Pizzo d'Erna - Ferrata Gamma 1 e Monte Resegone - Canalone Bobbio

 
Zona montuosa Alpi Orobie
Località di partenza Loc. Versasio - Lecco (LC)
Quota partenza 602 Mt. Quota di arrivo 1375 Mt. il Pizzo d'Erna
1875 Mt. il Resegone
Dislivello totale 1400 Mt. circa con i saliscendi
Sentieri utilizzati n. 1 (901), 10 (910), 11 (911), 901-7 (variante Gatti), 906
Ore di salita 20' per l'attacco della Gamma 1
1h 40' per la ferrata
20' per raggiungere il Canalone Bobbio

15' per il canalone
20' per per la vetta del Resegone
Ore di discesa 2 h. 15'
Data di uscita 07/10/2023 Giudizio sull'escursione Discreta
Sass Balòss presenti Omar Difficoltà EEA
Condizioni climatiche e dei sentieri

Bella giornata d'autunno, stranamente calda. La limpidezza del cielo ha permesso ampie vedute dalle cime. Sentieri ben segnalati e recentemente ritracciati. La ferrata Gamma 1 è stata da poco ristrutturata e resa molto sicura.

Eventuali pericoli
Per quanto riguarda la ferrata Gamma 1, ricordiamo che tali tipi di percorso nascondono oggettivi pericoli. Una minima attenzione alla possibilità di smuovere sassi anche lungo alcuni tratti del Canalone Bobbio.
Presenza di acqua
Al termine della Gamma 1, dopo pochi minuti di discesa, eccoci arrivare alla stazione di monte della funivia dei Piani d'Erna, qui si trova anche un ristoro per turisti dove è possibile trovare acqua. Anche in vetta al Resegone, presso il rifugio Azzoni, troviamo acqua. Durante la discesa dal Resegone, passeremo dal rifugio Stoppani, con possibilità di rifornirsi. Poco dopo quest'ultimo supereremo una baitella nei cui pressi vediamo una bella fontanella con acqua fresca.
Punti di appoggio
Come per i rifornimenti di acqua, possiamo trovare riparo presso il ristoro poco dopo la fine della Gamma 1, presso il rifugio Azzoni e il rifugio Stoppani. Inoltre passeremo nei pressi di alcune baite lungo tutto il percorso.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Casco e set da ferrata completo e a norma, indispensabili per la ferrata Gamma 1. Caschetto per il canalone Bobbio.
Caratteristiche dell'escursione

