Parete di San Paolo - Via Lo Scansafatiche

 
Zona montuosa Prealpi Trentine - Valle del Sarca Località di partenza Fraz. Ceniga - Dro (TN)
Quota partenza 115 Mt. circa Quota di arrivo 360 Mt.
Dislivello totale +35 Mt. per l'attacco
+210 Mt. la via (295 lo sviluppo)
Sentieri utilizzati Non numerati
Ore di salita 10' per l'attacco
4 h. la via
Ore di discesa 20'
Esposizione Sud-est Giudizio sull'ascensione Bella
Data di uscita 12/11/2016 Difficoltà VII-/VI, A0
Sass Balòss presenti
Luca.
Amici presenti
Claudia.
Condizioni climatiche, dei sentieri e della roccia

Giornata soleggiata con temperature, al sole, più che gradevoli. Il sentiero che conduce all'attacco è evidente e ben segnalato. La roccia è generalmente ottima.

Eventuali pericoli
Soliti da arrampicata.
Presenza di acqua
No.
Punti di appoggio
Nessuno.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Solito da arrampicata. La via è ben protetta e le protezioni veloci per inegrare sono quasi superflue. Noi comunque abbiamo piazzato due friends piccoli (0.3 e 0.4 Camalot) all'inizio del sesto tiro. Qualche cordino per rimpiazzare quelli eventualmente logori già presenti nelle clessidre e per unire gli ancoraggi in sosta.
Caratteristiche dell'arrampicata

Descrizione generale
Via aperta da Heinz Grill, Franz Heiss, Klaus Oppermann e Barbara Holzer il 14 marzo 2012.
Arrampicata prevalentemente in placca o su muri verticali con alcuni passi strapiombanti. Attenzione che il tiro chiave, il quinto, è facile che sia bagnato dopo recenti piogge. L'itinerario è completamente attrezzato con chiodi, cordoni in clessidre e alcuni fix. Le soste sono attrezzate sia in maniera tradizionale che a fix.
Attacco, descrizione della via

Da Arco di Trento imboccare la strada che conduce ai campeggi e alla piscina comunale. Proseguire sulla strada in direzione di Ceniga e parcheggiare nei pressi della vecchia diga o del sentiero che sale all'eremo di San Paolo (a causa dei ladri potrebbe essere opportuno parcheggiare alla pizzeria Lanterna, poco prima. In tal caso imboccare il sentiero sulla destra della cappella di fronte al ristorante e seguirlo verso destra).
Imboccare il sentiero che sale proprio di fronte alla diga (necessario superare un muretto di cemento) e raggiungere la parete. Spostarsi a sinistra fino ad individuare l'attacco (scritta alla base). Più a destra si trova la via Aria di primavera, più a sinistra la via Tartaruga.

1° tiro:
risalire il pilastrino fino a raggiungere un primo tettino. Superarlo e obliquare subito a sinistra raggiungendo la cengia dove si sosta (1 clessidra+cordoni). 20 Mt., III, IV, 1 clessidra con cordone.

2° tiro:
alzarsi 4 o 5 metri e poi traversare a destra con l'aiuto di una fessura orizzontale (più in alto si vede un fix, variante?). Si rimonta il tettino e si prosegue per placca generosa di prese fino una cengetta. Ci si sposta a destra e si sosta (2 clessidre+cordone).
30 Mt., V+ (secondo noi VI), V-, IV, 2 chiodi, 2 clessidre con cordone, 2 piante con cordone.

3° tiro:
superare la soprastante placca fino a raggiungere la larga cengia. Spostarsi verso destra fino alla sosta (1 fix con anello+1 clessidra con cordone). 30 Mt., IV, III+, 2 clessidre con cordoni.

4° tiro:
seguire la lama a destra fino al suo termine dove si sosta (2 fix di cui 1 con anello). 30 Mt., III+.

5° tiro:
dritti circa 4 metri su muretto a gocce e poi si inizia un traverso ascendente verso sinistra fino alla sosta (2 fix di cui 1 con anello).
30 Mt., V, VII- oppure VI- e A0, 4 chiodi, 3 clessidre con cordone, 4 fix.


6° tiro:
breve muretto aggettante e poi traverso verso destra fino all'aereo pulpito di sosta (1 fix con anello+1 clessidra con cordino).
20 Mt., VI, V, 3 chiodi.

7° tiro:
breve e ripida placca a destra della sosta e poi si continua più facilmente fino una cengetta. Si supera la successiva placca tendendo leggermente verso sinistra e superando un piccolo tettino. Si raggiunge il boschetto e lo si attraversa leggermente verso sinistra fino alla base della parete. Attenzione a non portarsi sulla linea di Aria di primavera (fix più a destra) ma raggiungere la base di una placca con macchia bianca con fascia strapiombante poco sopra. Sosta da attrezzare (pianta). 55 Mt., A0, IV+, IV, 5 clessidre con cordone, 2 fix.

8° tiro:
raggiungere la fascia strapiombante, superarla e poi continuare seguendo una fessurina e un diedrino. Poi bella placca a gocce spostandosi verso destra e successiva placca a buchi, prima in verticale e poi in obliquo a sinistra, fino alla cengia con sosta (2 fix di cui 1 con anello). 45 Mt., 4 chiodi, 7 clessidre con cordone, 1 spuntone con cordone, 1 fix.

9° tiro:
obliquare leggermente a sinistra e superare un primo muretto. Portarsi sotto una fascia strapiombante e traversare a destra per superarla. Ora in verticale per facili rocce fino al termine della via dove si sosta (2 clessidre con cordoni, libro di via).
35 Mt., IV+, IV-, 1 chiodo, 4 clessidre con cordone.
Discesa
Abbassarsi brevemente seguendo la crestina verso destra (viso a monte) fino all'intaglio e poi portarsi nel bosco. Seguire la traccia di sentiero che scende verso destra sino a congiungersi con la mulattiera che, in breve, conduce al ponte romano. Da qui mediante la strada asfaltata si torna al posteggio. Lungo la mulattiera, in corrispondenza di un ometto, è possibile scendere nel bosco accorciando leggermente il sentiero di discesa.

Note

Come per tutte le altre vie della valle è consigliata la salita nelle mezze stagioni o nelle belle giornate invernali.

Commenti vari
Nei pressi dell'attacco c'è l'eremo di San Paolo (che meriterebbe una visita) aperto unicamente nei fine settimana di luglio e agosto.
   

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Claudia sulla lama della quarta lunghezza

Il difficile traverso ascendente del quinto tiro

   

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Luca alla partenza della sesta lunghezza

Claudia sul sesto tiro
   

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Luca supera lo strapiombino all'inizio dell'ottavo tiro

Nona lunghezza
   
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Dettaglio della parete con i tracciati delle vie: Giù dalle Brande + Var. Concordia e Lo scansafatiche