Croce di Grione e Monte Sparavera

 
Zona montuosa Alpi Orobie Località di partenza Gandino (BG)
Quota partenza 550 Mt. Quota di arrivo 1200 Mt. la Croce di Grione
1369 Mt. il Monte Sparavera
Dislivello totale 900 Mt. con i saliscendi
Sentieri utilizzati n. 547, 618, 618A, 628
Ore di salita 2 h. 45' per la Croce di Grione
1 h. 30' da qui al Monte Sparavera
Ore di discesa 2 h.
Data di uscita 03/09/2022 Giudizio sull'escursione Sufficiente
Sass Balòss presenti Omar Difficoltà E
Condizioni climatiche e dei sentieri

Tempo incerto per l'intera camminata: peccato perchè i panorami che si sarebbero potuti ammirare sarebbero stati belli. Sentieri ben segnalati con numerose paline e indicazioni. Attenzione a non entrare in zone private e a non percorrere stradine che conducono a baite e casette.

Eventuali pericoli
Nessuno.
Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Numerose baite, baitine, cascine e abitazioni varie lungo l'intero percorso. L'unico tratto privo di punti di appoggio è quello lungo la dorsale verso la Croce di Grione.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Nulla.
Caratteristiche dell'escursione

Descrizione generale
Sopra il Lago di Endine, verso Nord, si sviluppa una lunga dorsale di bassa montagna: nella prima parte questa è caratterizzata da dolci andulazioni erbose e bucolici paesaggi, fino al Monte Grione; nella seconda parte l'ambiente muta in boscoso e certamente meno dolce, poco frequentato, ma di uguale fascino. In questa camminata percorriamo entrambe le zone, fino ad arrivare al termine della dorsale, alla Croce di Grione (da non confondere con il Monte Grione). Camminata adatta a tutti, con bassi dislivelli, ma discreto sviluppo. Bellissimi i panorami sui Laghi di Endine e d'Iseo.
Descrizione percorso
Percorrendo la strada della Valle Seriana da Bergamo, prendiamo l'evidente deviazione per Gandino, poco dopo Gazzaniga. Saliamo fino alla zona degli opifici e lasciamo l'auto nei pressi della ditta Bosifil, evitando di proseguire oltre questa verso Valle Piana. Dalla ditta sulla nostra sinistra, scendiamo lungo la strada asfaltata. Sempre alla nostra sinistra, su un muro di cemento, troviamo una freccia bianca e rossa indicante il sentiero n. 547 per Monticelli e Malga Lunga. Saliamo lungo una ripida stradina asfaltata che supera alcune baite. Entriamo poi tra piante e prati tagliando la salita su sentiero sassoso. Poco oltre sbuchiamo nuovamente sulla strada asfaltata tra villette. Andiamo in salita lungo la strada asfaltata. Giunti ad un bivio deviamo verso sinistra su strada sterrata. In breve la strada si inoltra in un bel bosco misto che percorriamo; la strada sterrata diviene un ripido sentiero. Tra salite e riposanti tratti in falsopiano, guadagnamo quota sempre nel fitto del bosco. Usciamo da questo nei pressi di una sbarra, con vari abeti sparsi qua e là ed alcune cascine, ormai giunti in località Monticelli (1116 Mt.). Ancora un centinaio di metri rettilinei ed eccoci davanti ad una pozza d'acqua. Una palina ci dice di andare verso sinistra (direzione Malga Lunga, sentiero n. 547). Superiamo una staccionata di legno posta sopra la pozza e proseguiamo su ampia sterrata che passa ai piedi di un bel dosso sulla cui sommità vediamo una casa dalle imposte rosse. Seguendo sempre la sterrata costeggiamo altri poggi e dossi. La strada più avanti perde pendenza fino a divenire pianeggiante. La boscaglia che la costeggia verso destra termina e possiamo così osservare (con bel tempo) ampi panorami sul sottostante Lago di Endine. Arrivati ad una seconda palina, dopo circa 30' minuti pianeggianti, proseguiamo dritti lungo il sentiero n. 618, con direzione Botta Bassa. Perdiamo leggermente quota, sempre su ampia sterrata. Arriviamo in breve ad una bellissima baita isolata con tanto di pozza d'abbeverata: Baita Botta Alta, posta a 1196 Mt. Poco oltre lasciamo alla nostra sinistra una specie di stagno circondato da una palizzata di legno. Sempre perdendo quota giungiamo poi ad un gruppo di cascine con alcune panchine da cui godersi il bel panorama. Eccoci poi alla località