Piz Olda

 
Zona montuosa Adamello/Presanella Località di partenza Cevo (BS)
Quota partenza 1200 Mt. Quota di arrivo 2515 Mt.
Dislivello totale 1450 Mt. Sentieri utilizzati n. 93, 114
Ore di salita 4 h. Ore di discesa 3 h.
Data di uscita 12/02/2022 Giudizio sull'escursione Buona
Sass Balòss presenti Omar, Gölem Difficoltà EE
Condizioni climatiche e dei sentieri

Giornata limpida e mite, strade e sentieri in buono stato, ma indicazioni carenti a Cevo in direzione delle cime Piz Olda e Pian della Regina, almeno fino ai Fienili Musna, dove finalmente compaiono le prime paline con indicazioni specifiche per le due montagne.

Eventuali pericoli
In caso di neve gli ultimi metri ripidi sotto la cima del Piz Olda possono richiedere cautela, per presenza di cornici di neve o placche giacciate. In caso di forte innevamento o nevicate recenti, tutta la parte alta dell'itinerario è sconsigliabile per il forte rischio di valanghe.
Presenza di acqua
L'acqua è reperibile al paese di Cevo alla partenza, alle case dei Fienili Musna Alti, Fienili Chisella Alti, e alla Malga Corti.
Punti di appoggio
Alla località dei Fienili Musna (Bassi e Alti) sono presenti varie casette rurali private, così come a Fienili Chisella Alti. Malga Corti e la malga al Dos del Curù possono in caso di emergenza ofrire un minimo di riparo almeno dal vento. Nella bella stagione Malga Corti dovrebbe offrire un servizio ristoro/agriturismo.
Materiale necessario oltre al tradizionale
Ciaspole in caso di neve fresca (ma nel caso attenzione ai pendii che potrebbero scaricare…), o ramponi per gli ultimi metri sotto la cima. Nulla invece nel caso in cui si salga nella stagione estiva.
Caratteristiche dell'escursione

Descrizione generale
Bellissimo percorso escursionistico, di ampio respiro che risale i vasti pascoli che dominano la valle di Saviore dell'Adamello, che specialmente in primavera offrono un magnifico spettacolo con le fioriture di crochi e rododendri. La prima parte del suo articolato sviluppo si svolge all'interno di folte abetaie lungo comode strade forestali sterrate, poi risale seguendo il percorso di strade militari che risalgono nel bosco (costruite durante la Prima Guerra Mondiale) sbucando nei pressi di località panoramiche costellate di bellissime casette rurali sparse nei prati. Infine la parte più alta risale le pendici meridionali della montagna lungo ripidi pendii erbosi lungo un facile sentierino che conduce fin sotto le poche roccette affioranti della cresta, che senza difficoltà conduce fino alla panoramicissima cima.

Descrizione percorso
Risalendo la Valle Camonica, dopo Cedegolo svoltare a destra prendendo la strada (SP84) in salita che porta a Berzo-Demo, e poi a Cevo. Portarsi nella parte alta del paese in direzione del campeggio e del campo sportivo, dove è possibile parcheggiare l'auto.
Iniziamo a camminare lungo la strada forestale (segnavia tricolore del Sentiero della Resistenza in direzione “Musna” e “Ghisella”, non esistono indicazioni per il sentiero 93 e per il Piz Olda) che si inoltra nella foresta compiendo subito un paio di tornanti. Si attraversa il fondo della valletta, poi altri tre tornanti fanno guadagnare quota e conducono all'ampia radura panoramica dove sorgono le numerose casette dei Fienili Musna Bassi (45' dalla partenza, 1515 Mt.). Dopo un tornante verso sinistra si raggiunge la parte alta del prato (Fienili Musna Alti, 1550 Mt.) e arriviamo ad incrociare una evidente strada perpendicolare. Qui noi abbiamo tentato una salita diretta andando a sinistra (vedi sotto nelle note), ma in realtà conviene imboccare questa strada che sale verso destra a traversare nella bella abetaia verso i vicini Fienili Chisella Alta (1720 Mt.), per poi arrivare ad un altro prato dove svoltiamo sulla strada che piega a gomito a sinistra (indicazioni per Malga Corti), e con altri tre tornanti sbuchiamo ben preso alla Malga Corti (1 h. 45' dalla partenza, 1820 Mt.),
da qui in poi compaiono le indicazioni esplicite per il Pian della Regina e per il Piz Olda. Proseguiamo lungo la strada subito dietro la malga che costeggia la piazzola di atterraggio per elicotteri e prosegue rettilinea in salita, per poi attraversare verso sinistra con una netta curva il torrentello sul fondo del vallone e giungere subito dopo a un successivo tornante verso destra; proprio in prossimità di questo tornante abbandonare la strada sterrata e seguire il sentiero che si stacca a destra, il quale risale direttamente il vallone rimanendo un po' più alto del suo fondo tra cespugli di mughi e rododendri, andando di nuovo a 'sfiorare' un tornante della strada sterrata (scenderemo da lì al ritorno), per staccarsene subito e proseguire nella sua ripida salita verso il pendio sovrastante. Seguendo i frequenti bolli dipinti sulle rocce (probabilmente difficili da vedere in caso di innevamento) percorriamo i vasti pendii erbosi costellati di rododendri e puntiamo all'ampia sella in cima al vallone, che raggiungiamo in 1 h. 30' da Malga Corti (3 h. 15' dalla partenza, 2433 Mt.). Qui giunti, ci troviamo presso un evidente valico dove ci si affaccia improvvisamente a Nord verso Cima Plem, Adamello e Corno Miller. Ci troviamo sulla cresta a metà strada tra le rocce sotto la cima del Pian della Regina (a destra) e il nostro Piz Olda (a sinistra), del quale già si intuisce la vicina e piccola cima. Seguiamo quindi la cresta verso sinistra, e senza particolari difficoltà si giunge agli ultimi metri sotto la cima, dove la pendenza si fa leggermente più impegnativa, ma con ai piedi i ramponi ben presto si giunge alla croce di vetta, da dove si gode di un bellissimo panorama sulll'ampio solco della Val Camonica, e quindi sul gruppo delle Orobie orientali (la Concarena su tutti), e sul gruppo dell'Adamello con tutte le sue cime “camune” più importanti.
Discesa
Per variare il percorso, decidiamo di scendere lungo lo spallone opposto a quello di salita (quindi discendiamo verso Ovest), e caliamo abbastanza comodamente tra pascoli e piccolissime pietraie, fino a quando si arriva al bivio con un sentiero che scende a nord verso la sottostante Val Malga. Lo ignoriamo mantenendo un percorso rettilineo e continuando a scendere lungo l'evidente costone, ignorando anche la traccia della vecchia mulattiera militare che proviene da sinistra e che sbuca quasi sul filo della dorsale (tanto la riprenderemo più in basso…), discendiamo ancora per 15' e per altri 150 metri di quota, e stavolta – giunti di nuovo “ a contatto”  della strada militare che qui arriva a compiere uno stretto tornante – la imbocchiamo verso sinistra e ci lasciamo condurre con una comodissima traversata in costante leggera discesa fino alla malga del Dosso del Curù (1 h. 10' dalla cima, 2043 Mt.). Poco più avanti di questa malga la strada ci conduce al tornante che avevamo sfiorato durante la salita; da qui in poi il percorso da fare in discesa è lo stesso.