Descrizione generale
Tra gli innumerevoli itinerari  presenti nel frequentatissimo gruppo montuoso del Resegone, troviamo la famosa ed abbordabile ferrata Gamma 1 (che accoppiata alla più impegnativa Gamma 2 porta direttamente nei pressi della vetta del gruppo) che, con una lunga serie di scale e scalette (a onor del vero anche un poco noiose...) alternate a balze rocciose e tratti camminabili, ci conduce sulla cima del Pizzo d'Erna (rocciosa bastionata a Nord Ovest del gruppo). Da qui poi ci portiamo alla base di uno dei canaloni più famosi e frequentati del Resegone, sul suo versante meridionale: il Canalone Bobbio, di semplice, varia e divertente salita, ma che può nascondere alcune insidie legate alla caduta di sassi. Escursione nel complesso adatta a chiunque abbia una minima dimestichezza con ferrate e facili percorsi rocciosi, priva di reali difficoltà tecniche e che ci porta ad esplorare un ambiente affascinante.
Descrizione percorso
Raggiungere Lecco e seguire le indicazioni per la Valsassina. Poi proseguire seguendo le indicazioni per la funivia "Piani d'Erna" situata in località Versasio. Parcheggiare nei pressi della stazione di partenza della funivia e imboccare il sentiero n. 1 che inizia sulla destra del grande parcheggio, che conduce al rifugio Stoppani. Dopo aver percorso un breve pezzo in discesa, una freccia gialla ci indica "Tutte le direzioni". Più avanti ci si ritroverà su di una strada asfaltata. Percorrerla verso destra. L'asfalto terminerà in corrispondenza del cancello di un agriturismo; proseguire a sinistra per sentiero per circa 10'. In corrispondenza di un cartello che indica la ferrata Gamma 1 prendere il sentiero di sinistra che sale all'attacco. Dal parcheggio all'attacco 20'. Iniziamo su paretine verticali povere di appigli, intervallate da terrazze terrose ed erbose che ci consentono di riposare. Si arriva poi alla prima di una lunghissima serie di scale verticali. Tra una scala e l'altra affrontiamo facili rampe diagonali, muretti e paretine ben appigliate. Caratteristica principale del percorso rimangono comunque le scale, lunghe o brevi che siano, alla fine se ne contano quasi una ventina, tanto che dopo un poco la salita inizia ad essere monotona. Giunti ad una madonnina posta su un bel balcone panoramico, afrontiamo un veloce tratto camminabile. Qui è anche possibile abbandonare la ferrata uscendo verso destra e scendendo al rifugio Stoppani (sentiero n. 915). Ci portiamo ora per boschi alla base di un evidente torrione (Punta Centa) davanti a noi, per giungere al quale passiamo anche lungo un facile canale roccioso. Saliamo ora la seconda parte della ferrata. Qui abbiamo meno scale e più paretine e placconate arrampicabili. Arrivati sulla sommità di uno spuntone, grazie ad un breve ponte tibetano (5 metri) passiamo sulla parete dinanzi, che risaliamo grazie ad una scala verticale. Segue un tratto camminabile fino alla base di un grossolano spigolo che arrampichiamo agevolmente. Qui si passa da settori in cui usare anche le mani a tratti ben più facili. Oltrepassiamo poi una comoda passerella di metallo che ci conduce alla base dell'ultimo tratto di salita. Questa viene affrontata nuovamente con una serie di scale, fino alla grossa croce sulla cima del Pizzo d'Erna. Bellissimo panorama, specialmente sul gruppo delle Grigne e sul Medale. Da qui ora scendiamo lungo un comodo sentiero indicato come "Sentiero Natura" che ci porta senza problemi alla stazione a monte della funivia dei Piani d'Erna, poco sotto la quale si trova anche un ristoro. Istruttiva vista sul profilo dentellato del Monte Resegone. Proseguiamo la discesa per ampia sterrata fino ad una conca erbosa con panchine e bacheche (Bocca d'Erna, 1291 metri di quota). Qui, una palina ci segnala la direzione per il Canalone Bobbio, lungo il sentiero n. 910, dato a circa 35 minuti di cammino. Saliamo su ampio sentiero che in breve entra in un boschetto di abeti. Ben visibili sono le due Grigne e il Monte Due Mani. Lasciamo una bella baita alla nostra sinistra, poco sopra il sentiero. Più avanti ne troviamo un'altra sulla nostra destra. Qui una palina ci segnala il sentiero n. 10 per il Canalone Bobbio ed il sentiero Carlo Villa. Passiamo un boschetto misto e poi iniziamo un lungo traverso, a tratti leggermente esposto, tra scarsa vegetazione. Qui iniziano le belle viste sull'ambiente roccioso e severo del versante meridionale del Resegone. In alcuni punti troviano anche delle brevi catene che agevolano il passaggio nei punti più esposti. Facciamo bene attenzione ai bolli, molto rari e poco visibili. Ci imbatteremo anche in alcune staffe, ma senza alcuna reale difficoltà. Proprio in occasione delle staffe, deviamo a sinistra per entrare nel vero e proprio canale. Saliamo nell'ampio canale, con percorso logico e ripido, ma sempre facile. Ad un certo punto il canale si divide in due rami: noi prendiamo quello a destra, dove una serie di grossi massi e blocchi sembra sbarrarci la strada. Proprio su questi massi ci dobbiamo arrampicare, cercando il percorso migliore, a volte aiutati da alcune catene e da numerosi bolli giallo-bianco e rossi, nonchè da frecce. Procediamo facilmente e divertendoci tra blocchi, balze, brevi muretti ben appigliati e qualche stretto passaggio tra rocce. Più in alto terminano le catene e i blocchi rocciosi e ci troviamo a risalire faticosamente su un timido e poco visibile sentierino che a tornantini ci fa guadagnare rapidamente quota, sempre su fondo irregolare e sduciolevole. Puntiamo ad un evidente torrione alla cui base si vede un piccolo tetto tringolare. Alle nostre spalle il panorma si apre sul Monte Barro, il gruppo dei Corni di Canzo e il Coltignone. Giunti sotto al tetto, pieghiamo a destra e ci portiamo sul lato opposto del canale, ora più agevole e meno ripido. Sopra le nostre teste si innalzano alte e verticali pareti affascinanti. Pochi minuti ed eccoci al termine del canale, presso la Sella del Canalone Bobbio, a 1739 metri di quota. Qui una palina ci soggerisce di andare a destra e proseguire verso la vetta del Resegone: la Punta Cermenati a meno di 1 ora di cammino, lungo la piacevole e facile via delle creste. Tale percorso si muove tra cenge e brevi tratti in cresta, con continui saliscendi, sempre facile e panoramico sul versante bergamasco del Resegone. Passiamo ai piedi del Dente, sulla cui sommità termina la salita della Gamma 2, e poi oltre fino ai piedi della Punta Cermenati che raggiungiamo con facilità. Qui troviamo la grande croce in ferro del Resegone, punto culminante della nostra escursione.
Discesa
Scendiamo al vicino e sottostante rifugio Azzoni che dista pochi metri dalla croce di vetta. Ci spostiamo sul suo lato opposto, quello che guarda verso il lecchese e da qui imbocchiamo il ripido ed ampio vallone che scende verso il rifugio Capanna Monzesi ed il rifugio Stoppani (palina gialla, sentiero n. 1). Scendiamo senza possibilità di errore, restando sul lato destro del vallone. Superiamo il bivio per la ferrata Silvano de Franco sulla destra. Proseguiamo la discesa fino ad arrivare ai prati del Pian della Serrada. Qui lasciamo sulla sinistra il bivio per la ferrata del Centenario ed andiamo a destra. Bella vista sulla bastionata del Dente del Resegone. Oltre i prati, rientriamo nel bosco e lasciamo alla nostra sinistra il sentiero che scende al Passo del Fò e la vicina Capanna Ghislandi. Andiamo invece verso destra, in un bel bosco di faggi. Usciti dal bosco, attraversiamo un valloncello con grossi massi e poi eccoci sotto all'attacco della Gamma 2. Scendiamo oltre, superiamo un crocefisso in località Beduleta. Ad una vicina palina seguiamo il sentiero n.1 per il rifugio Stoppani. Al bivio vicino stiamo bassi sulla sinistra e proseguiamo in mezzacosta pianeggiante. Attraversiamo una piccolissima pietraia. Arrivati ad una palina, pieghiamo a sinistra. Poco dopo eccoci ad un incrocio, noi andiamo a sinistra, mentre a destra si salirebbe ai Piani d'Erna. Arrivati alla palina successiva, vediamo le indicazioni per il rifugio Stoppani, al quale mancano pochi minuti. Prima  però superiamo un valloncello sul cui fondo scorre un torrente semi asciutto. Poi eccoci su un bel sentiero pianeggiante che supera una baita nei cui pressi troviamo una gradita fontana d'acqua fresca. Arriviamo così alla bella radura del rifuguio Stoppani. Proseguiamo la discesa dopo una breve pausa, scendendo una breve scalinata. Rientriamo nel bosco lungo un ripido e tortuoso sentierino sassoso. Sbuchiamo poi su un'ampia sterrata che seguaimo verso destra fino ad arrivare al bivio verso sinistra per l'attacco della ferrata Gamma 1, che ovviamente ignoriamo. Proseguiamo dritti fino all'agriturismo dal quale inizia la strada asfaltata che riconduce verso la funivia dei Piani d'Erna, alla quale arriviamo in 10 minuti.

