetazione.
Nel maggio del 2005, più a sinistra, nel settore Concerto di Sardagna è stata aperta la via Results and Conclusion.
Attacco, descrizione della via
Da Trento imboccare la strada che sale in direzione di Sardagna. Parcheggiare di fronte all'ex stazione alta della funivia (oggi centro congressi - termine della strada).
Percorrere a ritroso la strada sino ad incrociare sulla destra la via "alle Valène". Imboccarla e seguirla sino a quando sulla sinistra si stacca una stradina erbosa in piano. Qui iniziano i bolli rossi (alcuni leggermente sbiaditi) che conducono direttamente all'attacco.
Seguire la strada, abbassarsi costeggiando delle case e dopo aver perso quota piegare a destra. Qui la vegetazione tende ad intralciare il passaggio (cercare sempre i bolli, ci sono!).
Raggiunta una fascia di roccia abbassarsi con qualche piccolo passo d'arrampicata e proseguire nuovamente in piano. Abbassarsi in un canalino (presente una corda fissa) e mediante la comoda traccia raggiungere l'attacco, proprio sotto la verticale del grande tetto (chiodo a pressione con cordone).

1° tiro:
salire un primo tratto in artificiale e obliquare a destra. Superare una pancia e proseguire in verticale (e in arrampicata libera) lungo la placchetta. Traversare a sinistra in direzione della cengia dove si trova la sosta (2 spit, 3 chiodi). 40 Mt., A1, V+.

2° tiro:
spostarsi a sinistra e salire in verticale la placca. Raggiunto il libro di via superare in artificiale tutto il tetto. La sosta è situata poco oltre (2 fix con catena ed anello di calata, 2 chiodi). 30 Mt., V+, A2.

3° tiro:
spostarsi a sinistra e salire in verticale lungo rocce ed erba. Sostare su una pianta nei pressi di una recinzione.
30 Mt., IV, III, II, I, 1 chiodo.
Discesa
Scavalcare la rete e proseguire in verticale nel bosco sino a raggiungere la ex-stazione alta della funivia. Qui spostarsi a destra e raggiungere il piazzale del parcheggio (necessario scavalcare una barriera).

Pubblicazioni

Questa relazione è stata inserita nella guida ARRAMPICARE Dolomiti sud-occidentali vol.1 edita da ViviDolomiti.
Clicca sull'immagine qui sotto per accedere alla pagina web ViviDolomiti edizioni - libri di montagna e acquistarne direttamente una copia.

Ingrandisci

Ingrandisci

Primo tiro Diego, metro dopo metro, supera il tetto

Ingrandisci

Ingrandisci

L'esposizione è notevole

Will

 

Ingrandisci

Ingrandisci

Will in uscita dal tetto

Lo strapiombo di Sardagna con il tracciato della via Degasperi

   
Ingrandisci
Le vie Results and Conclusion e Luigi Degasperi. (Foto di Luca Franceschini, tracciati Sassbaloss) 
   

Il contenuto di questo sito (testo, elementi grafici, immagini, ecc.) così come il modo in cui i contenuti sono presentati e formati è di esclusiva proprietà del gruppo SassBalòss ed è protetto dalle leggi italiane ed internazionali in particolare da quelle in materie di copyright. E' consentita la consultazione. Sarà concessa la duplicazione, anche parziale, solo dopo esplicita richiesta; in tal caso dovrà essere espressamente indicata, sulle copie realizzate, la provenienza della fonte ossia il sito internet www.sassbaloss.com. Ogni utilizzazione diversa da quelle sopra previste quindi (indicativamente: la distribuzione a terzi e/o la pubblicazione a scopo di lucro, la modificazione, l'elaborazione in qualunque forma e modo) deve considerarsi abusiva e sarà perseguita a norma delle vigenti leggi.