Note

L'escursione si è svolta tranquillamente e in maniera piuttosto agevole anche fino alle quote più alte grazie allo scarsissimo innevamento presente in questo inverno. Soltanto negli ultimi 200 metri abbiamo dovuto calzare i ramponi a causa del pendio con neve ghiacciata sulla parte più ripida della spalla che conduce fino alla cima.
Unico inconveniente: durante la salita, giunti ai Fienili Musna Alta, invece di seguire verso destra la strada per Malga Corti, abbiamo pensato di imboccarla verso sinistra, per andare ad imboccare poco dopo il sentiero che si sarebbe dovuto staccare a destra, in salita nel bosco verso malga Paret. Purtroppo però non abbiamo rinvenuto alcuna traccia di detto sentiero (sebbene sia segnato sulle mappe…) e quindi siamo mestamente tornati ai Fienili Musna Alta, per poi seguire normalmente la strada verso Malga Corti, da dove poi iniziare al salita vera e propria verso il Piz Olda. Vedi sulla mappa qui sotto in azzurro il tracciato del sentiero “fantasma” che non abbiamo trovato: la divagazione ci ha fatto perdere più di 20 minuti.

Giunti alla sella prima della cresta finale del Piz Olda, per ragioni inspiegabili il baldo Omar si è messo a salire la cresta che si diparte verso destra (che porta al Pian della Regina), invece che quella verso sinistra in direzione del già evidente Piz Olda, ma è stato richiamato all'ordine tramite telefonata.
Parte del percorso di svolge lungo il Sentiero della Resistenza, indicato con il segnavia tricolore. Il paese di Cevo è stato teatro di gravi fatti di sangue durante l'occupazione nazi-fascista, la zona ha visto in azione numerosi partigiani (54a Brigata Garibaldi) e le rappresaglie ai danni della popolazione sono state molto pesanti, mentre il paese venne dato alla fiamme. Per chi volesse approfondire a Cevo c'è il Museo della Resistenza di Valsaviore.
Eravano già stati in questa zona il 06/07/2013 durante l'escursione al Pian della Regina, discendendo anche in quella occasione nel vallone (Valle del Coppo) tra Piz Olda e Pian della Regina, andando a prendere il sentiero che passa da Malga Corti.

Commenti vari
Durante la discesa il buon vecchio Guly è stato vittima di una spettacolare quanto drammatica caduta a causa di una insidiosissima lastra ghiacciata, celata da un maledetto strato di foglie secche. Il sadico Omar anziché aiutare lo sventurato compagno di mille avventure, si è avventato sul povero bresciano, e come uno sciacallo, ha iniziato ha scattare fotografie dell'infortunato, nella speranza di rivendere le macabre immagini a qualche talk show sulla sicurezza in montagna o qualche programma televisivo pomeridiano. Purtroppo dopo i primi segnali di morte apparente, il redivivo Guly ha ripreso conoscenza e capacità di muoversi, tanto infilare una serie infinita di maledizioni ed insulti, per poi rialzarsi e riprendere la discesa, con gran delusione da parte del malefico Omar. Qui sotto troverete una immagine del semi cadavere del Golem.
La lunghezza totale del nostro percorso è stata di 19,5 Km. La velocità media (comprese le soste) è risultata essere pari a 2,8 Km/h.

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Omar a Malga Corti

Una sguardo sulla media Val Camonica, dominata dalla Concarena

   

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Salendo al colle in fondo alla vallata, in condizioni quasi estive!

La facile cresta che conduce alla cima

   

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Da poco sotto il colle, verso il Pian della Regina

Omar risale gli ultimi metri della cresta; sullo sfondo il Pian della Regina

   

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Uno sguardo giù verso Edolo, e sul gruppo del Bernina

In cima al Piz Olda, al cospetto delle cime dell'Adamello

   

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Pennichella lungo la discesa dalla strada militare

Rilievi del corpo riverso sul sentiero

   

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Rilievi GPS