Descrizione generale
Dal blog di Alessandro Spinelli:
"La prima notizia di questa salita di Berti e Nusdeo del 1954 si trova nel libro di Claudio Cima del 1971, che ne dà breve descrizione (p. 64) e la condanna come roccia friabile. Giudizio confermato nell'edizione 1975 dove si aggiunge (p. 98): mai ripetuta. Nemmeno citata nella guida di Dante Porta, ricompare nella monografia CAI-TCI di Eugenio Pesci, che si rifà a Cima. Aperta con venti chiodi, ne furono lasciati quattro. La via dorme tranquilla fino al 2011, quando è ripulita e richiodata: dieci anni dopo, siamo andati a dargli un'occhiata, ben provvisti di chiodi e materiale d'abbandono..."
Itinerario aperto il 21 novembre del 1954 da Filippo Berti e Nando Nusdeo e dedicato al gruppo alpinistico "I Pell e Oss" di Monza. La via sale quasi a goccia d'acqua lungo una linea logica. La prima lunghezza è ben attrezzata anche se alcuni chiodi vanno verificati e caricati con delicatezza. Le successive si percorrono in arrampicata libera verificando con dovizia le prese da utilizzare.
La S1 è attrezzata su due chiodi e un insicuro chiodo a pressione. Gli ancoraggi sono collegati tra di loro mediante una vecchia catena.
La S2 e la S3 sono attrezzate con dei fittoni resinati artigianali; prestare molta attenzione all'anello perchè scorre libero lungo la catena (!). La S4 è su due fix 8mm.
Secondo la relazione in nostro possesso ci saremmo dovuti abbassare, con delle calate in corda doppia, lungo il fianco sinistro della struttura (viso a monte). Ci siamo abbassati e dopo aver gironzolato in lungo e in largo su erba verticale e roccette siamo risaliti e ci siamo calati lungo la via di salita lasciando del materiale alle soste per rinforzarle adeguatamente. In seguito alla nostra ripetizione ci è stato riferito che la discesa si compie invece sul fianco destro (in direzione del torrione Fiorelli) ammettendo un errore di compilazione della relazione che precedentemente ci era stata girata.
Avvicinamento, descrizione della via
Raggiungere i Piani Resinelli (1278 Mt.). Dal grande parcheggio
salire mediante la strada carrozzabile (via Carlo Mauri) sino al termine dell'asfalto (in prossimità del
rifugio Soldanella 1354 Mt.). Proseguire lungo la strada sterrata per circa 200 metri sino a quando sulla sinistra si nota una traccia di sentiero con delle paline. Qui parcheggiare al lato della strada (diverse possibilità) ed imboccare il sentiero n. 1 che sale in direzione della Cresta Sinigaglia. Oltrepassare il
Canalone Porta (ove sale il sentiero n. 2) e proseguire per una traccia che ora diviene più ripida sino ad incontrare uno sperone con una lapide commemorativa. Qui abbandonare il sentiero principale e proseguire per una ripida traccia che sale in direzione del sovrastante Torrione della Grotta (palina in loco). Raggiunta la parete Sud, portarsi a sinistra dell'evidente fascia gialla; si oltrepassano i fix della "Diretta Pinciroli" e si guadagna l'atatcco (grosso chiodo con anello). Poco più alti sono visibili un cordino e una catena (ancorata a un chiodo cementato non visibile).
1° tiro:
salire in verticale superando una sequenza di diedrini. Ad un certo punto si esce in libera verso destra e si guadagna una zona di rocce rotte. Si prosegue in verticale lungo un diedrino aperto e al suo termine ci si porta a sinistra guadagnando così la sosta (2 chiodi+1 chiodo a pressione+catena+maglia rapida) posta su di un pulpitino.
25 Mt., A1 (in libera 6c - se vi fidate dei chiodi), IV, III, IV+, 9 chiodi, 2 fittoni resinati.
2° tiro:
salire la placca sopra la sosta puntando al camino a sinistra del "naso". Proseguire in verticale e quando possibile spostarsi a destra; ancora in verticale e in corrispondenza di una fascia erbosa spostarsi a destra (chiodo giallo) e sostare (2 fittoni resinati+catena+anello ballerino+moschettone). 40 Mt., V+, V, IV, 9 choidi, 1 sosta intermedia (3 chiodi+fettuccia+moschettone).
3° tiro:
salire per gradoni a destra della sosta sino a una zona più abbattuta (erba). Continuare verso sinistra prestando attenzione alla roccia. In breve si guadagna un comodo terrazzo dove in corrispondenza di uno spuntone, si trova la sosta (2 fittoni resinati artigianali, catena, fettuccia su spuntone, anello ballerino+maglia rapida).
30 Mt., IV+, IV, 3 chiodi, 1 anello cementato.
4° tiro:
per facili gradoni erbosi e qualche facile passo d'arrampicata si raggiunge la vetta del torrione, dove si trova la sosta (2 fix+cordone+moschetto) alla quale sono ancorate delle vecchie corde fisse. 30 Mt., I.
Discesa
La migliore discesa è in corda doppia lungo la via. Se non avete raggiunto la vetta (4° tiro) iniziate la discesa dalla 2a. calata.
1a. calata: 20 Mt., fino alla S3;
2a. calata: 25 Mt., fino alla
S2;
3a. calata: 55 Mt., fino a terra.
Tornare al parcheggio percorrendo a ritroso il sentiero dell'avvicinamento. |