Note
Per altre foto ed indicazioni della zona, potete guardare la relazione del concatenamento delle ferrate Gamma 1 e 2 del 26-03-2022. Durante la discesa, poco prima di arrivare al Pian della Serrada, troveremo una palina che ci segnala una variante di discesa per i piani stessi: si tratta della Variante Gatti (Sentiero n. 901-7); questa è una breve e più diretta discesa che si svolge su fastidioso ed instabile terreno pietroso, ripida e scomoda, secondo me (che l'ho seguita) sconsigliabile. Tale variante è comunque piuttosto breve e si ricongiunge poco più a valle con il sentiero originale. Mario Gatti era un ragioniere che salvò suo figlio da dirupo, trovando lui stesso la morte. Usciti dal Canalone Bobbio, è possibile tornare anche seguendo il sentiero delle creste in direzione Nord, arivare al Passo del Giuff e da lì puntare alla Bocca d'Erna e da qui agli omonimi Piani.
Commenti vari
Ho letto relazioni e descrizioni in rete che parlano del Canalone Bobbio come di un percorso attrezzato e a tratti impegnativo: io l'ho trovato oggettivamente molto semplice e adatto a chiunque abbia una minima esperienza di tratti attrezzati.
   

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Il ponte tibetano lungo la Gamma 1

Ultimo tratto della ferrata Gamma 1
   

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Panorama dal Pizzo d'Erna

Il profilo del Resegone
   

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Durante l'avvicinamento al Canalone Bobbio

Alla base del canalone
   

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Primi facili salti rocciosi

Omar all'interno del Canalone Bobbio
   

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Si prosegue tra massi e muretti

Ormai al termine del canale con il tetto a cui puntare
   

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Lungo il percorso delle creste del Resegone

La croce di vetta della Punta Cermenati al Resegone