Descrizione generale
La camminata si svolge, a parte i primi minuti, in un ambiente
tranquillo e senza scenari particolari, almeno fino alla malga Dois. Da
qui in avanti la zona diviene più bella e interessante mentre ci si
addentra lungo la selvaggia valle di Dois, che nella parte più alta
diventa aspra e dalle caratteristiche tipicamente adamelline, con
ripide placconate di roccia levigata dagli antichi ghiacciai (i costèr),
laghetti torbosi e pigri corsi d'acqua, grandi pietraie con spigolosi
blocchi di granito accatastati l'uno sull'altro. Molto suggestiva la
posizione del Rifugio Maria e Franco, decisamente poco frequentato
forse per la difficoltà e la fatica di accesso, sebbene sia posto sul
noto percorso dell'Alta Via dell'Adamello. È sicuramente uno degli
ultimi rifugi delle nostre parti che sono rimasti ancora “autentici”,
senza trasformarsi in comodi alberghetti di alta quota.
Descrizione percorso
Lungo la strada della Val Camonica si prende l'uscita Breno e si sale
verso il paese di Ceto. Poco prima del paese, una secca svolta a gomito
verso destra ci permette di iniziare la lunga e stretta risalita della
Val Paghera, attraverso la strada della Val Paghera, lungo circa 9
Km di un bel percorso automobilistico su fondo bene asfaltato, tranne
pochi punti che sono ancora da asfaltare. Questa valle offre forse il
meglio di sé nella parte bassa, quella percorsa in auto e poco oltre
fino le case di Paghera. Pare di essere in un bosco svizzero
perfettamente tenuto e pulito. La località di partenza, Case di Val
Paghera, è ubicata al termine della strada ai piedi di una conca in
fondo alla valle dove più ruscelli si uniscono e danno vita al torrente
Palobbia. Il parcheggio dell'automobile è possibile in alcuni spiazzi
naturali poco distanti dall'area, il più spazioso si trova nei pressi
di una chiesetta dove ci sono anche delle aree attrezzate per il
picnic. Qui giunti si abbandona l'auto e si inizia a camminare lungo
una bella stradina lastricata che passa accanto al Rifugio Alpino Val
Paghera e ad una serie di belle baite ristrutturate. Attraversato un
ponte sul torrente con evidente opere di contenimento delle piene del
fiume, tenere la sinistra al bivio con il sentiero 639 e 39
(indicazioni per il rifugio Maria e Franco). Camminiamo su un
bellissimo sentiero lastricato di pietre in un bosco luminoso di larici
e abeti, ricco di felci e muschio, la salita a un certo punto si fa più
decisa, si sale nel bosco superando con un ponticello pedonale un corso
d'acqua che scende dalla montagna attraversando la strada, poco dopo si
stacca sulla destra il sentiero 607 ex 37a che porta alla Capanna
Mattia presso il Passo Monoccola, ma noi proseguiamo diritti lungo la
strada principale e attraversiamo il torrente con un ponte, poi la
strada piega a destra ed inizia ad entrare nella lunga Valle di Dois;
alcuni tratti del largo sentiero sono piuttosto ripidi e faticosi,
comunque con una serie di curve e tornantini guadagniamo in breve quota
sempre all'interno del bosco, prima di noccioli e poi di conifere. Una
volta usciti dal bosco il percorso prosegue ripidamente all'imbocco
della valle di Dois, dove poco dopo incontriamo Malga Dois (1720 Mt., 1
h. dalla partenza) posta in una bellissima posizione sopra il torrente,
oltre il limite del bosco. Superiamo un ponticello e riprendiamo a
salire con un sentiero serpeggiante tra cespugli e massi in un ambiente
alpino che adesso è molto bello, il percorso si mantiene al centro
della valle. Continuiamo a salire puntando all'evidente a largo
intaglio tra i due versanti della vallata. Qui arrivati si punta verso
sinistra e dopo un lungo mezza costa pianeggiante arriviamo ad una zona
costeggiata da grossi massi e pietre. Proprio in questo punto troviamo
il bivio con il sentiero 607 ex 37a che sale verso il Passo della
Rossola e – ancora – verso la Capanna Mattia. Su di un masso si vedono
le indicazioni per il Maria e Franco che ci invitano a proseguire
dritti in questo dedalo di grossi massi accatastati. Più avanti si
arriva al pittoresco laghetto Pile, posto in una conca poco più in alto
(2165 Mt., 2 h. 20' dalla partenza), caratterizzato da una bella zona
umida in prossimità del ruscello immissario. Proseguiamo lungo il
sentiero in direzione dell'evidente passo alla testata dellla vallata,
aguzzando lo sguardo è già visibile in lontananza l'edificio del
rifugio. Ma il percorso da fare è ancora abbastanza lungo e a tratti
disagevole, specie negli attraversamenti delle grandi pietre
ammucchiate, dove occorre a volte un po' di equilibrio. L'ultimo tratto
sotto il passo è parecchio ripido e faticoso, è presente anche un
piccolo nevaio che persiste spesso fino alla stagione estiva, e altre
piccole zone umide alimentate dal ruscello di fondovalle, ma è l'ultimo
sforzo: alla fine Passo Dernal viene raggiunto (sullo scollinamento c'è
una piazzola di atterraggio per gli elicotteri), e con lui anche il
Rifugio Maria e Franco (2574 Mt., un tempo si chiamava Rifugio
Brescia), posto leggermente più in basso sul versante che domina la
Valle di Dois che abbiamo appena risalito. Dal versante opposto ci si
affaccia sul sottostante Lago Dernal, posto invece sul versante
settentrionale, che scende verso il Passo di Campo e quindi il
territorio trentino, o anche sulla vallata dove si trova il grande Lago
d'Arno, oltre ovviamente che sulle cime più settentrionali del gruppo
dell'Adamello (Campellio, Baitone, Cima Plem, Adamello, Carè Alto…).
Discesa
Lungo lo stesso itinerario. |
Avevamo già affrontato questo intinerario il 29/09/2007,
ma avevamo dovuto rinunciare poco oltre i 2000 metri a causa delle
troppa neve presente sul percorso. Vedi qui sotto Omar e Guly nella
stanza di Malga Dois, a distanza di 15 anni tra uno scatto e l'altro.
In
realtà avevamo già fatto ancora prima un altro tentativo per
raggiungere il rifugio Maria e Franco (non ricordiamo nemmeno più la
data), fallendo miseramente a poche centinaia di metri dalla partenza,
perché Guglielmo era rimasto improvvisamente “privo della vista” a
causa della perdita delle lenti degli occhiali, perdendo il contatto
con Omar che invece come un mulo ostinato aveva proseguito andando
molto più avanti…
La
lunghezza totale del nostro percorso è stata di 16,35 Km. La velocità
media (comprese le soste) è risultata essere pari a 2,1 Km/h. |