Botta Bassa (1134 Mt.) dove troviamo l'ennesima cascina all'ombra di un bellissimo albero. Qui una palina ci segnala il sentiero n. 618A per il Monte Grione. Saliamo quindi per prati, poco dopo incontriamo i primi cespugli e poi entriamo in un fitto bosco misto. Saliamo fino ad intravedere alcune piccole formazioni rocciose su cui ne spicca una con una piccola croce sulla vetta. Giunti ad una palina, leggiamo le varie direzioni: andando a sinistra si salirebbe al Monte Grione; metre noi andiamo a destra per la Croce di Grione (sentiero n. 628, detto anche sentiero G. Bonetti o delle creste). Seguiamo ora fedelmente la lunga dorsale boscosa che in circa 30-40 minuti ci condurrà alla Croce di Grione. Il percorso è molto facile e più che una cresta si tratta di seguire una altalenante dorsale in continui saliscendi. Alla nostra sinistra abbiamo il fianco boscoso della montagna, mentre a destra abbiamo ripidi prati che scendono verso la Val Cavallina. L'intero tratto è caratterizzato dalla bella vista davanti a noi del Lago d'Iseo. Giunti al termine della dorsale, ci troviamo davanti una croce di metallo ed una panchina dalla quale goresi il panorama ai nostri piedi. Torniamo ora sui nostri passi fino alla palina dalla quale iniziava la cresta (volendo, in breve si può salire il vicino Monte Grione). Da qui scendiamo verso destra (direzione Malga Lunga) per ripido e fitto bosco. Giunti al termine della discesa, eccoci ad una evidente sterrata che seguiamo verso sinistra in salita (sentiero n. 547, direzione Monte Sparavera). Qui una palina ci segnala che il Monte Sparavera si trova a 10 minuti di cammino, ma ne serviranno almeno 20 per arrivarci. Il percorso avviane inizialmente per ampia sterrata che in alcuni tratti diviene cemenatata. Passiamo tra pascoli e piccole abetaie, tra conce e dossi erbosi e boscosi. Arriviamo ad una palina con varie indicazioni, tra cui lo Sparavera a 15 minuti. Per dolci prati ondulati transitiamo presso una piccola pozza d'abbeverata. Poi con andamento pianeggiante tagliamo i fianchi erbosi alla nostra destra per giuhgere ad una più ampia pozza (Pozza dei Sette Termini, 1315 Mt.), con un curioso monumento alla memoria. Dal monumento saliamo con percorso libero i ripidi prati davanti a noi e dopo aver superato un'altra pozza, eccoci alla croce di marmo del Monte Sparavera, con il Lago di Endine sotto di noi.
Discesa
Scendiamo ora lungo il versante opposto a quello di salita, puntando un evidente pozza e ad un gruppetto di piante sotto di noi. Facciamo attenzione a non calpestare il terreno adibito a pascolo, matenendoci lungo l'evidente traccia già segnata. Dal gruppo di piante proseguiamo per traccia ampia, sempre per prati. Oltrepassiamo alcune belle cascine, evitando con attenzione di entrare in terreni privati. Perdiamo così comodamente quota fino a ritrovarci sulla pianeggiante sterrata del sentiero n. 547, già percorso in mattinata e che seguiamo verso destra fino alla località Monticelli. Da qui non ci resta che ripercorrere il sentiero già fatto all'andata.

Note
In data 13-02-21, è stata fatta l'escursione al Monte di Grione e alla Malga Lunga: date un'occhiata alla relativa relazione per altre info ed immagini della zona. Questi bellissimi ambienti sono ideali per remunerative camminate con la neve, essendo prive di pericoli e con dislivelli contenuti.
Commenti vari
Restare lontani dalle proprietà private, durante la discesa dal Monte Sparavera, vi risuterà alquanto difficile, per cui si chiede la massima attenzione al rispetto dei prati e delle zone attraversate.
   

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Da Botta Bassa vista sul Lago di Endine

La dorsale verso la Croce di Grione

   

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Omar alla Croce di Grione

Tra prati ed abeti verso lo Sparavera

   

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Pascoli e pozze d'abbeverata sotto il Monte Sparavera

Il Lago di Endine

   

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La cima del Monte Sparavera

Versante di discesa dello Sparavera