Descrizione generale
Via
aperta da Heinz Grill, Franz Heiss e Florian Kluckner nel dicembre del 2014 che sale una sequenza di muri grigi sfruttando i punti deboli (fessure e diedri).
La chiodatura presente è abbastanza scarsa e risulta fondamentale integrare con protezioni veloci; le soste sono attrezzate unicamente con un fix con anello.
Attacco, descrizione della via
Da Arco di Trento imboccare la strada che conduce ai campeggi e
alla piscina comunale. Proseguire sulla strada in direzione di
Ceniga e parcheggiare nei pressi della vecchia diga o del sentiero
che sale all'eremo di San Paolo (a causa dei ladri potrebbe essere
opportuno parcheggiare alla pizzeria Lanterna, poco prima. In tal
caso imboccare il sentiero sulla destra della cappella di fronte al
ristorante e seguirlo verso destra).
Imboccare il sentiero che sale proprio di fronte alla diga (necessario superare un muretto di cemento) e raggiungere la parete.
Spostarsi leggermente a sinistra individuando l'attacco (scritta
alla base). A destra si trova la via "Bon Ton" mentre
a sinistra la via "Aphrodite".
1° tiro:
superare le facili rocce e portarsi alla base di una fessura gialla che
diviene diedro. Prima del suo termine uscire sulla destra ed alzarsi raggiungendo
il terrazzino detritico dove si sosta (1 fix con anello). Prestare attenzione agli attriti delle corde dopo la fessura.
35 Mt., III, V, VI+, IV, 2 chiodi, 1 clessidra con cordone, 1 pianta con cordone.
2° tiro:
seguire il pilastrino sino alla sosta successiva (1 fix con anello, in comune con la via "Bon Ton").
25 Mt., V-, V+, 5 clessidre con cordone.
3° tiro:
alzarsi 2 metri e traversare subito a sinistra. Mediante una fessura superare un muretto e continuare lungo una placca che conduce ad un secondo muretto, molto più impegnativo del primo.
Alzarsi ancora un po' per rocce più semplici e poi traversare
brevemente a sinistra raggiungendo la sosta (1 fix con anello).
Attenzione a non proseguire dritti sulla via "Simpatiche Canaglie".
30 Mt., V, VI-, IV+, 7 clessidre con cordoni.
4° tiro:
alzarsi 2 metri e traversare a sinistra (ultimo tratto del traverso impegnativo e delicato).
Superare un muretto (buone prese alte) e continuare per rocce via via più semplici sino alla sosta (1 fix con anello).
25 Mt., V, VI, IV, III, 2 clessidre con cordone, 2 chiodi.
5° tiro:
superare il sovrastante diedro fessurato. Al suo termine obliquare a destra e poi salire in direzione degli strapiombi gialli superando un paio di blocchi poco rassicuranti. Una fessura irregolare conduce alla scomoda sosta (1 fix con anello).
30 Mt., VI-, V, 2 massi incastrati con cordone.
6° tiro:
lunghezza decisamente impegnativa. Seguire la fessura grigia al termine della quale
ci si sposta a sinistra e poi si sale al margine destro della fascia
gialla strapiombante. Superare lo strapiombino e proseguire
brevemente in un vago diedro per poi spostarsi a destra sulla
terrazza di sosta (1 fix con anello).
30 Mt., VI, VI+, VI-, 3 clessidre con cordone.
7° tiro:
per rocce facili portarsi sotto l'ultimo salto di roccia.
Superarlo direttamente (possibile aggirarlo sulla destra) e
continuare senza difficoltà sino all'ultima sosta (clessidra con cordone,
libro di via). 30 Mt., IV, V+, 1 chiodo, 2 clessidre con cordone.
Discesa
Seguire la traccia di sentiero che scende verso destra sino a congiungersi con la mulattiera che in breve conduce al ponte romano. Da qui
mediante la strada asfaltata si torna al posteggio. Lungo la mulattiera, in corrispondenza di un ometto, è possibile scendere nel bosco accorciando leggermente il sentiero di discesa. |