Descrizione generale All'estremità
orientale del gruppo calcareo della Presolana, tra la Valle di Scalve e
la Valle Seriana, troviamo il Monte Visolo, normalmente salito dalla
facile e monotona costa Sud, oppure come punto terminale della
bela fettara della Porta. Ma esiste un piacevole itinerario invernale
che permette di salire alla sua cima lungo un bel canale rivolto ad
Ovest. Tale via è poco impegnativa e sicuramente priva di difficoltà
legate a passaggi di misto o con pendenze elevate. Si tratta infatti di
un percorso adatto ad escursionisti abituati a questo tipo di uscite,
ma che non richiede particolari doti tecniche. Le pendenze oscillano
tra i 40 e i 45 gradi. L'ambiente appare particolarmente piacevole sia
quello nel canale, che quello che ci circonda. La salita si svolge in
raltà all'interno di due canali ben distinti: il primo tratto avviene
lungo la parte bassa del Canalone Bendotti e alterna tratti dolci e
camminabili a brevi paretine e canalini più ripidi; la seconda parte
percorre il vero e proprio Canale Ovest del Visolo e presenta una
pendenza costante sui 45 gradi. Panorami affascinanti, soprattutto sul
versante meridionale della Presolana. La discesa lungo il percorso
classico, purtroppo risulterà piuttosto noiosa fino al rifugio Baita
Cassinelli.
Descrizione percorso Giunti
al Passo della Presolana, tra la Valle Seiana e la Val di Scalve,
parcheggiamo l'auto sulla nostra sinistra, poco prima del cartello
indicante il valico stradale. Da qui imbocchiamo l'evidente sentiero
che conduce alla baita Cassinelli (sentiero n. 315, chiare indicazioni
in loco). Prima per breve tratto asfaltato e poi su ampia sterrata, il
percorso sale verso un boschetto di abeti. Ad un tornante verso
sinistra, proseguiamo tranquillamente all'ambra delle piante. Al
successivo tornante destrorso, abbandoniamo la sterrata per andare
dritti lungo un ripido tratto nel bosco. La sterrata viene abbandonata
per il sassoso sentierino. Restando fedeli a questo tracciato,
guadagnamo rapidamente quota, alternando tratti più o meno ripidi.
Superiamo un traliccio dell'alta tensione. Qui il fondo del sentiero è
piuttosto sconnesso. Oltre il traliccio, le pendenze diminuiscono e
possiamo rilassanci passeggiando su dolci saliscendi ombrosi. In breve
arriviamo alle prime radure che ci lasciano vedere il bellissimo
massiccio della Presolana. Arrivati alla Baita Cassinelli, una palina
ci indica di salire verso la Cappella Savina, sempre lungo il sentiero
n. 315. Risaliamo quindi il ripido sentierino sassoso che con alcuni
tornanti ci fa guadagnare rapidamente quota. Ad un certo punto ci
troviamo a camminare in un ghiaioncello. Arrivati all'evidente imbocco
del Canalone Bendotti, immediatamente prima che il sentiero lo
attraversi e si sposti verso sinistra, abbandoniamo il tracciato
segnato e ci immettiamo verso destra nel suddetto canale, che qui
appare molto aperto e poco ripido. Indossiamo il casco, i ramponi e
l'imbrago, impugnamo la picozza ed iniziamo la nostra salita. Dopo un
primo tratto in leggera salita, la pendenza aumenta leggermente, ma
sempre restando contenuta e su terreno camminabile, in un bell'ambiente
roccioso, ma non opprimente. Arrivati dinanzi ad una parete con un
evidente cavita rotonda alla sua base, dobbiamo spostarci verso
sinistra e salire un breve tratto che ci porta sulla sommità di dosso
roccioso, per poi abbassarci dalla parte opposta e tornare sul fondo
del canale. Poco dopo il canale è sbarrato da un salto roccioso sulla
destra. Qui
andiamo a sinistra ed imbocchiamo uno strettissimo ma breve canalino
piuttosto ripido (poco meno di 50 gradi), che in caso di poca neve
presenta alcuni passi su massi sporgenti dalla neve. Il canalino ci
permette di uscire dal
Canalone Bendotti ed evitare il salto roccioso. Ora proseguiamo per
ripide balze erbose, fino ad un traverso un poco esposto verso destra
che ci riporta
nel canalone, poco sopra al suddetto salto. Ora ci troviamo in un
tratto più stretto del Canalone Bendotti e su pendenze maggiori
(40-45°), che si alternano a punti più agevoli, sempre senza grosse
difficoltà. Proseguendo oltre alcuni muretti di neve, ci troviamo
nuovamente ad uscire dal canalone e camminare per balze. Saliamo così
godendoci il panorama che ci circonda. Ecco che ora la parte alta del
Canale Ovest del
Visolo ci appare ben evidente davanti a noi, sulla destra, con chiaro
andamento omogeneo e rettilineo, con direzione leggermente verso
sinistra. Sulla destra del canale, si innalzano verticali pareti
rocciose che incombono su di esso. Per entrare nel canale Ovest,
dobbiamo traversare verso destra e poi abbassarci qualche decina di
metri fino a raggiungere il fondo del canale stesso. Ora lo risaliamo
su pendenze medie e costanti, facendo attenzione, vista la
conformazione del percorso, ad eventuali blocchi di ghiaccio o
neve dura che potrebbero cadere se smossi chi ci precede. La partenza è
dura, ma mai difficile. Passiamo sotto ad un grosso blocco verticale,
aggirandolo verso destra. Oltre questo il canale sale lineare, restando
su pendenze medie. Potrebbero esserci alcuni affioramenti di rocce, se
l'innevamento dovesse essere non abbondante. Tali affioramenti non
rappresentano comunque un problema, anzi rendono più divertenete la
salita. Man mano si sale, il canale si allarga. Sulla destra però
incombe sempre una elevata parete rocciosa. Verso la fine, ecco che
appare ben evidente sopra di noi una palina che segna la bocchetta
presso la quale termina il canale. La raggiungiamo senza problemi ed
ecco apparire il versante della Val Di Scalve. Da qui pieghiamo verso
destra ed affrontiamo la ripida rampa-canale che sale verso la cima del
Visolo. Facciamo attenzione a questo tratto che presenta pendenze
attorno ai 40 gradi, ma anche una certa esposizione. Più si sale più la
pendenza aumenta e la rampa diviene una breve ed estetica crestina, ma
lo sforzo è reso più lieve dalla bellezza dei passaggi di questo tratto
e dalla vicinanza della cima. Ancora pochi metri su elementari roccette
affioranti ed eccoci alla piramide metallica della vetta.
Discesa
Volgiamo
le spalle alla piccola piramide in ferro sulla cima del Visolo e
iniziamo la lunga e ripida discesa per prati che in circa 1 ora
abbondante ci conduce nuovamente nei pressi di Baita Cassinelli. La
prima parte sotto la vetta avviene per aperto pendio molto ripido;
nella seconda parte invece si segue un'ampia dorsale. Abbandoniamo poi
questa dorsale per piegare verso destra e proseguire in mezzacosta,
Arrivati alla vegetazione arborea, cerchiamo di non perdere il corretto
sentiero che serpeggia tra abeti e arbusti fino al rifugio. Da
qui, deviamo verso sinistra e lungo il sentiero 315, già salito in
mattina, torniamo in un'altra mezz'ora al Passo della Presolana.
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