Descrizione generale
Itinerario aperto da Pierangelo Masera, Dario Cabas, Peter Maier e Julia Haupt nell'estate del 2015. Nella primavera del 2018 gli stessi Maier e Haupt con Heinz Grill e Florian Kluckner hanno ripulito e raddrizzato l'itinerario. L'ultima (bellissima) lunghezza era già stata salita da Cabas e Masera dopo aver aperto una seconda uscita alla via Anormale (che corre più a sinistra - informazione contenuta nel libro "Arrampicate no big" di Cabas e Masera - Edizioni Manfrini).
La via supera una sequenza di diedri e fessure con alcuni tratti atletici come il pilastro del secondo tiro o il diedro dell'ultima lunghezza. In via si trovano fix e chiodi che necessitano di essere integrati.
Attacco, descrizione della via
Da Arco
di Trento imboccare la strada che conduce ai campeggi e alla piscina comunale. Proseguire sulla strada in direzione di Ceniga e parcheggiare nei pressi
del sentiero che sale all'eremo di San Paolo o della vecchia diga (a causa dei ladri potrebbe essere opportuno parcheggiare alla pizzeria Lanterna, poco prima).
Imboccare uno dei sentieri che sale nel boschetto fino al cospetto della parete. Costeggiarla verso sinistra superando gli attacchi di alcune vie: In memoria di Ugo Ischia, Sette muri, Orfeo, Adonis e Calliope.
L'attacco della via Per Luca si trova poco più in basso e a sinistra della via Calliope (scritta blu).
1° tiro:
salire la paretina stando a destra di un settore di monotiri. Sostare (fix con anello+chiodo) alla base del pilastro. 15 Mt., V, 1 fix.
2° tiro:
alzarsi leggermente e spostarsi a destra, vincere una sequenza strapiombante un po' faticosa. Uscire a sinistra e proseguire in verticale. Spostarsi ancora a sinistra e superare una bella placca oltre la quale si sosta (2 fix di cui 1 con anello).
35 Mt., VI+ oppure A0, VI, V+, 4 fix, 4 clessidre con cordone, 1 chiodo.
3° tiro:
alzarsi per facili balze fino alla base dello sperone. Rimontarlo e traversare delicatamente a destra. Aggirare sulla destra il tetto e mediante una fessura sulla sinistra raggiungere una zona più semplice. Per facili balze guadagnare la sosta (fix con anello).
45 Mt., II, VI-, V-, III, 2 fix, 2 cordoni con clessidra.
4° tiro:
spostarsi a sinistra della sosta e salire un diedro (roccia da verificare). Poco prima del suo termine spostarsi a sinistra e guadagnare un terrazzino. Proseguire per il diedro di destra e raggiunta la cengia sostare (2 piante con cordini).
35 Mt., V, IV, IV+, V-, 1 fix, 1 chiodo, 1 pianta con cordone.
5° tiro:
proseguire in verticale rimontando la placca (roccia da verificare). Una seconda placchetta precede la sosta (2 fix di cui 1 con anello).
20 Mt., II, V, 1 fix, 1 pianta con cordone.
6° tiro:
salire a sinistra della sosta per poi spostarsi a destra e vincere un piccolo tettino. Spostarsi a sinistra e vincere un secondo strapiombo. Proseguire superando una placca delicata e sostare (2 fix di cui 1 con anello). 35 Mt., V+, VI-, 3 fix, 3 clessidre con cordone.
7° tiro:
salire il bel diedro superando a metà uno strapiombo. Poco prima del termine della parete uscire a destra, guadagnare la terrazza sommitale, e sostare (albero da attrezzare).
30 Mt., V, VI+ oppure A0, VI, 4 fix, 1 clessidra con cordone.
Discesa
Alzarsi lungo l'evidente traccia sino a raggiungere il sentiero sommitale. Da qui ci sono due possibilità:
A-
Seguire la traccia che scende verso destra (viso a monte) sino a congiungersi con la mulattiera che in breve conduce al
ponte romano. Da qui
mediante la strada asfaltata si torna al posteggio. Lungo la mulattiera, in corrispondenza di un ometto, è possibile scendere nel bosco accorciando leggermente il sentiero di discesa.
B- E' anche possibile seguire un altro percorso, più veloce ma un po' più impegnativo. Seguire la traccia verso sinistra (viso a monte) stando sempre vicini al bordo della parete. Attenzione a quando bisogna piegare decisamente verso sinistra e iniziare a scendere passando per uno stretto intaglio. Da qui seguendo le tracce e le corde fisse si raggiunge in breve il boschetto alla base della parete e quindi il parcheggio. |